da Assessore Bruno Filippini
Venezia, 18 ottobre 2012
n p.g. 440358
Al Consigliere comunale Sebastiano Costalonga
e per conoscenza
Al Presidente del Consiglio comunale
Ai Capigruppo
Al Capo di Gabinetto del Sindaco
Al Vicesegretario Vicario
Oggetto: risposta all'interrogazione nr. d'ordine 1407 (Nr. di protocollo 202) inviata il 14-08-2012 con oggetto: posto di Polizia del Lido di Venezia.
L'immobile oggetto dell'interrogazione, denominato "Villa Elsa", ha le caratteristiche di una villa liberty, composta da un piano seminterrato, da un piano rialzato e da un piano primo, per una superficie lorda di circa mq.395 ed è dotato di scoperto esclusivo di circa 400 mq.
Ha due entrate distinte: il civ.52 permette l’accesso a parte del piano seminterrato ed al piano rialzato, il civ. 54 permette l’accesso a parte del piano seminterrato ed al primo piano.
Il Comune di Venezia ha acquistato tale immobile in data 7 luglio 1986 per far fronte ad una richiesta della Questura di Venezia – Sezione del Lido, soggetta a procedura di sfratto per i locali che occupava in Via Orso Partecipazio.
L'immobile è stato locato al Ministero dell’Interno con due separati contratti di locazione della durata di anni nove, decorrenti entrambi dal 10 maggio 1988, ad uso uno per il “Commissariato di P.S. ed uno ad uso “Caserma P.S.”.
Tali contratti sono stati formalmente disdettati con nota dell’1 ottobre 1998, per la scadenza contrattualmente prevista al 9 maggio 2003.
L’Ufficio Patrimonio, con lettera del 29 dicembre 2009, proponeva il rinnovo della locazione ridefinendo il canone d’uso; tuttavia la proposta non ha trovato di fatto riscontro in quanto gli uffici della Prefettura hanno in diverse occasioni richiesto l’utilizzo con titolo di comodato gratuito.
Il rapporto di utilizzo dell’immobile da parte della Polizia di Stato è proseguito in regime di occupazione con pagamento delle relative indennità ed in ragione delle risorse che venivano assegnate alla Prefettura.
Nel frattempo l’ufficio Lavori Pubblici ha garantito l’esecuzione di interventi manutentivi per il proseguimento dell’attività.
Nello specifico, la richiesta di realizzazione di impianto di condizionamento e conseguente aumento della potenzialità del contatore ENEL rientra, considerata tra l’altro anche la carenza del titolo d’uso, tra gli interventi di manutenzione in capo al soggetto utilizzatore.
Distinti saluti.
Assessore Bruno Filippini
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