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V Commissione - Verbale

Seduta del 11-02-2014 ore 14:30

 

Consiglieri componenti la Commissione: Sebastiano Bonzio, Renato Boraso, Cesare Campa, Giampietro Capogrosso, Antonio Cavaliere, Saverio Centenaro, Sebastiano Costalonga, Nicola Funari, Enrico Gianolla, Luigi Giordani, Giovanni Giusto, Giacomo Guzzo, Valerio Lastrucci, Lorenza Lavini, Bruno Lazzaro, Marta Locatelli, Jacopo Molina, Carlo Pagan, Gian Luigi Placella, Gabriele Scaramuzza, Camilla Seibezzi, Christian Sottana, Domenico Ticozzi, Giuseppe Toso, Gianluca Trabucco, Simone Venturini, Stefano Zecchi, Marco Zuanich

 

Consiglieri presenti: Sebastiano Bonzio, Renato Boraso, Cesare Campa, Giampietro Capogrosso, Antonio Cavaliere, Saverio Centenaro, Sebastiano Costalonga, Nicola Funari, Luigi Giordani, Giovanni Giusto, Giacomo Guzzo, Valerio Lastrucci, Lorenza Lavini, Bruno Lazzaro, Jacopo Molina, Carlo Pagan, Gian Luigi Placella, Gabriele Scaramuzza, Camilla Seibezzi, Domenico Ticozzi, Giuseppe Toso, Gianluca Trabucco, Simone Venturini, Stefano Zecchi, Marco Zuanich, Pasquale Ignazio ''Franco'' Conte (sostituisce Enrico Gianolla), Alessandro Scarpa (sostituisce Christian Sottana), Renzo Scarpa (assiste), Alessandro Vianello (assiste)

 

Altri presenti: Assessore Andrea Ferrazzi, Direttore Edilizia Privata Maurizio Dorigo, Dirigente Urbanistica Luca Barison, Funzionaria Urbanistica Roberta Albanese, Cittadino: Gino Balduzzi

 

Ordine del giorno della seduta

  1. Esame della proposta di deliberazione PD 853 del 03-12-2013: Programma di Coordinamento Preventivo (PCP) relativo all'ambito destinato a ZTO di tipo D 3.5b in Via Porto di Cavergnago a Mestre - APPROVAZIONE
  2. Trattazione dell'interrogazione nr. d'ordine 2142 (nr. prot. 202) con oggetto "Sgombero immediato occupazione abusiva Via delle Barene campo nomadi", inviata da Renato Boraso
  3. Trattazione dell'interrogazione nr. d'ordine 2277 (nr. prot. 12) con oggetto "MULTISALA CANDIANI E DISABILI: SIAMO SICURI SI POSSA TROVARE UNA SOLUZIONE DIVERSA E CONDIVISA", inviata da Sebastiano Bonzio

Verbale

Alle ore 14.40, il Presidente della V Commissione Consiliare, Giampietro Capogrosso, constatata la presenza del numero legale, dichiara aperta la seduta.

CAPOGROSSO in riferimento alla proposta di deliberazione comunica che la Municipalità di Mestre Centro, con deliberazione nr. 2 del 27 Gennaio 2014, ha espresso parere favorevole senza osservazioni.

ALBANESE illustra la proposta di deliberazione relativa all’approvazione del programma di coordinamento preventivo per l’ambito classificato come ZTO di tipo “D 3.5 b – aggregazioni ricettive”, la cui finalità è facilitare la progettazione e l’approvazione dei vari PUA compresi. Specifica che le norme della VPRG per la terraferma prevedono la possibilità di ampliamento degli edifici fino ad un massimo del 50% della SP con le destinazioni d’uso di tipo E1 (alberghi, pensioni), E2 (motels), E3 (villaggi-albergo) ed E4 (residenze turistico-alberghiere). Aggiunge che rispetto alla SP esistente di circa 1600 mq, escluso l’edificio codificato, sarà possibile un ampliamento pari a circa 800 mq che sarà ripartito nei 3 successivi PUA.

