Seduta del 15-05-2013 ore 15:00
congiunta alla IV Commissione, alla VI Commissione, alla VII Commissione e alla X Commissione
Consiglieri componenti le Commissioni: Maurizio Baratello, Gabriele Bazzaro, Pierantonio Belcaro, Sebastiano Bonzio, Renato Boraso, Claudio Borghello, Giuseppe Caccia, Cesare Campa, Giampietro Capogrosso, Antonio Cavaliere, Saverio Centenaro, Pasquale Ignazio ''Franco'' Conte, Sebastiano Costalonga, Nicola Funari, Luigi Giordani, Giovanni Giusto, Giacomo Guzzo, Valerio Lastrucci, Lorenza Lavini, Bruno Lazzaro, Marta Locatelli, Michele Mognato, Jacopo Molina, Carlo Pagan, Gian Luigi Placella, Andrea Renesto, Luca Rizzi, Emanuele Rosteghin, Gabriele Scaramuzza, Alessandro Scarpa, Renzo Scarpa, Camilla Seibezzi, Christian Sottana, Davide Tagliapietra, Domenico Ticozzi, Giuseppe Toso, Gianluca Trabucco, Simone Venturini, Alessandro Vianello, Stefano Zecchi, Marco Zuanich, Michele Zuin
Consiglieri presenti: Gabriele Bazzaro, Pierantonio Belcaro, Sebastiano Bonzio, Renato Boraso, Claudio Borghello, Giuseppe Caccia, Giampietro Capogrosso, Antonio Cavaliere, Saverio Centenaro, Pasquale Ignazio ''Franco'' Conte, Sebastiano Costalonga, Nicola Funari, Luigi Giordani, Giacomo Guzzo, Valerio Lastrucci, Lorenza Lavini, Jacopo Molina, Carlo Pagan, Gian Luigi Placella, Andrea Renesto, Luca Rizzi, Emanuele Rosteghin, Gabriele Scaramuzza, Alessandro Scarpa, Davide Tagliapietra, Domenico Ticozzi, Gianluca Trabucco, Simone Venturini, Alessandro Vianello, Marco Zuanich, Ennio Fortuna (assiste)
Altri presenti: Assessore Urbanistica Ezio Micelli, Assessore Patrimonio Bruno Filippini, Funzionario Urbanistica Nicola Rossi, Presidente della Municipalità di Mestre Centro
Ordine del giorno della seduta
Alle ore 15.10, il Presidente della V Commissione Consiliare, Giampietro Capogrosso, assume la presidenza delle Commissioni congiunte e, constatata la presenza del numero legale, dichiara aperta la seduta.
CAPOGROSSO ricorda ai consiglieri comunali che la riunione odierna è stata convocata per permettere gli interventi dei consiglieri comunali che la scorsa volta non erano potuti intervenire per mancanza di tempo. Interviene come consigliere comunale ritenendo che la deliberazione di Giunta Comunale permette un inizio reale del recupero di Forte Marghera per la cittadinanza grazie alla conoscenza su cosa si può realizzare e come intervenire. Ricorda che la passata Amministrazione aveva approntato un progetto diverso delegando al privato tutta la gestione ma attuando un processo non aperto alla città. Con il P.d.R. ogni soggetto interessato potrà valutare concretamente cosa si potrà fare all’interno del compendio, grazie allo studio effettuato in collaborazione con la Soprintendenza ai Beni Architettonici e Paesaggistici di Venezia. Alla Direzione Patrimonio spetterà l’onere di predisporre un bando aperto a tutti per verificare le capacità reali per interventi di recupero in tempi accettabili e sotto la regia pubblica dell’Amministrazione Comunale.
Alle ore 15.15 entrano i consiglieri Saverio Centenaro, Pierantonio Belcaro e Valerio Lastrucci.
