Logo della Città di Venezia
Sei in: Home > Comune > Consiglio comunale archivio 2010-2014 > Commissioni consiliari > Commissione d'indagine > Archivio atti > Verbale
Contenuti della pagina

Commissione d'indagine - Verbale

Seduta del 14-10-2013 ore 11:00

 

Consiglieri componenti la Commissione: Gabriele Bazzaro, Sebastiano Bonzio, Renato Boraso, Claudio Borghello, Giuseppe Caccia, Cesare Campa, Giampietro Capogrosso, Antonio Cavaliere, Saverio Centenaro, Pasquale Ignazio ''Franco'' Conte, Sebastiano Costalonga, Ennio Fortuna, Nicola Funari, Luigi Giordani, Giovanni Giusto, Bruno Lazzaro, Marta Locatelli, Jacopo Molina, Gian Luigi Placella, Andrea Renesto, Luca Rizzi, Emanuele Rosteghin, Gabriele Scaramuzza, Alessandro Scarpa, Renzo Scarpa, Domenico Ticozzi, Gianluca Trabucco, Simone Venturini

 

Consiglieri presenti: Sebastiano Bonzio, Claudio Borghello, Giuseppe Caccia, Cesare Campa, Giampietro Capogrosso, Antonio Cavaliere, Saverio Centenaro, Pasquale Ignazio ''Franco'' Conte, Sebastiano Costalonga, Ennio Fortuna, Nicola Funari, Luigi Giordani, Bruno Lazzaro, Marta Locatelli, Jacopo Molina, Gian Luigi Placella, Luca Rizzi, Emanuele Rosteghin, Gabriele Scaramuzza, Alessandro Scarpa, Renzo Scarpa, Domenico Ticozzi, Gianluca Trabucco, Giacomo Guzzo (sostituisce Andrea Renesto), Marco Zuanich (sostituisce Simone Venturini)

 

Altri presenti: Sindaco Giorgio Orsoni, Direttore Generale Marco Agostini, Direttore Luigi Bassetto, Funzionario Antonella Stocco, Presidente PMV Antonio Stifanelli

 

Ordine del giorno della seduta

  1. Audizione del Sindaco del Comune di Venezia e successivo dibattito relativamente alle finalità della Commissione e ai temi, che sono stati affrontati nel corso dell’attuale mandato amministrativo, di seguito elencati: MOF, Coppa America, Cantieri del tram, Vendita azioni società autostrade A4, Ex Ospedale al Mare del Lido di Venezia, MOSE.

Verbale

Alle ore 11:15 il presidente Rizzi, constatata la presenza del numero legale, dichiara aperta la seduta e cede la parola al Sig. Sindaco.

ORSONI premette che tutti gli argomenti all’ordine del giorno sono già stati trattati dai consiglieri durante la discussione degli atti procedurali che li hanno accompagnati ad eccezione di quelli che sono stati direttamente gestiti dal Commissario straordinario governativo.
Per quanto riguarda il MOF spiega che la Mantovani ha acquisito dal 19/12/2012 Venice Campus. Ricorda che la genesi dell’operazione ha avuto origine con l’adozione della delibera di Consiglio 130 del 2009; nello stesso anno il Consiglio comunale ha monetizzato il costo della struttura. Successivamente si è andati incontro alle richieste degli operatori di non trasferirsi presso i terreni di via Porto di Cavergnago perché giudicati non idonei ad ospitare le loro attività. Infine Venice Campus ha proposto l’opzione Fusina in collaborazione al costituendo Terminal Traghetti. Informa che l’accordo finale prevede che via Porto di Cavergnago resta al Comune mentre Venice Campus propone la soluzione Fusina con gli attuali proprietari del futuro Terminal Traghetti e cioè Venice Ro. Port.MoS. Nel frattempo gli operatori potranno rimanere in via Torino sino a che non sarà realizzata la struttura di Fusina.

CAPOGROSSO chiede quali siano i tempi previsti per lo spostamento nel nuovo insediamento.