Alle ore 14.45 entrano i consiglieri Giuseppe Toso, Jacopo Molina, Camilla Seibezzi e Marco Zuanich.

BARISON specifica che l’edificio codificato, escluso dalla possibilità di ampliamento della SP, è già una struttura ricettiva operante nel territorio e dettaglia in base alle previsioni dell’elaborato grafico nr. 5, l’individuazione e il dimensionamento dei successivi PUA.

CAPOGROSSO ricorda che dopo l’approvazione da parte del Consiglio Comunale della proposta di deliberazione, i successivi conseguenti strumenti urbanistici attuattivi saranno approvati da parte della Giunta Comunale. Considerato l’esito dell’illustrazione propone di licenziarla con il parere favorevole all’unanimità (allegato A) per il Consiglio Comunale.

CENTENARO chiede che sia licenziata in illustrazione per il Consiglio Comunale.

CAPOGROSSO su richiesta del consigliere Centenaro, licenzia in illustrazione per il Consiglio Comunale la proposta di deliberazione.

Ore 14.50 – Punto nr. 2 dell’O.d.G.

Entra il consigliere Sebastiano Bonzio.

BORASO introduce l’interrogazione ritenendo che la situazione presente in Via delle Barene sia insostenibile per i cittadini, e anche la settimana scorsa si è registrato l’insediamento di due case mobili con scarichi acquei sopra il fiume Osellino. Ricorda che era a conoscenza di un’ordinanza di sgombero emanata dall’Amministrazione Comunale per gli utilizzatori impropri dell’area ma che è stata successivamente “stoppata” dallo stesso Comune di Venezia. Aggiunge che il numero di ospiti in Via delle Barene è maggiormente presente quando le condizioni atmosferiche sono buone rispetto ai periodi di “cattivo tempo” e ricorda che nel “villaggio” di Via del Granoturco sono presenti unità abitative libere nelle quali si potrebbe trasferire gli utenti di Via delle Barene.

FERRAZZI per una migliore comprensione dell’argomento legge l’interrogazione nr. 2142 del consigliere Boraso e la risposta che era stata anticipata per scritto in data 27 Novembre 2013, con la quale si esplicitava che a seguito delle violazioni riscontrate era stata fatta la segnalazione di reato alla Procura della Repubblica.

DORIGO precisa, rispetto alla comunicazione di Novembre, che il provvedimento è in esecuzione essendo decorso il termine di 90 giorni e ci si potrebbe aggiornare nel futuro prossimo al fine di meglio comprendere l’evoluzione della situazione.

Alle ore 14.55 entrano i consiglieri Alessandro Vianello e Nicola Funari.

BORASO dichiara di essere insoddisfatto della risposta ricevuta poiché ritiene l’operato dell’Amministrazione Comunale non chiaro, anche in riferimento al precedente ordine di sgombero successivamente bloccato.

FERRAZZI risponde che per quanto di competenza della Direzione Edilizia Privata è stata fatta la segnalazione delle opere realizzate in violazione all’autorità competente, mentre per quanto concerne l’ordinanza di demolizione e l’ordinanza di sgombero sono di competenza di altre Direzione del Comune di Venezia.

MOLINA interviene sull’ordine dei lavori per sapere se i soggetti privati impugnano i provvedimenti nei loro confronti.

DORIGO risponde che attualmente i proprietari degli abusi edilizi riscontrati non si sono opposti alle ordinanze dell’Amministrazione Comunale.

Ore 15.00 – Punto nr. 3 dell’O.d.G.

Entrano i consiglieri Sebastiano Costalonga e Giacomo Guzzo.

