Seduta del 13-01-2014 ore 09:30
Consiglieri componenti la Commissione: Maurizio Baratello, Gabriele Bazzaro, Pierantonio Belcaro, Sebastiano Bonzio, Renato Boraso, Giuseppe Caccia, Cesare Campa, Antonio Cavaliere, Bruno Centanini, Saverio Centenaro, Pasquale Ignazio ''Franco'' Conte, Sebastiano Costalonga, Ennio Fortuna, Nicola Funari, Enrico Gianolla, Giacomo Guzzo, Jacopo Molina, Gian Luigi Placella, Luca Rizzi, Gabriele Scaramuzza, Alessandro Scarpa, Renzo Scarpa, Christian Sottana, Davide Tagliapietra, Giuseppe Toso, Gianluca Trabucco, Marco Zuanich, Michele Zuin
Consiglieri presenti: Maurizio Baratello, Gabriele Bazzaro, Pierantonio Belcaro, Giuseppe Caccia, Cesare Campa, Antonio Cavaliere, Saverio Centenaro, Pasquale Ignazio ''Franco'' Conte, Sebastiano Costalonga, Ennio Fortuna, Enrico Gianolla, Giacomo Guzzo, Jacopo Molina, Gian Luigi Placella, Luca Rizzi, Gabriele Scaramuzza, Alessandro Scarpa, Renzo Scarpa, Davide Tagliapietra, Giuseppe Toso, Gianluca Trabucco, Marco Zuanich, Claudio Borghello (assiste), Luigi Giordani (sostituisce Bruno Centanini), Marta Locatelli (sostituisce Michele Zuin), Camilla Seibezzi (sostituisce Sebastiano Bonzio), Simone Venturini (sostituisce Renato Boraso), Alessandro Vianello (assiste)
Altri presenti: Sindaco Giorgio Orsoni, Direttore Generale Marco Agostini, Direttore Luciano Marini, Direttrice Maria Maddalena Morino
Ordine del giorno della seduta
Alle ore 9:50, il Consigliere anziano Gabriele Scaramuzza saluta i convenuti e, constatata la presenza del numero legale, dichiara aperta la seduta.
ORSONI ribadisce che l’armamento di altri agenti della terraferma ha lo scopo di fronteggiare la recrudescenza della malavita e di rendere le turnazioni all’interno del corpo più flessibili.
TRABUCCO chiede se per ottenere il risultato annunciato sia necessario un provvedimento di Giunta, se decida il Dirigente o se sia necessario modificare il Regolamento. Evidenzia inoltre come sia sempre stato riportato che la nostra città è sicura e quindi non serva dotare altri agenti della pistola. Invita a rivedere l’organizzazione dei turni.
Alle ore 10:00 entra il consigliere Bazzaro e rileva la Presidenza della seduta.
PLACELLA ravvisa dal dibattito che la Giunta è in grado di decidere in autonomia e che le armi sembrerebbero avere una loro sistemazione all’interno della sezione.
COSTALONGA ricorda come nella precedente riunione i sindacati si erano dichiararti molto lontani dalle posizioni dell’Amministrazione. Solleva grosse perplessità al fatto di assegnare armi a personale non adeguatamente formato.
FORTUNA dichiara di essere contrario all’uso delle armi soprattutto per via delle precedenti negative esperienze. Rileva che il maggiore armamento delle forze di Polizia ha provocato un conseguente aumento dell’armamento anche da parte dei malviventi. Ricorda che, in controtendenza con la volontà di armare solo la terraferma, gli unici conflitti a fuoco si sono svolti in Centro Storico.
CACCIA dice di condividere la posizione di Fortuna e Trabucco: Venezia è una città sicura rispetto alle altre città e porta l’esempio di Piazzale Candiani che è stato riqualificato solo per merito delle nuove attività commerciali che vi si sono stabilite. Ricorda che la Polizia di Stato ha compiti ben diversi dalla Polizia locale. Rileva che il Comandante potrà trasferire chi non accetterà l’arma creando delle conseguenti distorsioni nelle carriere di quei dipendenti, mentre non si dovrebbero formare preferenze nei confronti di chi, invece, la accetterà. Concorda con l’assunto che meno armi ci sono per la strada meno rischi ci siano per tutti. Spiega che la ratio della precedente modifica al Regolamento prevedeva che si autorizzassero solo casi eccezionali e che se si procederà come preannunciato si andrà a stravolgere il volere espresso dal Consiglio comunale.
ORSONI ribadisce che il Regolamento già prevede che gli agenti possano essere dotati di armi su indicazione del Comandante e comunica che tra il nuovo personale non sono presenti obiettori di coscienza. Dichiara che la nostra città non abbia mai armato il suo personale in modo indiscriminato e che nel panorama nazionale siamo i più attenti a tal proposito. Spiega che armare solo alcuni agenti creerebbe delle rigidità nello svolgimento dei servizi: lo scopo è quello di organizzare il servizio al meglio tenendo conto delle esigenze di operatori e cittadini, per questo è richiesta una maggiore flessibilità.
