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I Commissione - Verbale

Seduta del 02-05-2013 ore 17:30

 

Consiglieri componenti la Commissione: Maurizio Baratello, Pierantonio Belcaro, Sebastiano Bonzio, Renato Boraso, Claudio Borghello, Cesare Campa, Giampietro Capogrosso, Antonio Cavaliere, Bruno Centanini, Pasquale Ignazio ''Franco'' Conte, Ennio Fortuna, Nicola Funari, Valerio Lastrucci, Marta Locatelli, Gian Luigi Placella, Andrea Renesto, Luca Rizzi, Emanuele Rosteghin, Gabriele Scaramuzza, Camilla Seibezzi, Christian Sottana, Raffaele Speranzon, Davide Tagliapietra, Gianluca Trabucco, Simone Venturini, Alessandro Vianello, Stefano Zecchi, Michele Zuin

 

Consiglieri presenti: Pierantonio Belcaro, Claudio Borghello, Cesare Campa, Giampietro Capogrosso, Antonio Cavaliere, Pasquale Ignazio ''Franco'' Conte, Ennio Fortuna, Marta Locatelli, Andrea Renesto, Luca Rizzi, Emanuele Rosteghin, Camilla Seibezzi, Davide Tagliapietra, Simone Venturini, Alessandro Vianello, Gabriele Bazzaro (sostituisce Christian Sottana), Giuseppe Caccia (sostituisce Michele Zuin), Sebastiano Costalonga (sostituisce Raffaele Speranzon), Luigi Giordani (sostituisce Bruno Centanini), Giacomo Guzzo (sostituisce Sebastiano Bonzio), Bruno Lazzaro (sostituisce Gabriele Scaramuzza), Jacopo Molina (sostituisce Maurizio Baratello), Carlo Pagan (sostituisce Gianluca Trabucco), Alessandro Scarpa (sostituisce Stefano Zecchi), Renzo Scarpa (sostituisce Nicola Funari), Marco Zuanich (sostituisce Renato Boraso)

 

Altri presenti: Consigliere comunale Claudio Borghello, Coordinamento di associazioni"IO DECIDO"

 

Ordine del giorno della seduta

  1. Presentazione alla Cittadinanza del Regolamento di attuazione degli Istituti della Partecipazione di cui alla proposta di deliberazione PD n. 175/2012 con oggetto:"APPROVAZIONE REGOLAMENTO DEGLI ISTITUTI DELLA PARTECIPAZIONE ARTICOLI 26, 28 E 28 BIS DELLO STATUTO".

Verbale

Alle ore 17.50, la Presidente, Marta Locatelli, constatata la presenza del numero legale, dichiara aperta la seduta e introduce l’argomento iscritto all’ordine del giorno facendo un excursus che parte dalla modifica dello Statuto e che vede negli articoli 26, 28 e 28 bis l’inserimento degli Istituti di partecipazione ed il conseguente coinvolgimento diretto dei cittadini. Si tratta di un rinnovamento del modo di concepire ed attuare la partecipazione pubblica. Dopo l’approvazione dello Statuto, serviva un Regolamento di attuazione, oggetto di questo provvedimento, che dovrà essere il più snello possibile in quanto sarebbe grave creare degli strumenti che poi risultino inutilizzabili per problemi organizzativi. Dà quindi la parola al Consigliere Borghello.

BORGHELLO spiega nel dettaglio il contenuto degli articoli 26, 28 e 28 bis. Oggi presenta il Regolamento rivisto sotto forma di proposta di emendamento al fine di capire meglio come si dovranno comportare i Cittadini, nel proporre, e l’Amministrazione, nel ricevere, alla luce degli Istituti di Partecipazione.

MARIO SANTI (“Io Decido”) illustra, con l’ausilio di slide, i punti che ritengono più interessanti ai fini della concreta partecipazione dei cittadini. Ritiene che saranno necessarie delle sperimentazioni. Spiega che la democrazia partecipativa non espropria gli eletti dal loro ruolo ma coinvolge i cittadini nell’assunzione delle decisioni.
Alle ore 18.10 escono i Consiglieri Alessandro Scarpa e Renzo Scarpa ed entra il Consigliere Molina.
Riguardo all’istruttoria partecipata ritiene debbano essere messi a disposizione, da parte dell’Amministrazione, gli strumenti ed il personale interno per consentire, fattivamente, la partecipazione. Se questo ci sarà, sarà un indicatore della volontà, o meno, dell’Amministrazione di attuare gli Istituti di Partecipazione. Inoltre, il Comune deve essere esso stesso promotore della partecipazione, senza aspettare la proposta dei cittadini, magari con la promozione di sondaggi.

Alle ore 18.15 escono i Consiglieri Costalonga e Caccia e la Presidente Locatelli.

Alle ore 18.15 assume la presidenza il Consigliere “anziano” Borghello.

TONI MOLA (Associazione Diritti Digitali) ritiene che in questo Regolamento siano presenti molti vincoli. La partecipazione è inclusione attiva e opinione informate e quindi iniziativa del Comune per mettere a disposizione dei cittadini strumenti di confronto. Procede con la proiezione di slide. Si deve istituire una sorta di bilancio della partecipazione inteso come rendicontazione da parte della Pubblica Amministrazione ed un programma per l’anno successivo. Un’ulteriore proposta riguarda la digitalizzazione. La partecipazione deve essere intesa come influenza vincolante: non si sostituisce il rappresentante (eletto) nelle decisioni. Il rappresentante coglie le osservazioni per arricchire le scelte. Riassume le proposte nel seguente modo:
- inclusione di altri attori come le Consulte e le Municipalità
- bilancio annuale della partecipazione e programma per l’anno successivo
- digitalizzazione, intesa non per sostituire altre forme, con gli strumenti adeguati
- semplificazione – ad esempio attraverso gli URP con postazioni
- costi: quanto costa indire un referendum nella maniera tradizionale con manifesti, cabine elettorali? Si fa proposta di ricerca di forme meno costose e più efficaci.
Chiede al Consigliere Borghello se la proposta di deliberazione sia da ritenersi solo sua o di tutta la Commissione.

