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I Commissione - Verbale

Seduta del 20-01-2014 ore 11:00

 

Consiglieri componenti la Commissione: Maurizio Baratello, Gabriele Bazzaro, Pierantonio Belcaro, Sebastiano Bonzio, Renato Boraso, Claudio Borghello, Cesare Campa, Giampietro Capogrosso, Antonio Cavaliere, Bruno Centanini, Pasquale Ignazio ''Franco'' Conte, Ennio Fortuna, Nicola Funari, Valerio Lastrucci, Marta Locatelli, Gian Luigi Placella, Andrea Renesto, Luca Rizzi, Emanuele Rosteghin, Gabriele Scaramuzza, Camilla Seibezzi, Raffaele Speranzon, Davide Tagliapietra, Gianluca Trabucco, Simone Venturini, Alessandro Vianello, Stefano Zecchi, Michele Zuin

 

Consiglieri presenti: Gabriele Bazzaro, Pierantonio Belcaro, Sebastiano Bonzio, Claudio Borghello, Cesare Campa, Giampietro Capogrosso, Antonio Cavaliere, Pasquale Ignazio ''Franco'' Conte, Ennio Fortuna, Marta Locatelli, Gian Luigi Placella, Luca Rizzi, Emanuele Rosteghin, Gabriele Scaramuzza, Davide Tagliapietra, Simone Venturini, Alessandro Vianello, Giuseppe Caccia (sostituisce Camilla Seibezzi), Sebastiano Costalonga (sostituisce Raffaele Speranzon), Luigi Giordani (sostituisce Bruno Centanini), Giovanni Giusto (sostituisce Michele Zuin), Giacomo Guzzo (sostituisce Andrea Renesto), Jacopo Molina (sostituisce Maurizio Baratello), Carlo Pagan (sostituisce Gianluca Trabucco), Alessandro Scarpa (sostituisce Stefano Zecchi), Renzo Scarpa (convocato), Marco Zuanich (sostituisce Renato Boraso)

 

Altri presenti: Vicesindaco Sandro Simionato, Assessore Tiziana Agostini, Dirigente Paolo Barbieri, Consigliere comunale Luca Rizzi, Consigliere comunale Renzo Scarpa, Funzionaria Monicaelisa Bettin

 

Ordine del giorno della seduta

  1. Discussione dell'interpellanza nr. d'ordine 2129 (nr. prot. 159) con oggetto "Storpiatura dei “nizioleti” veneziani.", inviata da Luca Rizzi
  2. Discussione dell'interpellanza nr. d'ordine 2214 (nr. prot. 188) con oggetto "Nizioleti", inviata da Renzo Scarpa
  3. Discussione dell'interpellanza nr. d'ordine 2215 (nr. prot. 189) con oggetto "Nizioleti", inviata da Renzo Scarpa
  4. Discussione dell'argomento avente ad oggetto la proposta di deliberazione di Giunta PD n.697/2013 con oggetto:"Registro delle dichiarazioni anticipate di trattamento - approvazione convenzione tra il Comune di Venezia e il Consiglio Notarile del Distretto di Venezia".

Verbale

Alle ore 11.22, la Presidente, Marta Locatelli, constatata la presenza del numero legale, dichiara aperta la seduta e dà la parola all’Assessora, Tiziana Agostini che chiede di intervenire sul tema della toponomastica.

ASS. AGOSTINI spiega che la toponomastica è lo strumento col quale si individua il sentimento di una città. Ritiene sia sbagliato, di per sé, i nomi ma ciò non è avvenuto perché è del parere che la memoria vada tenuta in tutti i suoi aspetti, talvolta anche negativi. Nel Comune di Venezia, la toponomastica è stata costruita in modo coerente e in modo omogeneo a seconda dei luoghi della Città. L’unica zona che, in quanto nuova, non ha ancora una propria identità è la zona del Terraglio. Per il parcheggio di Piazzale Cialdini, si tratterà di decidere alla fine dei lavori e poi si discuterà su una serie di proposte che sono pervenute, sempre tenendo presente il vincolo che per l’intitolazione di una strada, piazza, ecc. prevede che la persona a cui intitolare sia morta da almeno dieci anni.

Alle ore 11.30 entra il Consigliere R. Scarpa.

PRES. LOCATELLI ringrazia l’Assessore per la delucidazione e dà la parola al Consigliere Renzo Scarpa per l’illustrazione delle proprie interpellanze, n.2214 e 2215, con oggetto:”Nizioleti”.

