Sei in: Home > Comune > Consiglio comunale archivio 2010-2014 > Commissioni consiliari > I Commissione > Archivio atti > Verbale
Contenuti della pagina

I Commissione - Verbale

Seduta del 11-02-2014 ore 11:30
congiunta alla III Commissione

 

Consiglieri componenti le Commissioni: Maurizio Baratello, Gabriele Bazzaro, Pierantonio Belcaro, Sebastiano Bonzio, Renato Boraso, Claudio Borghello, Cesare Campa, Giampietro Capogrosso, Antonio Cavaliere, Bruno Centanini, Pasquale Ignazio ''Franco'' Conte, Sebastiano Costalonga, Ennio Fortuna, Nicola Funari, Giacomo Guzzo, Valerio Lastrucci, Lorenza Lavini, Bruno Lazzaro, Marta Locatelli, Jacopo Molina, Gian Luigi Placella, Andrea Renesto, Luca Rizzi, Emanuele Rosteghin, Gabriele Scaramuzza, Alessandro Scarpa, Renzo Scarpa, Camilla Seibezzi, Christian Sottana, Raffaele Speranzon, Davide Tagliapietra, Giuseppe Toso, Gianluca Trabucco, Simone Venturini, Stefano Zecchi, Michele Zuin

 

Consiglieri presenti: Gabriele Bazzaro, Pierantonio Belcaro, Sebastiano Bonzio, Renato Boraso, Cesare Campa, Giampietro Capogrosso, Antonio Cavaliere, Pasquale Ignazio ''Franco'' Conte, Sebastiano Costalonga, Ennio Fortuna, Giacomo Guzzo, Lorenza Lavini, Bruno Lazzaro, Jacopo Molina, Gian Luigi Placella, Luca Rizzi, Gabriele Scaramuzza, Alessandro Scarpa, Renzo Scarpa, Camilla Seibezzi, Davide Tagliapietra, Giuseppe Toso, Gianluca Trabucco, Simone Venturini, Stefano Zecchi, Giuseppe Caccia (sostituisce Andrea Renesto), Saverio Centenaro (sostituisce Michele Zuin), Luigi Giordani (sostituisce Bruno Centanini), Giovanni Giusto (sostituisce Christian Sottana), Alessandro Vianello (sostituisce Nicola Funari), Marco Zuanich (assiste)

 

Altri presenti: Direttore Luigi Bassetto, Consigliere comunale Sebastiano Bonzio

 

Ordine del giorno della seduta

  1. Prosecuzione esame della proposta di deliberazione PD n. 160 del 20/03/2013, con oggetto:"Riconoscimento "Cittadinanza per IUS SOLI" a bambini stranieri nati in Italia e residenti nella città di Venezia. Approvazione regolamento".

Verbale

Alle ore 11.55, il Presidente della III Commissione Consiliare, Giacomo Guzzo, in qualità di Copresidente, constatata la presenza del numero legale ed assunta la presidenza delle Commissioni congiunte, dichiara aperta la seduta. Introduce la proposta di deliberazione iscritta all’ordine del giorno e cede la parola al proponente del provvedimento, Consigliere Bonzio.

BONZIO ricorda di aver preso l’impegno di considerare eventuali osservazioni che fossero pervenute dai Consiglieri ed informa che non gli è pervenuta alcuna osservazione. Precisa che aggiornerà il teso aggiungendo un 4° punto che preveda l’invio del provvedimento ai due rami del Parlamento. Verrà anche sostituita la procedura che spetterà, non più all’Ufficio Anagrafe, ma all’Ufficio Affari Istituzionali e si preciserà che per quanto concerne la data della cerimonia si potrà svolgere nella prima data utile, attorno al giorno 20 novembre, in cui ci saranno le necessarie condizioni e non si tratti di un giorno festivo. Spiega che non recepirà la richiesta di ritirare la proposta di deliberazione.
DIR. BASSETTO spiega che gli Uffici di Stato Civile, Anagrafe e Cerimoniale sono articolazioni dell’Ufficio Affari Istituzionali. In particolare, ci si avvarrà dell’Ufficio del Cerimoniale per quel che riguarderà la consegna degli attestati.
VIANELLO ritiene che la cittadinanza onoraria sia tempo perso ed il provvedimento deve essere ritirato. La funzionaria dell’Ufficio Stato Civile ha affermato che la Legge n.91 del 1992, all’articolo 14 già prevede che “i figli minori di chi acquista o riacquista la cittadinanza italiana, se convivono con esso, acquistano la cittadinanza italiana, ma, divenuti maggiorenni, possono rinunciarvi, se in possesso di altra cittadinanza”.

