Seduta del 09-05-2014 ore 09:30
Consiglieri componenti la Commissione: Maurizio Baratello, Sebastiano Bonzio, Renato Boraso, Claudio Borghello, Giuseppe Caccia, Cesare Campa, Giampietro Capogrosso, Antonio Cavaliere, Saverio Centenaro, Sebastiano Costalonga, Ennio Fortuna, Nicola Funari, Luigi Giordani, Giovanni Giusto, Bruno Lazzaro, Marta Locatelli, Jacopo Molina, Carlo Pagan, Gian Luigi Placella, Andrea Renesto, Emanuele Rosteghin, Renzo Scarpa, Christian Sottana, Giuseppe Toso, Gianluca Trabucco, Simone Venturini, Stefano Zecchi, Michele Zuin
Consiglieri presenti: Renato Boraso, Claudio Borghello, Giampietro Capogrosso, Antonio Cavaliere, Saverio Centenaro, Sebastiano Costalonga, Ennio Fortuna, Nicola Funari, Luigi Giordani, Bruno Lazzaro, Jacopo Molina, Gian Luigi Placella, Renzo Scarpa, Christian Sottana, Giuseppe Toso, Gianluca Trabucco, Pasquale Ignazio ''Franco'' Conte (sostituisce Carlo Pagan), Giacomo Guzzo (sostituisce Andrea Renesto), Luca Rizzi (sostituisce Michele Zuin), Alessandro Scarpa (sostituisce Stefano Zecchi), Davide Tagliapietra (sostituisce Maurizio Baratello), Marco Zuanich (sostituisce Simone Venturini)
Altri presenti: Vicesindaco Sandro Simionato, Direttore Piero Dei Rossi, Dirigente Vincenzo Scarpa, Funzionario Eros Zenere
Ordine del giorno della seduta
Alle ore 9:55, il Presidente della VIII Commissione Consiliare Renato Boraso saluta i convenuti e, constatata la presenza del numero legale, dichiara aperta la seduta.
SIMIONATO illustra che il regolamento è stato costruito sulle basi delle norme nazionali che si danno quindi per scontate e che la delibera prevede la definizione puntuale di quelle che sono le scelte discrezionali che sono state lasciate in capo alle amministrazioni comunali. Evidenzia come si sia cercato innanzitutto di rendere il più semplice possibile la gestione dei pagamenti ai cittadini e di allungarne i tempi previsti. Informa che a tale proposito saranno fatti alcuni passaggi di adeguamento di altri regolamenti in sede di approvazione del bilancio di previsione. Per quanto riguarda la deliberazione sulle aliquote spiega che IMU e TASI incrociano i proventi ma sono di natura l’una patrimoniale e l’altra invece no. Dichiara che la somma delle aliquote non possono superare il valore massimo del 10,6 per mille e che la TASI potrà arrivare al massimo per le prime case al valore del 2,5 per mille. Precisa che sulla prima casa non cambia il totale dell’esborso previsto per i cittadini ma invece cambiano le modalità dei versamenti che vengono portati a due. E’ prevista una maggiorazione della aliquota TASI dello 0,8 per mille che porta il totale al 3,3 per mille che risulta comunque inferiore al 4,4 per mille della precedente IMU. La proposta in esame ha lo scopo di salvaguardare le attività economiche e produttive in quanto il totale TASI anche per gli altri immobili sarà del 3,3 per mille mentre l’IMU subirà una contestuale diminuzione dal 10,8 per mille al 8,1 per mille.
Alle ore 10:05 entra il consigliere Tagliapietra.
Segnala numerose detrazioni previste dal provvedimento che completano le agevolazioni già previste sull’IMU che riguardano gli alloggi dati in comodato ai figli o ai genitori, quelli con affitti a canone agevolato, quelli lasciati liberi da persone ricoverate in ospedale o case di riposo, le case in via di ristrutturazione e quelli esenti per effetto di una norma nazionale. Aggiunge che per la prima volta la legge prevede una quota a carico dell’inquilino che sarà determinata per il 10% sul 3,3 per mille. A questo proposito si dichiara perplesso e preoccupato che questa quota sia interamente esigibile in quanto affidata al senso civico degli inquilini, per cui la inquadra come entrata non certa. Segnala che altri Comuni hanno deciso per semplicità di togliere la TASI sugli altri immobili. Afferma che sarà necessario costituire un database comunale sugli affitti registrati in quanto la loro stessa registrazione non è mai tempestiva e precisa.
BORASO rimarca l’importanza del passaggio sugli inquilini e anticipa la programmazione dei lavori della commissione per la prossima settimana.
SIMIONATO fa rilevare che i proprietari con affittuari pagheranno meno rispetto allo scorso anno.
SCARPA V. dà lettura dell’articolato del Regolamento in illustrazione.
FORTUNA fa subito rilevare che nello stesso non sia stato individuato un soggetto passivo e che ciò sia pregiudizievole nella stesura dello stesso.
Alle ore 10:25 escono i consiglieri Zuanich e Tagliapietra.
SCARPA V. prosegue nella lettura degli articoli.
SIMIONATO precisa che le delibere debbono essere approvate e le relative aliquote pubblicate nel sito del Ministero entro il 22 maggio per poter diversificare i pagamenti delle rate in due evitando così di complicare la vita dei cittadini e la gestione contabile del nostro Comune.
DEI ROSSI fa sapere che tutte le norme sulle tempistiche sono state approvate con il “decreto salva-Roma”.
SCARPA V. sottolinea come all’art. 11 le compensazioni siano state estese a qualsiasi debito e credito tra cittadino e Comune e che la rateazione è stata ampliata.
