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Risposta in Consiglio - Interrogazione nr. d'ordine 838

Venezia, 8 marzo 2012
 

Al Consigliere comunale Marta Locatelli
All'Assessore Antonio Paruzzolo


e per conoscenza

Al Presidente del Consiglio comunale
Ai Capigruppo
Al Capo di Gabinetto del Sindaco
Al Vicesegretario Vicario

 

Oggetto: segnalazione di risposta in Consiglio comunale per interrogazione nr. d'ordine 838 (Nr. di protocollo 196) inviata il 07-10-2011 con oggetto: Convenienza della partecipazione di due Società del Gruppo VERITAS alla procedura per l’affidamento di servizi da parte dell’Autorità Portuale di Venezia.

 

L'interrogazione è stata trattata nella seduta del Consiglio comunale del 27-02-2012.

Si riporta di seguito l'estratto del resoconto stenografico relativo agli interventi in oggetto.

 

 

TURETTA – Presidente del Consiglio:
Diamo inizio alla trattazione di interrogazioni e interpellanze. Cominciamo con l’interrogazione numero 6 della Consigliera Locatelli, che ha come oggetto la convenienza della partecipazione di due società del gruppo Veritas alla procedura per l’affidamento dei servizi da parte dell’Autorità Portuale di Venezia. Do la parola alla Consigliera Locatelli.

LOCATELLI:
Grazie, Presidente. Direi che velocemente posso dare una letta, anche perché è abbastanza articolata e poi sintetizzo quelle che sono le domande fondamentali. “ Premesso che il 7 ottobre 2011 l’Autorità Portuale di Venezia rendeva pubblica l’apertura della procedura per affidare in concessione il servizio integrato di fornitura dei servizi di cui agli articoli 208 e 209 del decreto legislativo 163/2006. Si trattava dei servizi idrico integrato, di fornitura di gas e riscaldamento/raffreddamento fabbricati e di distribuzione di energia per le esigenze, tutte, dei fabbricati in gestione dall’Autorità Portuale e dei servizi dalla stessa erogati. La procedura si conclude a dicembre 2010 con l’assegnazione dei servizi a due società del gruppo Veritas, l’unico a partecipare alla procedura con due sue società in associazione temporanea d’impresa. In precedenza il servizio era svolto da Nethun, società totalmente partecipata dall’Autorità Portuale. L’assegnatario della concessione dei servizi doveva provvedere all’assunzione del personale impiegato nell’espletamento del servizio presso Nethun, adottando la procedura del passaggio diretto così come stabilito dall’articolo 2112 del Codice Civile, salvaguardandone l’inquadramento, la mansione, la qualifica e i diritti acquisiti. A decorrere dal 1 gennaio l’assegnazione del servizio de quo è diventata operativa, in particolare undici persone, il personale indicato in uno specifico allegato del bando per la concessione del servizio, sono state inquadrate nel ruolo di Veritas Spa. L’aggravio di costi per la società del gruppo Veritas, derivante dal trasferimento di personale inspiegabilmente già inquadrato nella società di provenienza a livelli decisamente elevati, è destinato a gravare sulla società del gruppo Veritas fino al 31 dicembre del 2020. È nota la pesante situazione debitoria del gruppo Veritas che ha portato nei mesi scorsi il Consiglio Comunale a introdurre aumenti della Tia di oltre il 33%. Si chiede al signor Sindaco e all’Assessore alle Attività Produttive e Società Partecipate di voler acquisire elementi e riferire al Consiglio Comunale sui seguenti punti: a quanto ammontano per le società del gruppo Veritas, assegnatarie di servizi, le entrate derivanti dalle acquisizioni degli stessi? Nello specifico si chiede: quanto siano state stimate dette entrate nel bilancio preventivo 2011; a quanto ammontino effettivamente gli introiti alla data del 30 agosto 2011; a quanto ipotizzano i bilanci pluriennali del gruppo Veritas possano essere gli introiti per gli anni 2012 e 2013; a quanto ammontano per la società del gruppo Veritas, assegnataria dei servizi, i maggiori costi derivanti dall’inquadramento nei propri ruoli degli undici dipendenti provenienti dalla società Nethun e, nello specifico, si chiede quanto siano stati stimati detti costi nel bilancio preventivo 2011; a quanto ammontino effettivamente gli introiti alla data del 30 agosto 2011; a quanto ipotizzino i bilanci pluriennali del gruppo Veritas possano essere detti introiti per gli anni 2011, 2012 e 2013. Una valutazione sulla compatibilità dell’operazione con la situazione economico/finanziaria della società partecipata dal Comune. Una volta acquisiti i dati di cui sopra, si prega di voler formulare al Consiglio di amministrazione delle società assegnatarie, nonché al collegio dei sindaci delle stesse una valutazione sulla compatibilità dell’operazione con la situazione economico/finanziaria delle società assegnatarie partecipate dal Comune, evidenziandone un’accurata analisi di costi, benefici, criticità e aspetti positivi in modo da mettere nelle condizioni i Consiglieri Comunali, rappresentanti dei proprietari di tutte le società partecipate, di valutare con cognizione di causa la convenienza o non convenienza della partecipazione del gruppo Veritas a una procedura che ha visto inspiegabilmente la sua esclusiva partecipazione”. In estrema sintesi chiedevo un’analisi di quelli che erano i costi, perché da una risposta sintetica mi è stato detto che il totale del fatturato a seguito di quest’operazione, non capisco se su base annua, ma ritengo sia così, è di 4 milioni di Euro, però volevo capire attraverso quest’operazione un’analisi dei costi di fornitura, un’analisi dei costi dell’assunzione di questo personale, di questi undici dipendenti che sono stati inquadrati giustamente, come dice l’articolo del Codice Civile, a mansioni da dirigenti, ma non si capisce per quale ragione la Nethun avesse diviso i compiti tra attività tecnologiche e attività di fornitura di gas preventivamente all’assegnazione del bando a Veritas, creando già un contenitore con questi undici dipendenti che poi avrebbero dovuto essere, ex Codice Civile, traslati all’interno di Veritas. Inoltre volevo capire se questo bando ha avuto un’evidenza pubblica e in quali termini quest’evidenza pubblica è stata data, con quali misure e con quali strumenti. E poi il beneficio economico dell’operazione, naturalmente, considerando che Veritas recentemente ha spiegato l’insostenibilità delle attività stesse, dovendo aumentare la Tia, ipotizzando probabilmente un ulteriore aumento, vista la difficoltà dei costi delle attività che sta ponendo in essere per la città di Venezia. Grazie.

