Seduta del 05-11-2013 ore 11:30
Consiglieri componenti la Commissione: Gabriele Bazzaro, Pierantonio Belcaro, Sebastiano Bonzio, Renato Boraso, Claudio Borghello, Cesare Campa, Giampietro Capogrosso, Antonio Cavaliere, Bruno Centanini, Pasquale Ignazio ''Franco'' Conte, Sebastiano Costalonga, Ennio Fortuna, Nicola Funari, Giacomo Guzzo, Lorenza Lavini, Bruno Lazzaro, Marta Locatelli, Jacopo Molina, Gian Luigi Placella, Luca Rizzi, Emanuele Rosteghin, Gabriele Scaramuzza, Alessandro Scarpa, Renzo Scarpa, Camilla Seibezzi, Christian Sottana, Giuseppe Toso, Simone Venturini
Consiglieri presenti: Pierantonio Belcaro, Sebastiano Bonzio, Claudio Borghello, Cesare Campa, Giampietro Capogrosso, Pasquale Ignazio ''Franco'' Conte, Sebastiano Costalonga, Ennio Fortuna, Giacomo Guzzo, Lorenza Lavini, Bruno Lazzaro, Jacopo Molina, Emanuele Rosteghin, Gabriele Scaramuzza, Alessandro Scarpa, Renzo Scarpa, Camilla Seibezzi, Giuseppe Toso, Simone Venturini, Giuseppe Caccia (assiste), Saverio Centenaro (sostituisce Marta Locatelli), Luigi Giordani (assiste), Domenico Ticozzi (sostituisce Antonio Cavaliere), Marco Zuanich (sostituisce Renato Boraso)
Altri presenti: Vicesindaco Sandro Simionato, Direttore Luigi Gislon, Delegati alle Politiche Sociali delle Municipalità, Direttori delle Municipalità, Responsabile di Servizio Paola Sartori
Ordine del giorno della seduta
Alle ore 11.45 il presidente Guzzo, constatata la presenza del numero legale, dichiara aperta la seduta e ricorda che quella di oggi è la seconda riunione per l’esame del documento all’ordine del giorno; sono stati invitati i rappresentanti delle municipalità, delle relative commissioni consiliari. Comunica inoltre che è stata consegnata una tabella riassuntiva della situazione degli affidi e degli inserimenti nelle comunità, dà quindi la parola alla responsabile di servizio Sartori.
SARTORI spiega che era stata chiesta la documentazione sintetica che rappresentasse la situazione e passa quindi ad illustrarla.
CAPOGROSSO invita a sistemare quanto descritto all’articolo 4 del regolamento perché a suo parere c’è una discrepanza da superare.
CENTENARO condivide la proposta di ascoltare i rappresentanti delle municipalità presenti.
SCARAMUZZA ritiene che esista una differenza molto elevata di spesa per i ricoveri in comunità da parte delle municipalità; esiste a suo parere la necessità di raggiungere una coerenza nei costi tra le varie realtà e ciò permetterebbe una migliore gestione delle risorse.
SARTORI spiega che differenza del numero di minori coinvolti deriva dalla differenza quantitativa degli abitanti di ciascuna municipalità come pure dalla composizione sociale; anche può determinare la differenza la diversa organizzazione delle municipalità ma comunque, in presenza di molti servizi, è logico che ci siano diversità interpretative che possono generare costi diversi. In molte situazioni non si riesce a trovare soluzioni positive poiché più enti possono intervenire anche con risorse proprie.
Alle ore 12.00 esce il consigliere Scarpa A., alle ore 12.05 escono i consiglieri Molina, Costalonga, Rizzi, Belcaro e Toso.
FORTUNA rileva che nella tabella consegnata non è descritta l’età dei minori coinvolti e ritiene che l’età sia un parametro dirimenti per definire i costi, domanda anche come il Comune attiva i controlli.
SARTORI illustra come vengono “formate” le famiglie e come vengono seguite dal centro affido intercomunale in modo tale che la conoscenza sia molto approfondita. Superata la formazione queste rimangono in attesa dell’affido. I dati ci sono e si può affermare che l’età prevalente dei bambini va dai 6 ai 12 anni. Una volta inserito il bambini la famiglia affidataria viene seguita con visite e colloqui settimanali nel breve periodo e poi ad intervalli sempre più ampi.