R. SCARPA illustra le proprie interpellanze spiegando che differiscono solamente perché la prima è stata indirizzata al Sindaco e la seconda all’Assessora Agostini. Si era chiesto se non fosse stato il caso di sospendere la delibera in modo da tenere in essere le denominazioni attuali ed in tal senso ha interpellato il Sindaco per capire se intendesse ritirare la deliberazione di sua iniziativa. Spiega che nel dialetto veneziano, alcuni nomi, col tempo e a causa di storpiature potevano perdere il loro il rio chiuso poteva essere di due tipi, o completamente interrato o soltanto coperto in superficie ma che chiamandoli entrambi “rio terà”, di fatto, si perdeva il significato della seconda tipologia di copertura.

PRES. LOCATELLI dichiara aperta la discussione e dà la parola al Consigliere Giusto.

GIUSTO si appella alla sensibilità dell’Assessora per salvaguardare, quella che lui ritiene, la “lingua veneziana” che fa da riferimento alle altre lingue del Veneto. Spiega che la lingua veneziana era una lingua perlopiù parlata che veniva scritta per necessità dalle poche persone che sapevano scrivere. Ricorda che grazie agli archivi delle chiese si è potuto salvaguardare molto di questo materiale scritto. Spiega l’origine di alcuni nomi, come per esempio quello del “Parucheta” che deriva dal fatto che un venditore di fieno soleva farsi un copricapo, una sorta di parrucca, in paglia per ripararsi dal sole e da qui il nome datogli. A suo avviso, il modo di scrivere la medesima cosa era differente a seconda di chi la scriveva e oggi, chi decide di modificare la scrittura di tali parole decide di apportare delle correzioni a qualcosa che nessuno può dichiarare vera. Non si può modificare ciò che già è una traduzione dal veneziano scritto a quello parlato. Nella “lingua veneziana” non sono mai esistite le doppie e chi decide di apportare delle correzioni in tal senso può essere decretato come ignorante. Le correzioni fatte sono stravolgenti ed occorre recuperare la testimonianza precedente e dar spazio alla lingua dei “veci” che ancora la parlano.

Alle ore 11.42 entrano i Consiglieri Rizzi e Guzzo.

ZUANICH interviene a nome suo e del proprio Gruppo politico per dire che è in linea con tutto l’intervento del Consigliere Giusto. Si definisce uno studioso della lingua veneziana e porta l’esempio del proprio cognome che se italianizzato diverrebbe “Di Giovanni”, perdendo, di fatto,la storia e la cultura della sua famiglia. Esorta l’Assessora Agostini a non modificare i “nizioleti” perché la storia, la cultura e le tradizioni veneziane vanno tutelate.

CAPOGROSSO ritiene che la questione abbia avuto una grande eco perché si è dato riscontro ad una significativa modifica che è risultata macroscopica. È vero che i veneziani non hanno mai avuto le doppie. C’è da tener conto anche dell’aspetto dell’imbrattamento dei nizioleti modificati da qualche persona risentita dalle modifiche apportate. Si dovrà decidere su come riscriverli ma non si possono tenere imbrattati.

ASS. AGOSTINI spiega che è sua intenzione conservare e preservare la lingua di questi luoghi che, proprio perché prevalentemente parlata, ha una sua forma scritta oscillata. Il lavoro che hanno svolto preliminarmente è stato quello di fotografare tutti i nizioleti in quanto, per varie cause, sarebbero potuti sparire, cancellando le loro tracce. Il lavoro più importante è stato la realizzazione di un elenco dei “nizioleti” veneziani sancito da una delibera del 1 marzo 2012. oggi sono in una fase di discussione degli elementi di quella deliberazione. Non è stata fatta alcuna commissione tecnica o scientifica in quanto si sono appoggiati a degli studi storici esistenti. Molte volte la grafia non corrisponde alla pronuncia, si veda l’uso invalso della lettera “x” per rendere il suono dolce della “z”. Hanno applicato in modo rigoroso i criteri filologici e non hanno “italianizzato” nulla, hanno svolto un importante lavoro preliminare che ha portato ad una discussione con vari gruppi di storici della Città ed hanno organizzato un convegno ed una conferenza stampa con i massimi studiosi del settore che li hanno confortati anche sul lavoro precedente alla stesura della deliberazione. Riporta il problema dell’Isola di Pellestrina dove i luoghi sono conosciuti per il nome di una famiglia che vi abitava o esercitava un mestiere e non per il reale toponimo. Conclude dicendo che questo lavoro di revisione, condotto con rigore, può procedere e per quel che riguarda il problema delle “doppie” ne prendono atto.

Alle ore 12.00 entra il Consigliere Caccia.

