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Il Popolo della Liberta' - Il punto di vista di Cesare Campa

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Murano_veduta
Se il progetto di variante urbanistica Sacca San Mattia fosse stato approvato in tempi normali, con opportune verifiche di fattibilità non protratte inutilmente per anni, forse oggi non ci troveremmo in questa difficile situazione per Murano, perché il piano di sviluppo avrebbe potuto rilanciare l’isola e la sua economia.

Sono trascorsi 11 anni, dal 2000 al 2011, nei quali gli assessori comunali hanno continuato a promettere ai muranesi e agli artigiani del vetro il massimo impegno per rilanciare l’economia dell’isola: in realtà l’amministrazione ha soltanto perso tempo inutilmente. Ben 3 anni solo per commissionare una perizia urgente!

Oggi ci troviamo di fronte ad una crisi economica globale, che colpisce duramente anche le aziende del vetro: una crisi che forse avrebbe inciso con minor forza sulle attività muranesi se si fosse operato in questi anni per rafforzare le strutture del settore vetrario, costruendo nuove opportunità, e per rilanciare l’isola con uno sviluppo urbanistico razionalizzato.

Il progetto d’urbanizzazione di Sacca San Mattia era stato pensato proprio per superare la morsa di una crisi che ha messo in pericolo non solo l’economia dell’isola, ma un settore artistico - artigianale anima dell’impareggiabile millenaria identità culturale e storica della Serenissima.

Se è vero che l’approvazione della variante urbanistica di Sacca San Mattia ha avuto tempi biblici, rimanendo per 4 anni al vaglio della Regione, è altrettanto vero che l’amministrazione comunale non ha mosso un dito per dialogare con gli uffici di Palazzo Balbi, come era suo dovere. E dulcis in fundo il sindaco ha presentato la vicenda all’ordine del giorno del Consiglio comunale a un solo giorno della scadenza del provvedimento! Non si tratta solo di una presa in giro, ma di una palese dimostrazione della volontà di non realizzare il progetto, in barba al futuro degli abitanti di Murano, cercando di addossare la colpa alla Regione, che guarda caso non è di sinistra. Intanto si è data via libera alla speculazione, trasformando le vecchie fornaci in alberghi, alla faccia dei piani di razionalizzazione alberghiera.

Un vero peccato, che non può non alimentare la rabbia di chi ha a cuore la vita dell’isola. La nuova urbanizzazione avrebbe potuto beneficiare dell’allacciamento alla futura metropolitana, ma soprattutto sarebbe stato possibile creare una nuova rete di servizi a supporto della produzione del vetro. Un problema che, evidentemente, non interessa alla giunta di sinistra, visto che non muove un dito in favore dei maestri del vetro, al punto di aver ceduto anche l’unica scuola di formazione delle maestranze vetrarie.

Questa nuova pugnalata alla schiena di Murano ripropone la legittima considerazione: è giunto il tempo che i veneziani si rendano conto dell’inadeguatezza di questa classe dirigente e che si dia via ad un salutare ricambio. Quando l’aria diventa stantia, si apre la finestra per respirare quella fresca.  A Ca’ Farsetti non è forse tempo di cambiare aria?

 

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Pubblicato il 03-03-2011 ore 11:34
Ultima modifica 03-03-2011 ore 12:52
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