nr. d'ordine | nr. protocollo | data pubbl. | proponente | assessore competente | data protocollo | data scadenza | tipo risposta |
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518 | 29 | 07/03/2011 | Camilla Seibezzi Marta Locatelli Lorenza Lavini Giuseppe Caccia Simone Venturini Gabriele Scaramuzza Gianluca Trabucco Renzo Scarpa Jacopo Molina Sebastiano Bonzio Giacomo Guzzo Luigi Giordani Cesare Campa |
Assessore Tiziana Agostini e p. c. Alla Presidente della VI Commissione |
10/03/2011 | 09/04/2011 | in Commissione |
tipo comunicazione | data pubblicazione | testo |
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verbale seduta commissione consiliare | 03-05-2011 | Leggi |
Venezia, 7 marzo 2011
nr. ordine 518
n p.g. 29
All'Assessore Tiziana Agostini
e per conoscenza
Al Sindaco
Al Presidente del Consiglio comunale
Alla Presidente della VI Commissione
Ai Capigruppo consiliari
Al Capo di Gabinetto del Sindaco
Al Vicesegretario Vicario
Ai Presidenti delle Municipalità
Oggetto: riduzione della quantità e qualità dei servizi prestati dal Centro Antiviolenza del Comune di Venezia per opera delle psicologhe che ivi hanno prestato opera continuativa di consulenza e assistenza per più di otto anni
Tipo di risposta richiesta: in Commissione
PUR CONSIDERATO CHE
la legge dello Stato n. 122 del 30/07/2010 implica che i Comuni provvedano un taglio dell´80% delle spese per studi ed incarichi di consulenza e che tale legge vincola la gestione dell'Amministrazione Comunale altresì si ritiene inderogabile il criterio di un rigoroso ordine di priorità
CONSIDERATO
che il Centro antiviolenza di via Garibaldi 155 è un servizio che in quindici anni di vita ha accolto più di 4000 persone (dato che considera solo i maltrattamenti dichiarati e documentati) di cui negli ultimi otto anni 2500 donne sono state accolte e assistite dalle tre psicologhe, (citate nominalmente dagli organi di stampa in data 6 marzo 2011: Silvia Lelli , Beatrice Marcato e Giuliana Tosetto) che oggi rischiano di vedere azzerato e non riconosciuto il lavoro fino ad oggi svolto con continuità nonché una precoce interruzione degli accordi da loro intrapresi con il Comune di Venezia tramite l'assessorato alla Cittadinanza delle donne
CONSIDERATO
che è documentato un preoccupante aumento dei casi di maltrattamento e di violenza sulle donne e che tale dato è aggravato dall'ulteriore condizione di crisi economica che alimenta nei casi difficili le tensioni interne tanto ai nuclei familiari quanto alle coppie di fatto
CONSIDERATO
che la delicata natura del rapporto che in tali casi si instaura tra assistenti ed assistite necessità di una lunga e specifica formazione accademica nonché di una competenza professionale maturata negli anni nell'ambito di precisi ambiti di lavoro quali appunto i servizi di accoglienza ed assistenza del Centro Antiviolenza
CONSIDERATO
che compito primo della delega alla cittadinanza delle donne e cultura delle differenze, si può ritenere sia la tutela e l'aiuto a tutte quelle donne che hanno trovato a fatica la forza di reagire ai maltrattamenti, che per la maggior parte hanno figli e che solo nel 57% dei casi lavorano ma con un livello remunerativo medio basso che ostacola il loro livello di autonomia
SI CHIEDE
all'Assessora alla cittadinanza delle donne di dare un segno tangibile a tutta la cittadinanza, proprio nel rispetto più autentico e concreto della dignità di tutte le donne,
che si provveda al reintegro lavorativo delle figure professionali di cui sopra che non possono essere sostituite facilmente da personale interno ridotto numericamente rispetto alle figure fino ad oggi presenti nel centro, e che ad oggi come dichiarato ai giornali risulta comprensibilmente non ancora formato per mancanza di esperienza e studi specialistici ad affrontare casi tanto delicati ed importanti. Un segno tangibile che ad oggi riteniamo essere condizione ineludibile ed insostituibile di una società civile
Camilla Seibezzi
Marta Locatelli
Lorenza Lavini
Giuseppe Caccia
Simone Venturini
Gabriele Scaramuzza
Gianluca Trabucco
Renzo Scarpa
Jacopo Molina
Sebastiano Bonzio
Giacomo Guzzo
Luigi Giordani
Cesare Campa
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