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Risposta in Consiglio - Interrogazione nr. d'ordine 1551

Venezia, 4 febbraio 2013
 

Al Consigliere comunale Alessandro Vianello
Al Sindaco Giorgio Orsoni


e per conoscenza

Al Presidente del Consiglio comunale
Ai Capigruppo
Al Capo di Gabinetto del Sindaco
Al Vicesegretario Vicario

 

Oggetto: segnalazione di risposta in Consiglio comunale per interrogazione nr. d'ordine 1551 (Nr. di protocollo 266) inviata il 15-11-2012 con oggetto: quiete pubblica e regolamenti comunali

 

L'interrogazione è stata trattata nella seduta del Consiglio comunale del 28-01-2013.

Si riporta di seguito l'estratto del resoconto stenografico relativo agli interventi in oggetto.

 

TURETTA – Presidente del Consiglio:
Passiamo alla numero 8 di Alessandro Vianello, ad oggetto “quiete pubblica e regolamenti comunali”, presentata in data 15 novembre 2012, numero 266. Prego, Consigliere.

VIANELLO:
Grazie, Presidente. Quest’interrogazione l’ho presentata a seguito di una mia telefonata avvenuta nella notte tra il 14 e il 15 novembre presso la centrale operativa della Polizia Municipale. Quella sera, dopo numerose segnalazioni da parte dei cittadini e dopo aver constatato di persona, ho deciso di telefonare e ho chiesto alla Polizia Municipale che cosa si poteva fare per far cessare il baccano assordante che proveniva dall’appartamento dei miei vicini di casa.

…(intervento fuori microfono)

VIANELLO:
No, dei vicini di casa, è più generale. Con molta cortesia mi hanno detto “nessun problema, interveniamo noi, mi dia l’indirizzo” e io così ho fatto, ho detto “Via del Granoturco numero 5”, se nonché lì i vigili si sono fermati per qualche secondo e mi hanno detto “ma è il Campo Sinti?”, “sì, è il Campo Sinti” e allora mi hanno detto “no, lì non possiamo entrare, abbiamo bisogno di un ordine particolare perché si tratta di ordine pubblico”. E allora mi domando: stiamo parlando di cittadini veneziani che hanno diritti e doveri come tutti gli altri, oppure di un particolare gruppo di cittadini che hanno altri trattamenti? Perché qui il Vice Sindaco dice costantemente, insieme ai Consiglieri di maggioranza, che quelli sono cittadini normali, come sostengo pienamente anch’io, ma così non sembra da parte della Polizia Municipale. Vorrei un chiarimento da parte del Sindaco per capire, se c’è un caso del genere, a chi si deve rivolgere il cittadino. Se il mio vicino di casa, che non è in Via Granoturco numero 5, fa baccano oltre la mezzanotte a chi mi devo rivolgere? Se invece è un residente veneziano del Campo Sinti il vicino di casa a chi si deve rivolgere? Punto di domanda. La Polizia Municipale per quale motivo quella sera non è intervenuta, ma voleva il via libera, oppure il supporto della Questura? Voglio proprio capire se c’è questa differenza, perché oggi se effettivamente constatiamo che la Polizia Municipale non può intervenire diamo torto alla linea che il Vice Sindaco Simionato ha sempre tenuto, cioè che nel Campo Sinti vive gente con tenori di vita uguali ai nostri e di conseguenza va trattata giustamente, come sostengo anch’io, come tutti gli altri cittadini, però se oggi proviamo il contrario ne prendo atto. E poi voglio capire che cosa deve fare un cittadino per poter organizzare feste oltre la mezzanotte in parchi pubblici, strade, piazze e marciapiedi, perché ricordo che se la festa viene fatta in qualsiasi angolo del Campo e non all’interno della casetta è un parco pubblico, è una strada pubblica e quindi è come fare una festa di fatto in Via Bissuola o in Via Vallenari o in qualsiasi altra via della città. Voglio chiedere per quale motivo lì si può fare tutto e in altre parti della città no e soprattutto perché loro possono fare tutto e altri cittadini no e perché lì qualsiasi cosa accada sembra che si tratti di ordine pubblico, invece se il baccano viene da un appartamento di un qualsiasi altro cittadino veneziano può intervenire la Polizia Municipale. Vorrei un chiarimento su questo punto, perché quando siamo andati a fare il sopralluogo tutti si sono stupiti, in primis il sottoscritto, del fatto che a seguito della Commissione ci fosse praticamente l’esercito. Tutti si stupivano: evidentemente se per il semplice sollecito di spegnere la musica, di spegnere i vari stereo serve l’ordine pubblico, serve la Questura, evidentemente ce ne era motivo anche durante il sopralluogo avvenuto qualche mese fa grazie a una richiesta che ha fatto il sottoscritto. Volevo fare queste semplici domande e vorrei delle risposte a queste semplici domande dal Sindaco. Grazie.

TURETTA – Presidente del Consiglio:
Prego, signor Sindaco.