BONZIO introduce l’interrogazione precisando che in data 7 Febbraio u.s. ha depositato un’interpellanza sulla questione Candiani rivolta all’Assessore alle Politiche Sociali con risposta in III Commissione Consiliare, in considerazione del fatto che nella riunione odierna si discuteranno gli aspetti legati alle questioni urbanistiche/edilizie. Interviene in merito alla L. 67/2006 (misure di tutela giudiziaria delle persone con disabilità vittime di discriminazioni) e al fatto che il nuovo multisala Candiani, che sta registrando un buon afflusso di utenti, ha destinato solo 2 posti per ogni sala, collocati nella prima fila di poltrone a meno di 5 metri dal maxischermo, alle persone disabili costringendoli di fatto ad una non ottimale visione del programma trasmesso. Da lettura di parte della sentenza del Tribunale di Reggio Emilia che è intervenuto condannando il gestore di una sala cinematografica a modificare le postazioni riservate ai disabili e ricorda il non fruttifero incontro avvenuto al fine di modificare la tipologia progettuale delle sale prima dell’inaugurazione del multisala. Ritiene che a questa situazione bisogni porre rimedio anche in considerazione che si tratta di una nuova realizzazione e che, anche sacrificando alcuni posti delle sale, si potrebbe dare un servizio completo a tutti i cittadini, compresi anche quelli disabili.

Alle ore 15.05 escono i consiglieri Sebastiano Costalonga e Marco Zuanich.

FERRAZZI risponde che, dalla verifica effettuata presso gli uffici, è emersa la validità, efficacia e rispondenza del procedimento, alle normative vigenti, che ha rilasciato il permesso di costruire per il multisala Candiani a Mestre. Aggiunge che prima del rilascio avvenuto a Dicembre 2012, era stato acquisito a Luglio 2012 il parere favorevole da parte dell’ufficio Eliminazione Barriere Architettoniche del Comune di Venezia. Ricorda che era stata effettuata una verifica con il consigliere Bonzio e i tecnici dell’Assessorato quando il cantiere dei lavori era già ad un elevato livello di edificazione, ma era emerso che l’intervento rispettava le normative vigenti ed non era nelle facoltà dell’Amministrazione Comunale imporre soluzioni progettuali diverse rispetto all’atto già rilasciato. Afferma che è in corso di predisposizione l’aggiornamento del Regolamento Edilizio del Comune di Venezia con la previsione di inserimento delle norme affinché i progettisti rispettino la particolare normativa della L. 67/2006.

Alle ore 15.10 entrano i consiglieri Valerio Lastrucci e Carlo Pagan.

DORIGO argomenta in merito al confronto effettuato con il progettista dell’intervento e l’ufficio EBA del Comune di Venezia al fine di valutare la possibilità di adeguamento del progetto, ma considerato l’elevato grado di esecuzione delle opere era risultata impossibile una modifica progettuale che non precludesse il bilanciamento economico dell’intera operazione del soggetto privato. Infatti era emerso che per aumentare la distanza delle prime file dallo schermo sarebbe stato necessario eliminare circa 12 posti a sedere per il pubblico. In merito al redigendo nuovo Regolamento Edilizio afferma che si recepirà la norma e la sentenza del Tribunale di Reggio Emilia al fine di non indurre i progettisti ad alcun tipo di discriminazione alle persone disabili. Aggiunge a titolo di esempio la previsione di inserire nel nuovo Regolamento Edilizio che nelle strutture di edifici pubblici, di interesse pubblico nonché le strutture private dove si svolgono attività ad elevata affluenza di utenza la previsione di predisporre 2 bagni attrezzati per le persone disabili distinguendoli per sesso. Conclude ribadendo che gli uffici hanno tentato di intervenire per modificare l’impianto progettuali a seguito dell’intervento del consigliere Bonzio ma a purtroppo senza successo a causa dell’avanzato livello di esecuzione delle opere.

Alle ore 15.15 entra il consigliere Sebastiano Costalonga.

