Venezia, 4 febbraio 2011
Al Consigliere comunale Sebastiano Costalonga
All'Assessore Antonio Paruzzolo
e per conoscenza
Al Presidente del Consiglio comunale
Ai Capigruppo
Al Capo di Gabinetto del Sindaco
Al Vicesegretario Vicario
Oggetto: segnalazione di risposta in Consiglio comunale per interpellanza nr. d'ordine 252 (Nr. di protocollo 48) inviata il 08-10-2010 con oggetto: Assunzioni, Ravā e Pizzigatti spieghino in Consiglio
L'interpellanza è stata discussa nella seduta del Consiglio comunale del 31-01-2011.
Si riporta di seguito l'estratto del resoconto stenografico relativo agli interventi in oggetto.
TURETTA – Presidente del Consiglio:
Passiamo all’interpellanza a firma Costalonga. Spero che ci sia questa: “Assunzioni, Ravà e Pizzigati spieghino in Consiglio. La n. 19 era quella di prima. Ok? Allora se si iscrive Costalonga.
COSTALONGA:
Questa mia interpellanza è stata appunto scritta dopo aver letto un articolo pubblicato sul Gazzettino, dove appunto si diceva dell’assunzione del figlio di Ravà al Casinò di Venezia. “Un’obbligazione aziendale”, era stato scritto così sul Gazzettino. Obbligazione aziendale che proveniva da una lettera, così si scriveva, firmata dall’ex Direttore del Casinò, dove si scriveva che una volta che il signor Malvestio andava in pensione poteva fare assumere il proprio figlio Gian Marco. Questo signor Malvestio, appunto, dopo essere stato dipendente del Casinò, aveva potuto godere anche di una consulenza da parte dello stesso una volta andato in pensione. Una volta chiusa questa consulenza, si trovava il figlio assunto nel Casinò. Quindi io volevo sapere se il signor Sindaco, e adesso appunto è stata spostata la competenza a Paruzzolo, poteva intervenire su questa questione e se non ritenesse di convocare anche il Presidente e l’Amministratore delegato del Casinò di Venezia per riferire a tutti i Consiglieri nei fatti supposti, e le strategie aziendali, oltre che le assunzioni, così definite “clientelari”, e a questa questione possiamo legare anche altre questioni sollevate in questi giorni su altre partecipate. Quindi le assunzioni fatte in questa maniera sicuramente non possono essere reputate così trasparenti e consone a un’Amministrazione pubblica che vuole dare un segnale di diversità rispetto alla vecchia Amministrazione.
TURETTA – Presidente del Consiglio:
Prego, Assessore Paruzzolo.
PARUZZOLO – Assessore:
Ho appreso, a seguito del mio interessamento su delega del Sindaco alla risposta a questa interpellanza, che in data 6 ottobre l’Amministratore delegato del Casinò, dottor Vittorio Ravà, ha scritto una lettera a tutti i Consiglieri Comunali, ed evidentemente questo fatto agli articoli di stampa usciti in quel periodo, oltre che ai Consiglieri di Amministrazione, al Collegio sindacale e alle rappresentanze sindacali, e quindi assumo che anche il Consigliere Costalonga abbia ricevuto questa lettera, dando spiegazioni degli elementi che erano emersi in quell’epoca, a quel tempo, sulla stampa. In particolare, con riferimento alla vicenda di Gian Maria Malvestio, il figlio dell’ex Direttore giochi, l’Amministratore delegato ricordava che negli accordi sull’uscita dell’ex Direttore giochi, che da due anni non è più dipendente ma è rimasto come consulente della Direzione giochi con la missione di tutor della struttura fino a due settimane fa (questo era 6 ottobre 2010), era prevista l’assunzione del figlio al momento in cui si fosse verificata la sua uscita di fatto dall’azienda. Ricorda l’Amministratore delegato che le obbligazioni aziendali non sono prese da un singolo a titolo personale, ma da un amministratore pro tempore, che assume impegni per l’azienda e per chi la gestirà nel momento in cui si verificano gli eventi previsti. La lettera d’impegno, dice l’Amministratore delegato, nei confronti di Malvestio è depositata presso la Direzione del personale ed è visibile da chi ne facesse richiesta ufficiale, avendone titolo e nel rispetto della normativa per la privacy. Cosa vuole significare l’Amministratore delegato con questa sua lettera che ha portato alla conoscenza di tutti i Consiglieri? Che quell’impegno era un impegno che la società Casinò si era presa prima della sua gestione, significando anche in questo modo, prendendone, se volete, un po’ anche le distanze, e quindi implicitamente ammettendo che questa prassi non è da lui condivisa, né può essere condivisa dall’attuale Amministrazione. A quel tempo, evidentemente, nella responsabilità dell’Amministratore delegato, non si è vista altra possibilità che non seguire un impegno preso dalla società. Certi che questo non si ripeterà più, noi abbiamo, evidentemente, condiviso la sua scelta.
TURETTA – Presidente del Consiglio:
Grazie, Assessore. Costalonga.
COSTALONGA:
Sì, bene, intanto questa è la risposta sicuramente che si voleva sentire, cioè da oggi in poi basta al Casinò di Venezia storie del genere, quello sicuro. Comunque io penso che una lettera di Ravà dove dice: non era colpa mia, io non c’entro, le colpe sono di altri; questo va bene fino a un certo punto perché le assunzioni poi le fa lui in base a quella lettera. Sinceramente, un impegno preso in questa maniera, con una lettera da parte del Consiglio di Amministrazione precedente, non so se il Comune di Venezia poteva intervenire su questa, se l’iter è regolare oppure no. Penso che siano impegni che vanno oltre la responsabilità del Consiglio di Amministrazione perché è un Consiglio di Amministrazione di un Ente pubblico, ripeto pubblico, non sono soldi loro, non è un’azienda sua personale. Quindi un intervento su questa lettera firmata dal Consiglio di Amministrazione vecchio e dal Direttore vecchio io penso che si potesse intervenire sia come Amministrazione pubblica che come Direttore nuovo del Casinò di Venezia.
TURETTA – Presidente del Consiglio:
Bene, grazie.