Seduta del 24-10-2013 ore 11:30
Consiglieri componenti la Commissione: Gabriele Bazzaro, Sebastiano Bonzio, Renato Boraso, Claudio Borghello, Giuseppe Caccia, Cesare Campa, Giampietro Capogrosso, Antonio Cavaliere, Saverio Centenaro, Pasquale Ignazio ''Franco'' Conte, Sebastiano Costalonga, Ennio Fortuna, Nicola Funari, Luigi Giordani, Giovanni Giusto, Bruno Lazzaro, Marta Locatelli, Jacopo Molina, Gian Luigi Placella, Andrea Renesto, Luca Rizzi, Emanuele Rosteghin, Gabriele Scaramuzza, Alessandro Scarpa, Renzo Scarpa, Domenico Ticozzi, Gianluca Trabucco, Simone Venturini
Consiglieri presenti: Gabriele Bazzaro, Sebastiano Bonzio, Renato Boraso, Claudio Borghello, Giampietro Capogrosso, Antonio Cavaliere, Saverio Centenaro, Pasquale Ignazio ''Franco'' Conte, Ennio Fortuna, Nicola Funari, Luigi Giordani, Jacopo Molina, Gian Luigi Placella, Luca Rizzi, Emanuele Rosteghin, Gabriele Scaramuzza, Alessandro Scarpa, Renzo Scarpa, Domenico Ticozzi, Gianluca Trabucco, Giacomo Guzzo (sostituisce Andrea Renesto), Carlo Pagan (sostituisce Sebastiano Costalonga), Camilla Seibezzi (sostituisce Giuseppe Caccia), Davide Tagliapietra (sostituisce Bruno Lazzaro), Marco Zuanich (sostituisce Simone Venturini)
Altri presenti: Direttore Paolo Diprima, Dirigente Andrea Ruggero, Funzionario Antonella Stocco, Amministratore Unico di P.M.V. S.p.A. Antonio Stifanelli
Ordine del giorno della seduta
Alle ore 11:40 il presidente Rizzi, constatata la presenza del numero legale, dichiara aperta la seduta e cede la parola al consigliere Capogrosso sull’ordine dei lavori.
CAPOGROSSO evidenzia come la documentazione pervenuta sia molto corposa e di difficile interpretazione e che il tempo messo a disposizione per il suo esame sia troppo limitato.
FORTUNA afferma che le audizioni abbiano svelato degli aspetti sconosciuti relativamente alle operazioni prese in esame. Evidenzia come nell’audizione del Sindaco non sia stata data la possibilità ai consiglieri di dibattere e intervenire nel merito. Ritiene sia indispensabile chiedersi il da farsi e invita ogni consigliere a fare delle proposte concrete.
RIZZI replica che ogni perplessità era già stata evidenziate anche con i vicepresidenti e si associa all’invito rivolto ai consiglieri di condividere tutte le loro proposte. Cede la parola all’amministratore unico di PMV.
STIFANELLI legge l’elenco della documentazione relativa al bando del 2003 per la realizzazione della rete tranviaria pubblicato da ACTV. Ricorda che solo in seguito subentrerà PMV nella gestione dell’operazione. Dichiara come siano state staccate fatture per circa 35 milioni di euro e che a PMV non sia mai pervenuta direttamente la dettagliata composizione dell’ATI che sta realizzando il tram, eccezione fatta per una comunicazione dalla quale si poteva desumere la percentuale di composizione. Illustra come avvenga di norma la rendicontazione: dal registro di contabilità vengono via via pagate le fatture in base all’avanzamento dei lavori. Ricorda che lo Stato interviene per il 60% delle quote pagate e precisa che il pagamento viene effettuato mano a mano che sono trasferiti i quattrini da Roma. Fa sapere che durante lo scorso agosto (e per tre mesi di seguito) gli uffici di PMV sono stati visitati dagli ispettori dell’Agenzia delle Entrate per controllare la lista dei fornitori.
