nr. d'ordine | nr. protocollo | data pubbl. | proponente | assessore competente | data protocollo | data scadenza | tipo risposta |
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2341 | 47 | 17/02/2014 | Simone Venturini |
Sindaco Giorgio Orsoni inoltrata a Assessore Pier Francesco Ghetti |
18/02/2014 | 20/03/2014 | scritta |
tipo comunicazione | data pubblicazione | testo |
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risposta | 26-02-2014 | Leggi |
delega | 18-02-2014 | Leggi |
Venezia, 17 febbraio 2014
nr. ordine 2341
n p.g. 47
Al Sindaco Giorgio Orsoni
e per conoscenza
Al Presidente del Consiglio comunale
Al Capo di Gabinetto del Sindaco
Ai Capigruppo Consiliari
Al Vicesegretario Vicario
Oggetto: Previsione delle maree: evitare i "doppioni" ed aumentare le collaborazioni per scongiurare sprechi ed errori.
Tipo di risposta richiesta: scritta
Premesso che:
- Venezia è una Città nata sull'acqua e con la stessa ha sempre avuto un rapporto strettissimo;
- come noto in tutto il mondo, Venezia è soggetta al fenomeno dell'acqua alta, fenomeno che, con il progressivo innalzamento del "medio mare" nel corso dei decenni, si presenta sempre più spesso con livelli preoccupanti, tanto che lo Stato Italiano da anni sta investendo per combatterlo miliardi di Euro con il progetto MoSE;
- come noto, l'acqua alta provoca notevoli disagi: invade campi e calli rendendo difficoltosi gli spostamenti delle migliaia di cittadini che si spostano giornalmente; penetra nelle abitazioni e nei negozi, che devono necessariamente difendersi con paratìe da sistemare e rimuovere ad ogni evento, o presunto tale; costringe cittadini e negozianti a spostare merci e altri oggetti per evitare che finiscano sott'acqua, magari nelle ore notturne; costringe pedoni, giovani ed anziani, ad utilizzare le passerelle, almeno fino ad un certo livello (dato che oltre non funzionano nemmeno queste), ed altera la navigazione dei Vaporetti perché oltre determinati livelli non passano più sotto i ponti;
- tali disagi non sono sempre di uguale misura: superata la soglia di +80 centimetri sul medio mare, in cui l'acqua alta invade Piazza San Marco, ogni 10 cm di maggiore livello ha effetti in crescita esponenziale: a +80 cm viene allagata solo Piazza San Marco, a +100 cm solo il 5% del suolo pubblico è allagato, a +110 cm il disagio è tangibile ma ancora contenuto in quanto solo il 12% della città è allagato, mentre quando invece si raggiungono i +140 cm viene allagato il 59% della Città (fonte: http://www.comune.venezia.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/1753).
- pertanto differenze di 20 o 30 cm nell’altezza raggiunta dalla marea non sono semplici differenze di misure o questioni di lana caprina, ma producono effetti diversi in maniera devastante, differendo fra un semplice fastidio e il blocco totale della Città.
Considerato che:
- i veneziani, con sacrifici, riescono a far fronte all’acqua alta, sempreché riescano ad essere informati con un certo preavviso;
- a questo scopo provvede istituzionalmente il Comune stesso per tramite del Centro Maree, da anni vera e propria Istituzione a sè stante, con un bilancio di esercizio separato;
- Il Centro Maree, da quanto risulta allo scrivente, dispone sul territorio di una stazione centrale e 16 postazioni di monitoraggio periferico del livello dell'acqua, ed altri strumenti, per la rilevazione di altri fattori ambientali utili alle previsioni;
- tali previsioni influenzano quindi tanto più la vita della Città quanto più alto è il livello previsto, tanto da creare nei casi più critici (cosiddetti “eccezionali”) un vero e proprio allarme che costringe tutti a correre ai ripari, attivando le protezioni, organizzando i turni di guardiania nelle proprie attività e abitazioni, spostando merci e disdicendo impegni.
