I Commissione - Verbale

Ordine del giorno della seduta

1. Audizione del Sindaco del Comune di Marcon in merito all'istituzione del Servizio di deposito delle Dichiarazioni Anticipate di Trattamento.
2. Prosecuzione esame della proposta di deliberazione PD n. 493/2012 con oggetto:"ISTITUZIONE DEL REGISTRO COMUNALE DEI TESTAMENTI BIOLOGICI. APPROVAZIONE DEL "REGOLAMENTO COMUNALE PER IL REGISTRO DEI TESTAMENTI BIOLOGICI-DICHIARAZIONI ANTICIPATE DI TRATTAMENTO".
3. Esame della proposta di deliberazione PD n. 123/2013 con oggetto:"MODIFICHE ALLO STATUTO COMUNALE-SOPPRESSIONE DIFENSORE CIVICO E ABROGAZIONE ARTT. 31,32 E 33 DELLO STATUTO".

Verbale

Alle ore 11.10, la Presidente, Marta Locatelli, constatata la presenza del numero legale, dichiara aperta la seduta ringraziando il Sindaco del Comune di Marcon, Andrea Follini, per il contributo che darà una connotazione pratica e concreta alla discussione. Rifà il punto sul percorso della Commissione e chiede al Sindaco Follin come si è organizzata, dal punto di vista pratico, l’Amministrazione comunale di Marcon.

ANDREA FOLLINI (Sindaco Comune di Marcon) spiega che sono partiti dal concetto di erogare un servizio, in mancanza di una Legge nazionale, per dare una risposta alla cittadinanza. Si sono ispirati al modello adottato dal Comune di Udine con contatti con l’ordine dei notai di della Provincia di Venezia. Spiega che i cittadini fissano un appuntamento in un giorno prefissato (ogni secondo martedì del mese) e portano una dichiarazione in un ufficio predisposto dal Comune. Qui trovano un notaio, al quale dare la dichiarazione o chiedere informazioni. Il deposito avviene direttamente dal notaio e ogni sei mesi viene trasmesso al Comune un elenco, in ordine alfabetico. Volutamente non vi è alcun modello prestampato per lasciare libera scelta al cittadino. Auspica l’approvazione di una legge nazionale e, nel caso ciò avvenisse, la dichiarazione andrebbe rivista. Spiega che il cittadino si presenta avanti al notaio con un fiduciario. La dichiarazione è modificabile, in qualsiasi momento, da parte del cittadino. Non ha costi per il Comune e per il cittadino il costo è di 14.62 € che è il costo della marca da bollo. Il modello è molto snello perché tutti i dettagli sono affrontati nella convenzione stipulata fra il Comune e l’Ordine notarile.

CAPOGROSSO ricorda di aver proposto una sua rilettura della proposta di deliberazione nella quale si escludeva un documento precostituito. Lui aveva previsto, nel caso di un ripensamento del cittadino, non delle modifiche con continui adattamenti ma la sostituzione completa della dichiarazione. Ritiene la modalità approntata dal Comune di Marcon la più semplice. Rammenta l’esigenza, auspicata da più parti, di rendere omogenee queste dichiarazioni.

Alle ore 11.55 entrano i Consiglieri Tagliapietra Belcaro e A. Scarpa.

TRABUCCO la proposta di deliberazione all’esame della Commissione parte dal presupposto che sia il comune a farsi carico di tutto e non l’Ordine dei notai. Chiede se il Comune di Marcon abbia vagliato più ipotesi e quale sia stata la risposta dei cittadini, in termini percentuali e assoluti.

ANDREA FOLLINI (Sindaco di Marcon) risponde al Consigliere Capogrosso che può andar bene anche la totale sostituzione ma che l’importante è che i notai detengano sempre l’ultima dichiarazione fornita. Risponde al Consigliere Trabucco che in due martedì so sono presentate, fra deposito di dichiarazione e richiesta di informazioni, 8 persone. Hanno ritenuto che la tenuta delle dichiarazioni da parte dei notai rispondesse appieno a ciò che il cittadino chiedeva.

Alle ore 11.30 entra il Consigliere Rizzi ed escono i Consiglieri Campa e Tagliapietra.

PRES. LOCATELLI chiede come si svolge, in termini pratici, la consegna della dichiarazione.

ANDREA FOLLINI (Sindaco di Marcon) ripete che hanno deciso di non predisporre un vero e proprio modello prestampato al fine di lasciare la massima libertà al cittadino.

PRES. LOCATELLI chiede se abbiano pensato di affidare un medico al notaio.