CAPOGROSSO fa riferimento alla lista delle società collegate a Mantovani e chiede di specificare meglio la frase “non emessi pagamenti a nessun titolo”.
Alle ore 12:00 escono i consiglieri Funari, Bazzaro e Cavaliere.
Evidenzia come poiché la composizione dell’ATI non è mai stata chiara probabilmente non è stato mai possibile quantificare il lavoro fatto da ogni singola azienda intervenuta. Chiede di fornire l’elenco di tutti i direttori lavori e RUP succedutesi ai cantieri realizzati.
FORTUNA chiede se ci siano state delle contestazioni giudiziarie.
BORASO sottolinea che i lavori per la realizzazione della rete sono iniziati dall’agosto 2005 ma sono ancora aperti. Dà per scontato che le fatture siano tutte corrette ma nonostante ciò esistono ancora delle riserve. Si chiede se le vicende giudiziarie abbiano avuto delle conseguenze nei cantieri.
BONZIO chiede chiarimenti sulle ipotesi progettuali che sono poi state scartate come quelle che prevedevano il passaggio del tram in via Torino.
PLACELLA fa riferimento alla pagina 3 della procedura negoziata per la realizzazione dell’opera e rileva come ci siano state delle prescrizioni stringenti sulla presentazione dei documenti che hanno portato alla scelta “obbligata” della Lohr. Puntualizza che i tempi di consegna dell’opera dovevano rimanere entro gli 850 giorni e che l’impegno a mantenere stabile i costi della fornitura del materiale di ricambio si limitano a sei anni. Si associa alla richiesta di conoscere se le inchieste giudiziarie abbiano influito nello sviluppo dei cantieri. Chiede se ci fossero state delle avvisaglie dello scoppio dell’inchiesta e se Mantovani sia intervenuta per non modificare il tracciato poi definito.
STIFANELLI afferma di non conoscere il sistema di suddivisione dei lavori all’interno dell’ATI.
CAPOGROSSO invita a concentrarsi sui rapporti con la Mantovani e chiede se sia possibile esaminare i documenti relativi ad ogni singola operazione nell’ambito di tutti i cantieri attivati. Chiede come siano state gestite le richieste relative agli aggiornamenti dei costi.
STIFANELLI sostiene che trentacinque milioni sui 200 preventivati per l’opera siano una percentuale non significativa. Dichiara che solo di recente PMV è stata messa in grado di definire ogni cantiere e chi lo sta eseguendo. Riguardo all’aggiornamento dei costi informa che essi vengono forniti da un unico studio di progettazione. Assicura che fornirà i nominativi relativi ai direttori lavori e ai RUP. Informa che le uniche due contestazioni si sono verificate per la causa in corso del Condominio Splendid con Mantovani per Piazzale Cialdini e per la rottura dei fissaggi dei cavi della rete elettrica del tram. Spiega che in caso di contestazioni risponde la singola impresa e non l’ATI e quindi in questo caso la causa è stata intentata con Gemmo per recuperare il danno d’immagine e i costi aggiuntivi. Informa che esistevano delle riserve da parte delle imprese, ma dopo il riaffidamento dell’opera su S. Giuliano le stesse hanno garantito che saranno ritirate.
Alle ore 12:25 escono i consiglieri Boraso e Fortuna ed entra Tagliapietra.
Fa sapere che l’indagine giudiziaria non ha provocato alcun rallentamento ai lavori e, infatti, la Mantovani sta completando le opere di sua spettanza; inoltre conferma che è in corso la valutazione sul percorso che prevede un arrivo alternativo in città storica a S. Basilio. Per quanto riguarda la formulazione del bando si presumeva potessero partecipare almeno due aziende. Conferma che i lavori si sarebbero dovuti concludere entro il 2007 ma nel frattempo si sono accumulati dei ritardi non preventivabili la cui causa è dovuta al 70% allo spostamento dei sottoservizi che hanno obbligato alla variazione del tracciato e a un aumento dei costi per un totale di circa 28 milioni di euro. Sulle probabili variazioni dei costi di manutenzione e fornitura delle vetture spiega che tutte le vetture sono state consegnate e che la nuova Lohr ha garantito le stesse condizioni previste dal contratto a suo tempo stipulato.
