Venezia, 8 marzo 2012
Al Consigliere comunale Alessandro Vianello
Al Sindaco Giorgio Orsoni
e per conoscenza
Al Presidente del Consiglio comunale
Ai Capigruppo
Al Capo di Gabinetto del Sindaco
Al Vicesegretario Vicario
Oggetto: segnalazione di risposta in Consiglio comunale per interpellanza nr. d'ordine 282 (Nr. di protocollo 54) inviata il 22-10-2010 con oggetto: manifestazione studentesca di venerdì 15 ottobre
L'interpellanza è stata discussa nella seduta del Consiglio comunale del 27-02-2012.
Si riporta di seguito l'estratto del resoconto stenografico relativo agli interventi in oggetto.
TURETTA – Presidente del Consiglio:
Passiamo all’interpellanza del Consigliere Vianello, dal titolo “manifestazione studentesca di venerdì 15 ottobre”. Prego, Vianello.
VIANELLO:
Grazie, Presidente. Innanzitutto voglio far notare al signor Sindaco che quest’interpellanza è datata 22 ottobre 2010: oggi è il 27 febbraio 2012 e il regolamento prevede chiaramente che si debba dare risposta entro trenta giorni da quando il Consigliere presenta l’interrogazione o l’interpellanza, oppure entro 60 giorni se c’è un motivo giustificato. Mi sa che questi tempi non sono stati leggermente rispettati, spero non sia per l’imbarazzo che può essere che qualche domanda possa suscitare. Credo che tutti sappiamo che per organizzare una manifestazione, anche un semplice gazebo, cioè la richiesta di occupazione di suolo pubblico, ci sono dei tempi tecnici da rispettare: in questa Amministrazione, in questo Comune, non in questa Amministrazione, sono circa 15 giorni dal giorno del protocollo a quando la Polizia Municipale concede effettivamente l’occupazione del suolo pubblico. Una settimana prima della manifestazione che cito all’interno di quest’interrogazione c’è stato un nostro gazebo che ha scaturito la rabbia del gruppo di persone che poi ha fatto la manifestazione il sabato dopo. Adesso mi domando se esiste una via preferenziale per alcune persone, per alcuni cittadini del nostro Comune per ottenere i permessi di occupazione del suolo pubblico, perché se per me che da dieci anni chiedo permessi al Comune viene richiesto un tempo non inferiore ai dieci giorni lavorativi, mi domando come mai certe persone in cinque giorni lavorativi riescano a ottenere il permesso di occupazione del suolo pubblico. Questa è una manifestazione che si è tenuta il 15 ottobre 2010 in Piazzale Candiani: una manifestazione contro qualcosa, ma adesso non ha importanza. Sta di fatto che l’hanno organizzata in cinque giorni lavorativi e sono riusciti a ottenere forse tutte le autorizzazioni del caso: con quest’interrogazione voglio sapere innanzitutto se la manifestazione era autorizzata, volevo sapere se avevano tutte le autorizzazioni per l’occupazione del suolo pubblico, se la Polizia Municipale ha provveduto a sanzionare gli eventuali trasgressori, perché lì si consumavano cibi e bevande senza neanche pagare lo scontrino, lì c’era l’erogazione di bevande alcoliche a minori, la presenza della Polizia Municipale c’era, ma solo perché era stata chiamata da decine e decine di cittadini esasperati dalla confusione che quella manifestazione studentesca aveva provocato nella zona. Voglio queste risposte, perché non si può permettere a delle persone di tutto e di più, di fare delle manifestazioni magari senza le autorizzazioni dovute e a altre non concedere l’autorizzazione per un gazebo, tre metri per tre, o un banchetto, un metro per un metro, solo perché l’hanno presentata dieci giorni lavorativi prima del giorno del banchetto o della manifestazione. Purtroppo questo accade con costanza e ho chiesto anche che ci sia una relazione sull’accaduto da parte della Polizia Municipale, nel caso in cui queste persone siano riuscite a ottenere il permesso molto prima di partiti riconosciuti come quello che rappresento, che devono aspettare quindici giorni prima di avere un’autorizzazione per fare lo stesso gazebo che fa da dieci anni nello stesso posto. È uno scandalo! Vorrei una risposta da parte del Sindaco, comunque la mozione la conoscerà bene… l’interrogazione la conoscerà bene, perché è sul suo tavolo da più di un anno e mezzo.
TURETTA – Presidente del Consiglio:
Prego, signor Sindaco.
ORSONI – Sindaco:
C’è una relazione della Polizia Municipale fatta e trasmessa per iscritto al Consigliere Vianello dal Capo di Gabinetto, che quindi ne è a conoscenza. Quest’iniziativa organizzata dal Comitato Coordinamento Studentesco Venezia/Mestre è oggetto di vigilanza da parte della Polizia di Stato e dell’Arma dei Carabinieri. Nessuna richiesta di occupazione del suolo pubblico era pervenuta agli uffici della Polizia Municipale e il giorno 15 ottobre 2010, a seguito di chiamata, personale appartenente alla Polizia Municipale andava al Candiani per una segnalazione relativa alla musica a alto volume. Arrivata sul posto la pattuglia si relazionava con la pattuglia della Polizia di Stato, la quale riferiva che vi era stata precedentemente una colluttazione, però nessuno aveva manifestato l’intenzione di sporgere querela. Constatavano la presenza del Consigliere Alessandro Vianello e del Consigliere della Municipalità di Mestre Davide Lapomarda, che avevano provveduto a allertare la Polizia di Stato, la Polizia Municipale e la Guardia di Finanza. Sul posto era presente infatti anche una pattuglia della Guardia di Finanza. Alle ore 19:15 la diffusione della musica cessava e i presenti all’iniziativa a poco a poco si allontanavano. Alle ore 19:45 il dirigente della Polizia di Stato disponeva la cessata esigenza della presenza del personale della Polizia Locale, che si allontanava. Il Comandante precisa che non si è proceduto alla contestazione di violazioni, in quanto il Commissariato comunicava che gli organizzatori non erano stati identificati. Questo è quanto.
