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V Commissione - Verbale

Seduta del 14-03-2011 ore 09:00
congiunta alla III Commissione e alla VII Commissione

 

Consiglieri componenti le Commissioni: Maurizio Baratello, Gabriele Bazzaro, Pierantonio Belcaro, Sebastiano Bonzio, Renato Boraso, Claudio Borghello, Giuseppe Caccia, Cesare Campa, Giampietro Capogrosso, Antonio Cavaliere, Bruno Centanini, Saverio Centenaro, Sebastiano Costalonga, Ennio Fortuna, Nicola Funari, Marco Gavagnin, Luigi Giordani, Giovanni Giusto, Giacomo Guzzo, Valerio Lastrucci, Lorenza Lavini, Bruno Lazzaro, Marta Locatelli, Alberto Mazzonetto, Michele Mognato, Jacopo Molina, Carlo Pagan, Giorgio Reato, Andrea Renesto, Luca Rizzi, Emanuele Rosteghin, Gabriele Scaramuzza, Alessandro Scarpa, Renzo Scarpa, Camilla Seibezzi, Christian Sottana, Davide Tagliapietra, Domenico Ticozzi, Giuseppe Toso, Gianluca Trabucco, Simone Venturini, Alessandro Vianello, Stefano Zecchi, Michele Zuin

 

Consiglieri presenti: Maurizio Baratello, Gabriele Bazzaro, Pierantonio Belcaro, Sebastiano Bonzio, Renato Boraso, Claudio Borghello, Cesare Campa, Giampietro Capogrosso, Antonio Cavaliere, Saverio Centenaro, Ennio Fortuna, Nicola Funari, Marco Gavagnin, Luigi Giordani, Giacomo Guzzo, Valerio Lastrucci, Lorenza Lavini, Bruno Lazzaro, Jacopo Molina, Carlo Pagan, Andrea Renesto, Emanuele Rosteghin, Gabriele Scaramuzza, Alessandro Scarpa, Davide Tagliapietra, Domenico Ticozzi, Giuseppe Toso, Gianluca Trabucco, Simone Venturini, Alessandro Vianello, Michele Zuin

 

Altri presenti: Assessore Urbanistica Ezio Micelli, Assessore Patrimonio Bruno Filippini, Direttore Urbanistica Oscar Girotto, Funzionario Urbanistica Nicola Rossi, Presidenti Municipalità Favaro Veneto Ezio Ordigoni, VicePresidente Municipalità di Venezia Giorgio Tommasi

 

Ordine del giorno della seduta

  1. Valutazione sulle eventuali collocazioni della casa circondariale di Venezia

Verbale

Alle ore 9.15, il presidente della V Commissione Consiliare, Giampietro Capogrosso, assume la presidenza delle commissioni congiunte e constata la presenza del numero legale, dichiara aperta la seduta.

CAPOGROSSO ricorda ai commissari che il Consiglio Comunale aveva sollecitato, dopo aver espresso il parere negativo sulla localizzazione di Campalto del nuovo carcere, la Giunta Comunale e gli uffici a ricercare altri siti alternativi per una loro valutazione sulla possibile collocazione della casa circondariale di Venezia.

CENTENARO interviene sull’ordine dei lavori chiedendo che tra l’illustrazione del lavoro presentato dagli uffici e la seduta pomeridiana del Consiglio comunale, vengano acquisiti tutti gli atti formali del Sindaco e del presidente del Consiglio comunale dopo il giorno 24 Gennaio 2011 dove il Consiglio Comunale ha espresso il suo parere in merito.

CAPOGROSSO riepiloga alcune scadenze temporali come quella del 31 Dicembre dove il sindaco ha inviato la prima lettera al vice presidente della Regione Veneto, il 24 Gennaio quando sono state formulate altre scelte quella del 25 Gennaio che ha visto la pubblicazione sul BUR della ratifica dell’intesa sottoscritto dal Commissario Ionta con il Vice Presidente Zorzato della Regione Veneto.

Alle ore 9.25 entrano i consiglieri Alessandro Vianello, Maurizio Baratello e Antonio Cavaliere.

GIROTTO premette che l’Amministrazione Comunale ha pochi elementi per la valutazione della questione. I criteri usati per la ricerca di eventuali siti alternativi sono stati:
• che il patrimonio dell’area sia pubblico;
• che il parametro dimensionale per il confronto, desunto dalla prima individuazione dell’area, sia di circa 9/10 ettari.
Illustra dettagliatamente le proposte alternative individuate dall’Amministrazione Comunale e da sottoporre all’attenzione del Consiglio Comunale come da documento allegato al presente verbale. Precisa che di tutte queste aree analizzate, solo le aree individuate dalla numerazione 1,2,4,5,6 e 13 appaiono compatibili con i parametri sopraccitati per la realizzazione del nuovo carcere.

Alle ore 9.35 entrano i consiglieri Alessandro Scarpa, Pierantonio Belcaro, Cesare Campa, Valerio Lastrucci ed Emanuele Rosteghin.