SCARAMUZZA condivide il percorso di “riavvio” della procedura su Forte Marghera al fine della piena fruibilità e della gestione pubblica degli interventi, dopo il precedente tentativo di bando che demandava al soggetto privato l’attuazione. Ricorda che molte volte si è discusso sul futuro di Forte Marghera e l’adozione da parte della Giunta del P.d.R. è l’ultima possibilità concreta di azione reale nell’ambito perché le dichiarazioni non restino mere intenzioni programmatorie. Ritiene che sia stato fatto un ottimo lavoro di catalogazione dei singoli immobili presenti in collaborazione con la Soprintendenza ai Beni Architettonici e Paesaggisti di Venezia, e anche la previsione di vocazione culturale, intesa sia come fruizione che produzione, è la migliore soluzione in coerenza con la nuova idea della città di Mestre con il quartiere culturale che si svilupperà con il museo M9 e il Centro Candiani. Ritiene che ora si apre la fase importante della presentazione di osservazioni, auspicando che sia possibile una loro discussione con i consiglieri, al fine di arrivare alla predisposizione del bando, unico strumento esecutivo per l’individuazione dei soggetti, con un processo di condivisione delle scelte in seno alle Commissioni Consiliari. Aggiunge che bisogna pensare allo sviluppo di Forte Marghera con un rango Europeo e in considerazione della città metropolitana di Venezia, altrimenti si rischia di fallire con un progetto non realizzabile. Ritiene che il problema delle risorse non sia in capo all’Amministrazione Comunale ma ai futuri partecipanti del bando, che grazie alla ricognizione fatta sono nelle possibilità di conoscere entità delle possibili trasformazioni e interventi per partecipare coerentemente al bando, mentre in capo al Comune di Venezia resterebbe la regia generale e l’incentivo nei progetti per un recupero più sostenibile possibile. Conclude ricordando che tra qualche anno a Forte Marghera non sarà recuperata solo una parte ma tutti gli edifici grazie al P.d.R..
Alle ore 15.30 entrano i consiglieri Nicola Funari e Jacopo Molina, ed esce il consigliere Sebastiano Costalonga.
BONZIO crede che la Delibera di Giunta nr. 114/2013 rappresenti un buon lavoro ed un ritorno alla realtà come previsioni di insediamento al fine di un recupero pieno del Forte e la sua restituzione alla cittadinanza. Ritiene che le diverse progettualità presentate in passato non tenessero conto dei diversi vincoli e limitazioni presenti nell’ambito, che invece adesso grazie al lavoro svolto in collaborazione con la Soprintendenza è conosciuto e valutabile a priori. Ritiene fondamentale anche il cambio di “regia” attuato dalla Giunta comunale con la guida pubblica e i processi di partecipazione e condivisione nelle scelte da attuare. Argomenta in merito ai cambiamenti avvenuti nel corso degli anni a Forte Marghera dove solo nel 2009 l’Amministrazione Comunale ha siglato il rogito per la piena proprietà dell’ambito, e che pertanto fino a quella data non poteva partecipare ai bandi Europei per i finanziamenti. Successivamente, i bandi per fondi a cui ha partecipato sono stati relativi a studi ed analisi su Forte Marghera, ritenendo opportuno che si proceda in sede di Commissione ad un’analisi dei finanziamenti transitati e sulla tipologia di lavori eseguiti. Attualmente Forte Marghera è una realtà cittadina vissuta e viva dove si svolgono attività che consentono la tutela fisica del luogo, precisando che non si sono più verificati crolli nelle strutture. Afferma che la vera partita sul futuro dell’ambito si avrà con la predisposizione dei bandi, al fine di coinvolgere il numero massimo di soggetti per un recupero reale a “basso tenore di speculazione” sotto la regia pubblica degli interventi. In questo momento a Forte Marghera trovano occupazione 50 persone, più altre circa 50 nei diversi progetti attuati, ritenendo che in futuro il numero di occupati potrà essere nettamente migliore.
Alle ore 15.40 entrano i consiglieri Giacomo Guzzo e Vincenzo Conte, mentre esce il consigliere Simone Venturini.
RIZZI ritiene che Forte Marghera sia realmente una risorsa di sviluppo da mettere a regime, e condividendo la vocazione culturale prevista dal P.d.R. ritiene che nei fatti dovrà essere una produzione di ricchezza e servizi ulteriori per la città altrimenti si rischia l’insuccesso dei diversi progetti. Afferma che fino ad adesso il luogo è “vivo” grazie a determinate attività, con quasi una preclusione verso possibili altri inserimenti. Propone di far si che questa importante risorsa si sviluppi al fine di un riscatto anche per la città di Mestre che sta subendo un declino costante.
RENESTO condivide l’intervento del consigliere Scaramuzza sul tema dello sviluppo culturale in ottica sovra Comunale ma rileva un ulteriore aspetto da considerare ovvero i giovani. Ricorda che recenti iniziative come ad esempio il Festival “Scarpe Rotte” ha evidenziato come alcune realtà giovanili siano riuscite a portare avanti e mantenere Forte Marghera, auspicando che siano tenute in considerazione come valore già prodotto nei futuri bandi di affidamento della gestione.
Alle ore 15.45 entrano i consiglieri Alessandro Scarpa e Sebastiano Costalonga.
