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VII Commissione - Verbale

Seduta del 20-10-2010 ore 10:00

 

Consiglieri componenti la Commissione: Maurizio Baratello, Sebastiano Bonzio, Renato Boraso, Claudio Borghello, Cesare Campa, Giampietro Capogrosso, Antonio Cavaliere, Saverio Centenaro, Marco Gavagnin, Luigi Giordani, Giovanni Giusto, Giacomo Guzzo, Valerio Lastrucci, Bruno Lazzaro, Marta Locatelli, Alberto Mazzonetto, Jacopo Molina, Giorgio Reato, Emanuele Rosteghin, Alessandro Scarpa, Camilla Seibezzi, Davide Tagliapietra, Domenico Ticozzi, Giuseppe Toso, Simone Venturini, Alessandro Vianello, Michele Zuin

 

Consiglieri presenti: Sebastiano Bonzio, Renato Boraso, Claudio Borghello, Cesare Campa, Giampietro Capogrosso, Antonio Cavaliere, Saverio Centenaro, Marco Gavagnin, Luigi Giordani, Giovanni Giusto, Giacomo Guzzo, Bruno Lazzaro, Marta Locatelli, Alberto Mazzonetto, Jacopo Molina, Giorgio Reato, Alessandro Scarpa, Camilla Seibezzi, Davide Tagliapietra, Domenico Ticozzi, Simone Venturini, Alessandro Vianello, Carlo Pagan (sostituisce Maurizio Baratello), Gianluca Trabucco (sostituisce Emanuele Rosteghin)

 

Altri presenti: Assessore Bruno Filippini, Assessore Ezio Micelli, Direttrice Alessandra Vettori, Presidente Fondazione IUAV Marino Folin. Michele D'Accordi, progettista intervento.

 

Ordine del giorno della seduta

  1. Caserma Manin: quali questioni sono aperte?. Audizione dell'Assessore Bruno Filippini, dell'Assessore Ezio Micelli e del Presidente della Fondazione IUAV Marino Folin

Verbale

Alle ore 10.25 il presidente Mazzonetto, constatata la presenza del numero legale, dichiara aperta la seduta. Premette che l’incontro è dovuto ai dubbi sulle modifiche del progetto che saranno necessarie per rispondere alla nuova destinazione d’uso di una parte della ex caserma. Dà quindi la parola al presidente della Fondazione IUAV, Folin.

FOLIN dichiara che il progetto deve essere considerato una parte della convenzione firmata con il Comune: una parte è destinata a social housing e l’altra a residenza per gli studenti universitari. Quando il Comune dovesse cambiare la convenzione, il progetto non subirà modifiche, si cambierà solo la gestione. Avvalendosi di slides illustra quindi il progetto. Una caratteristica del progetto è quella di fare in modo che la ex caserma non sarà un luogo chiuso perché la città potrà usufruire di tutti i servizi comuni; quasi certamente si riuscirà, in accordo con la chiesa, ad aprire il chiostro che sarà di collegamento tra le due funzioni. Sul lato nord dell’immobile esistono ancora le celle monastiche che verranno recuperate per gli alloggi studenteschi: 177 posti letto in camere da due ed inoltre saranno realizzati 32 alloggi con metratura che va dai 38 ai 68 mq. Il costo complessivo dell’intervento è di 22.600.000 euro di cui 17.900.000 per la foresteria e 4.700.000 per la parte di social housing ed il finanziamento consiste in 15 milioni avuti da un bando dello Stato e 2,5 milioni da un finanziamento regionale, la parte residenziale a tutt’oggi non ha finanziamento.
Alle ore 10.35 entra il consigliere Borghello, alle ore 10.40 escono i consiglieri Vianello e Guzzo ed entrano i consiglieri Boraso, Tagliapietra, Molina e Reato.

MICELLI afferma che gli alloggi saranno destinati a residenza degli insegnanti universitari ed usati come incentivo a mantenere in città un alto livello di cultura. C’è piena condivisione della proposta tra l’assessorato all’Urbanistica e quello del Patrimonio. Si augura che la Fondazione riesca a trovare dei finanziamenti per completare l’opera di recupero. IVE potrebbe essere intervenuta nel progetto ma è ben difficile affrontare un intervento di social housing dove il solo costo di costruzione si aggira sui 2000 euro a mq. Non tutto però va perso perché se non si realizza quell’intervento residenziale, a Murano si costruirà al posto della Fondazione che aveva molto tempo fa previsto la realizzazione di una casa dello studente.
CAMPA ricorda che il Comune ha l’ex caserma dal lontano 1985 e solo per affrontare l’emergenza casa, dal 1987 ne ha il possesso e da allora sono state molte le ipotesi di utilizzo, desidera sapere quanti soldi sono costati alla città questi studi. Il progetto di social housing è troppo oneroso ma già 4 anni fa le opposizioni lo testimoniavano. Per ritornare all’uso della ex caserma, poiché si tratta sempre di rispondere alla domanda di abitazioni da parte dei cittadini, invita l’Amministrazionea lavorare per dare una risposta seria anche attivando il principio di sussidiarietà per invogliare i privati a realizzare residenza in centro storico. Precisa che ci sono delle cooperative che hanno già presentato delle proposte.
Alle ore 10.55 esce il consigliere Molina ed entra il consigliere Pagan.

BORASO fa presente che dal 1999 sta attendendo, come consigliere comunale, la realizzazione dei 1475 alloggi in social housing ma ancora nulla è stato costruito.

