Seduta del 09-04-2013 ore 14:30
Consiglieri componenti la Commissione: Sebastiano Bonzio, Renato Boraso, Giuseppe Caccia, Cesare Campa, Giampietro Capogrosso, Antonio Cavaliere, Saverio Centenaro, Sebastiano Costalonga, Nicola Funari, Luigi Giordani, Giovanni Giusto, Giacomo Guzzo, Valerio Lastrucci, Lorenza Lavini, Bruno Lazzaro, Marta Locatelli, Michele Mognato, Jacopo Molina, Carlo Pagan, Gian Luigi Placella, Gabriele Scaramuzza, Domenico Ticozzi, Giuseppe Toso, Gianluca Trabucco, Simone Venturini, Alessandro Vianello, Stefano Zecchi, Marco Zuanich
Consiglieri presenti: Renato Boraso, Giuseppe Caccia, Cesare Campa, Giampietro Capogrosso, Antonio Cavaliere, Saverio Centenaro, Sebastiano Costalonga, Nicola Funari, Luigi Giordani, Giacomo Guzzo, Valerio Lastrucci, Lorenza Lavini, Bruno Lazzaro, Jacopo Molina, Carlo Pagan, Gian Luigi Placella, Gabriele Scaramuzza, Domenico Ticozzi, Giuseppe Toso, Gianluca Trabucco, Simone Venturini, Alessandro Vianello, Marco Zuanich, Pasquale Ignazio ''Franco'' Conte (sostituisce Sebastiano Bonzio), Luca Rizzi (sostituisce Marta Locatelli), Emanuele Rosteghin (sostituisce Michele Mognato), Alessandro Scarpa (sostituisce Stefano Zecchi), Camilla Seibezzi (sostituisce Giovanni Giusto)
Altri presenti: Assessore Urbanistica ed Edilizia Privata Ezio Micelli, Direttore Urbanistica Oscar Girotto, Direttore Edilizia Privata Maurizio Dorigo,
Ordine del giorno della seduta
Alle ore 14.35, il Presidente della V Commissione Consiliare, Giampietro Capogrosso, constatata la presenza del numero legale, dichiara aperta la seduta.
DORIGO illustra la proposta di deliberazione relativa all’autorizzazione in deroga, da parte del Consiglio Comunale, alla strumentazione urbanistica vigente per la realizzazione presso la sede della Fondazione Querini Stampalia di una piattaforma antistante il ponte privato di accesso all’immobile. Dettaglia le caratteristiche dell’intervento della piattaforma e la previsione di rivestire il ponte privato in pietra d’Istria. Aggiunge che nella documentazione allegata alla proposta di deliberazione, sono presenti anche tutti i vari parere espressi dalla Direzioni del Comune di Venezia e dagli enti preposti.
Alle ore 14.40 entrano i consiglieri Giuseppe Toso e Sebastiano Costalonga.
CACCIA visto l’argomento della proposta di deliberazione e l’importanza del ruolo che riveste la Fondazione Querini Stampalia nel territorio Venezia, ritiene che la proposta di deliberazione sia da licenziare in Allegato A.
CAPOGROSSO precisa che la Municipalità di Venezia deve ancora esprimere il parere di competenza, ma in considerazione dell’obiettivo comune di consentire la realizzazione dell’intervento per l’installazione della piattaforma si potrebbe prevedere di licenziare la proposta di deliberazione in allegato A ipotizzando che dalla Municipalità arrivi un parere senza osservazioni o, in alternativa, in discussione nell’ipotesi che arrivi con osservazioni.
Alle ore 14.45 entrano i consiglieri Nicola Funari e Alessandro Vianello.
PLACELLA chiede chiarimenti in merito al progetto della piattaforma in riferimento all’accesso all’immobile, al rivestimento dei gradini del ponte e alla relativa pendenza per favorire l’accesso alle persone diversamente abili.
