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Ordine del giorno nr. d'ordine odg_178

Seduta del 09-07-2012

nr. d'ordine seduta del espressione di voto mozione/i di riferimento
odg_178 09-07-2012 approvato
tabella votazione
1331

 

 

Oggetto: Mozione collegata al P.D. 2012/359 “Aliquote dell’Imposta Municipale Propria (IMU). Approvazione.

 

Il Consiglio Comunale
 

Premesso che
- il Decreto Legge n. 201 del 6 dicembre 2011, convertito nella Legge n. 214 del 22 dicembre 2011, ha anticipato l'avvio sperimentale della nuova Imposta Municipale Propria, al 1° gennaio 2012, senza alcuna reale concertazione con i Comuni e con le Associazioni rappresentative delle Autonomie Locali;
- le suddette disposizioni hanno modificato parti importanti del precedente Decreto legislativo n. 23 del 14 marzo 2011 eliminando l'esclusiva competenza del tributo a favore dei Comuni e introducendo una compartecipazione statale al gettito dell'imposta e nuovi vincoli centralistici, in palese contrasto con il principio dell'autonomia impositiva;
- il Decreto Legge n. 16 del 2 marzo 2012, convertito nella Legge n. 44 del 26 aprile 2012, ha violato la potestà regolamentare degli Enti Locali, eliminando l'articolo 59 del Decreto Legislativo n. 446 del 15 dicembre 1997 e ha introdotto ulteriori modifiche normative che incidono nella difficile quadratura dei conti dei bilanci preventivi 2012, generando incertezza sulle entrate e sui flussi finanziari;
- le scelte del Governo continuano a generare difficoltà operative nella riscossione dei saldi dell'Imposta Municipale Propria, con possibili ulteriori contrazioni dei flussi di entrata;

considerato che

- sul gettito complessivo dell'imposta circa il 50% andrà allo Stato, sia sotto forma di tagli ai trasferimenti che sotto forma di interventi sul fondo di riequilibrio, mentre i Comuni, che dovrebbero ricevere circa 3,2 miliardi dal gettito sulla prima casa finiranno per perderne 2,5 a causa dei tagli operati con le ultime manovre;
- la sommatoria dei tagli delle ultime leggi finanziarie determina la quasi completa impossibilità per i Comuni di mantenere il livello minimo dei servizi richiesti dalle collettività amministrate;
- il Governo con Decreto Legge n. 16 del 2 marzo 2012, convertito nella Legge n. 44 del 26 aprile 2012, si è riservato il diritto di modificare le aliquote base entro il 10 dicembre 2012, a soli 7 giorni dalla scadenza del saldo, con il rischio di generare ulteriore confusione e difficoltà di calcolo da parte dei cittadini;

Il Consiglio Comunale di Venezia chiede:

1. l'approvazione da parte del Consiglio dei Ministri di un provvedimento normativo, così come concertato dalla conferenza Stato-Regioni, che confermi il diritto dei Comuni, non solo a regolamentare l'Imposta Municipale Propria (IMU), ma di ripristinare la piena potestà regolamentare prevista dagli articoli 52 e 59 del Decreto Legislativo n. 446 del dicembre 1997, oggi superati;
2. che il termine fissato al 10 dicembre 2012, per l'eventuale modifica statale delle aliquote base, sia anticipato al 30 settembre 2012, in coincidenza con il termine fissato per l'approvazione dei disciplinari definitivi in materia di IMU da parte dei Comuni, al fine di evitare ulteriore incertezza e complicazioni a ridosso della scadenza del saldo;
3. che il fondo sperimentale di riequilibrio sia in grado di garantire, con adeguate risorse statali, i disequilibri finanziari territoriali che deriveranno agli Enti Locali, a causa dell’incertezza delle previsioni stime nazionali del gettito 2012;
4. che il Governo attivi un percorso legislativo che attribuisca, a decorrere dal 1° gennaio 2013, l'intero gettito IMU a favore dei Comuni, intervenendo anche sulla riforma del catasto, attraverso un riequilibrio delle rendite e delle categorie catastali, che tenga conto dei diversi valori di mercato tra le diverse aree territoriali, con principi di equità fiscale;
5. che il Governo, in presenza di un gettito dell'imposta inferiore alle stime statali, si impegni a varare misure compensative.
6. che il Governo e il Parlamento, nell’attribuire l'esclusiva competenza dei Comuni in materia di Imu, preveda nello stesso provvedimento attuativo l’esenzione dall’imposta, ai titolari di prima casa appartenenti a fasce di reddito medio basso;

Impegna il Sindaco e la Giunta a comunicare capillarmente ai cittadini la condizione di difficoltà in cui vengono posti i Comuni da una normativa che li riduce a mero ente soccombente alla riscossione per conto del Governo di un’imposta che, per come è attualmente disciplinata, rappresenta una Patrimoniale parziale, quando il Paese avrebbe bisogno di una Imposta Patrimoniale che colpisca i redditi più importanti e cospicui, evitando agli Enti Locali di applicare misure che non consentono di inserire i sufficienti ed indispensabili elementi di equità fiscale.

 

 
 
A cura della Segreteria della Presidenza del Consiglio comunale
Pubblicato il 10-07-2012 ore 17:59
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