da Assessore Gianfranco Bettin
Venezia, 23 ottobre 2013
n p.g. 2013/ 462666
Al Consigliere comunale Marta Locatelli
e per conoscenza
Al Presidente del Consiglio comunale
Al Presidente della X Commissione
Ai Capigruppo
Al Capo di Gabinetto del Sindaco
Al Vicesegretario Vicario
Oggetto: risposta all'interpellanza nr. d'ordine 2014 (Nr. di protocollo 124) inviata il 03-09-2013 con oggetto: OSELLINO, il degrado corre sul fiume.
In riferimento all'interpellanza di cui all'oggetto, si rappresenta quanto segue.
Sintesi sull’iter di approvazione del progetto di riqualificazione ambientale dell’Osellino (2004-Aprile 2013).
Con Deliberazione del Consiglio Regionale n.24/2004, all’interno del programma di interventi per il disinquinamento della laguna di Venezia, erano state approvate le schede di progetto Scheda B.7 (Riqualificazione ambientale del basso corso del fiume Marzenego-Osellino…) per un importo di euro 7.000.000 e la Scheda B.15 (Interventi nel bacino scolante in Laguna di Venezia…) per un importo di euro 3.000.000.
Con Accordo di Programma sottoscritto, in data 13.04.2006, dalla Regione Veneto, dal Magistrato alle Acque, dal Comune di Venezia e dall’allora Consorzio di Bonifica Dese Sile (ora Acque Risorgive), è stato individuato il Consorzio quale soggetto attuatore degli interventi di cui alle Schede di Progetto B.7 e B.15, per un importo di euro 10.000.000. Con la sottoscrizione dell’Accordo il Comune di Venezia si è impegnato con un importo aggiuntivo di euro 450.000 per “Interventi di arredo urbano lungo le sponde del canale Osellino”.
Con Delibera di Giunta dell’allora Consorzio Dese-Sile n. 300/07 del 28.06.2007 è stato approvato il progetto preliminare per la “Riqualificazione ambientale del basso corso del fiume Marzenego-Osellino per la riduzione ed il controllo dei nutrienti sversati in Laguna di Venezia”. Successivamente il Consorzio ha avviato il procedimento espropriativo, ha preso atto delle osservazioni formulate dai proprietari e delle controdeduzioni alle osservazioni, ha approvato il progetto definitivo e lo Studio di Impatto Ambientale, datato aprile 2009.
Il progetto, corredato di Studio di Impatto Ambientale, è stato sottoposto a procedura di VIA regionale, ed è stato inviato al Comune di Venezia per le dovute osservazioni. Il Comune, con Delibera del Consiglio Comunale n. 98 del 21.06.2010, ha espresso parere favorevole alla realizzazione del progetto, con osservazioni e prescrizioni redatte dagli uffici comunali competenti.
Secondo la Delibera il progetto prevedeva:
1. il disinquinamento della Laguna di Venezia con diminuzione dei carichi di nutrienti annualmente sversati (mediante aumento dei tempi di residenza delle acque in alveo ed instaurazione di processi fitodepurativi);
2. protezione del territorio dal rischio idraulico con contenimento delle piene nell’asta fluviale (mediante aumento della sezione utile al deflusso e realizzazione di rialzi arginali);
3. valorizzazione paesaggistica ed aumento della fruibilità del territorio sia da terra (mediante predisposizione di piste ciclopedonali arginali integrate all’interno di percorsi di interesse naturalistico), sia da mare (mediante razionalizzazione dei posti barca e creazione delle condizioni per una navigabilità sicura).
Inoltre, sempre secondo la delibera, “il perseguimento di questi obiettivi avrà per risultato anche la bonifica dei fondali inquinati, in quanto dal sito di intervento verranno asportate ed opportunamente smaltite terre contaminate da inquinanti classificati anche come pericolosi”.
Con DGR n. 1879 del 15.11.2011 è stata rilasciata per il progetto la compatibilità ambientale, giusto parere n. 302 del 04/08/2010 della Commissione VIA regionale.
Il Comune di Venezia, su richiesta del Consorzio di Bonifica Acque Risorgive (nota prot. 5276/2012 del 21.06.2012), ha adottato con Delibera del Consiglio Comunale n. 34 del 22.04.2013 la Variante allo strumento urbanistico nelle aree interessate ai lavori del progetto di riqualificazione ambientale: infatti il progetto prevede di utilizzare anche di aree di proprietà privata, per le quali è necessario variare la destinazioni d’uso portandola a Vu “Verde urbano".
Fiume Osellino: la situazione attuale.