GIORDANI evidenzia alcuni aspetti di preoccupazione relativamente:
• al ritardo, in termini temporali, del Piano Complessivo su Forte Marghera che non sarà completato entro questa amministrazione;
• sul costo elevato dell’importo degli interventi previsti di circa 50 milioni di Euro a carico dei soggetti privati che parteciperanno al bando;
• alla necessità che i bandi per l’affidamento della gestione siano costruiti secondo le esigenze del territorio e dei cittadini;
• alla mancanza di previsioni di collegamenti acquei da Forte Marghera con Venezia.
Ritiene che Forte Marghera possa rappresentare un luogo alternativo per le manifestazioni della Biennale, diventando per la città di Mestre un luogo importante come lo è l’arsenale per Venezia. Auspica che una volta risolti i problemi principali, si possa procedere con la partecipazione a bandi Europei per recuperare finanziamenti al fine di creare nuovi servizi alla città.
ZUANICH condivide l’intervento del consigliere Giordani.
Alle ore 17.50 escono i consiglieri Jacopo Molina e Marco Zuanich.
LASTRUCCI ritiene che l’ambito di Forte Marghera rappresenti un luogo di “cerniera Urbana” e ritiene che debbano insediarsi determinate funzioni che creino un legame tra la città di Mestre e quella di Venezia. Aggiunge che bisogna pensare non solo ad uno sviluppo della Biennale in terraferma ma anche a quello importante legato alla funzione universitaria (Via Torino – San Giobbe), pensando ad un campus dove coesistono diverse attività e servizi. Afferma che a Forte Marghera ci sono molti luoghi suggestivi da rivitalizzare, pensando ad esempio alle bellissime rive in pietra d’Istria lungo i canali navigabili.
FUNARI dopo aver letto il progetto rispetto all’illustrazione della settimana scorsa, chiede se il provvedimento è solo di carattere Urbanistico o ha anche valenza generale per la città in senso programmatorio con costi e relativi budget di spesa. Afferma che per una reale partecipazione e conclusione, e far si che non resti un “libro dei sogni” bisogna che il contenitore sia definito chiaramente con budget e contenuti realizzabili, magari in sinergia con i diversi enti culturali presenti in città che non sono esclusivamente la Biennale di Venezia. Annuncia che ha predisposto degli emendamenti migliorativi alla deliberazione.
CAPOGROSSO precisa che la delibera è già stata approvata dalla Giunta Comunale e adesso si è nella fase di presentazione di osservazioni da parte di cittadini e/o associazioni; aggiunge che anche un consigliere comunale può presentare tranquillamente osservazioni al P.d.R. ma non emendamenti che modificano una deliberazione già approvata.
FUNARI chiede che quando sarà predisposto il bando per la gestione, lo stesso sia condiviso e discusso, secondo uno spirito partecipativo, all’interno delle Commissioni Consiliari con la partecipazione delle diverse associazioni cittadine.
Alle ore 16.00 entrano i consiglieri Antonio Cavaliere e Marco Zuanich.
CACCIA ricorda che il Consiglio Comunale era stato impegnato nella discussione per la definizione degli ambiti di sviluppo di San Giuliano, tra i quali è previsto anche quello di Forte Marghera. Osservando la planimetria relativa ai vincoli paesaggistici (Tav. 12) esprime le sue preoccupazioni per l’area esclusa in prossimità di Via Torino che potrebbe essere destinata alla realizzazione di parcheggi. Nella tavola relativa ai parcheggi di accesso a Forte Marghera, l’ambito di Via Torino non è previsto per la realizzazione di parcheggi, ed auspica che sia fornito un chiarimento in merito anche per rassicurare le associazioni cittadine. Auspica che fino al 3 Giugno, data di conclusione del termine per la presentazione di osservazioni, ci sia il massimo coinvolgimento della cittadinanza come partecipazione alle scelte dell’Amministrazione Comunale.
PLACELLA esprime la sua considerazione positiva sul lavoro svolto dall’Amministrazione Comunale, e fa sue le considerazioni del consigliere Funari sulla opportunità che per la predisposizione del bando ci sia il coinvolgimento dei cittadini e del consiglio comunale. Spera che siano fornite delle rassicurazioni sulla segnalazione del consigliere Caccia e sulla riduzione del perimetro del P.d.R. del 10%, da riconsiderare affinché non prevalga la logica che per ragioni di collegamento tramviario non si recuperi pienamente dal punto di vista ambientale e naturalistico l’ambito di Forte Marghera.
