Seduta del 12-03-2014 ore 14:30
Consiglieri componenti la Commissione: Maurizio Baratello, Pierantonio Belcaro, Sebastiano Bonzio, Renato Boraso, Giampietro Capogrosso, Antonio Cavaliere, Saverio Centenaro, Sebastiano Costalonga, Nicola Funari, Luigi Giordani, Giovanni Giusto, Bruno Lazzaro, Marta Locatelli, Carlo Pagan, Gian Luigi Placella, Andrea Renesto, Luca Rizzi, Gabriele Scaramuzza, Renzo Scarpa, Camilla Seibezzi, Christian Sottana, Davide Tagliapietra, Domenico Ticozzi, Gianluca Trabucco, Simone Venturini, Stefano Zecchi, Marco Zuanich, Michele Zuin
Consiglieri presenti: Pierantonio Belcaro, Sebastiano Bonzio, Giampietro Capogrosso, Antonio Cavaliere, Saverio Centenaro, Sebastiano Costalonga, Luigi Giordani, Gian Luigi Placella, Luca Rizzi, Gabriele Scaramuzza, Renzo Scarpa, Camilla Seibezzi, Davide Tagliapietra, Domenico Ticozzi, Gianluca Trabucco, Simone Venturini, Marco Zuanich, Giacomo Guzzo (assiste), Alessandro Scarpa (sostituisce Stefano Zecchi)
Altri presenti: Assessore Angela Giovanna Vettese.
Ordine del giorno della seduta
Alle ore 14.50, la Presidente della VI Commissione Camilla Seibezzi, costatata la presenza del numero legale, dichiara aperta la seduta e introduce la riunione di commissione ringraziando i presenti, invita a discutere il primo punto all’o.d.g.
VENTURINI spiega dell'interpellanza nr. d'ordine 2012 (nr. prot. 123).
VETTESE risponde sull’esposto di Franco Rocchetta, precisa che rispetto alla documentazione presentata il diametro dei buchi non corrisponde alla realtà. Sottolinea che la pietra d’Istria non è stata danneggiata. Crede che comunque si possa discutere se fare o non fare le mostre a Palazzo Ducale valorizzando quello che già esiste evitando così una maggiore occupazione della Piazza San Marco. Fa sapere che è possibile richiedere una memoria scritta da parte della dott.ssa Belli.
CAPOGROSSO ritiene che l’interpellanza sia molto precisa, chiede maggiori spiegazioni.
VENTURINI chiede una relazione da parte dei Musei Civici. Esprime la propria insoddisfazione per la risposta data.
SEIBEZZI avvisa che a breve l’ Assessore dovrà raggiungere il Sindaco pertanto si sospenderà momentaneamente la commissione.
CENTENARO esprime alcune perplessità rispetto alle risposte date dall’Assessore Vettese. Crede che se i buchi sono esistenti è già sufficiente per considerare la situazione grave.
GIORDANI ricorda che in passato le mostre non venivano fatte a Palazzo Ducale.
VETTESE sottolinea la propria idea che le mostre non debbano essere fatte a Palazzo Ducale ma di dovrebbe cercare di valorizzare il materiale già esistente.
Alle ore 15.10 la riunione di commissione viene sospesa.
Alle ore 15.35 la riunione di commissione inizia. Entra il consigliere Belcaro, escono i consiglieri Cavaliere, Venturini e Placella.
SEIBEZZI invita a discutere il secondo punto all’o.d.g.
R.SCARPA spiega brevemente l'interpellanza nr. d'ordine 2019 (nr. prot. 126). Ribadisce l’importanza di allestire un museo navale veneziano. Ricorda il ritrovamento di una galea veneziana ritrovata in boccalama. Crede che un museo navale all’arsenale sarebbe straordinario. Invita ad un confronto con la cittadinanza su questo tema.
Alle ore 15.40 entra il consigliere Placella.
VETTESE ricorda una conferenza stampa sulla questione dell’arsenale nord, attualmente è Vela che gestisce. Fa riferimento all’idea del museo navale come una possibilità da progettare assieme alla vocazione naturalistica . Fa sapere che la dott.ssa Belli e Vela stanno lavorando su questo tema.
Alle ore 15.45 esce il consigliere Guzzo.
R.SCARPA esprime la propria insoddisfazione per le risposte date e chiede più chiarezza. Ribadisce che a Venezia manchi un museo sulla storia tradizionale della città.
Alle ore 15.40 esce il consigliere Zuanich.
COSTALONGA crede che la questione del museo navale deve essere affrontata.
PLACELLA condivide una certa delusione rispetto alle risposte dell’assessore. Ritiene che l’assessore non possa avere un atteggiamento di subalternità. Considera che l’idea di dimissione dell’incubatore non è da ritenersi positiva.