MICELI sottolinea che quanto illustrato dal direttore Girotto è solo la ricognizione della disponibilità patrimoniale delle aree dopo la verifica fatta dagli uffici, in quanto non si conoscono ulteriori precisi elementi di valutazione in merito alle caratteristiche del sito. Aggiunge che tale lavoro è stato svolto per adempiere alle indicazioni del Consiglio Comunale sul tema del casa circondariale e che molte delle aree indicate hanno altre finalità già previste nel Piano di Assetto del Territorio.

CAPOGROSSO ritiene che la richiesta del Consiglio Comunale in merito all’individuazione di aree alternative sia stata accolta; ritiene che sono state presentate delle alternative che hanno come fondamento l’ampiezza della superficie disponibile ma bisogna prendere atto che la maggior parte delle aree è sottoposta a vincoli di tutela ambientale. Dichiara che non è stata presa alcuna decisione in merito alle alternative illustrate ed invita i commissari ad esprimere il loro parere in modo da poter presentare in Consiglio comunale una proposta unitaria, ricordando l’unanimità del precedente Ordine del Giorno che esprimeva parere contrario alla localizzazione di Campalto.

Alle ore 9.40 esce il consigliere Maurizio Baratello.

SCARAMUZZA prende atto che tutte le aree presentano dei vincoli e chiede se le procedure commissariali possono derogare a tali limiti. Chiede se in riferimento alla richiesta formulata al Ministero della Giustizia di conoscere i parametri atti all’individuazione dell’area, l’Amministrazione Comunale ha ricevuto risposta in merito; ipotizza anche altre alternative come riprendere in considerazione la struttura di S. Maria Maggiore, riducendo il numero dei detenuti e/o con interventi di ristrutturazione funzionale della struttura esistente.

Alle ore 9.45 esce il consigliere Gabriele Bazzaro.

LASTRUCCI afferma che lo Stato ha già deciso la localizzazione del nuovo carcere a Campalto con anche i relativi finanziamenti, e quindi il Comune di Venezia ha il dovere di governare questo processo e non contrastarlo formulando purtroppo un documento su una nuova localizzazione. I motivi a favore dell’opera sono di avere una nuova struttura e che il nuovo carcere potrà produrre un volano economico. L’ultimo aspetto da considerare è che la dismissione di S. Maria Maggiore porta alla riqualificazione urbana di tutta quell’area del centro storico Veneziano.

Alle ore 9.50 rientra il consigliere Belcaro.

FORTUNA dichiara che l’Amministrazione Comunale deve predisporre un documento unitario tale da poter aver peso contraddittorio con le decisioni del Ministero della Giustizia. Chiede ai commissari che ci sia coerenza con quanto già affermato in Consiglio Comunale a Gennaio, ricordando il parere contrario all’area di Campalto ed ad ulteriori interventi a S. Maria Maggiore perché quest’ultima è una struttura incompatibile con la politica di recupero sociale dei carcerati. Ritiene che, dalla documentazione in possesso, non esiste la chiara intenzione del Ministero di dismettere la vecchia struttura e di affidarla all’Amministrazione Comunale. Ritornando all’esposizione fatta dai tecnici conviene nello scartare sia le aree con ridotta superficie territoriale sia Sacca S. Mattia per gli evidenti problemi logistici. Ritiene che rimane come area più idonea quella di Campalto anche se l’ipotesi di Forte Pepe potrebbe andare bene.

Alle ore 10.00 entrano i consiglieri Renato Boraso, Giacomo Guzzo, Bruno Lazzaro, Claudio Borghello ed Andrea Renesto ed esce il consigliere Pierantonio Belcaro.

CAPOGROSSO condivide la richiesta del consigliere Scaramuzza in merito alla necessità che sia richiesto ai rappresentanti del Ministero se ci sono delle possibilità da parte del Commissario Ionta di derogare ai limiti dei vincoli descritti nella presentazione delle aree alternative.

CENTENARO reiterando la richiesta di documentazione intercorsa dopo il 24 Gennaio u.s., considera positiva l’analisi presentata dagli uffici dell’Urbanistica ma evidenzia che non ci sono solo aree comunali o di proprietà di IVE, ma eventualmente anche delle altre società partecipate del Comune di Venezia. Conferma il no ad interventi a S. Maria Maggiore così come si è espresso il Consiglio Comunale all’unanimità, ma evidenza che il Sindaco sembra abbia deciso per realizzare il nuovo carcere a Campalto perché gli argomenti portati per la valutazione di eventuali sedi alternative sono effimeri.

BORASO concorda nello scartare le aree di piccole dimensioni, e ritiene che la Giunta Comunale deve presentare solo due o tre alternative per una valutazione del Consiglio Comunale. Spiega che magari si potrebbe intervenire a Sacca Fisola o al Tronchetto, oppure guardando su un ambito extra territorio Comunale si potrebbe prendere in considerazione l’ipotesi nel comune di Meolo dove ci sono proprietà demaniali dismesse dall’uso militare.