PLACELLA ricorda di aver fatto un rilievo sul termine “onorario” che ritiene improprio. Pensa ci si debba concentrare sulla terminologia al fine di distinguere l’onorificenza attribuita a personalità particolarmente meritevoli da quella data ad altri soggetti. È d’accordo nel riconoscere la cittadinanza agli extracomunitari ai quali spetta un riconoscimento. È d’accordo nel non utilizzare il termine “onorario” e suggerisce di utilizzare il termine “Cittadinanza simbolica”. Ritiene ancor più opportuno fare una mozione da portare in parlamento. Ritiene che un solo anno di effettiva residenza sia troppo poco e ce ne vorrebbero almeno due o tre. In caso contrario, la si dia all’atto della nascita nel territorio nazionale.
FORTUNA spiega che il concetto di cittadinanza ha circa 2500 anni. IUS SANGUINIS è il modello tedesco che persegue la tutela dell’etnia mentre lo IUS SOLI è seguito soprattutto da quegli stati che hanno poca popolazione ed un territorio molto vasto come, per esempio, l’Argentina. Si chiede, però, cosa succederà ai genitori dei ragazzi che otterranno tale cittadinanza.
Alle ore 12.08 escono i Consiglieri Cavaliere e Bazzaro.
CAPOGROSSO condivide il fatto che il termine “onorario” non sia il più consono e suggerisce di chiamarla cittadinanza nativa. Ritiene che il termine temporale abbia poco significato perché il fine di questo provvedimento è quello di dare un segnale a chi ha il potere di legiferare. Ritiene, infine, che la cittadinanza in discussione debba essere oggetto di richiesta da parte dell’interessato.
RIZZI crede che questa iniziativa, se pur lodevole negli intenti, all’atto pratico non arriva ad alcuno scopo. Ritiene molto più utile l’istituire un riconoscimento pubblico, con ricorrenza annuale, a chi si sia distinto nell’integrazione; un riconoscimento, cioè, a chi dimostra di meritarlo attraverso un percorso fatto davanti a tutta la società, in ragione di un comportamento volto all’integrazione.
Alle ore 12.15 entrano i Consiglieri Caccia, Costalonga e A. Scarpa.
BORASO fa notare che il termine “onorario” non è stato utilizzato a caso dal proponente del provvedimento. Vuol chiedere alla Segreteria Generale se questo argomento sia di competenza del Consiglio comunale. Invita il Consigliere Bonzio a ritirare il provvedimento, per non continuare a governare la Città attraverso delle provocazioni, anche se utili. Chiede il ritiro del provvedimento o l’avvallo della Segreteria Generale.
GIUSTO chiede il ritiro della proposta di deliberazione in quanto, visto anche l’attuale tasso di disoccupazione, rappresenterebbe un ulteriore disastro. Il Consiglio comunale si deve occupare delle drammaticità che gli competono.
Alle ore 12.20 escono i Consiglieri Toso e Campa.
CACCIA ricorda che questa ulteriore seduta di Commissione era stata richiesta dai Colleghi di opposizione, per avere il tempo di approfondire l’argomento e di presentare eventuali osservazioni. Lui ritiene non ci siano particolari approfondimenti da affrontare ed il provvedimento è coerente con l’idea che la maggioranza ha della comunità. Non a caso i servizi sono tarati sui residenti. Il suo unico rammarico è la concessione di una cittadinanza onoraria e non di un vero e proprio atto di cittadinanza. Il provvedimento è da licenziare per la discussione in Consiglio comunale.
Alle ore 12.25 esce il Consigliere Tagliapietra ed entra il Consigliere Giordani.
