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Gruppo Misto - Il punto di vista di Valerio Lastrucci

Logo IL TRAM CHE ARRIVA A VENEZIA. CUI PRODEST?

 

Il Comune di Venezia usufruisce di una linea ferroviaria che collega i poli nevralgici e maggiori generatori di domanda di trasporto pubblico: nel centro storico i binari arrivano a S.Lucia- S.Giobbe, Marittima e S.Marta-S.Basilio; in terraferma collega la stazione di Mestre Marghera, l’Ospedale all’Angelo e collegherà, con le future fermate il centro di Mestre, Asseggiano, Marocco, Carpenedo e l’aeroporto .Su questa rete di collegamenti può svilupparsi il Sistema Ferroviario Metropolitano Regionale SFMR. La scelta di portare il tram a p.le Roma è stata ed è una scelta incomprensibile sotto ogni aspetto. Con la crisi economica in atto, che certamente non si risolverà in tempi brevi, sprecare soldi per lo sviluppo di un mezzo così costoso e rigido, per non dire già obsoleto, come il tram, è veramente una cosa inaudita. I lavori sono partiti sei anni fa e hanno comportato disagi enormi alla popolazione. I tempi per il completamento della prima tratta non sono ancora certi, la stessa cosa dicasi per i costi. L’infrastruttura del tram, binario, corsia di cemento e rete elettrica, in un contesto come quello di Mestre, a causa di sezioni stradali strette e tortuose, è un elemento di disturbo alla circolazione. Non è indispensabile perché sostituisce e quindi può essere sostituito dagli autobus con meno scompensi e più duttilità. Certamente non servirà per collegare Malcontenta,Marghera, Chirignago,Zelarino, Marocco-Mogliano, Campalto e Tessera a Venezia e viceversa. Ma nemmeno per raggiungere l’Ospedale e la Stazione di Mestre. La linea del tram non può nemmeno sostituire la SFMR, perché oltre a non avere la sua capacità di trasporto, non può contare sui parcheggi scambiatori che ne permetta l’uso in grande scala. La linea SFMR già collega Venezia all’Ospedale,e può scambiare con autobus e tram, alla stazione di Mestre-Marghera. Un utente del centro storico di Venezia o di Marghera come raggiungerà l’ospedale all’Angelo? con il tram? passando per piazzale Cialdini, per poi cambiare mezzo? e poi ? chi abita in terraferma avrebbe beneficio da una nuova linea del tram verso l’ospedale all’Angelo che parte da piazzale Cialdini? che percorso farebbe? Certamente non darebbe lo stesso servizio e non potrebbe avere il bacino di utenza delle linee bus circolari, oggi egregiamente in funzione. In momenti di crisi come quello attuale sarebbe meglio evitare sprechi e scelte controproducenti che ci porteranno oltre a ingenti spese di costruzione anche costi di esercizio maggiori. Come ingegnere, cittadino e consigliere comunale, dichiaro la mia contrarietà allo sviluppo di altre linee del tram oltre a quella attuale. Ritengo che il mercato italiano, offra opportunità di fornitura di mezzi a basso impatto ambientale, con costi di esercizio molto più economici dei tram. Cerchiamo di non prendere in giro i cittadini. Se andrà in funzione il tram, che non aggiunge nulla al servizio degli autobus, oltre alla manutenzione dei mezzi, la comunità dovrà sostenere le spese di manutenzione dei binari, della corsia in calcestruzzo e della rete elettrica. Dobbiamo invece puntare sulla entrata in esercizio della linea SFMR da Venezia Mestre ospedale all’Angelo, Mogliano, Preganziol, Treviso e sulla bretella che porta all’aeroporto e poi sul resto. Solo così daremo agli utenti un nuovo servizio di trasporto supplementare, complementare a quello attuale e sostitutivo dell’uso dell’automobile. La Regione Veneto è in forte e colpevole ritardo. Cui prodest ?

 
 
Pubblicato il 05-10-2011 ore 10:36
Ultima modifica 05-10-2011 ore 10:36
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