Seduta del 29-03-2011 ore 11:00
Consiglieri componenti la Commissione: Maurizio Baratello, Gabriele Bazzaro, Pierantonio Belcaro, Sebastiano Bonzio, Renato Boraso, Giampietro Capogrosso, Sebastiano Costalonga, Nicola Funari, Marco Gavagnin, Luigi Giordani, Giovanni Giusto, Lorenza Lavini, Bruno Lazzaro, Marta Locatelli, Alberto Mazzonetto, Carlo Pagan, Andrea Renesto, Luca Rizzi, Gabriele Scaramuzza, Renzo Scarpa, Camilla Seibezzi, Davide Tagliapietra, Domenico Ticozzi, Gianluca Trabucco, Simone Venturini, Stefano Zecchi, Michele Zuin
Consiglieri presenti: Maurizio Baratello, Pierantonio Belcaro, Sebastiano Bonzio, Giampietro Capogrosso, Sebastiano Costalonga, Nicola Funari, Luigi Giordani, Andrea Renesto, Gabriele Scaramuzza, Renzo Scarpa, Camilla Seibezzi, Davide Tagliapietra, Domenico Ticozzi, Simone Venturini, Antonio Cavaliere (sostituisce Renato Boraso), Giuseppe Toso (sostituisce Bruno Lazzaro)
Altri presenti: Assessore Tiziana Agostini, Silvia Lelli, Chiara Santi, Simonetta Luciani.
Ordine del giorno della seduta
Alle ore 11.45, il presidente della VI Commissione Camilla Seibezzi, constatata la presenza del numero legale, dichiara aperta la seduta e passa la parola all’assessora Agostini.
AGOSTINI legge l’interpellanza nr.503 (nr.prot. 25).
BELCARO illustra e ringrazia l’assessora Agostini per la risposta, avvenuta nei tempi previsti. Ricorda che a Mestre annualmente ci sono circa 2 milioni di pernottamenti di turisti, risulta quindi utile predisporre una segnaletica adeguata che indichi i siti visitabili della terraferma. Propone un censimento dei luoghi da segnalare.
Alle ore 11.45 escono i consiglieri Venturini e Baratello.
CAPOGROSSO condivide quanto detto dal consigliere Belcaro.
AGOSTINI ringrazia il consigliere Belcaro per l’argomento trattato in questa interpellanza; sottolinea l’importanza dei luoghi storici della terraferma grazie anche all’apporto del centro degli studi storici di Mestre che ci ha permesso di riappropriarci del passato di questo territorio. Evidenzia come Mestre sia la seconda città turistica del Veneto e anche il Turing Club l’ha inserita con una stella, inoltre si sta cercando di inserire questo territorio nel progetto Mirabilia.
BELCARO esprime la propria soddisfazione sulla eventualità di partecipazione al progetto Mirabilia.
SEIBEZZI chiude la discussione dell’interpellanza nr.503 (nr.prot. 25) e apre la discussione dell’interpellanza nr. d'ordine 518 (nr. prot. 29) dando la parola all’assessora Agostini.
AGOSTINI legge l’interpellanza nr. d'ordine 518 (nr. prot. 29).
Alle ore 11.55 esce il consigliere Belcaro.
SEIBEZZI illustra l’interpellanza spiegando che uno degli obbiettivi di questo documento era quello di sottolineare l’ esemplarità del Centro Antiviolenza rispetto ad una situazione sociale in cui la violenza all’interno delle famiglie è in netto aumento e soprattutto quella verso la donne. Evidenzia che le figure professionali che lavorano all’interno del Centro Antiviolenza non sono facilmente sostituibili proprio per la loro particolarità e vicinanza con i casi trattati. Chiedo quindi alcune spiegazioni all’assessora Agostini in merito all’intenzione di interrompere il rapporto lavorativo con queste tre psicologhe.
Alle ore 12.00 entra il consigliere Cavaliere.
CAPOGROSSO sottolinea che nel consiglio comunale di Venezia esiste questa sensibilità verso la famiglia e la sua tutela, purtroppo sono subentrati problemi di bilancio. Fa sapere che comunque in questi ultimi cinque anni il comune di Venezia ha stabilizzato 300 unità.