(interventi fuori microfono)
TURETTA – Presidente del Consiglio:
Consigliere Vianello, per cortesia.
VIANELLO:
Non posso essere assolutamente soddisfatto di questa risposta per quei motivi che adesso elenco: innanzitutto le interpellanze hanno un iter ben particolare e la risposta scritta viene data generalmente alle interrogazioni, per cui quando mi si dice che dovrei già essere a posto, perché il Capo dei Vigili mi ha risposto per iscritto, non sono per niente soddisfatto, perché un’interpellanza ha un iter ben preciso, cioè la discussione in Commissione. La parte scritta è gradita, perché ovviamente lascia traccia di ciò che un responsabile dell’Amministrazione mi risponde, però l’iter è ben diverso, quindi, signor Sindaco, la invito a leggersi meglio lo Statuto e il Regolamento del Comune di Venezia. Detto questo, più volte ho chiesto al Capo dei Vigili di spiegare con chiarezza come bisogna fare e quale è il procedimento per ottenere l’occupazione del suolo pubblico. Una volta è stato invitato in Conferenza dei Capigruppo su mia sollecitazione: peccato che io non ero presente, perciò quell’interrogazione che ho presentato, dove chiedevo chiarimenti al Capo dei Vigili, non è stata chiarita, perché di fatto il Capo dei Vigili ha dato risposta a delle persone che non erano l’interrogante, questo forse per invito del Presidente, adesso non vorrei dire.. però è venuto in Conferenza dei Capigruppo e io non ero presente, per cui chiederò ufficialmente che ritorni o in Conferenza dei Capigruppo, visto che adesso ne faccio parte, o in Commissione competente alla mia presenza, perché voglio che il Capo dei Vigili dica di fronte a me quali sono i tempi precisi, visto che purtroppo mi ritengo un esperto di questi iter burocratici, per fare le richieste di occupazione del suolo pubblico, che vengono fatte quotidianamente non solo dalla Lega Nord, ma anche da tutti gli altri partiti. Auspico che tutti abbiano le mie stesse difficoltà, ma sono convinto che purtroppo non sia così, anche perché in una Commissione famosa, e c’è anche un verbale che lo testimonia, un Consigliere di un partito che non è il mio ha detto che lui in quattro o cinque giorni lavorativi riesce a ottenere il permesso anche con il solo invio del fax, cosa che ovviamente non riesco a fare. Sarà perché sono della Lega Nord! Sono veramente dispiaciuto se un Consigliere di un partito come il mio o un rappresentante del partito della Lega Nord che organizza un gazebo, magari per sbaglio non autorizzato prende una sanzione e che chi invece fa una manifestazione con quei toni, con quel baccano non abbia neanche una contravvenzione a carico. Penso sia veramente una vergogna per questa Amministrazione, penso sia una vergogna per chi ne è responsabile, cioè per lei, signor Sindaco, perché non è ammissibile che si utilizzino due pesi e due misure. Se parliamo con i cocchi di mamma del centro sociale tutto va bene e tutto è autorizzato, se invece parliamo con i cattivi leghisti, che forse sono anche fastidiosi, li controlliamo tutti i sabati, andiamo a controllare se hanno il permesso quando la stessa Polizia Municipale sa che il permesso è stato fatto oppure no, perché è lo stesso organo che lo fa, di conseguenza non serve neanche che venga a controllarlo, ma di fatto viene a controllare sempre e in quel caso non avevo neanche il coraggio di accedere alla manifestazione per chiedere i permessi! È una vergogna, signor Sindaco! Adesso lei chiacchiera di altre cose, probabilmente, perché non dà peso alla cosa, però è veramente una mancanza di democrazia nella nostra città! Ci sono due pesi e due misure a seconda di chi presenta le autorizzazioni e a seconda di chi fa le manifestazioni: questo è uno scandalo, speriamo che i cittadini di questo Comune prima o poi capiscano come questa maggioranza, composta sempre dagli stessi partiti, si comporta nel territorio del Comune di Venezia!
TURETTA – Presidente del Consiglio:
Invito il Consigliere eventualmente a riproporre in Conferenza dei Capigruppo una discussione su questa questione e poi a reindirizzarla con il Comando della Polizia Municipale nei luoghi preposti. Sinceramente però mi sembra che i suoi giudizi siano un po’ sopra le righe, perché mi permetto di dire che per esperienza personale di militanza etc. non ho mai visto discriminazioni di comportamento rispetto alle forze politiche.
(interventi fuori microfono)
TURETTA – Presidente del Consiglio:
Rispetto alle forze politiche. Qui c’è una volontà di vedere la sanzione da parte sua: si rivolga alla Questura perché, come le ha detto il Sindaco, c’è una competenza del Comune e c’è una competenza della Questura.
(intervento fuori microfono)
TURETTA – Presidente del Consiglio:
Ripeto: per certe cose basta anche l’ok della Questura rispetto ad alcune manifestazioni, bisogna vedere la connotazione della manifestazione.
(intervento fuori microfono)
TURETTA – Presidente del Consiglio:
Ripeto: si rivolga alle sedi preposte, allora. C’è anche al di là del Ponte di Rialto un ufficio preposto, se non erro, per raccogliere denunce e quant’altro.