In base a notizie fornite dal Consorzio di Bonifica Acque Risorgive e agli atti del Comune di Venezia, risulta che:
- la situazione di degrado del fiume Osellino era già stata verificata nel 2010-2011 dal Consorzio di Bonifica: a partire da una segnalazione dei volontari Rangers, il Consorzio in collaborazione con la Polizia Municipale del Comune ha fatto una verifica generale della situazione barche e paline-pontili nel tratto terminale del fiume; gli occupanti abusivi sono stati sanzionati e sono state rilevate le varie barche abbandonate sugli argini o affondate;
- poiché la rimozione e smaltimento dei rifiuti comportava una spesa importante, il Consorzio ha deciso di attendere l'esecuzione del progetto “Riqualificazione ambientale del basso corso del fiume Marzenego-Osellino”, finanziato da Regione Veneto, Magistrato alle Acque e Comune di Venezia per un importo di quasi 29 milioni di euro (vedi sintesi sull’iter di approvazione del progetto); l'articolo del Gazzettino parla erroneamente di fondi europei; in realtà si tratta di fondi derivanti dalla legge speciale per Venezia destinati al disinquinamento del bacino scolante;
- secondo la Delibera del Consiglio Comunale n. 98 del 21.06.2010, nella quale si esprime parere favorevole alla sua realizzazione, nell’ambito della procedura di VIA Regionale, il progetto prevede:
1. il disinquinamento della Laguna di Venezia con diminuzione dei carichi di nutrienti annualmente sversati (mediante aumento dei tempi di residenza delle acque in alveo ed instaurazione di processi fitodepurativi);
2. protezione del territorio dal rischio idraulico con contenimento delle piene nell’asta fluviale (mediante aumento della sezione utile al deflusso e realizzazione di rialzi arginali);
3. valorizzazione paesaggistica ed aumento della fruibilità del territorio sia da terra (mediante predisposizione di piste ciclopedonali arginali integrate all’interno di percorsi di interesse naturalistico), sia da mare (mediante razionalizzazione dei posti barca e creazione delle condizioni per una navigabilità sicura).
Inoltre, sempre secondo la Delibera, “il perseguimento di questi obiettivi avrà per risultato anche la bonifica dei fondali inquinati, in quanto dal sito di intervento verranno asportate ed opportunamente smaltite terre contaminate da inquinanti classificati anche come pericolosi”;
- il progetto “Riqualificazione ambientale” era giunto praticamente alla fine del complesso iter di approvazione iniziato nel 2004, comprensivo della procedura di VIA regionale e di Variante al P.R.G. del Comune di Venezia) quando nella primavera 2013 ha subìto uno stop a causa delle proteste dei diportisti, che vedevano limitata l'accessibilità alla laguna dalla paratoia prevista dal progetto alla foce lagunare dell'Osellino a Tessera e dalla chiusura dell'attuale varco che dà sul Seno della Seppa, vicino al Parco di S. Giuliano.
- le istanze dei diportisti sono state accolte dal Comune e dalla Regione, ed ora il Consorzio deve riprogettare l'intervento, con una nuova VIA, e prevedibilmente serviranno almeno altri 2-3 anni prima di vedere l'avvio delle opere.
Quali sono le azioni concrete attuabili oggi?
1. la rimozione e lo smaltimento di barche e paline abbandonate e pericolose poste all’interno dell’alveo del fiume competono al Consorzio di Bonifica che punta a farlo attraverso il progetto di riqualificazione ambientale, l’intervento complessivo in grado di porre fine al degrado; è necessario però che la Regione ridefinisca gli obiettivi del progetto, sulla base delle osservazioni di cittadini e associazioni, in particolare in tema di navigabilità; gli uffici del Consorzio di Bonifica stanno già lavorando sulla nuova progettazione, che dovrà essere sottoposta ad una nuova procedura di VIA e a conseguente approvazione regionale; nel frattempo il Consorzio spera di poter collaborare attivamente con le associazioni dei diportisti, come già accaduto in passato per sensibilizzare la cittadinanza al rispetto del canale Osellino (i pic-nic e i barbecue sono affidati alla buona educazione delle persone) e attivare iniziative di pulizia di tratti dell’argine (fino al 2010 la collaborazione con Comune, Veritas e associazioni era stata regolare);
2. la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti abbandonati lungo gli argini e le rive dei canali consortili sono di competenza del Comune; da colloqui con il dirigente del Settore Tutela del Verde Pubblico e del Suolo, risulta che il verde delle sponde di un tratto dell’Osellino lungo viale Vespucci è stato dato in adozione a un’associazione remiera; si può, eventualmente, chiedere alla sezione ambientale della Polizia Municipale di effettuare un sopralluogo e successivamente programmare un intervento di pulizia.
Allegati
comunicato stampa del Consorzio di Bonifica (pdf - 163 kb)
Delibera del Consiglio Comunale n. 98 del 21.06.2010 (pdf - 894 kb)
Delibera del Consiglio Comunale n. 34 del 22.04.2013 (pdf - 553 kb)
Assessore Gianfranco Bettin
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