Seduta del 15-04-2013 ore 11:00
Consiglieri componenti la Commissione: Maurizio Baratello, Pierantonio Belcaro, Sebastiano Bonzio, Renato Boraso, Claudio Borghello, Cesare Campa, Giampietro Capogrosso, Antonio Cavaliere, Bruno Centanini, Pasquale Ignazio ''Franco'' Conte, Ennio Fortuna, Nicola Funari, Valerio Lastrucci, Marta Locatelli, Gian Luigi Placella, Andrea Renesto, Luca Rizzi, Emanuele Rosteghin, Gabriele Scaramuzza, Camilla Seibezzi, Christian Sottana, Raffaele Speranzon, Davide Tagliapietra, Gianluca Trabucco, Simone Venturini, Alessandro Vianello, Stefano Zecchi, Michele Zuin
Consiglieri presenti: Pierantonio Belcaro, Sebastiano Bonzio, Claudio Borghello, Cesare Campa, Giampietro Capogrosso, Antonio Cavaliere, Pasquale Ignazio ''Franco'' Conte, Ennio Fortuna, Marta Locatelli, Gian Luigi Placella, Andrea Renesto, Gabriele Scaramuzza, Camilla Seibezzi, Davide Tagliapietra, Gianluca Trabucco, Simone Venturini, Giuseppe Caccia (convocato), Saverio Centenaro (sostituisce Michele Zuin), Sebastiano Costalonga (sostituisce Raffaele Speranzon), Giacomo Guzzo (convocato), Jacopo Molina (convocato), Alessandro Scarpa (sostituisce Stefano Zecchi)
Altri presenti: Consigliere comunale Sebastiano Bonzio, Consigliera comunale Camilla Seibezzi, Consigliere comunale Giuseppe Caccia, Consigliere comunale Giacomo Guzzo, Consigliere comunale Jacopo Molina, Consigliere comunale Andrea Renesto, Consigliere Comunale Pierantonio Belcaro.
Ordine del giorno della seduta
Alle ore 11.11, la Presidente, Marta Locatelli, constatata la presenza del numero legale, dichiara aperta la seduta e introduce gli argomenti iscritti all’ordine del giorno. Ricorda che nell’ultima commissione si erano lasciati prefigurando, nella Commissione odierna, la valutazione di un testo rivisto e corretto in base a ciò che era sortito ed alle audizioni svolte. Dà la parola al Consigliere Bonzio per l’illustrazione.
BONZIO afferma che forse non era opportuno presentare oggi, per la prima volta in Commissione, la proposta di deliberazione emendata anche perché una parte di quanto suggerito dal Consigliere Capogrosso sarà oggetto di approfondimento. L’allegato B ha inteso fare da rompighiaccio per la discussione ma sarà sostituito da un allegato molto più libero e aperto che serva da traccia per la deposizione delle volontà. Ritiene che gli ordini professionali possano affiancare in questo percorso. Ritiene, anche, che il modello “Marcon” non vada preso tal quale perché l’Amministrazione comunale va coinvolta con un ruolo più pieno. Ringrazia la Presidente Locatelli per il tipo di lavoro svolto.
PRESIDENTE LOCATELLI dichiara aperto il dibattito ricordando la proposta di modifica formulata dal Consigliere Capogrosso.
CAPOGROSSO specifica di aver emendato tenendo conto delle proposte fatte in Commissione e togliendo l’allegato “B” , in quanto ritiene poco opportuno suggerire delle tracce. È ovvio che quel testo, a seguito delle audizioni svolte, dovrà essere ulteriormente modificato.
