da Assessore Gianfranco Bettin
Venezia, 25 novembre 2011
n p.g. 2011/ 494235
Al Consigliere comunale Simone Venturini
e per conoscenza
Al Presidente del Consiglio comunale
Al Presidente della X Commissione
Ai Capigruppo
Al Capo di Gabinetto del Sindaco
Al Vicesegretario Vicario
Al Presidente della Municipalità di Lido - Pellestrina
Oggetto: risposta all'interrogazione nr. d'ordine 900 (Nr. di protocollo 223) inviata il 17-11-2011 con oggetto: Segnalazioni di maltrattamenti sui cani in Laguna di Venezia
In riferimento all'interrogazione di cui all'oggetto, si specifica quanto segue.
La segnalazione via e-mail inoltrataci dalla sig.ra PONARA Claudia dell’Associazione Canili Veneto del 10/10/2011, nella quale si denunciava uno stato di maltrattamento dei cani detenuti nei “casoni” da pesca all’altezza del litorale di Pellestrina, lato laguna, è stata trasmessa all’ufficio Tutela Animali della Direzione Ambiente e prontamente girata, per competenza, al Comando della Polizia Municipale, con prot. 420047 del 10/10/2011.
Poiché ogni accertamento relativo al maltrattamento animale deve essere verificato dagli organi di Polizia Giudiziaria, ci veniva riferito che la Polizia Municipale effettuava, congiuntamente ad un veterinario del Servizio Veterinario dell’ULSS 12 Veneziana, un sopralluogo in data 25/10/2011, esaminando 5 (cinque) capanni presenti nella zona segnalata.
Dalla relazione dell’ULSS 12 (prot. 66402 del 31/10/2011), trasmessa alla Stazione dei Carabinieri di Pellestrina e alla Polizia Municipale, poiché organi direttamente interessati nelle operazioni suddette, si evince che gli animali, utilizzati per attività lavorative, si presentavano in buono stato di nutrizione, socievoli e di buon aspetto e pertanto non si sono evidenziate situazioni di maltrattamento.
In merito ad un cane di proprietà che si mostrava dimagrito e sospettando una “parassitosi gastro-intestinale o altre malattie metaboliche”, per puro interesse professionale, l’azienda Sanitaria offriva la disponibilità a titolo gratuito ad avviare, nel proprio ambulatorio di via Torino a Mestre, delle indagini di carattere clinico, per garantire l’assenza di patologie in atto non rilevabili in situ.
La Direzione Ambiente ha chiesto la collaborazione della Polizia Municipale (Serv. Sicurezza Urbana) per partecipare alla presa in custodia dell’animale, che, una volta analizzato, sarebbe stato riconsegnato al proprietario (l’operazione è stata svolta mercoledì 16 novembre).
Pertanto, la conclusione dell’Azienda Sanitaria ha portato a ritenere che non si siano rilevate condotte penalmente rilevanti, non ravvisando condizioni di maltrattamento animale riferito a cani da attività lavorative.
Le numerose e-mail giunte da parte di singoli privati e/o associazioni avevano la stessa identica impostazione, frutto di un tam-tam mediatico e l’ultima segnalazione del 15 novembre u.s., si riferiva ad un “casone” da pesca già controllato precedentemente e nel quale non si era riscontrato alcuna maltrattamento animale.
In accordo con l’Azienda ULSS 12 e la collaborazione della Polizia Municipale, si proporrà, a breve, ai pescatori della zona di organizzare una o due giornate in loco dedicate a registrare i cani all’anagrafe canina regionale tramite inserimento di microchip (peraltro già obbligatorio dalle normative vigenti), visto che tale procedura è disattesa da molti. In questo modo si avrà una corretta stima della popolazione canina e si sensibilizzerà maggiormente la categoria professionale.
Assessore Gianfranco Bettin
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