Alle ore 10.10 entra il consigliere Nicola Funari.

VENTURINI si chiede cosa avrebbe dovuto fare questa Giunta in riferimento alla precedente espressione del Consiglio Comunale di Gennaio scorso, al fine di concorrere alle decisioni da prendere nel merito della nuova realizzazione della casa circondariale.

GIOVANNI ALBERTINI prende atto che tutte le aree individuate dagli uffici comunali sono soggette a vincoli, e ritiene particolare il fatto che nel territorio comunale non ci siano aree libere da destinare alla realizzazione; ritiene che il rischio sia rappresentato dal fatto che non assumendo una decisione chiara, si potranno avere come conseguenza la realizzazione del carcere ed anche di un Centro di identificazione di clandestini. Comunica che il giorno 15 è stata indetta un’assemblea dei cittadini di Campalto sulla questione del carcere.

Alle ore 10.15 escono i consiglieri Nicola Funari e Giuseppe Toso ed entrano i consiglieri Jacopo Molina e Carlo Pagan.

GAVAGNIN propone di valutare la possibilità di realizzare la struttura carceraria nella zona industriale di Porto Marghera.

CAMPA riepiloga le posizioni assunte dal Consiglio Comunale con l’Ordine del Giorno approvato all’unanimità, evidenziando che c’era la richiesta alla giunta di proporre un’area alternativa a quella di Campalto; prende atto che su questo punto la Giunta Comunale è latitante e che la maggioranza non è in grado di assumere alcuna decisione certa in merito.

LASTRUCCI concorda sul parere contrario alla realizzazione di una nuova struttura carceraria a Campalto e ricorda che come gruppo consiliare IDV è stato chiesto di valutare l’eventuale recupero di S. Maria Maggiore alla città. Argomenta in merito allo sviluppo della città che deve vedere la condivisione di funzioni di interscambio tra la città d’acqua e la terraferma. Sostiene la necessità di approvare un documento unitario in Consiglio Comunale eventualmente proponendo come alternativa a Campalto, l’area del forte Pepe.

Alle ore 10.25 escono i consiglieri Molina, Lastrucci e Funari.

TICOZZI considera che nel dibattito si è sempre più rafforzata l’opinione di non considerare interventi di recupero a S. Maria Maggiore ne’ di nuova edificazione a Campalto; ritiene che avendo esaminato le diverse aree a disposizione, si è appurato che tutte sono sottoposte a vincoli, e ritiene positivo esaminare anche le altre proposte emerse come quelle di Marghera, Dese e Meolo.

GIROTTO spiega che sui vincoli posti dall’articolo 17 ter della legge 26/2010, il Commissario Ionta può derogare alle norme e vincoli del PRG Comunale; ricorda che la decisione ultima sulla tutela degli interessi pubblici sta in capo al Governo con la relativa procedura commissariale. Precisa che per conoscere i criteri per valutare un sito alternativo a Campalto, l’ufficio Urbanistica ha contattato informalmente alcuni funzionari statali che hanno fornito altri criteri da rispettare come le indicazioni sulla ampiezza dell’area che deve contenere anche le aree per spazi fruibili dai detenuti come ad esempio la mensa e/o gli spazi aperti, mentre per le distanze dagli edifici incombe solo la necessità che le costruzioni in prossimità del carcere non superino in altezza quella del muro di cinta. Ricorda che le aree di Porto Marghera necessitano di bonifiche, e che il Comune ha già deliberato iniziative di interesse pubblico per altre aree come quella dei 46 Ettari a Porto Marghera da destinare a logistica; aggiunge che le stesse aree di Porto Marghera hanno il rischio di incidenza rilevante ponendo un limite alla concentrazione di persone e altre aree pubbliche sono di proprietà di altri enti diversi dall’Amministrazione Comunale.

Alle ore 10.35 entra il consigliere Bonzio ed alle ore 10.40 entra il consigliere Toso.

MICELLI afferma che nella riunione odierna sono state illustrate tutte le possibilità di insediamento considerando i criteri a disposizione degli uffici. Ritiene che dall’esito della discussione si possano riassumere le indicazioni verso una valutazione prospettica dell’attuale Carcere di S. Maria Maggiore riconducendone la popolazione a 140 ospiti e quella che riguarda la possibilità di suggerire al Ministero di Giustizia anche aree al di fuori del territorio comunale di Venezia.

Alle ore 10.40, in assenza di altre richieste d’intervento, il presidente della V Commissione consiliare, Giampietro Capogrosso dichiara chiusa la seduta.

 


Allegati
 
Tabella ambiti Carcere (pdf - 17 kb)

 

 

 

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A cura della segreteria della Commissione
Pubblicato il 11-04-2011 ore 16:40
Ultima modifica 11-04-2011 ore 16:40
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