Alle ore 12.05 esce il consigliere Costalonga.
FUNARI fa sapere che la legge 122/10 obbliga a tagliare l’80% delle consulenze esterne, pertanto diviene necessario redigere un programma preciso sul personale e sulle eventuali assunzioni.
SEIBEZZI ricorda che l’interpellanza non evidenzia una questione generalizzata sul personale, ma ben precisa.
BONZIO concorda con la precisazione della consigliera Seibezzi, esprimendo l’importanza che questo Centro Antiviolenza ha per il territorio. Spera che durante la discussione del bilancio in consiglio comunale si possano trovare i fondi per sostenere questo servizio. Propone di sviluppare dei criteri di priorità sull’importanza dei progetti che l’amministrazione comunale vuole portare avanti e finanziare, ad esempio i corsi pre-matrimoniali sono evidentemente meno prioritari dell’ufficio Centro Antiviolenza.
Alle ore 12.15 esce il consigliere Toso.
SCARPA R. fa sapere che in linea generale l’impostazione finanziaria del comune di Venezia è quasi obbligata. Condivide in linea di principio il contenimento delle spese, ma in questo campo – Centro Antiviolenza – i tagli non si possono fare. Evidenzia che nel caso trattato dall’interpellanza si vuole interrompere un contratto che aveva un durata più lunga, oltre che aver assunto compiti d’istituto e quindi configurandosi come lavoro diretto. Chiede che questo servizio venga ripristinato.
Alle ore 12.20 esce il consigliere Capogrosso.
VENTURINI concorda con quanto detto dal consigliere Scarpa R. e indica la propria linea politica rispetto a questo problema, con la richiesta che questo servizio antiviolenza venga tutelato, rispetto anche ad iniziative che in questo momento non sono indispensabili. Sottolinea l’opportunità di creare dei criteri di scelta rispetto alle consulenze.
LELLI S. fa sapere che come ex psicologa del centro antiviolenza di essere amareggiata per l’accaduto. Spiega che la propria storia di lavoratrice così come quella delle altre colleghe non corrisponde ad una consulenza ma è da considerarsi come lavoro dipendente.
Alle ore 12.30 esce il consigliere Funari.
Alle ore 12.30 entra il consigliere Belcaro.
SANTI C. dichiara la propria solidarietà alle colleghe evidenziando che il servizio svolto nel centro Antiviolenza è diverso da altri servizi per le sue caratteristiche peculiari e d’eccellenza.
Alle ore 12.35 esce il consigliere Belcaro.
LUCIANI S. dichiara di essere una rappresentante del comitato “Se non ora quando” e di sostenere il Centro Antiviolenza per l’importanza che questa struttura ricopre per tutto il territorio.
AGOSTINI premette che l’amministrazione comunale è obbligata ad applicare le leggi anche se non condivise. Sottolinea la conoscenza del mondo della donna e delle sue caratteristiche, purtroppo i tagli del governo sono una realtà ineludibile. Afferma che quando si è insediata come assessora, il centro Antiviolenza era senza riferimento politico ma tutto era sostenuto dai funzionari e dai dirigenti. Evidenzia gli sforzi fatti per recuperare risorse, ma purtroppo non sono stati sufficienti per evitare i tagli dettati dalla legge 122/10. Ricorda che prima di poter dare una consulenza esterna bisogna ricercare le stesse professionalità all’interno dell’ente e ad oggi sono emerse almeno sulla carta circa venticinque persone che corrispondono alle caratteristiche cercate. Ricorda che oggi l’ente è in un momento di passaggio dove ci si deve avvalere più di risorse interne che esterne. Concordo che il Centro Antiviolenza subirà delle discontinuità ma abbiamo fatto tutto quello che potevamo per evitarlo.
SEIBEZZI ritiene che si faccia una verifica sulla reale operatività del Centro Antiviolenza, e chiede il reintegro delle psicologhe.
Alle ore 12.52, il presidente Camilla Seibezzi, in assenza di altre richieste d’intervento, dichiara chiusa la seduta.
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