BONZIO ricorda che c’era fretta per preparare il progetto in funzione della partecipazione al bando di finanziamento; con questa proposta si conferma la destinazione a nuova residenza anche se al servizio dell’università; la costruzione di alloggi per studenti contribuirà a calmierare il mercato degli affitti che spesso sono in nero per gli studenti. Prima si deve lavorare per impedire l’espulsione della popolazione da Venezia utilizzando la residenza pubblica.

TICOZZI ritiene importante la qualità dell’intervento; questa realizzazione può dare un piccolo aiuto alla ricerca ospitando gli insegnanti universitari ed i giovani ricercatori. Pone quindi le domande di cosa sarà scritto sulla nuova convenzione e chi gestirà l’intero complesso ponendo anche la questione della necessità da parte degli assegnatari di assumere la residenza in quegli alloggi.

CAPOGROSSO precisa che anche i 32 alloggi in social housing erano una buona cosa e per questo il Consiglio comunale ha votato quella proposta; questa nuova ipotesi deve favorire l’incremento della popolazione in Venezia e se non tutti gli alloggi saranno occupati dagli universitari, è giusto che vengano assegnati ai giovani veneziani. Anche l’intervento al Colletti va in questo senso, di favorire la residenza del personale sanitario.
Alle ore 11.10 esce il consigliere Venturini.

LOCATELLI afferma che della residenza bisogna parlare affrontandone tutti gli aspetti; la città si deve sviluppare anche attraverso queste iniziative. Ci sono molti progetti di social housing che si augura vengano realizzati. Condivide l’intervento del consigliere Capogrosso. Se saranno effettivamente costruiti i 32 alloggi bisogna individuare i criteri di assegnazione.

CENTENARO chiede quali atti concreti la giunta farà per spostare l’intervento di social housing dalla ex caserma Manin a Murano e quali soldi si possono usare per realizzare l’intervento.

SEIBEZZI condivide la definizione del criterio della residenza come prerequisito per l’assegnazione.

REATO prende atto che comunque è una risposta ad una esigenza reale. Chiede i tempi di realizzazione e di consegna dell’opera. Ricorda che qualche tempo fa erano stati richiesti dei dati agli uffici sulla situazione della residenza pubblica e che non sono stati ancora inviati ai commissari. Tali documenti saranno utili ai consiglieri perché fra pochi giorni sarà pubblicata la graduatoria per l’assegnazione di alloggi erp e per inciso le domande pervenute sono circa 3000.
Alle ore 11.25 esce la consigliera Locatelli.

GAVAGNIN considera che la proposta della fondazione serve alla fondazione stessa e chiede se è possibile convenire un rapporto col Comune per la “fornitura” di progetti gratuiti che servano alla città.

MAZZONETTO invita la segreteria della commissione a consegnare la deliberazione già approvata dal Consiglio comunale e fa presente che in quel provvedimento era prevista l’ospitalità al personale docente dell’università. Domanda quindi cosa il Consiglio comunale dovrà cambiare nella convenzione stipulata.

FILIPPINI prende atto del clima collaborativo che si è instaurato nella riunione; il social housing deve essere vincolato ad un affitto compatibile e nella città di Venezia il costo dei restauri è troppo oneroso; le case in social housing in via Pertini vengono consegnati oggi 160 alloggi, in via Asseggiano il progetto è in Salvaguardia e consta di 220 alloggi, in via Mattuglie l’intervento si farà dato che il ricorso presentato è stato respinto; su Venezia invece le aree e gli immobili presentano situazioni complesse. Le isole rappresentano una gravissima situazione e così gli interventi in quelle aree saranno privilegiati; in questa situazione quindi ecco che l’intervento previsto nella caserma ex Manin si farà a Murano e per 38 alloggi e sono disponibili 7 milioni di euro, inoltre sono pronti 10 alloggi di Ater che si acquisteranno. Alla Scalera si cederanno i diritti acquisiti con l’autorizzazione a costruire in cambio di altri 38 nuovi alloggi. Riguardo la convenzione annuncia che quanto prima il nuovo testo sarà portato alla discussione del Consiglio comunale.
Alle ore 11.45 rientrano i consiglieri Scarpa A. e Guzzo ed alle ore 11.52 esce il consigliere Tagliapietra.

FOLIN ripete che non avverrà nessun cambiamento progettuale anche se si cambia quella parte che riguarda il social housing; se si realizzeranno quegli alloggi saranno comunque assegnati ai veneziani ed ai nuovi veneziani: In Venezia non si costruisce a meno di 2000 euro a mq e quindi dovrà essere previsto comunque un contributo pubblico. Rende noto che la gara d’appalto è già stata fatta e la prossima settimana sarà consegnato l’immobile da restaurare alla Sacaim ma esclusivamente quella parte che è già finanziata; è impegno della fondazione comunque ricercare dei finanziamenti anche per la realizzazione degli alloggi previsti e si augura di chiudere i contratti entro sei mesi.

MICELLI dichiara il sostanziale accordo sul progetto, concorda pure con l’obbligo di assumere la residenza anagrafica da parte degli assegnatari degli alloggi e di tutto quanto enunciato in commissione, è necessario dibattere in Consiglio comunale. Riguardo agli interventi previsti nel territorio comunale, ricorda che tutte le amministrazioni competenti per i vari aspetti della realizzazione, concorrono al rallentamento degli iter burocratici. Per l’attivazione della sussidiarietà concorda con l’intervento del consigliere Campa e si rende disponibile ad un confronto sulle possibilità di intervento dei privati.

Alle ore 12.05 il presidente Mazzonetto dichiara chiusa la seduta.

 


Allegati
 
documento Fond. IUAV (pdf - 410 kb)

 

 

 

Atti collegati
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A cura della segreteria della Commissione
Pubblicato il 22-10-2010 ore 11:01
Ultima modifica 22-10-2010 ore 11:01
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