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V Commissione - Verbale

Seduta del 30-04-2013 ore 14:30

 

Consiglieri componenti la Commissione: Sebastiano Bonzio, Renato Boraso, Giuseppe Caccia, Cesare Campa, Giampietro Capogrosso, Antonio Cavaliere, Saverio Centenaro, Sebastiano Costalonga, Nicola Funari, Luigi Giordani, Giovanni Giusto, Giacomo Guzzo, Valerio Lastrucci, Lorenza Lavini, Bruno Lazzaro, Marta Locatelli, Michele Mognato, Jacopo Molina, Carlo Pagan, Gian Luigi Placella, Gabriele Scaramuzza, Domenico Ticozzi, Giuseppe Toso, Gianluca Trabucco, Simone Venturini, Alessandro Vianello, Stefano Zecchi, Marco Zuanich

 

Consiglieri presenti: Sebastiano Bonzio, Renato Boraso, Giampietro Capogrosso, Antonio Cavaliere, Saverio Centenaro, Sebastiano Costalonga, Nicola Funari, Luigi Giordani, Giovanni Giusto, Giacomo Guzzo, Valerio Lastrucci, Bruno Lazzaro, Jacopo Molina, Carlo Pagan, Gian Luigi Placella, Gabriele Scaramuzza, Domenico Ticozzi, Giuseppe Toso, Gianluca Trabucco, Simone Venturini, Marco Zuanich, Gabriele Bazzaro (sostituisce Alessandro Vianello), Claudio Borghello (sostituisce Lorenza Lavini), Luca Rizzi (sostituisce Marta Locatelli), Emanuele Rosteghin (sostituisce Michele Mognato), Alessandro Scarpa (sostituisce Stefano Zecchi), Camilla Seibezzi (sostituisce Giuseppe Caccia)

 

Altri presenti: Assessore Edilizia Privata Ezio Micelli, Dirigente Edilizia Privata Lucio Celant

 

Ordine del giorno della seduta

  1. Esame della proposta di deliberazione PD 227 del 16-04-2013: Permesso di costruire in deroga agli strumenti urbanistici, ai sensi dell'art. 14 del DPR 6 Giugno 2001 n. 380, per ristrutturazione e recupero edilizio - funzionale dell'immobile, denominato "Teatrino di Palazzo Grassi", da adibire ad uso culturale.

Verbale

Alle ore 14.35, il Presidente della V Commissione Consiliare, Giampietro Capogrosso, constatata la presenza del numero legale, dichiara aperta la seduta.

CAPOGROSSO introduce la proposta di deliberazione ricordando ai consiglieri comunali che sono state inserite nel server delle proposte di deliberazione le relative controdeduzioni formulate dagli uffici alle osservazioni formulate dalla Municipalità di Venezia con deliberazione nr. 32 del 3 Ottobre 2012. Aggiunge che l’intervento in deroga, rispetto al permesso di costruire già rilasciato, concerne una piccola frazione dell’immobile del Teatrino di Palazzo Grassi. Comunica che l’Assessore Micelli ha degli impegni istituzionali in Regione e dovrebbe arrivare nel corso della riunione.

Alle ore 14.40 entrano i consiglieri Andrea Renesto e Giuseppe Toso.

CELANT illustra la proposta di deliberazione relativa alla concessione in deroga rispetto alla strumentazione urbanistica vigente, del permesso di costruire già rilasciato, per l’ampliamento di superficie utile per 9,74 mq e di volume pari a 31,65 mc al fine di consentire la copertura del corridoio di collegamento funzionale tra il Teatrino e i servizi igienico sanitari per il pubblico e per i soggetti diversamente abili. Esplicita il parere della Municipalità di Venezia espresso con deliberazione nr. 32 del 31 Ottobre 2012 e le relative controdeduzioni formulate dagli uffici della direzione Sportello Unico Edilizia.

Alle ore 14.45 entrano i consiglieri Alessandro Scarpa, Renato Boraso, Antonio Cavaliere e Sebastiano Costalonga.

CENTENARO dispiaciuto per l’assenza dell’Assessore Micelli, constata che ultimamente vengono sottoposte all’approvazione del Consiglio Comunale diverse deliberazioni in deroga agli strumenti urbanistici vigenti. Nel caso specifico, vista l’esiguità del contenuto della deroga, ritiene di non entrare nel merito della proposta di deliberazione e del progetto presentato, ma interviene per affermare che la città di Venezia deve avere delle “contropartite” alle concessioni in deroga rilasciate per singoli immobili. Condivide le osservazioni formulate nel parere della Municipalità di Venezia affinché l’immobile possa essere utilizzato per iniziative culturali per la città, auspicando che sia predisposto uno specifico protocollo d’intesa per l’uso pubblico del teatrino.

Alle ore 14.50 esce il consigliere Sebastiano Costalonga ed entrano i consiglieri Giovanni Giusto e Claudio Borghello.