RIZZI esprime il proprio accordo con quanto detto dai colleghi; evidenzia che la politica sfrutta un trend esistente senza obiettivi innovativi.
Alle 16.00 entra il consigliere Venturini, esce il consigliere A.Scarpa.
VETTESE replica chiarendo di non vedere contraddizioni tra il progetto del museo navale e la vocazione termale.
SEIBEZZI inviata a proseguire discutendo il terzo punto all’o.d.g.
Alle ore 16.05 esce il consigliere R.Scarpa.
SCARAMUZZA ringrazia e inizia una breve introduzione dell’interpellanza nr. d'ordine 2371. Ricorda la disciplina che gestisce le attività teatrali, e in modo particolare i nuovi parametri beneficerebbero solo pochi enti teatrali; la questione è capire come Venezia possa rientrare in questi paletti legislativi. Chiede di verificare l’offerta teatrale verso la città.
Alle ore 16.10 escono i consiglieri Costalonga, Rizzi, Venturini e Centenaro.
VETTESE evidenzia la vocazione storica teatrale di Venezia, non nascondendo il problema identitario che il Teatro Goldoni vive attualmente. Crede che il nuovo direttore artistico dovrà avere una direzione forte, al contrario delle precedenti. Fa sapere che in Veneto non esiste una struttura efficiente come in Emilia o come a Milano. Ritiene che chiedere una forte identità, del Teatro Goldoni, riconoscibile, sia doveroso. Considera il Teatro Goldoni in Italia come una realtà di primissimo livello. Fa sapere che il programma del presidente Tabaro sarà proprio di valorizzazione del Teatro Goldoni, sottolinea che la gestione economica del teatro è stata sicuramente virtuosa. Pone una riflessione sul fatto che il Teatro non viene frequentato del turismo.
GIORDANI propone di unire il Teatro Goldoni alla Fenice.
Alle ore 16.20 esce il consigliere Tagliapietra.
PLACELLA chiede di capire con più chiarezza le eventuali problematiche del Direttore Artistico uscente, e le eventuali idee di sviluppo del Teatro Goldoni.
BONZIO crede che l’offerta teatrale dello Stabile del Veneto dovrà rivolgersi alla dimensione territoriale metropolitana. Pone un confronto con il Toniolo.Chiede di poter incidere nelle scelte dello Stabile del Veneto attraverso i membri del c.d.a. Richiama il Regolamento Interno del Consiglio Comunale così da chiarire la possibilità dei consiglieri nel redigere le proprie istanze al consiglio comunale attraverso delle mozioni.
SEIBEZZI esprime il proprio accordo con il consigliere Bonzio per quanto detto pocanzi, ritiene comunque poco confrontabile l’attività concertistica con il teatro di prosa o sperimentale.
VETTESE sulla proposta di accorpamento dello Stabile con la Fenice, sono questioni da affrontare con una visione metropolitana. Ribadisce che con De Fusco e Gassman c’era una mancanza di identità. Pone alcune riflessioni sul bacino di utenza della città, confrontandolo con quello di Milano o Roma. Crede che riferirsi al territorio potrebbe anche essere giusto ma non è sufficiente per riempire il Teatro Goldoni, quindi rivolgersi al turismo diventa un’ aspetto importante.
SEIBEZZI ritiene che il Teatro Goldoni non sia in contraddizione con il turismo, ma le risorse che il teatro riceve devono essere bilanciate con un servizio verso il territorio.
CAPOGROSSO chiede quanti siano gli abbonati al teatro divisi tra Mestre e Venezia. Ricorda che il Direttore Artistico aveva sviluppato dei progetti positivi verso il territorio
PLACELLA prende atto della risposta dell’assessore, se il teatro può esistere da un punto di vista economico deve rivolgersi a più persone possibili. Crede che il Teatro debba essere il più possibile autosufficiente e se deve essere rivolto al turismo questa azione va in contrasto con il territorio.
BONZIO ritiene che ci si possa rivolgere sia al turismo che al territorio. Sottolinea che la cultura si mantiene con i soldi pubblici. Propone delle politiche verso le classi meno abbienti.
SEIBEZZI crede che la produzione culturale andrebbe valorizzata anche per fasce d’età.
SCARAMUZZA sottolinea che le nuove norme taglieranno molte realtà teatrali, trovare una Direzione Artistica in grado di affrontare questa situazione. Esprime una parziale soddisfazione.
Alle ore 16.30, il Presidente della VI Commissione Consiliare, Camilla Seibezzi, esaurito l’ordine del giorno, dichiara chiusa la seduta.
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