CAPOGROSSO risponde ai quesiti del consigliere Placella dettagliando gli aspetti progettuali della piattaforma di 19,5 cm di altezza che si posizionerà sul piano di calpestio. Aggiunge che l’intervento si svilupperà sull’accesso di Campo Santa Maria Formosa e che gli obblighi di accessibilità per i diversamente abili sono già assolti.
MICELLI ritiene che la proposta di deliberazione concerna il rimodernamento della sede della Fondazione Querini Stampalia in un’ottica di leggere il contemporaneo non in maniera banale. Afferma che l’intervento per il rispetto delle norme vigenti necessita dell’autorizzazione in deroga alla strumentazione urbanistica comunale tramite l’approvazione della deliberazione da parte del Consiglio Comunale.
CAMPA chiede quando era stato richiesto il parere alla Municipalità di Venezia, in considerazione dei tempi necessari per l’intervento da parte della Fondazione e per il suo particolare ruolo attivo nel tessuto urbano di Venezia. Ritiene che l’espressione del parere dovrebbe avvenire in maniera veloce per non “rallentare” il seguito dell’iter amministrativo.
CAPOGROSSO risponde che la richiesta di parere per la proposta di deliberazione è stata inviata giovedì 4 Aprile e la prossima settimana la Municipalità inizierà l’esame del provvedimento.
FUNARI condivide l’intervento del consigliere Campa proprio per il ruolo importante che riveste la biblioteca della Fondazione Querini Stampalia per Venezia.
COSTALONGA chiede se la Fondazione Querini Stampalia pagherà gli oneri relativi all’occupazione degli spazi pubblici in considerazione anche dell’autorizzazione alla realizzazione di un plateatico.
CENTENARO afferma che licenziare la proposta di deliberazione nella seduta odierna senza che la Municipalità abbia ancora espresso parere e/o sia decorso il termine per l’espressione è un lavoro inutile poiché la deliberazione non potrà essere sottoposta all’attenzione del Consiglio Comunale. Dichiara che la deliberazione deve restare in V Commissione Consiliare al fine del completamento corretto del suo iter amministrativo.
CAPOGROSSO dichiara che la proposta di deliberazione resta in carico alla V Commissione Consiliare con l’impegno ad una futura convocazione non appena la Municipalità di Venezia avrà espresso il suo parere di competenza.
DORIGO risponde al consigliere Costalonga precisando che la Direzione Patrimonio, come da documento allegato alla deliberazione, ha espresso parere favorevole all’occupazione da parte della Fondazione Querini Stampalia del suolo pubblico, ed essendo una Onlus, in base al regolamento COSAP, rientra tra i soggetti esenti al pagamento del canone di occupazione.
Ore 14.55 – Punto nr. 2 dell’O.d.G.
Entrano i consiglieri Franco Conte, Simone Venturini e Giacomo Guzzo, mentre esce il consigliere Cesare Campa.
MICELLI da lettura integrale dell’interpellanza nr. 1640 presentata dal consigliere Jacopo Molina.
MOLINA ricorda che l’interpellanza era stata presentata il 14 Gennaio 2013, poco dopo la conclusione del termine per la presentazione di osservazioni rispetto alla variante urbanistica legata all’intervento del Palais Lumiere. Ritiene che per favorire la massima trasparenza e possibilità di partecipazione al procedimento dei cittadini tramite la presentazione di osservazioni doveva essere pubblicata integralmente con tutti i suoi documenti allegati, anche alla luce del progetto “open data” del Comune di Venezia e i relativi obblighi normativi della L. 69/2009. Inoltre ricorda che il periodo di pubblicazione è avvenuto dal 28 Dicembre al 7 Gennaio, durante le festività natalizie, limitando la possibilità di intervento cittadino. Aggiunge che a Gennaio erano comparse delle dichiarazioni del Sindaco Orsoni in merito all’attendibilità finanziaria del proponente e auspica che tali problematiche si siano risolte nel corso dei mesi.