ROSSI risponde che il P.d.R. è assoggettato ad una valutazione di tutela ambientale e paesaggistica, e il lavoro svolto dagli uffici è stato eseguito in stretta sinergia con la Soprintendenza Veneziana al fine della certezza dello stato di fatto dei manufatti e della loro possibilità di modificazione. L’area di Via Torino segnalata dal consigliere Caccia non è inserita nel perimetro del P.d.R. di Forte Marghera in quanto ricompresa nel P.d.R. di Via Torino legato allo sviluppo del polo universitario, e anche su questo ambito ricade un vincolo paesaggistico e tenuto in considerazione nella progettazione. I parcheggi saranno realizzati lungo la strada di Via Forte Marghera e saranno realizzati una serie di ponti di collegamento con la viabilità esterna e i mezzi pubblici di trasporto locale.
CACCIA domanda se nell’ambito segnalato sono previste realizzazioni di parcheggi vista la presenza di un cantiere.
ROSSI risponde che non sono previsti parcheggi e che si tratta di un cantiere provvisorio in considerazione dei lavori in corso di svolgimento in Via Torino.
Alle ore 16.15 escono i consiglieri Pierantonio Belcaro, Ennio Fortuna e Alessandro Scarpa.
MICELLI ritiene che dalla prosecuzione della discussione sul P.d.R. di Forte Marghera emergono principalmente tre temi legati al senso del progetto, alla scale degli interventi e al modello gestionale. Al consigliere Funari ricorda che il consiglio Comunale ha deciso di sviluppare l’iniziale progetto dell’architetto Di Mambro, prevedendo 5 ambiti di sviluppo di San Giuliano tra i quali esiste quello di Forte Marghera. Ovviamente il progetto è redatto su una scala urbanistica per iniziare a pensare a processi che si confrontano con vincoli che condizionano il processo partecipativo; inoltre senza la conoscenza del luogo e le modalità trasformative, tramite la verifica puntuale fatta con la Soprintendenza, non si poteva procedere con nessun percorso di riqualificazione. Sotto il profilo funzionale ricorda che la vocazione culturale è l’unica ammessa, anche se non deve trasformarsi in una museificazione dell’area. Infatti, rispondendo al consigliere Rizzi, si è pensato ad un nuovo modo per creare ricchezza per il territorio, pensando a luoghi di produzione culturale e di lavoro vero e proprio. Al consigliere Renesto risponde che non c’è nessuna preclusione per i giovani al fine di un loro insediamento all’interno di Forte Marghera, che deve essere un luogo aperto a tutti e quindi rappresenta una discontinuità rispetto alle intenzioni passate. Con riferimento alla scala degli interventi ritiene che bisogni pensare ad oltre il livello “metropolitano” visti anche i successi ottenuti nel parco di San Giuliano con manifestazioni come Heineken Festival o la messa del papa, che hanno decretato il parco quale sede di grandi eventi cittadini. Sul modello gestionale ricorda che sono presenti diversi processi di auto-organizzazione sociale di carattere locale, e vista la vastità degli spazi non è da escludere a priori la partecipazione di grossi investitori per gli altri ambiti. Infatti, la cifra prevista di quasi 50 milioni di Euro è reperibile da grandi operatori che possono coabitare all’interno di Forte Marghera per le loro specifiche realtà, vista la presenza di oltre 67 edifici e di un parco di decine di ettari. In merito alla partecipazione dei cittadini alle scelte dell’Amministrazione Comunale afferma che in questo periodo il P.d.R. è oggetto di osservazioni, e la Direzione Urbanistica provvederà, come fatto per il PAT, a rendere tutta la documentazione on-line sul sito del Comune di Venezia. Ricorda che, comunque, gli uffici sono sempre a disposizione di chiunque richieda di accedere al materiale della delibera per illustrarglielo.
Alle ore 16.25 entrano i consiglieri Carlo Pagan, Davide Tagliapietra e Alessandro Scarpa.
FILIPPINI afferma che la discussione sul P.d.R. è fondamentale, come lo è l’apporto delle osservazioni che saranno presentate, per la predisposizione dei bandi per l’affidamento della gestione, che sarà una trasposizione delle decisioni prese nelle progettualità. Afferma che non bisogna “caricare” i bandi di valenze che non hanno e condivide la necessità degli approfondimenti progettuali, sulla base dei vincoli reali determinati con la Soprintendenza, per un loro recepimento esatto e puntuale per i futuri partecipanti.
Alle ore 16.30, il Presidente della V Commissione Consiliare, Giampietro Capogrosso, in assenza di altre richieste d’intervento, dichiara chiusa la seduta.
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