TURETTA – Presidente del Consiglio:
Grazie, Consigliera. Prego, Assessore Paruzzolo.

PARUZZOLO – Assessore:
Intanto buongiorno. Partirei da quest’ultimo punto, cioè quello dell’interferenza di questo contratto di servizi con gli altri contratti di servizi che Veritas ha per il Comune di Venezia e in particolare quello dei rifiuti urbani e quindi dell’aumento della Tia. Non c’è nessuna interferenza, nel senso che tutti i servizi che Veritas fa nei confronti del Comune di Venezia sono servizi a sé stanti, che hanno un piano economico/finanziario a sé stante e conseguentemente, per esempio, nella definizione degli aumenti Tia si è solo seguito il dettato di legge, che dice che per quei servizi si deve tendere all’autosufficienza economica del servizio attraverso la fissazione delle tariffe, opportunamente. Tanto per sgomberare il campo dirò subito che questa gara a cui Veritas ha partecipato non ha, né dal punto di vista economico né dal punto di vista finanziario, alcuna relazione con gli altri servizi, l’idrico integrato, i rifiuti e così via dicendo, che Veritas svolge per conto del Comune di Venezia. Detto questo, il servizio di cui trattasi è un servizio che, come dice l’interrogazione, prima era svolto dall’Autorità Portuale con un servizio in house, c’era una società che si chiama Nethun che svolgeva questo servizio per conto dell’Autorità Portuale: proprio il fatto che questa società svolgesse solo questo servizio rendeva il servizio estremamente diseconomico per l’Autorità Portuale, che ha deciso di bandire una gara per l’esternalizzazione del servizio, e sottolineo esternalizzazione del servizio, perché quando si fa questo interviene, per esempio, l’articolo 2112 del Codice, che prescrive che cosa si deve fare del personale specificamente addetto ai servizi che vanno a essere esternalizzati, che è stata fatta con il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa, ai sensi dell’articolo 83 del decreto legge 163/2006 e quindi con la massima evidenza pubblica. È stato fatto un bando che consentiva a chiunque di partecipare a questa gara, di questo bando è stata data la massima evidenza fino al livello europeo, il fatto che abbia partecipato solo un concorrente si giustifica ampiamente dalla necessità di avere sul territorio tutta una serie di infrastrutture necessarie per la fornitura dei servizi in assenza delle quali l’erogazione del servizio non sarebbe stata economica probabilmente per nessuno che potesse partecipare alla stessa stregua di Veritas. Veritas poi aveva una ragione molto semplice per partecipare: non solo delle ragioni commerciali, ma aveva anche una ragione storica, se vogliamo, perché i 40 km di rete idrica e di fognatura che questo bando metteva a gara erano gli unici chilometri che sfuggivano dalla gestione di Veritas che, come sapete, gestisce per il resto tutto il territorio comunale. Ragioni commerciali e ragioni non solo commerciali mettevano Veritas nella condizione di proporre un’offerta molto competitiva e di conseguenza, facendosi carico delle persone che già svolgevano questo servizio, di offrire un prezzo che è di circa 4 milioni e tre all’anno rispetto ai quali i costi danno un margine operativo lordo sulla commessa di 1 milione e due. Questo significa che la commessa per Veritas è una commessa ampiamente positiva che sfrutta le sinergie che Veritas ha nella gestione sia dell’idrico che dell’energia, come ricordava l’interrogazione l’insieme dei servizi è molto articolato, rispetto alla quale il costo del personale, che ammonta a 650.000 Euro all’anno, è completamente passante, nel senso che il contratto dice che del personale e del costo del personale continua a farsi carico l’Autorità Portuale nell’ambito del contratto, talché alla scadenza dei dieci anni di concessione il personale, se la concessione non venisse rinnovata, viene ritrasferito all’Autorità Portuale, sempre ai sensi dell’articolo 2112 del Codice Civile, che ha presieduto al fatto che questo personale sia passato da Apv a Veritas. In sintesi, i dati a fine novembre... scusa, a fine settembre dell’anno scorso e quindi ai primi nove mesi di gestione dicono che ci sono stati ricavi operativi per 3 milioni e 570.000 Euro, i nove dodicesimi di quei 4 milioni e 259. 000 Euro di cui dicevo prima, con costi operativi per 2 milioni e 357.000 Euro e un margine operativo di 1 milione e 213.000 Euro. Questo assicura l’equilibrio economico/finanziario della commessa che, lungi dall’andare a interferire negativamente sui conti di Veritas, aiuta la società a essere più efficace economicamente sul mercato, ancorché non sia possibile in questo momento definire con precisione che cosa succederà negli anni prossimi, proprio perché una parte consistente è fornitura del servizio calore e fornitura di energia, che è evidentemente soggetta alle variazioni del costo della materia prima. Costo della materia prima che però è bilanciato opportunamente all’interno del contratto che è stato siglato, per cui nessuna sorpresa dal punto di vista economico sarà a carico di Veritas per tutti gli anni della concessione.