Alle ore 18.25 esce il Consigliere Tagliapietra ed entrano i Consiglieri Belcaro, Campa e Zuanich.

PRES. BORGHELLO spiega che la Commissione ha dato mandato a lui di raccogliere le modifiche derivanti dai suggerimenti dei Consiglieri della Commissione e dei cittadini. Comunque c’è sempre la possibilità di sub emendare anche questa proposta di emendamento.

Alle ore 18.30 escono i Consiglieri Guzzo e Cavaliere.

MENOTTO (Pres. Consulta delle Cittadine del Comune di Venezia) ritiene positivo l’essere inseriti fra gli attori della partecipazione anche in luoghi diversi da quelli della Consulta. L’Amministrazione deve accettare di potersi arricchire con l’apporto dei cittadini ma deve fornire un supporto reale a questa attività. Spiega che stanno facendo una rivisitazione del loro Regolamento perché quello attuale, così com’è, non consente di avere risposte.

MARCOMIN (Cittadina) chiede vengano ricomprese, con appositi capitoli, anche le Consulte, per dar loro modo di ricevere una valorizzazione che oggi manga.

Alle ore 18.40 esce il Consigliere Lazzaro ed entra il Consigliere Pagan.

CAPOGROSSO ritiene assurdo iscrivere certi organismi all’interno del Regolamento degli Istituti di Partecipazione perché, come nel caso delle Municipalità che sono già un livello istituzionale di partecipazione, anche le Consulte sono già organismi del Comune.

PRES. BORGHELLO al di là delle considerazioni del Consigliere Capogrosso, c’è uno statuto che indica le autonomie delle Consulte e, tornare indietro, significherebbe modificare lo Statuto. Tutte le forme partecipative possono contribuire all’atto. Nel caso di proposta di delibera popolare, se rigettata, occorre spiegare il perché. La partecipazione è una questione culturale. La Consulta potrebbe essere un possibile propositore negli Istituti di partecipazione.

Alle ore 18.45 escono i Consiglieri Pagan, Molina, Bazzaro, Venturini, Rosteghin e Rizzi.

LAPIS (Cittadina) se il principio di partecipazione è costituzionale, chiede quale tipo di valore ha una consulta se il suo parere non è considerato come obbligatorio.

Alle ore 18.49 esce il Consigliere Vianello.

CAMPA ritiene che dare la facoltà alle Consulte di esprimere un parere vincolante sia un appesantimento per l’approvazione dell’atto. Ricorda che le Commissioni sono già aperte ai cittadini. La richiesta della cittadina, però, deve essere presa in considerazione e le si deve dare una riposta.

SEIBEZZI il tema dell’attribuzione di valore è la chiave di lettura dell’intervento della Signora Lapis perché, regolamenti a parte, se l’Amministrazione non ascolta il Regolamento non serve a nulla. Rileva che nemmeno il Consiglio comunale, attraverso una mozione, riesce a farsi ascoltare.

FORTUNA riflette sui vincoli/ostacoli rilevati da Mola. Invita a riflettere sugli istituti di democrazia diretta, già presenti nella Grecia del 1000 A.C.. Ricorda che negli anni ’90 vi furono moltissimi referendum, poi annullati o addirittura ribaltati. Ritiene che una partecipazione diretta esasperata ostacoli la democrazia vera. Quelli citati da Mola non sono ostacoli ma “prove di interesse”.

BENIGNI (Cittadina) trova la proposta molto interessante ma troppo all’avanguardia per essere recepita, sia culturalmente che politicamente parlando. Manca una preparazione critica degli studenti. Si ricorre troppo alle risposte quiz invece di insegnare come argomentare per arrivare a soluzioni condivise. Occorre introdurre una nuova materia nelle scuole, l’educazione alla cittadinanza. Molti cittadini sono indignati di quello che fa la politica.

MOLA risponde al Consigliere Fortuna affermando che non si parla di democrazia diretta ma partecipativa. La partecipazione è un valore e consente al politico di meglio interpretare il mandato.

FORTUNA rileva che si è dovuto prendere atto della situazione critica della democrazia partecipativa diminuendo i quorum.

SEIBEZZI questo regolamento dimostra raffinatezza degli studi effettuati. Ripristinare il criterio di alleanza con la cittadinanza. Si dice lieta di accogliere questo nuovo Regolamento inteso come integrazione dei processi che sono venuti meno per anni.

CONTE afferma che se questo provvedimento si aggiunge ai motivi di frustrazione dei Consiglieri comunali non serve e si coltiva solo un’illusione.

Alle ore 19.24 rientra il Consigliere Rosteghin.

PRES. BORGHELLO questo è un lungo percorso, culturale, che deve proseguire anche dopo l’approvazione del Regolamento. Alle ore 19.25, esaurito l’ordine del giorno, dichiara chiusa la seduta.

 

 

 

 

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A cura della segreteria della Commissione
Pubblicato il 16-05-2013 ore 12:01
Ultima modifica 16-05-2013 ore 12:01
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