ORSONI afferma che dalla primavera del 2014 il terminal dovrebbe essere ultimato e quindi, di conseguenza, anche il MOF dovrebbe essere di conseguenza trasferito.

CAPOGROSSO ricorda che il primo provvedimento prevedeva che nessun onere per il trasloco fosse a carico del Comune e si chiede se la premessa sia stata rispettata.

BASSETTO conferma la premessa e spiega che allo stato delle cose il Comune di Venezia ha incassato 26 milioni di euro e ha in più la disponibilità del terreno di via Porto di Cavergnago. Informa che per la realizzazione della struttura di Fusina il Comune dovrà investire le risorse necessarie.

LOCATELLI invita a concentrarsi sui rapporti con la Mantovani e sull’aspetto della valorizzazione dei terreni di via Torino.

BASSETTO ricorda che alla cessione dei terreni la Mantovani non faceva ancora parte della compagine societaria vincitrice. Ricorda che alla gara bandita aveva partecipato e vinto Venice Campus la quale avrebbe dovuto costruire il nuovo mercato in altra area e contestualmente per aggiudicarsi la gara ridurre al minimo le cubature in via Torino.

CACCIA invita a far concludere il Sindaco nella sua relazione per poi aprire il dibattito visto che ha annunciato che dovrà lasciare la commissione tra breve.

ORSONI per quanto concerne la Coppa America racconta che già nel dicembre del 2010 la Presidenza del Consiglio dello Stato segnalò al Sindaco la volontà da parte degli organizzatori della Coppa di fare tappa a Venezia. Spiega che gli stessi avrebbero richiesto una “fee” di 5 milioni di euro per inserire nella loro programmazione la tappa veneziana ma che già allora non esisteva né la disponibilità né la volontà di investire una cifra simile. Prosegue nel racconto e ricorda di essere stato invitato a Lisbona a fine luglio del 2011, in occasione di una regata della Coppa America, per proseguire nella trattativa. Fa sapere che, in quella sede, le pretese di “fee” furono abbassate a 750.000 euro annui da spalmare su un biennio. A quel punto inizia una ricerca di eventuali sponsor alla manifestazione tra le aziende operanti in città. Si proposero allo scopo Consorzio e Thetis per via della possibile relazione della manifestazione con il progetto di Est Capital del nuovo porto turistico del Lido. Dichiara che la sua preoccupazione principale fosse che nulla dovesse ricadere sulle casse del Comune. Trovato quindi chi garantisse la “fee” prevista si siglò il contratto con gli americani e fu costituito il Comitato Vivere - Venezia che pagò tutte le spese di ospitalità. Infine ricorda come quest’anno gli organizzatori si “tirarono indietro” per motivi di budget e di conseguenza il Comune chiese di essere indennizzato.

CACCIA chiede che sia dedicata una seduta della Commissione sull’argomento Coppa America.

CENTENARO fa riferimento a un decreto ingiuntivo inviato al Comune per coprire spese riferite alla manifestazione svolta.

ORSONI specifica che non di decreto ingiuntivo si tratta ma bensì di fattura staccata da Difesa Servizi dovuta per l’apertura dell’Arsenale al pubblico, fattura che è stata regolata da Vivere Venezia.

MOLINA evidenzia come esistano delle specifiche interpellanze sull’argomento che ancora non hanno avuto risposta.

LOCATELLI chiede sia messa a disposizione la documentazione concernente la ricerca degli sponsor.

