da Assessore Pier Francesco Ghetti
Venezia, 26 febbraio 2014
n p.g. 87688
Al Consigliere comunale Simone Venturini
e per conoscenza
Al Presidente del Consiglio comunale
Ai Capigruppo
Al Capo di Gabinetto del Sindaco
Al Vicesegretario Vicario
Oggetto: risposta all'interrogazione nr. d'ordine 2341 (Nr. di protocollo 47) inviata il 17-02-2014 con oggetto: Previsione delle maree: evitare i "doppioni" ed aumentare le collaborazioni per scongiurare sprechi ed errori.
Caro Consigliere,
la Sua interrogazione mi offre l’opportunità per sottolineare il ruolo che ICPSM ha svolto fino ad ora al servizio dei cittadini, dei turisti e delle attività commerciali della città insulare, attraverso una costante azione di monitoraggio, previsione e tempestiva SEGNALAZIONE degli eventi di “acque alte”.
Mi rendo anche conto dell’utilità delle Sue osservazioni in merito all’importanza di affinare sempre meglio la precisione di queste “previsioni” e quella di evitare inutili spese aggiuntive per duplicazioni di strutture pubbliche (riferimento a ISPRA).
Rispetto alla prima considerazione la struttura dovrà costantemente aggiornare le proprie conoscenze e dotazioni tecniche, anche in considerazione di alcuni effetti di interferenza nelle previsioni legate ai “cambiamenti climatici”. Di recente ho avuto modo di seguire una presentazione scientifica delle attività del Centro a studiosi di chiara fama ricavandone una buona impressione sulla qualità scientifica del lavoro del nostro Centro e la conclusione che ad oggi vi è la possibilità tecnica di effettuare previsioni di marea anticipate di alcune ore solo entro un intervallo di errore di + - 10 cm.
Per quanto riguarda possibili duplicazioni con le attività di ISPRA posso confermare che è in atto una collaborazione con questa struttura, anche se questo tipo di previsioni non sono il suo compito primario e soprattutto, pur pubblicando i dati, non ci mette la faccia con i commercianti e i cittadini veneziani (sistema capillare di segnalazione).
Diverso e più importante è il processo in atto per attrezzare una struttura comune di previsione delle maree in relazione alle operazioni di apertura e chiusura delle paratoie del MO.S.E, quando esso entrerà definitivamente in funzione. Mi permetto di richiamare la Sua attenzione e quella di tutti gli amministratori sulla importanza della messa a punto di precisi protocolli procedurali sulla entrata in funzione delle opere di protezione dalle acque alte (altezze, tempi, modalità, ruolo decisionale, ecc.).
Per questo ritengo sia fondamentale predisporre per tempo un sistema congiunto di previsioni fra Comune (centro Maree), Magistrato alle Acque e ISPRA sul quale fondare l’operatività delle scelte. Devo dire che esisterebbe già un protocollo di intenti in merito, ma nonostante alcune nostre sollecitazioni, al momento non sembra rappresentare una priorità.
Per fornire una risposta precisa e documentata alla parte della Sua interrogazione che riguarda il fatto specifico della errata previsione (poi corretta) del 31/01 Le allego a seguire la nota inviatami dal Direttore del Centro Ing. Canestrelli.
“Nei giorni precedenti il 31/01/2014 si sono verificate numerose situazioni meteorologiche di tipo estremo con un numero elevato di perturbazioni atlantiche che hanno invaso il nostro territorio producendo numerosi fenomeni di alta marea, 6 dei quali sopra i 110 cm e 3 sopra i 120 cm, tutti previsti con precisione.
Il giorno 31/01 si sono registrati due eventi di marea rispettivamente alle 0.20 cm 122 e 9.45 cm 125 con un sovralzo superiore agli 80 cm, per 4 ore consecutive.
La previsione per la notte del 31/01/2014 vedeva un valore astronomico di 72 cm, il possibile sovrapporsi dell’onda di sessa della notte precedente (82-84 cm) e, a livello meteorologico, la persistente previsione di venti di scirocco su tutto l’Adriatico fino alla laguna di Venezia, da parte dei più affidabili centri meteorologici nazionali ed internazionali ai quali ICPSM è collegato o convenzionato.
La nostra stima (previsione di livello) si era pertanto attestata sulla possibilità di un evento di 140 cm, previsione confermata anche da tutta una serie di modelli che utilizzano, come input, il vento in Adriatico.
ICPSM per formulare una previsione si avvale di numerosi monitoraggi e dati forniti anche dai più affidabili centri idrografici e meteorologici nazionali ed esteri, tra i quali anche ISPRA (Servizio Meteorologico Aeronautica militare italiana (convenzione), Servizio Meteorologico Emilia Romagna (convenzione), Servizio Meteorologico della Croazia (convenzione), Monitoraggio Piattaforme Eni in Adriatico (convenzione), Centro Meteorologico Europeo di Reading (Londra), Centro meteorologico tedesco, Servizio Idrologico Croato (per i livelli di marea lungo le stazioni costiere) ecc.); non credo che ISPRA, con tutto il rispetto per l'importante lavoro che svolge, abbia in questo settore l'esperienza e le collaborazioni che ha ICPSM.
La sala operativa di ICPSM è continuamente presidiata da personale tecnico opportunamente formato per gli eventi meteorologici e mareografici; situazione voluta dall’Amministrazione Comunale fin dalla costituzione del Centro Maree.
Una organizzazione così capillare e funzionale non si riscontra in altri servizi locali; questa ha consentito di informare la cittadinanza con tempestività, anche la sera del 31/01, che la situazione era migliorata.
Nel formulare una previsione, come avvenuto per la sera del 31/01 si cerca di fornire un valore di riferimento, possibilmente anche cautelativo in quanto si ritiene che non si debba esprimere un valore in difetto, accettando, qualche volta, eventuali valori in sovrastima.
Si conferma pertanto che la sera del 31/01 c’erano tutti gli “ingredienti” per avere una marea molto importante; fortunatamente ciò non si è verificato per il rallentamento dei venti soprattutto lungo la costa italiana.
Un monitoraggio completo in tempo reale di tutto il Mar Adriatico è altamente importante per poter formulare una previsione accurata e tempestiva, migliore di quella oggi possibile. Neppure l’Istituto ISPRA dispone purtroppo di tali strumentazioni.
Per il momento dobbiamo avvalerci dell'esistente. Per il 2014 ho inserito come obiettivo lo studio e la realizzazione di un progetto per monitorare tutto il Mar Adriatico, anche a mezzo di boe oceanografiche, che il sottoscritto indica come soluzione da oltre 25 anni. Non so se l'Amministrazione comunale disporrà delle necessarie risorse economiche per l'installazione e la manutenzione di così complesse e costose strumentazioni.
Per quanto riguarda una forchetta di valori previsti, sentito anche più volte gli amministratori, non si è mai deciso di attuarla in quanto genererebbe un aumento di incertezza e confusione nei cittadini”
Con i migliori saluti
Assessore Pier Francesco Ghetti
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