Venezia, 17 gennaio 2013
Al Consigliere comunale Nicola Funari
Al Vicesindaco Sandro Simionato
e per conoscenza
Al Presidente del Consiglio comunale
Ai Capigruppo
Al Capo di Gabinetto del Sindaco
Al Vicesegretario Vicario
Oggetto: segnalazione di risposta in Consiglio comunale per interpellanza nr. d'ordine 1218 (Nr. di protocollo 77) inviata il 25-05-2012 con oggetto: fondi per la realizzazione del Palazzo del Cinema e dei Congressi al Lido di Venezia
L'interpellanza è stata discussa nella seduta del Consiglio comunale del 20-12-2012.
Si riporta di seguito l'estratto del resoconto stenografico relativo agli interventi in oggetto.
TURETTA - Presidente del Consiglio:
Diamo inizio alla trattazione delle interpellanze, abbiamo rivolto al Vice Sindaco l’interpellanza del 25 maggio 2012 numero d’ordine 1218 protocollo 77 “fondi per la realizzazione del Palazzo del Cinema e dei Congressi al Lido di Venezia”. Era richiesta la trattazione in Commissione e dopo lunga degenza, purtroppo, dell’interpellanza in sede di Commissione, giustamente il proponente ha chiesto la discussione in aula e oggi riusciamo a incrociare gli impegni e del richiedente e del Vice Sindaco per la trattazione. Do la parola a Funari, prego iscriversi. Prego Consigliere.
FUNARI:
Intanto grazie al Presidente Turetta, che gentilmente ha messo all’ordine del giorno la mia interpellanza. Ringrazio anche il Vice Sindaco, nonché Assessore al bilancio e ai Servizi sociali, che risponde alla mia interpellanza. Il problema della mia interpellanza è questo: noi sappiamo che la procedura per i lavori del Lido è iniziata ancora nel 2006, in definitiva non vogliamo trattare oggi il problema politico di tutta la storia dal 2006 a oggi e questo sarà oggetto di un nostro pamphlet, come abbiamo fatto del social housing, che faremo entro gennaio, che metteremo tutta la storia in un libretto con allegate le varie delibere, per rifare la storia che è successa al nuovo Palazzo del Cinema fino a oggi, perché è importante che la popolazione sappia questo. Ieri, nel maggio 2012, avevo chiesto una determinata cosa. Noi sappiamo che in base al decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, l’ordinanza 4001 e il decreto 59/2012, che prevedono il riordino della Protezione civile e l’assegnazione di fondi per la realizzazione del Palazzo del Cinema e dei Congressi al Lido di Venezia, tra i fondi che sono passati al Comune di Venezia è previsto un importo di Euro 32.044.179,27, che già è stato reso disponibile dallo Stato, e quello di Euro 5 milioni già erogati dalla Regione Veneto. Il nostro problema è che il bilancio di previsione esercizio finanziario 2011, assestamento che è stato approvato nel novembre 2011 e è stato esaminato nella Giunta Comunale l’08 novembre 2011, prevede l’iscrizione di una quota di avanzo per investimenti di Euro un milione e mezzo per trasferimenti al Commissario per oneri inerenti la costruzione del Palazzo del Cinema. In base alla matematica, che non è un’opinione, la data della delibera è l’08 novembre e il cantiere da quello che risulta agli atti è fermo a maggio 2011, lo stato dei lavori è circa metà luglio 2011 e l’assestamento di bilancio è del novembre 2011, quindi il problema è sapere in definitiva, non vogliamo sapere politicamente il buco di 40 milioni, perché questo sarà oggetto di questo libretto che faremo al più presto, per sapere ad un certo punto tutta la storia che è successa al Lido; il nostro problema è che esattamente oggi diciamo: siccome sono fondi di competenza esclusiva del Comune di Venezia e quindi è il Comune di Venezia che ha dato questi fondi, noi vogliamo sapere questi fondi come sono stati dati, se sono stati acquisiti dei documenti giustificativi della spesa e come sono stati spesi, perché dopo noi abbiamo visto i vari bilanci, ma non troviamo mai nei vari residui passivi degli anni successivi alcuni fondi che restano da questo. È vero che, visto che l’Assessore al bilancio è questo, farei anche una proposta all’Assessore al bilancio: che anno per anno non cambiasse i vari articoli di bilancio, i capitoli, perché anche io sono commercialista e mi trovo nella difficoltà di vedere il bilancio, perché ogni anno cambiamo capitoli e articoli. Se possiamo avere i capitoli e gli articoli del bilancio sempre uguali nei tempi, si fa più trasparenza e ad un certo punto si lavora meglio. Quindi ringrazio sia il Presidente Turetta, che gentilmente ci ha concesso di parlare, sia l’Assessore che ci risponderà a questa mia interpellanza. Grazie.
TURETTA - Presidente del Consiglio:
Prego Vicesindaco.