PLACELLA condivide l’intervento del consigliere Centenaro in merito al “beneficio pubblico” per la città dalla concessione in deroga per il Teatrino di Palazzo Grassi e chiede alcune delucidazioni in riferimento:
• al progettista scelto di alto livello, come Tadao Ando, per un intervento minimale come quello relativo al permesso in deroga;
• ad una maggiore e migliore definizione dell’interesse pubblico per l’autorizzazione del permesso di costruire in deroga, anche in riferimento alla questione degli standard pubblici, leggendo parte della deliberazione relativa alla riqualificazione funzionale prevista.

Alle ore 14.55 escono i consiglieri Luca Rizzi, Gabriele Bazzaro e Jacopo Molina.

FUNARI argomenta in merito alle attività culturali che sono promosse nella città di Venezia ricordando che l’Amministrazione Comunale non può gestirle direttamente tutte e gli enti / associazioni private aiutano nella divulgazione culturale. Ritiene che quello che manchi attualmente sia un collegamento e coordinamento tra i vari enti / associazioni e si dichiara favorevole alla proposta di deliberazione per il Teatrino di Palazzo Grassi. Chiede chiarimenti in riferimento:
• al PAT recentemente adottato dall’Amministrazione Comunale e al numero di richieste di permesso in deroga rispetto alla normativa vigente;
• alle autorizzazioni paesaggistiche necessarie per l’intervento da parte della Soprintendenza Veneziana;
• alla previsione di realizzazione di servizi igienici per il pubblico e per i diversamente abili, domandandosi cosa verrà invece installato nella corte interna;
• alla necessità che sia predisposta una convenzione, come nella recente deliberazione sul Fontego dei Tedeschi, per determinare e precisare l’uso pubblico e la fruibilità dell’immobile.

Alle ore 15.00 entrano i consiglieri Valerio Lastrucci e Marco Zuanich mentre escono i consiglieri Alessandro Scarpa e Antonio Cavaliere.

CAPOGROSSO ricorda che anche lui ha sempre sostenuto che il rilascio di autorizzazioni in deroga deve far si che sia mantenuto perpetuamente l’interesse pubblico sul bene. Ricorda che Tadao Ando è stato il progettista del recupero degli immobili di Palazzo Grassi e di Punta delle Dogana, e che pertanto anche la piccola parte relativa all’intervento in deroga riporta la sua firma. Nello specifico dell’autorizzazione in deroga rileva che l’intervento concerne il transito coperto dal Palazzo ai servizi igienici tramite attraversamento pedonale, e che qualora non venisse autorizzata la deroga, i proponenti procederebbero con ciò che è già previsto dal progetto originario ovvero una pensilina.

PAGAN afferma che la deroga che dovrebbe essere concessa dal Consiglio Comunale è di meno di 10 mq per un volume di 31 mc, al fine di consentire il passaggio coperto tra l’edificio e i servizi igienico sanitari, ritenendo la richiesta di allegare una convenzione per l’uso dell’edificio non dovuta e non pertinente. Ricorda a tal fine deliberazioni approvate dal Consiglio Comunale al fine di realizzare ascensori per l’accesso ad edifici storici. Ricorda che anche la Soprintendenza si è già espressa autorizzando l’intervento e che il Consiglio Comunale potrebbe al massimo predisporre un ordine del giorno.

BONZIO ritiene che il tema fondamentale non sia l’entità della deroga relativa alla copertura del passaggio, ma il “nervo scoperto” che la città di Venezia ha con Pinault, al quale nella passata Amministrazione Comunale è stato riconosciuta la cittadinanza onoraria. Suggerisce che la proposta di deliberazione debba essere accompagnata con un Ordine del Giorno per meglio precisare la gestione culturale dello spazio, affiancandosi alla “provocazione” fatta dalla Municipalità di Venezia nell’espressione del loro parere di competenza.

SEIBEZZI argomenta in merito alla necessità e difficoltà a reperire spazi culturali a Venezia per la realizzazione di manifestazioni ed iniziative. In riferimento al beneficio pubblico dell’operazione si domanda quale sia la soglia dell’interesse pubblico del Comune di Venezia a rilasciare l’autorizzazione in deroga, senza nessuna contropartita tangibile per la cittadinanza.

PLACELLA condivide il fatto che l’intervento in deroga concerna aspetti minimali, ed argomenta in merito al fatto che nella trattativa per la vendita di Palazzo Grassi un altro compratore aveva avanzato un’offerta economica superiore rispetto a quella di Pinault. Ritiene che l’Amministrazione Comunale debba fare un’azione a tutela del territorio e dei suoi cittadini quando concede a determinati soggetti provvedimenti in deroga.

VENTURINI evidenzia l’entità della deroga che dovrebbe riconoscere il Consiglio Comunale ritenendosi a “disagio” sentir parlare di convenzioni e/o di benefici pubblici per una copertura di un passaggio a piedi tra un edificio ed i servizi igienici. Ritiene che il privato non deve essere etichettato come uno “sfruttatore della città” in quanto senza il suo intervento determinate forme culturali non sarebbe possibile vederle a Venezia.

LASTRUCCI condivide l’intervento della consigliera Seibezzi in merito alla necessità di reperire spazi culturali nella città antica, accogliendo la richiesta espressa dalla Municipalità di Venezia. Nel merito dell’intervento in deroga, ritiene che lo stesso sia sempre da permettere come copertura di un passaggio pedonale quando l’organo deputato al parere, la Soprintendenza, ha rilasciato il suo nulla osta.