ZECCHI non ha particolari obiezioni, anche se il termine “onorario” potrebbe essere fuorviante. Si chiede se questo “onorario” non si possa vedere sotto l’aspetto dell’educazione scolastica e la cittadinanza potrebbe essere riconosciuta all’atto dell’iscrizione scolastica. Il “gesto” particolare e meritorio, citato dal Consigliere Rizzi, potrebbe essere, appunto, l’iscrizione a scuola. Si tratterebbe di una integrazione culturale diversa dallo ius solis e dallo ius sanguinis.
COSTALONGA chiede che la permanenza nel territorio nazionale si a aumentata ad almeno dieci anni e che abbiano frequentato almeno la scuola dell’obbligo. Chiede al Consigliere Bonzio se è possibile che condivida le sue richieste. In caso contrario presenterà un emendamento.
BONZIO chiede di far pervenire le proposte di modifica entro venerdì 14 febbraio. Il tema dei dieci anni gli pare un po’ esagerato ma si può pensare di modificarlo tenendolo congruo alla semplificazione del lavoro e della procedura da parte degli Uffici comunali. Spiega di aver adoperato il Termine “onorario” perché è un concetto utilizzato dal Consiglio comunale. È un provvedimento che sul piano formale si regge benissimo, tant’è che c’è il parere della Segreteria Generale. Ricorda che con questo provvedimento si sta tentando di approvare un regolamento che è fra le competenze del Consiglio comunale.
R. SCARPA lo considera un argomento positivo ma, come fatto notare dal Consigliere Fortuna, si chiede cosa succederà ai genitori dei ragazzi che verranno insigniti della cittadinanza onoraria. Quindi, anche se istintivamente direbbe di si a questo provvedimento, desidera soffermarsi ancora su questi aspetti secondari.
Alle ore 12.35 escono i Consiglieri Zecchi, Seibezzi, Boraso e Vianello.
PRES. GUZZO ha anch’egli delle perplessità e l’intervento del Consigliere Zecchi lo ha fatto riflettere. È concorde col concedere la cittadinanza a chi nasce sul territorio nazionale ma si deve anche capire quali saranno le ripercussioni su i genitori, soprattutto se decideranno di lasciare l’Italia. Chiede di cogliere la proposta fatta dal Consigliere Zecchi.
BONZIO ritiene che la scuola dell’obbligo, in quanto tale, dovrebbe già essere un dato di fatto. Il riconoscimento a cui si mira è la forza vitale apportata da questi giovani a questo Paese e vorrebbe renderlo estraneo dalla cernita di particolari meriti, come per esempio la prosecuzione degli studi, ecc. si tratta di dare un riconoscimento al fenomeno sociale oggi presente. È un suggerimento che il Consiglio comunale può dare, con l’approvazione di questo regolamento ed i dubbi su cosa succederà poi ai genitori attengono alla norma e non al regolamento.
CAPOGROSSO condivide l’intervento del Consigliere R. Scarpa, d’istinto, favorevole salvo alcune riflessioni sulle conseguenze. Non la chiamerebbe cittadinanza onoraria anche perché non vi è un percorso di differenziazione fra le persone. Il significato che si vuol dare è quello di dare l’accoglimento ai bimbi nati e/o residenti a Venezia
PLACELLA esprime apprezzamento per l’aver affrontato questo tema che dimostra la sensibilità della Città di Venezia. Deve esserci, però, la volontà dell’interessato ad accedere a questo riconoscimento.
PRES. GUZZO ricorda l’invito del Consigliere Bonzio a presentare, entro venerdì p.v., eventuali proposte e osservazioni. Propone di inviare il provvedimento in Consiglio comunale per la discussione. La Commissione acconsente e alle 12.55, esaurito l’ordine del giorno, dichiara chiusa la seduta.

 

 

 

 

Atti collegati
convocazione tabella presenze resoconto sintetico
leggi apri leggi
 
 
A cura della segreteria della Commissione
Pubblicato il 18-02-2014 ore 11:46
Ultima modifica 18-02-2014 ore 11:46
Stampa