ORSONI – Sindaco:
La risposta è già stata fornita per iscritto, ci sono già delle risposte scritte, per cui il fatto che non risulta che siano state organizzate feste presso il Campo Sinti, ma risultino segnalazioni tra le quali quella del Consigliere Vianello per musica a alto volume; è stato fatto poi un sopralluogo che ha dato esito negativo. Si può assicurare che qualsiasi segnalazione per disturbo della quiete pubblica pervenga alla centrale operativa viene evasa inviando una pattuglia per le verifiche e i controlli, la Polizia Municipale fa il proprio lavoro coerentemente con i compiti che le sono stati affidati. Se vi fossero, questo però andiamo a sottolinearlo: se vi fossero, dei problemi di ordine pubblico è evidente che la Polizia Municipale ha l’obbligo di investire della questione anche la Questura, cioè la Polizia di Stato, perché i problemi di ordine pubblico fanno capo direttamente al Questore. La Polizia Municipale svolge il suo lavoro, evidentemente, nell’interesse dei cittadini e della quiete pubblica, però la Polizia Municipale ha dei limiti di operatività oltre i quali devono intervenire le forze di Polizia dello Stato. Questa è la delimitazione dei compiti. È chiaro che il discrimine, il limite tra queste due competenze è un limite sempre molto elastico, che cambia di volta in volta e che il buono svolgimento del servizio dipende da un coordinamento tra le forze dell’ordine di vario tipo, coordinamento che nella nostra città c’è sempre stato e è sempre stato molto apprezzato dagli organi dello Stato e dal signor Prefetto, che presiede il comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica, dove periodicamente si svolgono delle riunioni per la distribuzione dei compiti e per la verifica di quello che viene fatto. Questo è il quadro istituzionale nel quale ci si muove, dopodiché se qualche cittadino usa la musica a alto volume beh, quello rientra nei normali problemi di corretta convivenza in una comunità, rispetto ai quali è chiaro che la repressione deve intervenire nel momento in cui il cittadino esagera, ma credo che la cosa più importante sia cercare di favorire l’integrazione anche di persone che hanno culture diverse dalla nostra cultura per farle avviare nell’ambito di un rispetto che fa parte della nostra cultura e che come cittadini dovremmo essere tutti tenuti a cercare di far assorbire anche a chi, per i motivi più vari, è venuto a stabilirsi nella nostra comunità. Grazie.

TURETTA – Presidente del Consiglio:
Prego, Consigliere.

VIANELLO:
Giustamente il Sindaco dice che bisogna procedere all’integrazione, ma penso che l’integrazione debba passare per il rispetto delle regole. Per sua sfortuna abito a un chilometro e mezzo dal Campo Sinti e, tra me e il Campo Sinti, ci sono parecchi edifici: quella sera, come altre sere, la musica si sentiva fino a casa mia, ho constatato che oltre alla mia telefonata per un’ora e mezzo dopo la musica ha continuato a andare con lo stesso volume, per cui non è assolutamente vero, l’hanno informata male, signor Sindaco, che una pattuglia ha accertato questo, perché ho sentito con le mie orecchie che la musica oltre l’orario della denuncia è andata avanti per un’ora e mezza, se non di più. Le hanno dato un’informazione sbagliata. E poi adesso chiedo: c’è la possibilità di avere la registrazione della telefonata? Perché bisogna avere nome e cognome dell’addetto della Polizia Municipale che ha risposto alla mia telefonata, perché non può venirmi a dire che non può intervenire perché è una questione di ordine pubblico, perché ho chiesto che andasse una pattuglia a sollecitare di ridurre il volume, perché a casa propria uno se vuole la musica la può ascoltare anche tutta la notte a volume ridotto, a casa propria può fare quello che vuole, però se disturba un intero quartiere, perché un chilometro e mezzo è un quartiere, è il raggio di un quartiere, questo non va bene, conseguentemente chiedo formalmente, farò un’altra interrogazione, di avere la registrazione, se c’è questa possibilità. Non so se le telefonate alla centrale operativa vengono registrate, non so quanto vengono conservate, però è scandaloso che le diano informazioni sbagliate, perché ho sentito con le mie orecchie che la musica è andata avanti per ore dopo la denuncia. Non è una denuncia che un cittadino mi ha fatto e io ho chiamato automaticamente: c’ho questa sfortuna di abitare non lontano da quel campo, per cui conosco il baccano che costantemente fanno. Questo è da dire. Chiedo un richiamo scritto che il Sindaco fa nei confronti del Capo dei Vigili, perché il Capo dei Vigili, il Dott. Marini, deve responsabilizzare chi risponde al telefono, perché è inammissibile che mi vengano a dire che non è di competenza del Comune, perché sollecitare un cittadino indisciplinato a rispettare il silenzio, ossia la quiete pubblica è un loro compito e è un compito anche quando si tratta di un cittadino residente nel Campo Sinti perché, come ci siamo detti più volte, ha diritti e doveri tanto quanto gli altri cittadini, non c’è nessuna differenza. Che poi magari questo Comune gli riconosca qualche diritto in più forse lo sappiamo, però non dovrebbe essere così. Richiedo formalmente questo richiamo e vorrei sapere, se me lo sa già dire subito, se ci sono le telefonate registrate oppure no, perché c’è qualcuno che deve rispondere e l’addetto che mi ha risposto non ha risposto in modo corretto, quindi va richiamato e probabilmente rimosso da quell’incarico, perché se non è in grado di dare delle risposte al centralino vuol dire che non fa bene il proprio lavoro!

TURETTA – Presidente del Consiglio:
Sindaco, prego.

ORSONI – Sindaco:
Devo soltanto prendere atto che il Consigliere ha affermato di aver agito in questo caso per un interesse personale e non come Consigliere Comunale. Grazie.

 

 
 
A cura dell'Ufficio Supporto Atti del Consiglio
Pubblicazione: 04-02-2013 ore 09:39
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