Rilevato che
- per la sera di venerdì 31 gennaio i cittadini si sono visti per alcuni giorni suggerire una previsione di alta marea eccezionale a +140 cm ed oltre, con tutte le conseguenze del caso, previsione mantenuta fino a pochissime ore dal presunto picco massimo, che sarebbe avvenuto appena dopo la mezzanotte;
- ad ora di cena il livello previsto è sceso sempre su livelli altissimi per quanto riguarda i potenziali effetti (+130 cm) confermando quindi nei Cittadini il mantenimento delle proprie contromisure; la marea tuttavia rallentava sempre di più la sua salita, costringendo il Centro Maree ad annunciare soltanto un'ora prima del picco il completo rientro dell'emergenza a +115 cm, livello nemmeno poi raggiunto, dato che la marea si è fermata a +104 cm circa contro i +140 della previsione iniziale;
- La differenza in termini di effetti fra 104 e 140 cm è abissale: a 104 cm si ha solo un lieve disagio in meno del 10% della Città ma soprattutto è un livello facilmente controllabile dalle paratie degli ingressi delle case, magazzini e negozi; a +140 cm in più della metà della città si rende necessario, per sicurezza, lavorare ore per spostare merci e altri beni al riparo (per questo prende il nome di alta marea "eccezionale");
- Il Centro Maree, come riportato sui quotidiani, ha giustificato una previsione errata - e una correzione tardiva–chiamando in causa lo smorzamento in serata del vento e la carenza cronica di fondi che limita la disponibilità in Adriatico di misuratori del vento utili a questo tipo di analisi;
Sottolineato che:
- a Venezia il Centro Maree non è l'unico soggetto istituzionale che esegue previsioni della marea;
- al suo fianco vi è anche l'ISPRA, Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale, emanazione sul territorio del Ministero dell’Ambiente, che parimenti, più volte al giorno, effettua la previsione della marea e la pubblica gratuitamente in Internet;
- Le previsioni non sono sempre uguali a quelle effettuate dal Centro Maree e differiscono anche in modo consistente nel livello e negli orari dei picchi massimi e minimi (anche l’orario dei picchi è importante, per esempio per la pianificazione dei trasporti).
- Entrambi i grafici delle due previsioni sono facili da leggere e chiunque può confrontarli visitando direttamente i due links seguenti che presentano le previsioni aggiornate effettuate dai due Enti nello stesso luogo (Punta della Salute):
o previsione del Centro Maree del Comune di Venezia a Punta della Salute: http://www.comune.venezia.it/flex/AppData/Local/bollettino_grafico.jpg
o previsione dell'ISPRA a Punta della Salute: visitare http://www.venezia.isprambiente.it -> Previsioni Bollettino della marea in alto Adriatico e cliccare su Punta della Salute;
- Le previsioni giornaliere delle due Strutture sopra citate, alle volte, differiscono in valori ed orari in modo a determinante per le conseguenze sulla Città, come avvenuto per l’evento della sera di venerdì 31 gennaio u.s.
Evidenziato che:
- fin dal mattino di venerdì 31 gennaio le previsioni dell'ISPRA per la serata erano molto più basse ed oscillavano tra +116 e +120 cm, quindi non solo con una sovrastima molto contenuta rispetto al valore di 104 cm poi effettivamente registrato, ma evidenziavano valori per nulla eccezionali: si pensi che un valore di +115/120 cm è tranquillamente gestito dai Cittadini, tanto che tali livelli erano stati raggiunti più volte in quei giorni e addirittura la stessa notte precedente a +122 cm e la mattina di venerdì stesso a +124 cm.
- Ciò non stupisce in quanto l'ISPRA, per la sua valenza a livello nazionale, dispone (v. completa descrizione a http://www.venezia.isprambiente.it/modellistica) di una completa rete di misura anche al di fuori dei confini veneziani nonché di un importante strumentazione;
Si interroga quindi il Sindaco per conoscere:
1) se il Centro Maree, conscio del fatto (dal momento che loro stessi lo hanno dichiarato ai quotidiani per giustificare la previsione errata) che per prevedere correttamente le maree è necessaria la conoscenza puntuale dei parametri meteo in altre parti del Mare Adriatico, abitualmente consulti l'ISPRA per avere questi dati, quantomeno nei casi di prevista alta marea eccezionale, per condividere dati e ipotesi nell’interesse della Cittadinanza;
2) come mai venerdì 31 gennaio il Centro Maree, presumibilmente edotto del fatto che le previsioni dell'ISPRA (che sono pubbliche e gratuite e disponibili in Internet) erano fin dal mattino notevolmente diversedalle proprie - prevedendo un'altezza di +116/120 cm anziché i +140 ed oltre - non abbia ritenuto di rivedere le proprie ipotesi, o quantomeno informare i Cittadini (tramite i numerosi canali informativi di cui dispone) del fatto che le proprie previsioni per la serata sarebbero potute essere imprecise o comunque fornendo una “forchetta” di valori plausibili;
3) se la Giunta comunale intenda proporre ulteriori finanziamenti al Centro Maree per dotarsi di eventuali strumenti che altri soggetti hanno già, stante la succitata presenza sul territorio di una struttura radicata ed organizzata a livello nazionale come l'ISPRA, che dispone già ora di tali strumenti;
4) se non sia quindi più opportuna ed utile, nell'interesse dei cittadini, la pubblicazione da parte del Centro Mareedelle proprie previsioni evidenziando le necessarie "forchette" rispetto ad altre analisi (essendo le previsioni di ISPRA pubbliche e gratuite), in modo da consentire ai Cittadini una scelta più ponderata sulle varie possibilità che possono presentarsi;
5) quali forme di collaborazioni l’Amministrazione Comunale intenda intraprendere per evitare la presenza sul territorio di possibili “doppioni”, entrambi finanziati con le tasse dei cittadini
Simone Venturini
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