R. SCARPA è cosciente del fatto che alcune denominazioni ed alcuni nomi potranno cambiare la loro forma scritta ma chiede se sarà possibile valutare questa revisione in un momento pubblico che sia a disposizione di tutti i cittadini. Ritiene che di un luogo si debba tutelare l’insieme delle cose e, fra queste, anche la lingua.

ASS. AGOSTINI fa notare che nel “catastico” del 1787 il nome “Bareta” era scritto con due “t”

Alle ore 12.06 esce il Consigliere Bazzaro.

PRES. LOCATELLI terminata la trattazione dell’interpellanza del Consigliere R. Scarpa introduce l’interpellanza n.2129 con oggetto "Storpiatura dei “nizioleti” veneziani.", inviata da Luca Rizzi e dà la parola a quest’ultimo per l’illustrazione.

RIZZI illustra la propria interpellanza concentrandosi sulla parte terminale ritenendo che non vi fossero state osservazioni alla deliberazione solo per il fatto che pochi ne erano a conoscenza. Invita, per il futuro, a dare maggior pubblicità e informazione ai provvedimenti. Al fine di evitare queste polemiche la Pubblica Amministrazione potrebbe istituire un gruppo di lavoro o una commissione, formata da un gruppo di studiosi e cittadini riconosciuti come esperti della lingua veneziana, col compito di salvaguardare la storia della Città.

GIUSTO ricorda che a scuola il fatto di non usare le doppi faceva si che gli scolari venissero additati come “ignoranti”. Spera che con questa vicenda non si voglia cancellare la lingua veneziana dando seguito allo stravolgimento della lingua, cominciato negli ambiti scolastici.

TAGLIAPIETRA pensava si trattasse di una semplice manutenzione dei c.d. “nizioleti”. Chiede vengano ripristinati i toponimi che sono stati modificati. Annuncia che provvederà a fotografare tutti i nizioleti dell’Isola di Burano per evitare che possano esser modificati.

COSTALONGA ricorda che, assieme all’associazione “Veneti nel mondo”, hanno invitato a Cà Farsetti un esperto che spiegava alle persone, intervenute all’incontro, l’origine dei nomi riportati nei nizioleti. Chiede di prevedere tale tipo di incontri anche nelle scuole.

Alle ore 12.20 esce il Consigliere Fortuna.

ASS. AGOSTINI spiega che il problema del “dov’era e com’era” è che in realtà non “era” più come era. C’era già un precedente di chi voleva cancellare le lingue locali per ripartire con la lingua italiana (toscana). Tutti, da bambini hanno subito la violenza della scuola che non voleva che si parlasse in dialetto, con il risultato dell’impoverimento della cultura. Il veneziano non è stato inserito nelle minoranze linguistiche perché si tratta di una lingua prevalentemente parlata. Per quanto concerne le doppie, rispetto al 1700 la percezione grafica è cambiata. Risponde al Consigliere Costalonga spiegando che il tema è stato già trattato ma verrà amplificato nelle scuole perché i nizioletti rappresentano una coscienza riflessa della Città.

Alle ore 12.30 esce il Consigliere Bonzio.

BONZIO ritiene che questo sia un compito di competenza della Soprintendenza e chiede se in questa vicenda abbia avuto un ruolo.

ASS. AGOSTINI spiega che la deliberazione del 1 marzo 2012 ha il parere favorevole della Soprintendenza. Spiega anche che le risorse per il rifacimento dei nizioletti sono frutto di sponsorizzazioni.

PRES. LOCATELLI esaurito il terzo punto, introduce il quarto punto iscritto all’ordine del giorno e cede la parola al Vicesindaco, Prof. Simionato.

Alle ore 12.40 escono i Consiglieri Rizzi e Giusto ed entra il Consigliere Venturini.

VICESINDACO spiega che il provvedimento in questione è un conseguenza della deliberazione che il Consiglio comunale aveva approvato lo scorso anno. Anche per ciò che concerne il supporto di organi professionali, in questo anno sono intervenuti una serie di approfondimenti ed in particolare col Consiglio Notarile della Provincia di Venezia che si è reso disponibile alla ricezione ed alla conservazione dei dati, secondo le norme che l’Italia prevede. Nel testo della convenzione sono contenuti gli obblighi e le disponibilità reciproche dell’Ordine Notarile e del Comune di Venezia. L’originale dell’atto viene mantenuto dal cittadino ed il notaio, oltre a redigere un elenco, ne conserva una copia. L’attività è gratuita per i cittadini, salvo il pagamento della marca da bollo. La durata della convenzione è biennale, dalla firma della convenzione stessa.

Alle ore 12.45 escono i Consiglieri Costalonga, Vianello e Giordani.

