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Ordine del giorno nr. d'ordine odg_169

Seduta del 06-06-2012

nr. d'ordine seduta del espressione di voto mozione/i di riferimento
odg_169 06-06-2012 approvato
tabella votazione
1235

 

 

Oggetto: Trasferimenti regionali per il finanziamento dei servizi minimi del trasporto pubblico locale per il 2012.

 

Il Consiglio Comunale
 

DI VENEZIA

Premesso che il Bilancio della Regione Veneto per l’anno 2012 stanzia per il finanziamento dei servizi minimi del trasporto pubblico locale l’importo di € 253.000.000, ancora inferiore a quello relativo all’anno 2011, ammontante ad € 268.000.000, e ulteriormente ridotto rispetto a quanto stanziato ed erogato dalla Regione Veneto nell’anno 2010, pari a circa € 283.000.000,00 e ciò anche in conseguenza di minori finanziamenti statali al comparto;

Riconosciuta l’importanza del trasporto pubblico locale particolarmente nell’attuale momento di difficoltà economica a livello nazionale e ritenuto che soprattutto in tali condizioni il diritto alla mobilità collettiva debba essere garantito senza prevedere decurtazioni ai finanziamenti pubblici, se non addirittura prevedendo il loro rafforzamento;

Ricordate ancora una volta le specificità del territorio comunale di Venezia e conseguentemente dell’organizzazione della mobilità, che comportano una produzione urbana dei servizi automobilistici di 13, 5 milioni di km, così articolata:
- 2,8 milioni di chilometri effettuati sul Ponte della Libertà, per collegare Mestre a Venezia;
- 2,3 milioni di chilometri per il servizio delle isole di Lido e Pellestrina;
- 1,2 milioni chilometri di servizi notturni necessari al rientro in Terraferma dei lavoratori del settore turistico-alberghiero;
- 7,2 milioni di chilometri svolti sul territorio urbano di Mestre, compreso il servizio tranviario;

Ritenuto indispensabile e irrinunciabile che i servizi minimi di navigazione finanziati dalla Regione, consentano il collegamento alla Città delle isole con frequenze compatibili alle caratteristiche dei servizi di trasporto pubblico, garantendo, anche nelle ore notturne, la vivibilità e abitabilità delle stesse;

Considerata l’opportunità di verificare la fattibilità della separazione dei servizi prettamente turistici da quelli minimi finanziati dalla Regione;

Constatato inoltre che:
- il servizio automobilistico urbano di Venezia, ricevendo circa il 35% del finanziamento relativo al TPL dei Comuni capoluogo, serve un’utenza complessiva che rappresenta più del 41% dei viaggiatori in ambito urbano del Veneto che, se calcolati con riferimento alla percorrenza media, salgono ad oltre il 51%;


Vista la deliberazione della Giunta Regionale del Veneto con la quale si è provveduto alla ripartizione dei trasferimenti regionali per il finanziamento dei servizi minimi del trasporto pubblico locale per i primi 5 mesi del 2012;

Verificato che il criterio di ripartizione dei finanziamenti regionali per il TPL adottato in tale deliberazione, seppure a titolo di acconto, non trova alcun riferimento metodologico basato su elementi oggettivi e condivisi e penalizza ancora una volta pesantemente i servizi svolti nel bacino di Venezia (sia i servizi urbani di competenza del Comune di Venezia che quelli extraurbani di competenza della Provincia di Venezia integrati con il servizio urbano), ai quali, se saranno confermate le modalità di riparto per l'intero anno, verrà addebitato praticamente l'intero "taglio" di 15 milioni, effettuato sul bilancio regionale 2012 rispetto allo stanziamento 2011;

Rilevato che ciò lascia il Comune e ACTV nell’assoluta incertezza su quanto sarà effettivamente riconosciuto a saldo, e conseguentemente sull’entità dei servizi che potranno essere finanziati;

Ritenendo la proposta non in linea con la vigente legislazione regionale in materia di organizzazione dei servizi di trasporto pubblico locale, e più precisamente con l’art. 20 c.6 L.R. 25/98, e nemmeno con le indicazioni dell’ordine del giorno approvato dal Consiglio regionale il 21 marzo 2012;