SIMIONATO – Vice Sindaco:
Premesso che l’eventuale cambiamento di articoli o di punti di riferimento rispetto al bilancio e alle quote iscritte non è una libera interpretazione degli uffici, ricordo al Consigliere Funari che siamo come Comune in fase di sperimentazione della nuova modalità di costruzione del bilancio, quindi siamo “vincolati” a un meccanismo di iscrizione delle cifre diverso probabilmente rispetto al passato e il prossimo anno sarà ulteriormente un cambiamento, quindi non è che è la volontà di rendere non trasparente il bilancio. È un obbligo determinato dalla Legge, dal fatto che noi abbiamo assunto, c’è stata affidata la responsabilità e noi l’abbiamo assunta di essere tra i 70 enti locali che sperimentano le nuove forme che dal 2014 diventeranno obbligo per tutti gli enti locali. Noi stiamo facendo quello che gli altri saranno chiamati a fare tra un anno o poco più. Nel merito della sua interpellanza, ricordo che la gestione del cosiddetto tema del Palazzo del cinema e dei congressi del Lido è stata, fino a poco tempo fa, una gestione di carattere commissariale, con una gestione di tipo straordinario, e che il meccanismo anche di tenuta della contabilità e della rendicontazione era una tenuta di contabilità e una rendicontazione che ricade sotto il meccanismo dei percorsi di carattere commissariale. È una contabilità speciale dello Stato, tutta la rendicontazione era obbligatoriamente inviata, per espressione di parere e quindi di controllo, alla Corte dei Conti e tutta quella documentazione era e è stata in mano del Commissario, fino al momento in cui il Commissario ha chiuso la sua esperienza commissariale e siamo rientrati, diciamo così, in una gestione assolutamente ordinaria. Da quello che risulta agli atti, la somma che è stata messa a disposizione dall’Amministrazione Comunale su richiesta del Commissario, relativamente alla quota a cui egli poteva in qualche maniera attingere, è stata utilizzata per pagare parte della contabilità dell’appalto con l’Ati e in particolare lo stato di avanzamento lavori N. 16 è riferibile a oneri di tutela ambientale. Oggi gli atti sono depositati, dopo la fine dell’attività commissariale, ripeto sempre con tutta l’analisi precedentemente avvenuta e il percorso obbligatorio che questi atti dovevano avere, proprio per la natura stessa della gestione, sono depositati presso gli uffici dei lavori pubblici. Ricordo che l’Ing. Cattani è il Direttore lavori responsabile del procedimento. È stata consegnata questa documentazione tecnica e contabile alla Direzione e è disponibile, naturalmente con la richiesta regolare, normale di accesso agli atti, con le consuete procedure, quindi è consultabile dai Consiglieri Comunali previa richiesta alla competente Direzione che in questo momento è depositaria della documentazione.
TURETTA - Presidente del Consiglio:
Quindi per approfondimenti è il Dott. Cattani come riferimento. Prego Consigliere.
FUNARI:
Io voglio ribadire che in definitiva è da distinguere, dal punto di vista economico, giuridico e contabile, la gestione fatta dal Commissario straordinario su fondi di terzi, su fondi speciali dati dallo Stato e dalla Regione, quindi deve rendere conto allo Stato e alla Regione su soldi che sono dati dal Comune di Venezia. Questi soldi sono dati essenzialmente al Comune di Venezia in data novembre 2011, quando il cantiere era chiuso. In definitiva, come prevede la contabilità di Stato, il regolamento dello Stato, prevede per chi gestisce i soldi del Comune di fare una rendicontazione di tutti i soldi fatti, del milione e mezzo fatto. Io non l’ho mai vista. Adesso chiederò all’Ing. Cattani che faccia la rendicontazione di un milione e mezzo dal novembre in poi e mi riservo logicamente di prendere tutti i provvedimenti consequenziali, perché io desidero avere tutte le pezze giustificative, perché non io, ma la responsabilità è degli uffici di ragioneria, di contabilità e di bilancio del Comune, che loro devono avere. Molti di noi vengono dallo Stato, dal parastato etc., ogni spesa deve essere giustificata con pezza giustificativa. Quindi io desidero, chiederò formalmente all’Ing. Cattani se mi dà tutte le pezze giustificative e mi riservo di verificarle, se sono state fatte prima o dopo il novembre 2011 e a che titolo sono state fatte, perché il problema non è a mia difesa, è a difesa dell’Assessore del Comune di Venezia, perché non possiamo ad un certo punto dare soldi, se non vengono rendicontati con pezze giustificative, perché questo lo prevede l’istituzione generale sui servizi del tesoro, lo prevede il regolamento della contabilità e lo prevede il Testo unico delle leggi comunali e provinciali in materia di contabilità, quindi non faccio altro che applicare e chiedere l’applicazione di un diritto, non mio, ma un diritto del Comune. Grazie.
TURETTA - Presidente del Consiglio
Bene, grazie Consigliere.