FORTUNA a nome suo e del suo Gruppo notifica di essere contrario a questo provvedimento. È sicuramente contrario all’allegato “B”, ritenuto troppo vincolante, e a tutto il registro che, in mancanza di una legge nazionale, risulterebbe una truffa per il dichiarante in quanto lo si autorizzerebbe a credere che la sua deposizione serva a qualche cosa. Inoltre, in questo momento di carenza di una legge, la figura del fiduciario non può esistere. Si deve prescindere da ogni ipotesi di archiviazione presso gli archivi comunali. Non è contrario alla DAT intesa come testimonianza ma questa deve essere raccolta al di fuori della Pubblica Amministrazione. Il modello adottato dal Comune di Marcon è molto più confacente e garantista di quello proposto qui. È comunque disposto a lavorare ad una proposta che elimini l’allegato “B” ed il termine Registro comunale.
Alle ore 11.30 escono i Consiglieri Seibezzi e Cavaliere.
PRES. LOCATELLI informa che sono state inviate tutte le relazioni relative alle audizioni , tranne quella del Dott. Poles, e che saranno a disposizione dei Consiglieri, nella cartellina condivisa.
CONTE era pregiudizialmente contrario a questo provvedimento perché aveva letto che era nato sulla spinta emotiva di uno specifico caso. Ha, però, cambiato idea dopo aver capito che non vi era alcuna connessione con gli aspetti meramente emotivi. Invita tutti a non buttar via tutto il lavoro fatto, ricadendo in posizioni di arroccamento. È pronto al confronto nello spazio indicato dal Consigliere Fortuna. È d’accordo che il diritto di esprimere le proprie volontà si concretizzerà con l’approvazione di una legge ma, ciò nonostante, mettendo in chiaro quanto suindicato, ritiene si possa istituire un registro che raccolga le DAT. Anche la Convenzione di Oviedo dice “tener conto delle DAT” che non vuol dire che debbano essere vincolanti. A questo riguardo, il termine testamento non può andar bene e va utilizzato il termine DAT. Si deve lavorare declinando, caso per caso, sull’alleanza terapeutica. Dare la massima risposta alle volontà del paziente in sintonia col codice deontologico dei medici. Auspica, però, un voto unanime.
Alle ore 11.35 esce il Consigliere Tagliapietra ed entra il Consigliere Renesto.
TRABUCCO il fine da perseguire è quello di provare a dare una risposta, al di là dello strumento che si utilizzerà. Ha ragione il Consigliere Bonzio a dire che le grandi città devono essere da riferimento su questo argomento ma si deve tener conto della futura Città Metropolitana. Si devono guardare anche i modelli adottati dagli altri Comuni ma, alla fine, si deve fare una scelta uniformante che faccia confluire in sé anche le proposte dei Comuni che aderiranno alla futura Città Metropolitana.
Alle ore 11.40 entra il Consigliere Guzzo.
SCARAMUZZA il percorso fatto è stato molto ricco e ha dato modo a ciascuno di superare le posizioni iniziali. Dalle audizioni è emerso che il luogo finale si gioca nell’incontro fra l’autodeterminazione ed il codice deontologico medico. Questo dovrebbe essere il punto di partenza per approdare ad una Legge nazionale. Crede si debba ragionare sulla proposta del Consigliere Capogrosso che invita a togliere l’allegato”B”. Condivide due osservazioni sortite in questo dibattito, quella di un coinvolgimento degli ordini professionali e la scala metropolitana che si deve avere in questa direzione, assieme al ruolo, per la Città di Venezia, di armonizzatori nei confronti degli altri Comuni. Questo provvedimento deve anche fungere da “innesco dal basso” per una Legge nazionale. Ritiene che questa opportunità non debba essere sprecata.
Alle ore 11.45 esce il Consigliere A. Scarpa ed entra il Consigliere Molina.