MICELLI risponde che l’autorità procedente dell’accordo di programma è la Regione del Veneto che con deliberazione n. 417/2012 ha dato avvio al procedimento, assumendone la responsabilità per tutta l’operazione. Precisa che la bozza di accordo di programma sottoscritta da tutti gli enti e soggetti coinvolti è stata pubblicata congiuntamente e contemporaneamente sia presso l’Amministrazione Comunale sia presso quella Provinciale, e non risulta che siano state avanzate riserve o censure da parte dell’autorità procedente. Per il Comune di Venezia gli elaborati allegati alla bozza di accordo di programma sono stati depositati, secondo i termini di legge, presso gli uffici della Direzione Sviluppo del Territorio, fornendo anche un servizio di informazioni nei confronti di qualsiasi soggetto interessato. Durante tale periodo sono stati effettuati 7 accessi agli atti per visione della documentazione, ed in pochi casi è stato richiesto copia dei documenti ed elaborati. Afferma che non c’è stato nessun contrasto con lo Statuto Comunale e gli obiettivi di “open data” in quanto non esiste nessun atto deliberativo urbanistico di competenza del Consiglio o della Giunta Comunale, ma bensì l’apporto degli enti locali alla procedura di esclusiva competenza regionale. Precisa inoltre che l’Amministrazione Comunale è sempre stata disponibile a valutare tutti i vari contributi pervenuti, anche dopo il periodo di pubblicazione, al fine di arricchire i contenuti per la partecipazione del Comune di Venezia alla relativa conferenza di servizi finale che approverà l’accordo di programma, ritenendo non utile un riavvio della procedura di deposito. In merito alla questione dell’affidabilità complessiva dell’operazione ricorda che l’Amministrazione Comunale ha formulato il proprio giudizio con deliberazione del Consiglio Comunale nr. 61/2012 dando mandato al Sindaco per la firma dell’accordo di programma e prevedendo delle specifiche condizioni/motivazioni. Aggiunge che l’affidabilità dell’operazione è rapportata alla concreta conclusione del procedimento avviato e per la disponibilità delle aree necessarie all’intervento, il Comune di Venezia ha assunto una chiara posizione sull’eventualità di alienazione delle aree di proprietà comunale evidenziando al proponente la propria impossibilità a far si che tali aree risultino determinanti al fine di eventuali occupazioni degli immobili di disenzienti o per procedere all’espropriazione degli stessi, ribadendo il concetto che il proponente deve acquistare tutte le aree per poter aver rilasciato il relativo titolo abilitativo.
Alle ore 15.20 esce il consigliere Alessandro Scarpa.
CACCIA chiede chiarimenti sulla questione del tema delle disponibilità delle aree su cui dovrebbe sorgere l’intervento, in rifermento alla possibilità di rilascio del relativo titolo abilitativo.
MICELLI ricorda a titolo di esempio che per i PIRUEA il proponente deve avere la piena proprietà dei beni oggetto di intervento e anche nel caso della variante urbanistica, il soggetto proponente deve avere la proprietà delle aree per il rilascio del titolo edilizio.
LASTRUCCI chiede se l’Amministrazione Comunale è a conoscenza di eventuali contratti preliminari già sottoscritti per l’acquisizione di diverse aree. Ricorda che l’accordo è già stato sottoscritto anche dalla Regione Veneto e pertanto ritiene che non si debba pretendere che il proponente acquisti il 100% delle aree.
Alle ore 15.25 entra il consigliere Alessandro Scarpa.
GIROTTO argomenta in merito al fatto che il proponente dell’intervento è un soggetto terzo rispetto ai proprietari delle aree, e per il rilascio del titolo non basta una mera opzione di acquisto ma almeno un contratto preliminare firmato. Ricorda che la legge Urbanistica prevede l’ipotesi di acquisizione coattiva delle aree ma l’Amministrazione Comunale ha deciso di “attendere” che acquisti le aree degli altri privati. In merito alla richiesta del consigliere Molina di riaprire i termini, precisa che tale onere dovrebbe effettuarlo anche la Provincia di Venezia e che da parte della Regione del Veneto, autorità procedente per l’accordo di programma, non state mosse censure rispetto all’operato degli enti locali per la fase di pubblicazione. Sullo stato di attuazione del processo relativo all’accordo di programma afferma che in data 2 Aprile è pervenuta agli uffici della Direzione Urbanistica del Comune di Venezia il parere espresso dalla Commissione VAS della Regione Veneto che ha sancito che è “strettamente e inscindibilmente” necessaria la Valutazione di Impatto Ambientale per l’intervento.