ANDREA FOLLINI (Sindaco di Marcon) risponde di no, e che chi ha un’idea rispetto questo percorso dovrebbe confrontarsi spontaneamente col proprio medico di base.

PRES. LOCATELLI chiede ai proponenti del provvedimento se, alla luce delle Commissioni che si sono tenute, intendano emendare il provvedimento.

CAPOGROSSO ritiene opportuna la richiesta della Presidente Locatelli. Afferma che nel caso in cui il provvedimento rimanesse invariato si riserva di rivedere la propria proposta di modifica, anche in funzione delle audizioni svolte. Ha già affermato che, secondo lui, l’allegato B è da togliere.

Alle ore 11.38 entra il Consigliere Conte.

PRES. LOCATELLI ringrazia il Sindaco di Marcon e passa al secondo punto dell’ordine del giorno spiegando che, dopo le Festività di Pasqua, una volta terminate le audizioni, si licenzierà il provvedimento.

CONTE chiede di intervenire sull’ordine dei lavori per dire che il parere dell’Ordine dei medici non lo acquisirebbe sul testo attuale, visto che sarà da modificare. Chiede se gli allegati si possano già togliere.

TRABUCCO chiede, invece, di trasmettere all’Ordine dei medici la proposta di deliberazione attuale.

Alle ore 11.45 esce il Consigliere A. Scarpa

PRES. LOCATELLI esauriti i precedenti punti procede con l’introduzione della proposta di deliberazione iscritta al 3° punto dell’ordine del giorno e dà la parola alla responsabile del Servizio, Dott.ssa Menardi, per l’illustrazione.

MENARDI illustra la proposta di deliberazione spiegando che la figura del Difensore civico è stata espunta dal Regolamento comunale ed è intervenuta la necessità di togliere gli articoli, che lo riguardavano, dallo Statuto, in recepimento di una normativa nazionale.

CAPOGROSSO chiede se con ciò si intenda che lo statuto mantenga gli articoli 31, 32 e 33 con l’aggiunta della parola “abrogato”.

MENARDI risponde affermativamente e specifica, abrogato con deliberazione di Consiglio comunale n.... ecc.

Alle ore 11.50 esce il Consigliere Toso ed entra il Consigliere Renesto.

ROSTEGHIN chiede quali figure suppliscano a questa carenza.

MENARDI risponde che, dove c’è, è sostituito dal difensore civico provinciale.

CONTE chiede quanti sono gli addetti di questo Servizio.

MENARDI erano quattro e sono stati riassorbiti, tre nella Direzione affari Istituzionali ed una nella Municipalità.
CONTE ritiene che questa tutela del consumatore poteva essere proseguita con le Associazioni per la tutela dei consumatori, piuttosto che col difensore civico provinciale.

SCARAMUZZA chiede se il ricorso al difensore civico provinciale preveda una modalità che l’Amministrazione può attivare direttamente o meno.

MENARDI l’Amministrazione può decidere di convenzionarsi col difensore civico provinciale in qualsiasi momento, senza che sia previsto nello Statuto. Si tratta di un’attivazione di un servizio per la cittadinanza, attraverso una convenzione.

Alle ore 11.55 entra il Consigliere Borghello.

BELCARO ritiene che i 46 Consiglieri possano assolvere al compito che era del difensore civico.

CONTE si riserva di valutare come mai si abolisce per legge tale servizio e si rende necessaria la collocazione di quattro persone in un altro servizio. Chiede se, una volta che la convenzione diventa operativa, il Comune debba fare da supporto con una propria struttura.

MENARDI nella convenzione con la Provincia è previsto che il Comune metta a disposizione una struttura con personale a supporto. Ricorda che il difensore civico comunale aveva 300 pratiche all’anno, contro le 80 del difensore civico provinciale e la Provincia non vuol far fronte a questo maggior carico di lavoro con personale proprio e chiede il supporto del Comune.

Alle ore 12.00 esce il Consigliere Rizzi.

CAPOGROSSO il D.lgs. 2000 prevedeva per l’Amministrazione la possibilità di avvalersi di tale servizio. Concorda col Consigliere Belcaro quando dice che ogni singolo amministratore dovrebbe poter tutelare i cittadini. Chiede se la convenzione sarà un atto di competenza del Consiglio.

MENARDI l’approvazione della convenzione sarà di competenza del Consiglio ed è previsto che, in mancanza del difensore civico comunale, ci si rivolga al difensore civico dell’ente territoriale competente per il Comune, e quindi, in questo caso, della Provincia di Venezia.

PRES. LOCATELLI propone di licenziare il provvedimento col parere favorevole unanime. La Commissione approva e alle ore 12.10, esaurito l’ordine del giorno, dichiara chiusa la seduta.

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