BONZIO esprime soddisfazione per la previsione d’inserimento a livello di Regolamento Edilizio del Comune di Venezia di elementi per una maggiore sensibilità dei progettisti per gli aspetti legati alle persone disabili e riafferma che dalle risposte ricevute, non è emerso il rispetto della L. 67/2006, pur essendo la fattispecie del multisala Candiani molto simile al caso della sentenza del Tribunale di Reggio Emilio che ha condannato il gestore della sala cinematografica. Comprende la necessità di bilanciamento degli equilibri finanziari dell’operazione dei privati nel multisala ma ritiene che prima di tutto esistano i diritti inviolabili dei cittadini, anche quelli purtroppo con disabilità.

FERRAZZI ricorda che il privato cittadino, visto l’esito negativo del tentativo dell’Amministrazione Comunale di intervenire in corso d’opera con il progettista e il proprietario, può adire per le vie legali come successo a Reggio Emilia.

BONZIO conclude ritenendo che il parere espresso dall’ufficio EBA era forse su altre questioni legate all’accessibilità dell’edificio e pertanto, considerata la gravità della situazione che impedisce di fatto la piena fruizione della visione del film alla persona disabile, si dichiara non soddisfatto della risposta ricevuta.

BORASO interviene sull’ordine dei lavori a seguito delle risposte ricevute all’interrogazione del consigliere Bonzio che citavano un parere dell’ufficio EBA, ritenendo opportuno un intervento del delegato/consigliere Toso. Argomenta in merito alla difficoltà a frequentare la nuova struttura del Candiani a causa dei pochi posti auto disponibili e sulla questione dei posti riservati per le persone disabili ricorda la soluzione adottata dal multisala di Marcon che ha dedicato le prime due file delle stanze alla particolare situazione delle persone con difficoltà rinunciando alla possibilità di un maggiore introito economico.

CAPOGROSSO ricorda ai consiglieri che l’atto all’esame della V Commissione è un’interrogazione e che il consigliere Bonzio, al fine di effettuare un’ampia discussione sul tema sociale, ha presentato recentemente un’interpellanza così da permettere a tutti i consiglieri, quando verrà posta in discussione, di intervenire.

TOSO interviene sull’ordine dei lavori ritenendo la risposta dell’Assessore corretta per la parte di sua competenza giacché le norme, seppur vecchie e limitative sono state rispettate. Ricorda che durante la passata Amministrazione Comunale era delegato del Sindaco per le specifiche tematiche legate alla diversità ed effettuava sopraluoghi costanti in tutti gli interventi pubblici citando ad esempio la questione della Mostra del Cinema nel 2007. Ricorda che dal 2010, con il cambio di Amministrazione, non è più stato coinvolto e come nel caso odierno emerge che dal punto di vista formale l’intervento è a norma ma nella sostanza non lo è impedendo, di fatto, la visione del film alle persone disabili. Ritiene che uno degli aspetti da potenziare sia la “cultura del progettista" al fine di una maggiore sensibilizzazione sulle tematiche delle persone disabili. Chiede chiarimenti in merito al parere formulato dall’ufficio EBA in quanto, normalmente, si esprime esclusivamente su interventi pubblici e non su strutture private.

DORIGO risponde che il parere formulato è stato acquisito all’interno del procedimento per il rilascio del permesso di costruire.

TOSO conclude ricordando che esiste una commissione denominata dei pubblici spettacoli che è preposta alla verifica in loco delle conformità di legge prima del rilascio al nulla osta all’apertura di un locale dove è prevista affluenza di utenti.

MOLINA interviene in merito all’ordine dei lavori in riferimento all’interrogazione presentata dal consigliere Bonzio con allegata la sentenza del Tribunale di Reggio Emilia, suggerendo che l’Amministrazione Comunale, pur nella consapevolezza che il titolo edilizio si è consolidato nei confronti dei soggetti privati, si affianchi al ricorso che presenteranno eventualmente i cittadini al fine del pieno rispetto della normativa contenuta nella L. 67/2006.

 

 

 

 

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A cura della segreteria della Commissione
Pubblicato il 24-02-2014 ore 11:10
Ultima modifica 24-02-2014 ore 11:10
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