Seduta del 22-01-2014 ore 14:30
Consiglieri componenti la Commissione: Maurizio Baratello, Pierantonio Belcaro, Sebastiano Bonzio, Renato Boraso, Giampietro Capogrosso, Antonio Cavaliere, Saverio Centenaro, Sebastiano Costalonga, Nicola Funari, Luigi Giordani, Giovanni Giusto, Bruno Lazzaro, Marta Locatelli, Carlo Pagan, Gian Luigi Placella, Andrea Renesto, Luca Rizzi, Gabriele Scaramuzza, Renzo Scarpa, Camilla Seibezzi, Christian Sottana, Davide Tagliapietra, Domenico Ticozzi, Gianluca Trabucco, Simone Venturini, Stefano Zecchi, Marco Zuanich, Michele Zuin
Consiglieri presenti: Pierantonio Belcaro, Giampietro Capogrosso, Antonio Cavaliere, Sebastiano Costalonga, Nicola Funari, Luigi Giordani, Bruno Lazzaro, Carlo Pagan, Gian Luigi Placella, Luca Rizzi, Gabriele Scaramuzza, Renzo Scarpa, Camilla Seibezzi, Davide Tagliapietra, Domenico Ticozzi, Gianluca Trabucco, Simone Venturini, Marco Zuanich, Pasquale Ignazio ''Franco'' Conte (sostituisce Maurizio Baratello), Giacomo Guzzo (sostituisce Andrea Renesto), Alessandro Scarpa (sostituisce Stefano Zecchi), Alessandro Vianello (sostituisce Renato Boraso)
Altri presenti: Assessore Angela Giovanna Vettese, Direttore Roberto Ellero.
Ordine del giorno della seduta
Alle ore 14.50, la Presidente della VI Commissione Camilla Seibezzi, costatata la presenza del numero legale, dichiara aperta la seduta e introduce la riunione di commissione ringraziando i presenti e dà la parola all’assessora Vettese.
VETTESE rende noto che le linee generali erano già state esposte nelle riunioni precedenti ed invita il direttore Ellero ad illustrare la situazione del Candiani.
ELLERO annuncia il buon andamento dell’attività del candiani dove la presenza ormai si attesta sui 35.000 presenze di Gennaio e di questo ne beneficia al centro culturale con un nuovo pubblico; il piazzale è stato rivitalizzato con l’insediamento di alcune attività commerciali anche se rimangono da ultimare alcune cose in galleria Barcella e varco del Toniolo. I fenomeni di vagabondaggio sono scomparsi dato che il posto è molto vissuto; bisogna garantire un’offerta culturale di qualità e competitiva attraverso la sinergia dell’attività tra pubblico e privato per attirare la gente nel centro cittadino. Si aspetta la definizione del budget per organizzare il programma delle atitvità tenendo presente che lo stanziamento nel 2013 era di 576.000 euro mentre nel 2010 si aggirava a poco meno di un milione; sono previste entrate per 70.000 euro ed attualmente sono impiegate 12 unità lavorative.
Alle ore 15.00 esce il consigliere Zuanich, entra il consigliere Lazzaro.
FUNARI domanda se ci e quali sono i rapporti tra il Comune e la ditta di Furlan.
ELLERO risponde che le due entità lavorano in piena autonomia anche se esiste una collaborazione sulla comunicazione; ci sono iniziative comuni come le presentazioni di libri; la partecipazione al Mestre film festival di cortometraggi; collaborazione nella mostra su Fellini assieme al cinema 0 di Pordenone ed infine c’è l’uso promiscuo della hall.
PLACELLA chiede di conoscere la probabile programmazione.
CAPOGROSSO afferma che senza l’approvazione del bilancio è difficile predisporre una programmazione; domanda se continua il lavoro di catalogazione di Mestre 900.
ELLERO replica che l’archivio di Mestre 900 è confluito nell’archivio della Comunicazione; ha ancora sede al Candiani ma sarà trasferito a Villa Erizzo quando sarà ultimato il Brolo.
Alle ore 15.10 esce il consigliere Cavaliere.
CAPOGROSSO suggerisce, nel caso si allungassero i tempi del trasferimento, di utilizzare il magazzino di via Pertini, sede dell’archivio comunale.
ELLERO spiega che l’obbiettivo è di digitalizzare tutto il materiale.
BELCARO domanda come vengono utilizzatigli spazi comunali dedicati alle attività culturali; ad oggi sembra che le tariffe applicate siano piuttosto alte con il risultato di non essere utilizzati quindi va fatta una riflessione su questa politica; c’è pure la questione della torre civica di Mestre che viene usata solo per ¾ settimane all’anno; il suo sotto utilizzo è evidente.
Alle ore 15.20 escono i consiglieri A.Scarpa e Tagliapietra.
VENTURINI suppone che ci siano delle realtà che lavorano nel campo della cultura a Mestre, domanda se ci sono delle linee guida, per la terraferma, da seguire per incentivare questo settore. L’Amministrazione comunale dovrebbe svolgere il ruolo di regia o almeno dare indicazioni agli operatori; a suo parere è difficile mettere in relazione su questo campo Venezia con Mestre; l’eco della Biennale arriva prima a Parigi che a Trivignano; chiede con quali politiche specifiche le Municipalità agiscono fra di loro per favorire l’attività culturale.