Alle ore 10:20 il Sindaco lascia la riunione. Entrano i consiglieri Baratello (che rileva la presidenza della seduta) e Conte ed escono Bazzaro, Tagliapietra e Cavaliere.
VENTURINI ritiene che sia compito del Dirigente armare gli agenti in base alla sua valutazione del rischio.
CACCIA precisa che ci debba essere una precisa valutazione in tal senso.
AGOSTINI precisa che l’armeria esiste dal 1996 e che è stata trasferita da Cà Farsetti a Palazzo Poerio. Per quanto riguarda il deposito delle armi a fine servizio spiega che la normativa è diversa da Polizia di Stato a Polizia Locale: è infatti vietato ai nostri agenti portare l’arma con sé fuori servizio. Per questo motivo sono stati predisposti degli armadi blindati nelle sezioni dove potranno essere depositate le armi alla fine del turno. Afferma che i nostri agenti hanno seguito adeguato addestramento all’uso delle armi e che esiste l’intenzione di effettuare delle visite mediche specialistiche preliminari alla dotazione per determinare l’idoneità di ogni dipendente.
MARINI precisa che il nostro Regolamento è costruito sulla responsabilità del Comandante e dei Dirigenti. Il Consiglio comunale può decidere di non armare ma, ad oggi, ci si riferisce ad una normativa nazionale. Annuncia che sarà attivata una collaborazione con l’Esercito e il nostro Servizio Prevenzione per effettuare una indagine preliminare per verificare l’attitudine degli agenti all’uso delle armi. Conviene che la figura del vigile sia al cittadino diversa da quella del poliziotto, anche se ritiene necessario che la notte sia necessario l’uso delle armi quando si ingaggiano contatti con altri soggetti che potrebbero non riconoscere questa diversità.
SAIA (UIL) specifica che le osservazioni che andrà ad enunciare sono espressamente tecniche e non politiche. Ribadisce che gli operatori non hanno mai manifestato richiesta di maggior sicurezza. Fa presente che da ora in poi i vigili saranno sempre armati in ogni situazione, per esempio davanti alle scuole e nei mercati rionali.
Alle ore 10:45 esce il consigliere A. Scarpa ed entra Campa.
Chiede che siano precisati quali sono i servizi pericolosi per i quali è richiesto essere armati e fa notare che essere armati non provoca alcuna ottimizzazione del servizio. Ricorda che chi avrà l’arma guadagnerà di più poiché potrà essere impiegato con maggiore flessibilità. Sostiene che l’addestramento della Polizia di Stato è molto più approfondito rispetto al nostro. Prevede che l’armeria potrà essere usata solamente per chi andrà in vacanza e si allontanerà da casa e che non tutte le sezioni potranno avere l’armadio blindato. Dice che agli occhi di un malvivente dell’est chi ha un’arma ed è in divisa viene riconosciuto allo stesso modo. Ritiene che sino ad ora si siano armati gli agenti in modo indiscriminato.
LOMBARDO (DICCAP) dichiara di essere disponibile a un confronto senza pregiudizi sulla parte tecnica e non intende accettare posizioni demagogiche. Ribadisce che il Comandante può armare solo in casi eccezionali e che la nuova organizzazione porta diseguaglianze tra il personale di Venezia e quello di Mestre. Invita il Consiglio comunale a prendersi le sue responsabilità.
MARCHIORI (CGIL) si associa alla richiesta che il Consiglio intervenga sulla questione e rileva che sia il Centro Storico a essere più a rischio rispetto alla Terraferma.
GALLO (CGIL) propone di adottare l’uso dei giubbetti antiproiettile rispetto alle armi. Per quanto riguarda l’armeria sostiene che al momento gli operatori sono costretti a fine turno ad andare direttamente a casa limitando così la propria vita privata. Si dice non convinto che sarà possibile dotare ogni sezione di un’armeria con relativo armiere e propone, in alternativa, di assegnare le armi in via discontinuativa solo all’inizio di turni particolarmente pericolosi.
ALZETTA (CISL) ribadisce che la posizione della sua sigla sia diversa da quella delle altre e conferma il giudizio positivo all’armamento del corpo. Chiede garanzie sulla preannunciata formazione e sulla custodia in sezione dell’arma.
Alle ore 11:05 entrano i consiglieri Rizzi, Seibezzi e Borghello.
SCARPA (RSU) sostiene che la lettura data dai sindacati sia diversa da quella data dall’Amministrazione. Dice che il cittadino non sarà in alcun modo garantito dalle modifiche previste.
BARATELLO annuncia che le forze di maggioranza presenteranno in Consiglio un Ordine del Giorno teso a preservare la natura prevalentemente amministrativa del corpo di Polizia locale.
Alle ore 11:10 ringrazia tutti i convenuti e dichiara chiusa la seduta.
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