RUGGERO precisa che Mantovani aveva presentato un project financing sulla nuova tratta del valore di 102 milioni di euro ma la proposta è stata rifiutata.
RIZZI cede la parola al dirigente Diprima per l’approfondimento della seconda operazione in esame.
DIPRIMA informa che le due operazioni di cessione riguardano quote di piccola minoranza per un totale di circa 3 milioni di euro e poiché l’iter che le ha accompagnate è simile andrà a illustrarle contestualmente. Informa che in entrambi i casi la prima procedura di gara non era andata a buon fine. Il Consiglio comunale aveva dichiarato non strategiche le proprietà e quindi aveva bandito le gare e poi trattative con altri soci (Comune di Vicenza, Provincie di VI e VE). Nel frattempo all’autostrada Serenissima era stata revocata la concessione autostradale e quindi era priva di asset. Si era quindi passati alla trattativa privata. Tra i soggetti interessati si era fatta avanti la Mantovani che aveva in corso altre acquisizioni in altre partecipazioni autostradali venete in quanto spesso partecipante alla costruzione delle stesse. La Mantovani formalizza quindi la sua manifestazione d’interesse alla quale segue la determina e poi il preliminare di vendita (finché passano i termini della prelazione). Infine si arriva alla chiusura della vendita che riporta un prezzo valutato con molta attenzione e che è in sintonia con il valore patrimoniale delle società.
PLACELLA ritiene che sicuramente non ci siano state delle irregolarità nelle procedure di vendita ma pone delle riserve di opportunità. Rileva che le parti interessate in queste vendite sono sempre le stesse e che le stesse si concretizzano sempre a fine anno e contribuiscono sempre al rispetto del patto di stabilità. Suggerisce di prevedere una rotazione dei soggetti interloquiti che beneficiano delle aste andate deserte.
MOLINA ribadisce che la dismissione fu decisa dal Consiglio comunale che giudicò non strategiche le partecipazioni. Lo stesso Consiglio invitò a ricercare alleanze con altri enti che però non andarono a buon fine. Afferma di non rilevare alcuna illegittimità.
PLACELLA visto che la funzione della Commissione è quella di indagare sui rapporti con Mantovani suggerisce di prendere in considerazione anche l’opportunità di stringere rapporti sempre con gli stessi soggetti alimentando una sospetta ripetitività. Invita a non fornire ulteriore “carne al fuoco” alla Magistratura e a esaminare con la massima puntualità i soggetti con cui relazionarsi.
DIPRIMA dichiara che quelle espresse dal consigliere Placella sono le stesse preoccupazioni dell’Amministrazione e pone l’attenzione su due aspetti rilevanti. Per primo fa sapere di essersi premurato di che in sede di stipula il soggetto firmatario avesse tutti i requisiti morali per partecipare e, ancora prima, che il contraente avesse tutte le caratteristiche e tutti i requisiti richiesti anche per partecipare alle gare. Per questi motivi sono state fatte tutte le verifiche possibili alla Cancelleria del Tribunale. Inoltre che si è cercato di negoziare con più soggetti possibili ma non è mai stata presentata un’offerta alternativa.
RIZZI ringrazia i commissari per il loro contributo e rileva ancora una volta che la Commissione è tanto più efficace quanto più i consiglieri preparano i lavori e incalzano ospiti e convenuti con i loro interventi.
CENTENARO segnala che ancora non è stata consegnata tutta la documentazione suppletiva richiesta sulla chiusura dell’evento Coppa America.
Alle ore 13:10 il presidente Rizzi, ringraziati tutti i convenuti, dichiara chiusa la seduta.
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