SCARPA R. rileva che verificando le due tabelle allegate al provvedimento appare la diminuzione del 15% dei minori inseriti nelle comunità diurne, domanda perché esiste la differenza procapite affrontata nelle diverse municipalità.
SARTORI ribatte che la spesa è dovuta dalla differenza del numero di giornate di permanenza in comunità; come pure dalla differenza del lavoro da svolgere per l’assistenza e l’accompagnamento.
Alle ore 12.20 escono i consiglieri Zuanich e Rosteghin.
MARRI Chiara puntualizza alcune osservazioni sul regolamento proposto: all’articolo 9 punto C suggerisce di modificare l’assenza dell’obbligo della famiglia di provenienza di concorrere alle spese anche se economicamente potrebbero sostenerle; all’articolo 10 punto G prevedere la possibilità da parte delle famiglie affidatarie di rinunciare al contributo per poter impiegare le risorse risparmiate verso gli affidi d’urgenza; all’articolo 11 punto 3 riverificare gli importi e aumentarli. La durata dell’affido oltre i 5 anni sono molti in Venezia, si dovrebbe tutelare l’affido o l’adozione “lieve”. Quando il bambino diventa adottabile viene tolto alla famiglia e nel regolamento dovrebbe essere previsto, senza entrare in contrasto con la legge, la possibilità di poter mantenere la situazione pregressa.
Alle ore 12.30 entra il consigliere Costalonga ed esce il consigliere Fortuna, alle ore 12.35 escono i consiglieri Campa e Ticozzi.
SARTORI spiega che la durata dell’affido prevista dal regolamento è coerente con quanto previsto dalla norma, sempre nei casi in carico all’Amministrazione comunale il bambino non è mai stato escluso. L’affido è solo etero familiare, illustra le modalità con le quali avviene l’affido. L’affido intrafamiliare è seguito dal Comune anche se non obbligatorio e la possibilità di rifiutare il contributo è già prevista, l’adozione è un provvedimento che può prendere solo il giudice; sulla decurtazione dell’entità del contributo ricorda che anche i rappresentanti della municipalità di Venezia hanno partecipato al gruppo di lavoro che ha formulato queste proposte; la famiglia parentale può ricevere il contributo solo se si ravvisa la necessità.
Alle ore 12.40 entrano i consiglieri Lazzaro e Scarpa A e quest’ultimo esce alle ore 12.50.
SCARPA R domanda perché e quale è la differenza della spesa tra Marghera e Mestre.
SARTORI ripete che la composizione sociale delle due municipalità è storicamente molto diversa, a Chirignago e Zelarino i legami familiari sono ancora molto forti e quindi le famiglie sono molto solidalidali.
CAPOGROSSO suggerisce di aggiungere all’articolo 10 lettera G “salvo espressa rinuncia”.
Alle ore 13.00 entra il consigliere Campa.
BONZIO afferma che bisogna capire di più cosa significa l’entità dei contributi previsti, specificare meglio quanto previsto tra l’articolo 10 comma 1 lettera H e articolo 11 comma 2 lettera E e riflettere sulla questione magari distinguendo ulteriormente i casi. Sostiene che la proposta di integrazione dell’articolo 14 è positiva.
DEL TODESCO premette di essere in rappresentanza anche del presidente della municipalità, Enzo, ricorda che la proposta presentata è il frutto del lavoro dei molti servizi interesati alla questione; si tratta di un regolamento affinato dall’esperienza delle varie municipalità oltre che da quelle dei servizi centrali. Prende atto che la precedente riunione della commissione aveva trattato gli stessi argomenti ed erano già stati sottolineati dal dibattito. Spiega quindi i criteri che hanno supportato la proposta ed anche la possibilità di erogazione dei contributi. E’ difficile individuare dei criteri omogenei. Nella municipalità grazie al lavoro svolto, l’economia stimata in 40.000 euro rispetto a quanto assegnato sarà indirizzata al fondo di solidarietà delle municipalità.
PUPPINI Chiara afferma che il territorio della municipalità di Mestre è molto variegato socialmente; il regolamento dovrebbe essere sottoposto anche al vaglio delle municipalità.
Alle ore 13.15 il presidente Guzzo ricorda che il provvedimento è stato già discusso nelle commissioni competenti delle municipalità e preso atto di quanto emerso dal dibattito propone di licenziare la proposta di deliberazione in discussione e dichiara chiusa la riunione.
La commissione approva.
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