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Risposta in Consiglio - Interrogazione nr. d'ordine 771

Venezia, 11 novembre 2011
 

Al Consigliere comunale Marta Locatelli
Al Sindaco Giorgio Orsoni


e per conoscenza

Al Presidente del Consiglio comunale
Ai Capigruppo
Al Capo di Gabinetto del Sindaco
Al Vicesegretario Vicario

 

Oggetto: segnalazione di risposta in Consiglio comunale per interrogazione nr. d'ordine 771 (Nr. di protocollo 166) inviata il 25-08-2011 con oggetto: omissione di atti d'ufficio sul commercio abusivo ambulante

 

L'interrogazione è stata trattata nella seduta del Consiglio comunale del 07-11-2011.

Si riporta di seguito l'estratto del resoconto stenografico relativo agli interventi in oggetto.

 

 

TURETTA – Presidente del Consiglio:
Passiamo all’ultima interrogazione della dottoressa Locatelli, la n. 166: “Omissione d’atti d’ufficio sul commercio abusivo ambulante”. N. 166 del 25 agosto 2011. Prego.

LOCATELLI:
Eccomi qua. Allora “Vertici della Polizia Municipale sono sotto inchiesta per carenza di omissione nell’attività di controllo e repressione del commercio abusivo ambulante nelle zone del centro storico e di loro competenza. L’attività di controllo ed ispettiva del territorio del Comune di Venezia è demandata ai Vigili Urbani. E’ evidente che la situazione sia in costante peggioramento, che alle richieste di intervento dei cittadini non venga data una giusta ed efficace risposta. L’aumento del controllo si rende necessario visto l’ampliarsi del fenomeno del commercio ambulante abusivo, delle attività illecite, di merce contraffatta, di giochi d’azzardo illeciti per strada, di attività commerciali che non rispettano le norme fiscali sul lavoro. Si sono verificati recentemente eventi di aggressioni agli agenti da parte di venditori ambulanti abusivi, che potrebbe essere importante per essi acquistare tecniche di difesa personale. Premesso che esistono diverse ordinanze del Sindaco, la più recente è la cosiddetta “ordinanza anti borsoni”, visto che i cittadini non hanno strumenti per tutelare i loro diritti, se non avvisare la Polizia Municipale affinché intervenga in modo deciso, immediato e risolutivo. L’ipotesi di reato di omissione d’atti d’ufficio nel controllo e repressione del commercio abusivo ambulante nei confronti dei vertici della Polizia Municipale configura la inefficacia operativa dell’attuale sistema. L’attuale Direttore Generale del Comune di Venezia ha una notevole esperienza in materia, considerato l’incarico di Comandante Generale del Corpo di Polizia Municipale che ha svolto per numerosi anni precedenti l’attuale incarico direttivo. Si chiede pertanto al Sindaco, e quindi anche al Direttore Generale, se sia opportuno e necessario presentare quanto prima, anche nell’ambito del prossimo Consiglio Comunale, un nuovo ed efficace piano operativo di intervento e di integrazione dell’organico degli agenti preposti al controllo dell’area marciana”. Ricordo che, subito dopo questa interrogazione, leggevo sui giornali che era in atto il cosiddetto “provvedimento tolleranza zero” da parte di questa Amministrazione, quindi ci sarà un piano operativo di questo provvedimento amministrativo. “Se sia stato predisposto un piano logistico che inibisca di fatto l’accesso ai principali punti commerciali dell’area marciana ai soggetti potenzialmente criminali attraverso un’attività di presidio costante. E se sia stato effettuata e si debba svolgere immediatamente un’attività di monitoraggio per verificare in modo diretto l’efficacia degli interventi della Polizia, il loro controllo su tutto il territorio, considerando le zone maggiormente a rischio e rispondendo alle richieste di intervento dei cittadini”. Questa interrogazione si riferiva al periodo di quest’estate, anche di settembre, dove si sono verificati casi di anche aggressione da parte di coloro che fanno commercio abusivo ambulante, e non solo, alla nostra Polizia Municipale. Casi gravissimi in cui ci sono stati cittadini che hanno chiesto l’intervento e intervento non è arrivato in maniera tempestiva e quindi non efficace. Situazioni che denotato come il “decreto anti borsoni” alla fine non abbia sortito l’effetto voluto, perché abbiamo visto come sia proliferato il fenomeno e come alla fine ce ne siano sempre di più e sempre negli stessi luoghi, sempre comunque indisturbati. Quindi quel provvedimento successivo al “decreto anti borsoni” che il signor Sindaco chiama “tolleranza zero” penso e ritengo che debba essere accompagnato da un piano strategico operativo di come muoversi, di dove muoversi, come impiegare le forze a disposizione, considerando poi il fatto dei costi e considerando anche il fatto che non abbiamo eccessive risorse, quindi si rende ancora maggiormente importante l’intervento attraverso un piano operativo, anche di individuazione delle zone che riteniamo possano essere più a rischio o che ritenete possano essere più a rischio, attraverso un’analisi e un sondaggio, magari confrontandosi anche con i cittadini, con quello che vedono sul territorio, perché comunque i cittadini oggi stanno svolgendo un ruolo importante di controllo e monitoraggio del territorio, riferendo direttamente a voi quanto succede e quanto è sotto gli occhi di tutti. Io mi riferisco in modo particolare al centro storico perché vivo il centro storico, però una piaga enorme è anche quello che succede in terraferma e chi vive la realtà la può descrivere sicuramente meglio di me. Grazie.