GUZZO ricorda che in merito al beneficio pubblico aveva presentato un interpellanza e nella discussione della stessa era emersa la richiesta di avere un elenco dei benefici pubblici al fine della diffusione dell’informazione alla cittadinanza. Con la deliberazione all’esame della Commissione si ripropone il problema e la stessa Municipalità di Venezia ha evidenziato tale problematica invitando l’Amministrazione Comunale a trovare una soluzione tangibile.

BORASO ritiene che quando le Municipalità esprimono delle osservazioni che esulano dal contesto deliberativo del parere a loro richiesto non svolgono pienamente il loro compito e sarebbe meglio chiuderle. Afferma che la delibera in deroga non è paragonabile con altre recentemente approvate dal Consiglio Comunale, come ad esempio quella sul Fontego dei Tedeschi, e che per la concertazione con la proprietà dell’immobile dell’uso del teatrino si potrebbe predisporre uno specifico ordine del giorno da allegare alla delibera. Si dichiara favorevole a licenziare il provvedimento con il parere favorevole unanime (Allegato A), e sottolinea però che l’Amministrazione Comunale deve trattare tutti i richiedenti alla stessa maniera quando domandano interventi non conformi al PRG vigente.

GIORDANI ritiene che la deliberazione sia da licenziare con il parere favorevole all’unanimità (Allegato A) per il Consiglio Comunale ed eventualmente da predisporre un ordine del giorno.

ZUANICH condivide gli interventi del consigliere Venturini e del consigliere Boraso.

CELANT risponde al consigliere Placella che Tadao Ando è stato il progettista dell’intero intervento di recupero di Palazzo Grassi e pertanto anche per la variante che è solo di carattere esclusivamente tecnico per la copertura del passaggio pedonale. Al consigliere Funari risponde che non esiste una relazione con il PAT, che deve ancora essere approvato in maniera definitiva, poiché la deliberazione concerne interventi puntuali su un singolo immobile, ed inoltre l’eventuale autorizzazione in deroga è a discrezione del Consiglio Comunale stesso. Spiega la questione delle autorizzazioni paesaggistiche, con la specifica delega al Comune di Venezia e all’operato della Commissione Edilizia Integrata, e successivamente al parere della Soprintendenza all’interno delle conferenze di servizi che hanno cadenza ogni 15 giorni circa.

MICELLI premette che il ritardo iniziale della sua presenza era dovuta alla riunione svolta in Regione Veneto per la questione dello screening VAS su tutti gli strumenti urbanistici attuattivi dopo la recente sentenza della Corte Costituzionale, che comporterà un rallentamento di tutte le procedure autorizzative del Comune di Venezia. Nel merito della proposta di deliberazione ricorda che l’immobile era abbandonato da diversi anni e l’intervento di recupero permetterà di riportarlo a “vita cittadina” con determinate iniziative culturali promosse dalla proprietà privata dell’edificio. Aggiunge che l’Amministrazione Comunale guarda con favore ad un recupero dell’immobile che per decenni è stato abbandonato, e il motivo della deroga è la copertura del passaggio pedonale per raggiungere i servizi igienici. Ritiene che sia doveroso distinguere la deliberazione da considerazioni relative alle attività culturali del soggetto privato, che potrebbero essere trattate con maggiore competenza nella commissione consiliare competente che non è Urbanistica. Ricorda che anche per altri interventi derogatori non c’è stata questa discussione in merito al beneficio pubblico, citando ad esempio l’autorizzazione per la “Bevanda Malamocco” e/o per la piattaforma di accesso per la fondazione Querini Stampalia.

Alle ore 15.40 entra il consigliere Alessandro Scarpa.

LASTRUCCI interviene sull’ordine dei lavori affinché il Sindaco e la Giunta Comunale possano dare una mano per la ricerca e disponibilità di spazi culturali per la città.

CAPOGROSSO chiede, in considerazione dell’esito della discussione, se il provvedimento può essere licenziato in Allegato A come proposto da alcuni consiglieri comunali.

BONZIO chiede che sia licenziata in discussione per il Consiglio Comunale al fine di poter intervenire per ribadire la richiesta formulata dalla Municipalità di Venezia nel loro parere di competenza.

SEIBEZZI aggiunge che bisogna dare un segnale forte alla città e nei confronti dei soggetti privati che la utilizzano al fine di ricercare spazi per iniziative e manifestazioni culturali per i cittadini e le istituzioni locali.

CAPOGROSSO considerata la richiesta del consigliere Bonzio, licenzia la proposta di deliberazione in discussione per il Consiglio Comunale. La commissione concorda.

Alle ore 15.45, il Presidente della V Commissione Consiliare, Giampietro Capogrosso, esaurito l’ordine del giorno, dichiara chiusa la seduta.

 

 

 

 

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A cura della segreteria della Commissione
Pubblicato il 16-05-2013 ore 10:37
Ultima modifica 16-05-2013 ore 10:37
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