TURETTA – Presidente del Consiglio:
Consigliera, prego, si iscriva.

LOCATELLI:
Grazie, Presidente e grazie all’Assessore. Chiedo cortesemente, con i dovuti tempi tecnici, se fosse possibile avere evidenza delle pubblicazioni che sono state fatte di questo bando di gara, ovvero eventuali Gazzette Ufficiali o pubblicazioni che annunciavano… e i tempi tecnici dalla pubblicazione alla scadenza. Mi interessava anche avere, visto che comunque i costi incidono notevolmente, anche se abbiamo un margine di 1 milione e 200.000 Euro circa… vorrei capire il dettaglio dei costi, dal momento che oltre ai costi del personale l’operazione incide moltissimo su quelli che sono i costi delle materie prime, volevo un dettaglio più preciso e più analitico dei costi. E poi chiedo un’altra cosa che mi ha stupito e che mi ha spinto a presentare, oltre a tutto il resto, quest’interrogazione: per quale ragione si è deciso di procedere in questo modo? Nel senso che proprio oggi andremo a votare una deliberazione che presenta quelli che sono gli atti d’indirizzo per le nomine nelle società partecipate dal Comune di Venezia: si legge nelle premesse, soprattutto per quanto riguarda la norma 267, articolo 42, che il Consiglio Comunale ha facoltà di fornire atti d’indirizzo per quanto riguarda anche le attività che vengono poste in essere…

TURETTA – Presidente del Consiglio:
Consigliera, non possiamo aprire un dibattito su questioni.. Dovrebbero esserci l’illustrazione, la risposta e se è soddisfatta o non soddisfatta.

LOCATELLI:
No, no, la domanda era perché non è stato fatto un passaggio in Consiglio Comunale funzionale alla procedura che stava innescandosi attraverso il bando di gara: manca, secondo me, un atto d’indirizzo del Consiglio Comunale. Grazie.

TURETTA – Presidente del Consiglio:
Il mio suggerimento è, sia per l’evidenza di gara, sia per il taglio dei costi, sia per quest’ultima questione, di riformulare un’interrogazione di modo che venga risposto dettagliatamente, perché altrimenti rischiamo di disperdere questa risposta.

 

 
 
A cura dell'Ufficio Supporto Atti del Consiglio
Pubblicazione: 08-03-2012 ore 13:26
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