TURETTA – Presidente del Consiglio:
Prego, signor Sindaco.

ORSONI – Sindaco:
Io la ringrazio perché mi dà l’occasione per puntualizzare alcune cose. Innanzitutto le aggressioni alle Forze dell’Ordine si sono intensificate di recente e questo, mi scusi il termine, è un fatto positivo, può sembrare contraddittorio, nel senso che è la dimostrazione del fatto che c’è una pressione da parte del Forze dell’Ordine sulla criminalità, che evidentemente reagisce, reagisce come sa fare la criminalità, cioè in modo aggressivo e violento. Non ci sarebbero queste aggressioni se non ci fosse una pressione forte da parte di tutte le nostre Forze dell’Ordine. Debbo dire che questo proprio l’abbiamo constatato nell’ultimo Comitato che è stato tenuto in Prefettura dieci giorni fa, dove è stata fatta un’analisi puntuale della situazione non solo nel centro storico, ma particolarmente per quanto riguarda la terraferma e via Piave in modo specifico. Abbiamo tenuto un Comitato specificamente proprio su questo aspetto e abbiamo verificato queste cose. Un piano di contrasto della illegalità evidentemente c’è ed è coordinato dalla Prefettura, al quale partecipano tutte le Forze dell’Ordine: Carabinieri, Polizia, Guardia di Finanza e la nostra Polizia Municipale. E qui vengo alla nostra Polizia Municipale. La nostra Polizia Municipale sta facendo un lavoro non buono ma ottimo, perché sta presidiando il territorio che le è assegnato; ha avuto riconoscimenti anche dalla stessa popolazione, di recente, perché c’è stata una raccolta di firme perché venisse esteso il territorio presidiato dalla nostra Polizia, anche laddove invece sarebbe assegnato ad altre Forze di Polizia. Questo vuol dire che c’è una stima nei confronti della nostra Polizia. L’inchiesta svolta, a cui lei faceva riferimento, dalla Procura, ovviamente io non posso dire niente che interferisca su quello che fa la Procura. So solo che sono stati dati tutti i documenti richiesti dalla Procura, è stata data copiosa documentazione su tutta l’attività svolta e mi auguro che la questione venga chiarita nel modo più rapido e trasparente possibile. Credo che tutti voi sappiate che il nostro organico di Polizia Municipale è al di sotto di quello che ci sarebbe necessario. Abbiamo un organico che, rapportato a quello di altre città, è molto inferiore. Di recente con il Direttore Generale abbiamo ragionato sul fatto se sia possibile una mobilità interna per far passare del personale chiamiamolo “civile” nell’ambito della Polizia Municipale, è un’ipotesi che è stata fatta, vedremo che risultati potrà avere, fermo restando che noi nuove assunzioni la legge ci impedisce di farle oggi. Quindi, per concludere, devo dire che posso assicurare la Consigliera che la situazione è assolutamente sotto controllo. E’ una delle preoccupazioni maggiori di questa Giunta ed è tenuta sotto controllo in stretta relazione con la Prefettura e con tutte le altre Forze dell’Ordine. Per quanto riguarda gli accessi alla città antica, si sono attivate delle forme di controllo ulteriori e non ci risulta che ultimamente ci siano state recrudescenze nelle violazioni. Basta, grazie.

TURETTA – Presidente del Consiglio:
Prego, Consigliera.

LOCATELLI:
Mi rassicura questa risposta, ma non sono assolutamente soddisfatta. Non ci sono state recrudescenze, però non ho assistito a modifiche, miglioramenti, repressioni o diminuzione. Non ho analizzato questo, non ho sentito questo da parte dei cittadini. Parla di organico insufficiente, pero vorrei capire che tipo di organico, se quello operativo o quello impiegato, cioè se quello che fa azione proprio sulla strada, di intervento diretto, quindi anche qui servono i numeri. La mia interrogazione non era tanto rivolta ad una rassicurazione generica sul fatto che comunque le Forze dell’Ordine si stanno adoperando, questo lo do per scontato o do anche per scontato il grande impegno che questa Amministrazione si sta dando per risolvere il problema. Io chiedo effettivamente che ci venga presentato un sistema, attraverso il numero degli addetti ai lavori, le persone che possono operare sul territorio…

TURETTA – Presidente del Consiglio:
Per cortesia.

LOCATELLI:
…dove sono state collocate. Questa era la mia richiesta. Le rassicurazioni le vedo nella realtà, le constato poi sui fatti, grazie, nei fatti.

 

 
 
A cura dell'Ufficio Supporto Atti del Consiglio
Pubblicazione: 11-11-2011 ore 10:06
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