ORSONI accenna alla partita dei cantieri del tram: spiega che la storia è molto lunga e che finalmente dovrebbe concludersi entro il 2014 per quanto riguarda il progetto originale. Solo dopo sarà presa in considerazione l’ipotesi di realizzare un capolinea anche a S. Basilio. Invita l’Amministratore Unico Stifanelli a rendersi disponibile ad una seduta ad hoc della Commissione.
Sul tema autostrade informa che il Comune aveva la proprietà del 3% sulla Serenissima e solo dello 0,17% sulla Brescia – Padova ed entrambe le partecipazioni non erano strategiche. Infatti sin dal luglio del 2007 erano state avviate le procedure di dismissione. Purtroppo tutte le gare andarono deserte in quanto la partecipazione non era appetibile e non dava luogo ad alcuna forma di controllo sulle società. Solo dopo l’apertura della trattativa privata fu possibile trovare un accordo con la Mantovani per la loro cessione.
Per quanto riguarda la vicenda dell’ex Ospedale al Mare ricorda che la vicenda è stata gestita dall’origine da un Commissario governativo e solo di recente è passata alla gestione comunale. Precisa che la partecipazione di Mantovani nel fondo Venice Real 2 di Est Capital è del 20%. Dichiara di non avere nulla da segnalare sui rapporti con Mantovani in questo contesto. Per quanto concerne invece i rapporti con Est Capital spiega che il contratto è stato recentemente contestato con l’effetto di avere inizialmente bloccato la restituzione della caparra di 31 milioni di euro che poi invece il giudice cautelare ha sbloccato. Ad oggi il Comune sta istruendo la causa di merito per riprendere nelle proprie disponibilità il bene e successivamente rimetterlo in gara. Sottolinea che nel frattempo l’area della Favorita è stata stralciata dalla vendita e che l’operazione sta procedendo di pari passo con la partita del nuovo Palazzo del Cinema.
Prosegue con il tema del MOSE e premette che l’operazione sta costando moltissimo alla Città tutta. Prende come esempio il Comune di Roma e spiega che è come esistessero due Comuni: Roma Capitale (trasformata in bad company) e la Città di Roma a cui sono stati recentemente consolidati dallo Stato debiti per 12 miliardi di euro. Nel frattempo informa che Roma Capitale sta già chiedendo che le vengano ripianati 800 milioni di nuovi debiti. Per questo motivo ricorda che nel Comitatone del Luglio 2011 ha votato contro alla nuova attribuzione dei fondi per la realizzazione del MOSE subordinandoli all’erogazione del contributo alla manutenzione della città d’acqua. Afferma che la futura gestione del MOSE non deve vedere il Comune come estraneo e auspica che le nuove competenze possano fare capo alla Città. Denuncia sia in atto un tentativo di tenere fuori il Comune da questa partita e invita a considerare la laguna come parte integrante della Città. Immagina il Magistrato alle Acque come un organismo consortile con la partecipazione di tutti gli enti interessati. Dichiara che la salvaguardia dovrà diventare preminente nel governo della Città.

LOCATELLI invita a valutare in Commissione tutti gli atti precedentemente adottati.

PLACELLA dichiara il suo imbarazzo a dover essere pronto a discutere di tutti i temi oggi illustrati. Riferendosi al MOF constata che da una operazione di riqualificazione immobiliare si sia passati ad una semplice operazione di bilancio funzionale al rispetto del patto di stabilità. Per quanto concerne il MOSE trova che sia stato inopportuno partecipare ad una inaugurazione con soggetti che sono toccati dall’inchiesta giudiziaria. Ricorda che i festeggiamenti sono stati pagati con i soldi dei cittadini. Ritiene che la gestione futura dovrà essere valutata con cura. Afferma che la Città sta progressivamente collassando.

CACCIA ricorda che compito della Commissione è ripristinare la legalità e quindi potrebbe essere utile dare indicazioni al Sindaco su come improntare la nuova gestione in base alle risultanze dei suoi lavori. Sulla cerimonia di inaugurazione ritiene necessario che il Sindaco debba rapportarsi con i soggetti che stanno realizzando l’opera.

Alle ore 12:30 il Sindaco abbandona i lavori della commissione e il Presidente Rizzi, ringraziati tutti i convenuti, dichiara chiusa la seduta.

 

 

 

 

Atti collegati
convocazione tabella presenze resoconto sintetico
leggi apri leggi
 
 
A cura della segreteria della Commissione
Pubblicato il 22-01-2014 ore 15:46
Ultima modifica 22-01-2014 ore 15:46
Stampa