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Risposta in Consiglio - Interrogazione nr. d'ordine 1840

Venezia, 17 luglio 2013
 

Al Consigliere comunale Renzo Scarpa
Al Sindaco Giorgio Orsoni


e per conoscenza

Al Presidente del Consiglio comunale
Ai Capigruppo
Al Capo di Gabinetto del Sindaco
Al Vicesegretario Vicario

 

Oggetto: segnalazione di risposta in Consiglio comunale per interrogazione nr. d'ordine 1840 (Nr. di protocollo 91) inviata il 15-05-2013 con oggetto: Il Comune non lasci naufragare il sogno di Pierre Cardin, il Palais Lumière, ma non si faccia coinvolgere in un insulto ambientale, paesaggistico ed economico al proprio territorio

 

L'interrogazione è stata trattata nella seduta del Consiglio comunale del 08-07-2013.

Si riporta di seguito l'estratto del resoconto stenografico relativo agli interventi in oggetto.

 

PRESIDENTE TURETTA. Bene, per cortesia, prendiamo posto velocemente. Grazie.
Partiamo intanto subito con l’interrogazione, interpellanza del consigliere Renzo Scarpa. Renzo Scarpa, interrogazione n. 91 relativa al Palais Lumière, poi c’è l’interpellanza n. 76, relativa all’Ancora.
Intanto do la parola a Renzo Scarpa, cominciamo dall’interrogazione n. 3, protocollata al n. 91 del 16/05/2012 relativa a Pierre Cardin. Prego, Scarpa.

CONSIGLIERE SCARPA R. Mi è arrivata la risposta scritta del Sindaco. Senza perdere ulteriore tempo, io prendo atto di quanto lui risponde e volevo soltanto svolgere due considerazioni in merito, sottolineando che la mia interpellanza era simile nel titolo a quella del collega Venturini, ma partiva da un presupposto completamente diverso, cioè che è il Comune di Venezia il responsabile delle opere che vengono realizzate, per cui se effettivamente il signor Pierre Cardin voleva realizzare un’opera meritoria a favore di questa Città, della sua patria come l’ha chiamata, avrebbe dovuto concordare con il Comune di Venezia quale opera realizzare e non presentare un progetto, che poi doveva essere preso o respinto così com’era.
Quindi era quasi scontato, perché questo l’avevano detto gli esperti, che la cosa finisse in questo modo, perché l’opera era talmente impattante dal punto di vista ambientale, talmente importante e pesante dal punto di vista economico e finanziario, che gli esperti avevano dichiarato la non realtà del progetto. Cioè la non realisticità del progetto.
Quindi dispiace che se effettivamente l’imprenditore Pierre Cardin aveva tutta questa voglia di realizzare qualcosa a favore di questa Città, non abbia concordato con il Comune un qualcosa che sarebbe stato possibile realizzare, magari in quel posto, magari con gli stessi risultati prefissi di dare un volto e un futuro completamente diverso all’area industriale e che magari in questo momento, anziché allo scontro con quelli che poi sono i poteri di tutela obbligatori per quanto riguarda la Laguna e le sue acque, avremmo potuto essere avanti ad un’ipotesi completamente diversa.
Per cui, la mia interpellanza aveva questo segno, cioè dichiarare e ricordare che la competenza è del Comune di Venezia e che chiunque voglia realizzare un qualcosa, deve concordare prima con il Comune di Venezia e poi annunciare la sua proposta. Questo non è stato fatto e, a quanto sembra e a quanto risulta anche dalla risposta del signor Sindaco, sembra si sia trattata dell’ennesima occasione perduta. Occasione perduta, ancorché sembra non supportata da una sufficiente robustezza finanziaria, che ne avrebbe potuto consentire la realizzazione.
Questo, e chiudo, è anche un qualche cosa che non fa bene alle istituzioni che hanno perso tempo, hanno portato l’opinione pubblica su un percorso, che non aveva – poi alla fine è stato dimostrato – non aveva nessuna possibilità di realizzarsi e quindi questo ha sostanzialmente lasciato un segno negativo per tutti quanti. Grazie.

PRESIDENTE TURETTA. Signor Sindaco, se vuole dire qualcosa, perché purtroppo è arrivata fuori termine la risposta scritta. Prego.

SINDACO. Non ho nulla da dire, il consigliere Scarpa ha già detto tutto. Evidentemente il privato ha presentato una proposta, questa proposta era stata valutata positivamente dagli organi della Regione e del Comune, dopodiché c’è stato una specie di fatua lanciata dai soloni romani contro il Pierre Cardin dicendo, un anatema e siccome viviamo ancora in una società sostanzialmente medievale, questo anatema ha colpito, anche se non c’era nessun vincolo paesistico. Questa è la situazione, ne prendiamo atto.

 

 
 
A cura dell'Ufficio Supporto Atti del Consiglio
Pubblicazione: 17-07-2013 ore 13:37
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