CAPOGROSSO chiede di rispondere al quesito formulato dal consigliere Lastrucci.
GIROTTO risponde che gli uffici sono a conoscenza di opzioni di acquisto sottoscritte dal proponente con i titolari di alcune aree, dove dovrà sorgere l’intervento, che scadranno come opzione a Luglio 2013.
MOLINA afferma che gli restano alcune perplessità per le risposte ricevute ai suoi quesiti nell’interpellanza, poiché ritiene che il Comune di Venezia nell’approvazione della variante urbanistica sul suo territorio di competenza sia un soggetto attivo nel procedimento e che quindi non si può “scaricare” la competenza sulla Regione del Veneto. Aggiunge che in ogni caso l’Amministrazione Comunale non può eludere il disposto normativo relativo alla pubblicazione on-line di tutta la documentazione, evidenziando che come hanno affermato gli uffici per un progetto di tale entità si sono verificati solo 7 accessi agli atti. Ritiene che un obiettivo da perseguire per l’Amministrazione Comunale sia di mettere nelle condizioni tutti gli interessati di poter partecipare al procedimento con la presentazione di eventuali osservazioni e, in considerazione del parere espresso dalla Commissione VAS, afferma che proprio la delicatezza della procedura ambientale necessità la massima trasparenza e partecipazione.
Ore 15.35 – Punto nr. 3 dell’O.d.G.
Entra il consigliere Luigi Giordani ed escono i consiglieri Giuseppe Caccia, Emanuele Rosteghin, Giuseppe Toso, Sebastiano Costalonga, Alessandro Scarpa e Alessandro Vianello.
MICELLI legge integralmente l’interpellanza nr. 1649 della consigliera Lorenza Lavini.
Alle ore 15.40 esce il consigliere Franco Conte.
LAVINI integra l’interpellanza presentata affermando che “comprende” la necessità, per l’Amministrazione Comunale, di trovare nuovi compiti alla società Insula, visto il calo dei finanziamenti della Legge Speciale, ma che dopo un anno di formazione si sarebbe potuto verificare qualche risultato positivo sulla questione condoni da evadere. Ritiene che attualmente, dopo 1 anno di attività, siano ancora troppo lunghi i tempi della società portando a titolo di esempio il fatto che ci si impiega 3 mesi dalla protocollazione dell’istanza al primo contatto con il tecnico che analizzerà la pratica urgente.
BORASO afferma che anche a lui come consigliere comunale sono state inoltrate delle segnalazioni di sofferenza per il nuovo operato della società Insula sui condoni, ritenendo che dopo 1 anno si potessero “scorgere” alcuni risultati operativi. Afferma che anche la scelta logistica della società di avere un unico ufficio a Piazzale Roma, rispetto al passato con uffici a Mestre e Venezia, ha portato, a titolo di esempio nella giornata di ieri che c’era lo sciopero dell’ACTV, diversi professionisti a spostarsi dalla terraferma per raggiungere Venezia. Auspica un intervento dell’Amministrazione Comunale affinché sia previsto una sede in terraferma per aumentare l’efficacia e l’efficienza del servizio.
Alle ore 15.45 entra il consigliere Sebastiano Costalonga.
PAGAN ricorda che il processo di discussione in merito ai condoni da evadere è iniziato nella riunione di V Commissione Consiliare del 15 Gennaio u.s., e afferma che la sede è una problematica secondaria rispetto alla questione del personale per il servizio e ai relativi termini di evasione delle pratiche pendenti, anche per i conseguenti introiti per l’Amministrazione Comunale. Ricorda che dopo la decisione di affidare ad Insula il servizio dei condoni edilizi è stato conseguentemente spostato del personale presso altri uffici, e auspica che, a distanza di un anno, tale scelta porti a qualche risultato concreto.