Ribadisce


che il Comune di Venezia sta attualmente erogando il servizio urbano, automobilistico, tranviario e di navigazione, secondo il programma di esercizio ridotto a seguito dei tagli apportati agli stanziamenti per il TPL nel 2011, secondo le indicazioni impartite dalla Giunta Regionale stessa e compatibile con i limiti posti dalle risorse finanziarie assegnate per il 2011 (quantità di produzione alle quali peraltro non è stato dato alcun riscontro da parte della Regione) sui costi di produzione;

che questo Comune ha altresì provveduto a compensare i minori finanziamenti regionali del 2011 e gli aumenti dei costi di esercizio di Actv derivanti nel 2012 dall’aumento dei prezzi dei carburanti e dell’Iva indetraibile sugli acquisti per i servizi di navigazione con pesanti adeguamenti delle tariffe, sia per i residenti nel 2011 che per l’utenza occasionale nel 2012, con un aumento a regime su base annua di 8.3 milioni di euro sui proventi del traffico;

Ciò nonostante, nell’ipotesi in cui venissero confermati gli stanziamenti per il TPL del bilancio regionale 2012 e mantenuti i criteri di ripartizione tra gli enti affidanti adottati nella richiamata deliberazione della Giunta regionale, rimarrebbero ancora 10,5 milioni di minori ricavi e di maggiori costi di esercizio a carico del bilancio di Actv per l’anno in corso;

Valutate le conseguenti gravi ripercussioni sull'erogazione dei servizi di trasporto pubblico del bacino di Venezia che si potranno verificare se le suddette ipotesi riparto del finanziamento regionale per il 2012 troveranno conferma;


chiede al Consiglio e alla Giunta Regionale del Veneto


Di integrare lo stanziamento di bilancio regionale per il TPL nel 2012 almeno al livello consolidato nel 2011;

Di procedere con sollecitudine alla definizione di nuovi criteri di riparto del finanziamento per i servizi di trasporto pubblico locale, basati sui costi standard e sulle tariffe standard, con l’immediata attivazione di una Commissione Tecnica integrata come richiesto dal Consiglio Regionale con ordine del giorno del 22/03/2012 e convocazione di apposita conferenza di servizi con gli enti affidanti in conformità all’art. 20 c.6 L.R. 25/98;

Di ridefinire, se necessario, d’intesa con gli Enti affidanti, il livello dei servizi minimi di TPL nei termini e con le modalità previsti dalla L.R. 25/1998, art. 20, tenuto conto delle specificità territoriali presentate dal Comune di Venezia come già ritenuto in premessa;

Di attivare, per quanto di competenza regionale, tutte le iniziative di integrazione tariffaria tra servizi di trasporto pubblico locale e ferroviario, soprattutto nell’ambito del territorio comunale di Venezia, per ottimizzare la gestione complessiva del servizio ed ottenere una più equilibrata distribuzione tra vettore stradale e ferroviario dei flussi di mobilità collettiva;

Di garantire conseguentemente un adeguato periodo per l’attuazione degli eventuali interventi di riequilibrio dei servizi erogati e dei bilanci delle Aziende che gestiscono il servizio, attraverso la razionalizzazione dei servizi e l’efficientamento aziendale;

Di ripartire le risorse disponibili per il TPL, fintanto che non verranno definiti i nuovi standard regionali di costo, tariffa e di livello dei servizi, adottando il cosiddetto criterio “su base storica”, per evitare di essere costretti ad intervenire immediatamente sui livelli di erogazione dei servizi con ogni conseguente riflesso;


Impegna la Giunta Comunale di Venezia


A continuare a perseguire ogni possibile soluzione per efficientare sul piano organizzativo l’azienda Actv e il sistema del trasporto pubblico locale nel territorio del Comune di Venezia, a breve e a medio termine, nel tentativo anche con queste azioni di salvaguardare livelli di servizio minimo e occupazionali, tenendo presente in particolare la previsione di entrata in servizio nel 2014 del Sistema Tranviario su Gomma e del Servizio Ferroviario Metropolitano Regionale. Progettando una profonda revisione del sistema di trasporto pubblico locale del territorio del Comune di Venezia al fine di equilibrare, in prospettiva, i costi alle risorse disponibili;

Parti importanti di questa revisione sono costituite da:

A) modifica del sistema azienda per tutti gli aspetti organizzativi utili al conseguimento degli indispensabili risultati in termini di efficienza ed efficacia aziendali;

B) Riorganizzazione dei servizi forniti all’utenza dimensionandone le prestazioni in base alle rispettive e diverse esigenze dell’utenza residente e dell’utenza occasionale.

 

 
 
A cura della Segreteria della Presidenza del Consiglio comunale
Pubblicato il 07-06-2012 ore 12:42
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