CAPOGROSSO elenca una serie di quesiti: relativamente al testo della delibera nel “Considerato che” chiede se la citazione vale solo per la TASI o anche per l’IMU e inoltre di specificare meglio l’indicazione di prorogare tariffe e aliquote di anno in anno.
Alle ore 10:50 il presidente Boraso abbandona la seduta e la presidenza è rilevata dal consigliere anziano Borghello.
Riguardo l’art. 8 chiede come mai il Comune abbia deciso di determinare un interesse per accertamenti e rimborsi del 3% in aumento rispetto al tasso di interesse legale creando una situazione di pericolo per le casse dell’amministrazione. Sull’art. 11 chiede se le sanzioni citate sono previste da una specifica normativa.
SCARPA V. precisa che le sanzioni citate sono quelle previste dall’avviso di accertamento e che la rateazione è prevista solo in caso di sanzione e quindi in presenza di un ravvedimento operoso.
Alle ore 10:55 entra il consigliere Cavaliere.
CAPOGROSSO invita a trasformare la dizione presente all’art. 15 da “la Giunta comunale può” in “deve”. Cita poi il primo comma dell’art. 16 e ricorda che l’art. 1117 del Codice Civile prescrive che tutte le aree condominiali sono di pertinenza e a questo proposito invita a collegare il regolamento con il Piano casa. Rileva che se la pertinenza condominiale ha una residua capacità edificatoria quest’ultima non debba essere messa in discussione dal Consiglio comunale, chiede inoltre conferma della necessità di dover presentare dichiarazioni per comunicare la pertinenzialità dell’area all’amministrazione. Riguardo al comma 3 dell’art. 19 non ritiene plausibile che il personale addetto ai controlli possa partecipare dei proventi derivanti dalla tassa. In merito all’art. 21 chiede se il proprietario possa versare anche la quota a carico del conduttore.
Alle ore 11:05 entrano i consiglieri Molina e Sottana ed esce il consigliere Cavaliere.
GUZZO chiede di entrare più approfonditamente nel merito dell’art. 3. Chiede di stabilire delle scadenze di pagamento uniche su tutte le tasse in modo da andare incontro ai cittadini. Riguardo all’art. 21 invita ad incrociare i dati dei nostri database con quelli di Veritas per cercare di completarli il più possibile.
Alle ore 11:15 escono i consiglieri Toso e A. Scarpa.
LAZZARO chiede se sia possibile pagare l’intero ammontare della tassa a giugno e se una seconda casa che non paga l’asporto rifiuti debba essere soggetta alla TASI.
SCARPA V. risponde affermativamente ad entrambi i quesiti.
TOSO chiede di precisare se l’IMU subisca delle variazioni.
SCARPA V. fa sapere che i soggetti passivi sono individuati da una norma di legge.
ZENERE precisa che le legge di stabilità prevede anche una aliquota a zero.
SCARPA V. ricorda che le aliquote valgono anche per il futuro e che il Comune ha l’obbligo di istituirle. Evidenzia in merito all’art. 8 che gli interessi vanno calcolati sui rimborsi che debbono essere restituiti quanto prima ma soprattutto sugli accertamenti.
CAPOGROSSO chiede conferma che sull’IMU che resta ci sia ancora una quota a favore dello Stato.
SCARPA V. conferma che esiste ancora una quota relativamente al 7,6 %. Precisa che le sanzioni vengono stabilite da una norma precisa. Sottolinea che, riguardo all’art. 15, sostituire il verbo “può” con il “deve” dipende da una precisa volontà politica.
ZENERE nel merito dei quesiti sull’art. 16 afferma che se un cittadino è in possesso di un’area con la “cediglia” viene favorito dandogli la possibilità di autodichiarazione in modo da evitare la tassa, infatti quest’ultima deve essere pagata in quanto il terreno è potenzialmente fabbricabile. Ricorda che per non pagare l’IMU serve dichiarare la pertinenzialità.
SCARPA V. anticipa che la legge dovrà tenere conto dell’incentivazione al personale prevista all’art. 19. Afferma che le scadenze TASI non possono essere cambiate ma alle stesse possono essere uniformate le TARI. Fa sapere che incrociare i dati con Veritas non è possibile perché quest’ultima non utilizza la stessa tipologia di dati catastali e, di conseguenza, i dati che se ricavavano non sarebbero stati affidabili.
GUZZO invita a fare in modo che Veritas acquisisca le informazioni mancanti direttamente dai suoi utenti.
Alle ore 11:45 esce il consigliere Borghello e rileva la presidenza il consigliere anziano Molina.
CAPOGROSSO sostiene che sia necessario citare il Regolamento sulla delibera relativa alle aliquote. Chiede se le detrazioni possano essere usufruite dai locatari.
SCARPA V. risponde negativamente.
TRABUCCO in merito all’applicazione dello 0,8 per mille propone sia effettuata solo alle prime case che non godono di detrazione in modo da semplificare il tutto.
ZENERE fa notare che la detrazione favorisce le rendite basse e viceversa.
SIMIONATO ribadisce la necessità dell’amministrazione di mantenere il gettito complessivo inalterato.
TRABUCCO chiede che gli sia confermato che le detrazioni valgono sulla rendita catastale non rivalutata.
SIMIONATO conferma tale assunto.
GUZZO rileva che le detrazioni si possono applicare solo su una casa. Fa poi riferimento all’elenco dei servizi indivisibili e chiede cosa sia la “retribuzione della sicurezza urbana”. Chiede inoltre sia meglio specificato tale elenco.
GIORDANI propone di alzare l’età che definisce la giovane età sino ai 28 anni.
CENTENARO chiede che siano riportati anche i dati degli anni precedenti nell’elenco dei servizi indivisibili.
Alle ore 12:00 il presidente Molina dichiara chiusa la seduta e rinvia l’esame delle proposte di deliberazione alla prossima seduta.
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