MICELLI premette che per “conclusione del procedimento” di domanda di condono edilizio si intendono sia il rilascio della concessione in sanatoria sia l’adozione del provvedimento di diniego sia l’archiviazione della pratica ad esempio per rinuncia all’istanza, aggiungendo che nel corso del 2012 i provvedimenti di diniego ammontano a 69 casi. Al secondo quesito dell’interpellanza risponde che sono stati trasmessi alla società Insula 2754 fascicoli di domande di condono e che attualmente, tramite la consultazione con l’applicativo informatico Infokeeper – Condoni Edilizi, risultano in fase istruttoria 594 pratiche. Al terzo quesito risponde che nel 2012 sono stati introitati 343.982 Euro, di cui:
• Euro 141.624 a titolo di diritti di segreteria
• Euro 82.797 per indennità ambientale
• Euro 13.680 come quota del Comune di Venezia ai sensi della L.326/2003;
• Euro 105.881 per il contributo di concessione.
Per rispondere al quarto quesito, legge integralmente l’articolo 8 dell’atto integrativo del contratto di servizio con Insula, precisando che la penale sarà applicata ad ogni procedimento di condono non definito alla scadenza naturale del contratto, portando a titolo di esempio che se restano da evadere 1000 condoni la relativa penale sarà di Euro 100.000.
Alle ore 15.50 esce il consigliere Jacopo Molina.
DORIGO risponde alla consigliera Lavini in riferimento alla questione delle pratiche urgenti, affermando che in passato erano emerse “situazioni strane” legate all’urgenze e che attualmente la Direzione nell’arco di 7 giorni valuta le pratiche urgenti. Aggiunge che l’anno scorso sono state avanzate richieste per circa 90 pratiche urgenti. In riferimento all’intervento del consigliere Boraso ricorda che negli ultimi 3 anni l’ufficio Condoni Edilizi ha cambiato, per esigenze logistiche dell’Amministrazione Comunale, 3 volte la sede comportando un notevole disagio sia per gli operatori sia per i stessi professionisti.
LAVINI ringraziando per le risposte ricevute auspica che nei prossimi anni si possa registrare un netto miglioramento in termini di evasione delle pratiche pendenti, ricordando il compenso che riceve la società Insula per svolgere questo servizio per conto dell’Amministrazione Comunale, a fronte di 9 unità impiegate nel servizio. Chiede, dopo la pausa estiva, di valutare la possibilità di svolgere una nuova commissione di verifica sullo stato di attuazione delle pratiche di condono. Si dichiara parzialmente soddisfatta delle risposte ricevute perché auspicava un risultato migliore già nei primi mesi di piena operatività della società dopo la relativa formazione fatta dai tecnici comunali.
AVAGLIANO ritiene che uno degli obiettivi da ponderare per la valutazione del servizio di Insula sia “il prodotto finale” ricordando che i fascicoli da evadere sono quelli più complessi con documentazione carente e con la necessità di reperire documentazione storica. Chiarisce l’aspetto procedurale relativo all’attività di Insula per i condoni che alla fine trasmette l’atto per la firma al Direttore di Edilizia.
MICELLI ritiene che sia da richiedere ad Insula uno sforzo maggiore per mirare a raggiungere l’obiettivo di evadere il numero maggiore di pratiche pendenti, anche in collaborazione con l’Assessore Paruzzolo competente per le aziende partecipate. Ritiene che dopo la fase di formazione del personale e del rodaggio iniziale dei primi mesi dell’anno, sia da aumentare l’efficienza con una verifica, come suggerito dalla consigliera Lavini, dopo la stagione estiva.
Alle ore 16.10, il Presidente della V Commissione Consiliare, Giampietro Capogrosso, in assenza di altre richieste d’intervento ed esaurito l’ordine del giorno, dichiara chiusa la seduta.
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