LAZZARO rende noto che a Trivignano da 9 anni c’è una sala polivalente convenzionata con l’Amministrazione e che viene sottoutilizzata dato che nessuno si accorge di questa struttura, quando il comitato locale organizza spettacoli di commedie la sala è sempre piena.
PLACELLA chiede che venga risposto alle domande già formulate e sull’attività del Teatro al parco della Bissuola.
VETTESE dichiara che quel teatro rappresenta il primo vero dispiacere per non essere riuscita a realizzare gli obbiettivi; i soggetti giusti per valorizzare il teatro c’erano ma manca l’agibilità per la quale sono necessari circa 200.000 euro che i Lavori Pubblici non hanno; è chiaro che il teatro per quell’area sarebbe un presidio.
Alle ore 15.30 entra il consigliere Pagan.
SEIBEZZI annuncia che sarebbe opportuno promuovere una riunione congiunta con la quarta commissione sull’argomento agibilità dei locali dedicati alla cultura.
VETTESE afferma che la percezione del territorio è diversa tra Mestre e Venezia, chi organizza i convegni preferisce il centro storico anche se esiste il problema di poter ospitare dei congressi di media importanza; per la terraferma purtroppo chi vuol fare qualcosa cerca di farlo in centro a Mestre e non a Trivignano, purtroppo; Mestre è una vera città ma ora bisogna sviluppare una sua prospettiva culturale. Molte manifestazioni culturali come il Festival della Politica è stato più agile organizzarla a Mestre; non bisogna svilire le iniziative dei giovani come l’attività del centro Monteverdi, anzi; quanto si svolge all’interno del forte Marghera dovrebbe essere rivisto e rimodulato; le iniziative della municipalità potrebbero essere di secondo livello ma non è sempre così dato che il livello culturale in Venezia è molto alto quindi c’è una parte della popolazione che non si riconosce su questo livello, infatti rappresenta la memoria del territorio e non bassa qualità; i prezzi dell’uso delle sale dipende dalla attrezzatura di cui sono fornite e quindi gli spazi della Torre civica di Mestre costano poco perché non sono attrezzate.
Alle ore 15.40 esce il consigliere Costalonga, entra il consigliere A. Scarpa.
ELLERO spiega che le sale devono essere gestite pienamente; al Candiani le sale vengono usate tantissimo dalle associazioni che svolgono azioni culturali con valenza pubblica; all’ultima pagina del giornale del Candiani è ben rappresentato quanto viene affermato; il centro culturale ha una sua linea culturale che prevede il coinvolgimento delle associazioni presenti nel territorio.
Alle ore 16.00 esce il consigliere Placella.
CAPOGROSSO condivide quanto illustrato dal direttore Ellero infatti una associazione fuori dal circuito culturale può benissimo trovare delle strutture a un minor costo di quelle del Candiani e condivide l’impegno per questo tipo di gestione del centro culturale.
Alle ore 16.00 escono i consiglieri Conte, Belcaro, Trabucco e A. Scarpa.
SEIBEZZI ricorda quanto avviene per la sala comunale di Venezia e la sua poca fruibilità. Riguardo a Forte Marghera sarebbe opportuno che l’assessora esponesse le sue idee.
VETTESE enuncia che la sala del camino dovrebbe essere attrezzata; sotto c’è la fondazione Luigi Nono quindi poco si può fare; quello spazio potrebbe essere gestito da enti culturali oppure da un solo ente che lo gestisce da solo ma che lo faccia fruttare. Su Forte Marghera potrebbe essere residenza per artisti con una programmazione culturale; le caserme sono poco agibili per effettuare delle mostre; non si capisce cosa stia facendo la Marco Polo System e suggerisce di fare un sopralluogo per verificare lo stato dei fatti.
TICOZZI ringrazia l’assessora per l’atteggiamento dichiarato verso Mestre come fosse una città normale; chiede informazioni sulla Provveditoria che è chiusa da 20 anni e che stante i lavori nella ex Pretura si potrebbe recuperare alla fruizione pubblica.
VETTESE dichiara che per sistemare la Provveditoria mancano sempre le risorse, i luoghi dedicati alla cultura dovrebbero essere fruibili anche per un presidio sociale più che culturale e ripete che per programmare bisogna coinvolgere anche la commissione competente dei Lavori Pubblici.
FUNARI afferma di essere meravigliato per quanto accade a Forte Marghera; rende noto di aver ricevuto il libro prodotto dalla Marco Polo molto costoso e lo ritiene uno spreco di risorse; fa presente l’opportunità di realizzare il museo di Mestre.
VETTESE dichiara che il controllo dell’attività delle fondazioni bancarie rappresenta un problema per il paese.
LAZZARO annuncia che se non verrà programmata la realizzazione di una sala teatrale a Trivignano, non voterà a favore del bilancio di previsione.
VETTESE ribatte di non essere in grado di decidere delle proposte annunciate e forse si potrebbe coinvolgere qualche associazione per realizzare queste opere.
Alle ore 16.25 esce il consigliere Guzzo.
Alle ore 16.30, il Presidente della IV Commissione Consiliare, Luigi Giordani, esaurito l’ordine del giorno, dichiara chiusa la seduta.
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