CACCIA ringrazia la Giunta per aver informato la Commissione. Evidenzia anche l’analoga richiesta fatta all’Ordine dei Medici e chiede se nel frattempo sia arrivata una risposta e, nel caso non fosse arrivata, chiede di sollecitarla. Per quanto riguarda la tempistica, suscita perplessità da parte dei cittadini un tale allungamento dei tempi. Per l’approvazione, suggerisce di rendere questo servizio immediatamente operativo, senza attendere la risposta dell’Ordine dei Medici.

PRES. LOCATELLI rammenta il valore aggiunto che avrebbe consentito l’aver stipulato anche una convenzione con l’Ordine dei Medici. Dissente da quanto affermato dal Consigliere Caccia e fa notare che la disponibilità a trattare questo provvedimento in Commissione è arrivata solamente per la data odierna. Chiede alla Giunta di approfondire la possibilità di un accordo con l’Ordine dei Medici.

Alle ore 12.50 esce il Consigliere Tagliapietra.

R. SCARPA nel caso una persona non riesca a muoversi chiede come possa fare per depositare le proprie dichiarazioni. Segnala un refuso all’interno della proposta di deliberazione spiegando che nell’articolo 4 della convenzione manca, probabilmente, il verbo “decorre” fra le parole “convenzione” e “dal giorno”.

BONZIO ripercorre le fasi del provvedimento per sostenere che, a questo punto, non si può parlare di fretta. È anch’egli del parere di accelerare l’istituzione del registro, senza attendere la risposta da parte dell’Ordine dei Medici. Chiede di capire in modo preciso i singoli passaggi necessari per il deposito delle dichiarazioni e se lo sportello è accessibile solo una volta al mese, contestualmente alla presenza del notaio.

SCARAMUZZA ritiene serva un periodo iniziale di esercizio prima di apporre, casomai, alcune correzioni. Crede sia importante accelerare sulla costituzione del registro. Ricorda l’adozione del registro da parte di alcuni Comuni veneti, a seguito del dibattito promosso dal Comune di Venezia.

Alle ore 12.55 rientra il Consigliere Tagliapietra.

PLACELLA è d’accordo nel partire subito col registro, senza attendere la risposta da parte dell’Ordine dei Medici anche perché è previsto che le convenzioni possano essere, via via, modificate e nel frattempo si potrebbe cominciare con l’ausilio dei medici di base. Chiede, in virtù del fatto che la convenzione coi notai è a titolo gratuito, cosa succeda alla scadenza dei due anni e se si possa già mettere per iscritto che sarà gratuita anche dopo il rinnovo. Chiede anche se sia possibile prevedere una durata più lunga per la convenzione.

VICESINDACO risponde che il contenuto della convenzione vale finché è in essere la convenzione stessa. Alla scadenza si valuterà il da farsi.

VENTURINI visto che il primo impatto per il cittadino sarà con gli Uffici del Comune, si dovrà prevedere uno stampato esplicativo al fine di non creare false aspettative circa l’efficacia di questo strumento.

M. BETTIN spiega che l’appuntamento col notaio, presso il Comune, è a cadenza mensile, nelle due sedi di Venezia e Terraferma ma gli sportelli saranno sempre aperti per informare i cittadini. Per quanto concerne la richiesta del Consigliere R. Scarpa riguardo la dichiarazione per i cittadini che sono impossibilitati a recarsi presso gli Uffici comunali, risponde che hanno preso in considerazione questa ipotesi ma che, a tutt’oggi, sentito anche l’Ordine Notarile, non sono riusciti a trovare una soluzione. Spiega che, anche per questioni legate alla privacy, l’originale della dichiarazione viene tenuto dal cittadino dichiarante mentre il notaio ne conserva una copia, anche perché sarebbe un problema la detenzione delle dichiarazioni originali da parte del Comune, che si dovrebbe dotare di specifici archivi. La sede è già stata individuata e i cittadini possono essere ricevuti anche presso gli Uffici dell’U.R.P.. si tratta di riportare il provvedimento in Giunta comunale e di riparlare con l’Ordine Notarile.

VICESINDACO risponde all’ultima parte della domanda del Consigliere Placella spiegando che la durata della convenzione è di due anni per poterla far coincidere con la fine dell’attuale mandato del Sindaco. Solleciterà una risposta da parte del Presidente dell’Ordine dei Medici, Dott. Scassola.


PRES. LOCATELLI alle ore 13.10, esaurito l’ordine del giorno, dichiara chiusa la seduta.

 

 

 

 

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A cura della segreteria della Commissione
Pubblicato il 13-02-2014 ore 12:15
Ultima modifica 13-02-2014 ore 12:15
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