CACCIA parte dai due ultimi punti toccati dal Consigliere Scaramuzza per dire che non si era trattato di emotività e, a questo proposito, ritiene congrua la richiesta di modifica avanzata dal Consigliere Capogrosso, di usare il termine “residenti”. Ritiene anch’egli che molti Comuni abbiano inteso questo strumento come una sorta di pressione per il Legislatore nazionale. Ha, però, la sensazione che vi sia una opposizione pregiudiziale a questo provvedimento seppur con tette le modifiche richieste. Ritiene manchi un passaggio fra i promotori al fine di elaborare una proposta di modifica che tenga conto di tutte le indicazioni pervenute. La proposta del Consigliere Capogrosso ha il limite di lasciare un ampio margine di discrezionalità, alla Giunta, per quanto riguarda modalità concrete di attuazione del Registro. Chiede di poter dire qualcosa in più su queste modalità e, se tutti i promotori sono d’accordo, sulla proposta di snellimento avanzata dal Consigliere Capogrosso.
Alle ore 11.55 entra il Consigliere Belcaro, rientra il Consigliere Tagliapietra ed esce il Consigliere Campa.
FORTUNA ricorda e commenta un fatto di cronaca che riguardava un “suicidio assistito” in Svizzera a conferma della giustezza della sua posizione, espressa prima.
PRES. LOCATELLI interviene in qualità di Consigliere per dire che in nessun intervento ha rilevato un arroccamento su posizioni ideologiche ma, al contrario, ha visto un atteggiamento di apertura e consapevolezza della delicatezza dell’argomento e la necessità di un percorso condiviso. In sostanza, visti i perimetri giuridici, è fondamentale lavorare nell’ottica di dare un servizio importante, senza dare false illusioni. Anche lei era inizialmente contraria ma se si lavora in un principio di alleanza e condivisione, al fine di supportare il cittadino nelle sue scelte, è propensa a lavorare su questo provvedimento. Si dice perplessa per il fatto che oggi non sia pervenuta alcuna proposta di modifica proprio per il significato di chiusura che questa mancanza di modifiche assume.
CACCIA non trova un riscontro con quello che la Presidente ha affermato, vista anche la massima disponibilità data alle proposte di modifica. Nel ruolo di garanzia che un Presidente di Commissione ha, la invita a non affermare ciò visto che ha spiegato che non sono riusciti a modificare il provvedimento in quanto non hanno avuto il tempo materiale per riunirsi.
FORTUNA chiede di rinviare il licenziamento della proposta di deliberazione al fine di trovare una posizione più condivisa possibile, anche se ritiene difficile trovare dei compromessi in tema di principi. Le perplessità della Presidente sono anche le sue ma conferma la più ampia apertura da parte del suo Gruppo alla condivisione.
Alle ore 12.10 escono i Consiglieri Tagliapietra e Costalonga.
BONZIO condivide e vedrà come far propria la proposta di dare una connotazione metropolitana al provvedimento. Crede, però, che ciò che è stato fatto dal Comune di Marcon debba essere tenuto in considerazione. Ritiene ci sia tutto il materiale a disposizione per inviare il provvedimento alla successiva discussione in Consiglio comunale e pertanto propone il licenziamento della proposta di deliberazione, fermo restando che l’intento dei promotori è quello di offrire uno strumento ai cittadini residenti nel territorio e che nessuno intende proporre strumenti quali eutanasia o suicidio assistito.
GUZZO in qualità di proponente afferma che non si tratta di un provvedimento chiuso. Chiede di continuare a perseguire la condivisione ma chiede che questo avvenga in Commissione.
SCARAMUZZA ritiene che la trattazione in Consiglio tenda ad irrigidire le rispettive posizioni di partenza. Chiede, pertanto, di tener aperta in Commissione la fase istruttoria.
FORTUNA non è d’accordo nel licenziare oggi il provvedimento, visti anche i contrasti interni ai Gruppi.
BELCARO chiede che, prima di convocare una successiva Commissione, venga proposto il testo con le modifiche.
CONTE rileva che la Presidente Locatelli ha parlato in qualità di Consigliera ed ha espresso la propria opinione. Chiede una ulteriore Commissione per tentare di portare in Consiglio un testo più condiviso possibile.
PRES. LOCATELLI prende atto delle richieste di proseguire l’esame della proposta di deliberazione ed alle ore 12.25, esaurito l’ordine del giorno, dichiara chiusa la seduta.
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