Seduta del 05-12-2012 ore 09:30
Consiglieri componenti la Commissione: Gabriele Bazzaro, Pierantonio Belcaro, Sebastiano Bonzio, Renato Boraso, Claudio Borghello, Giuseppe Caccia, Cesare Campa, Antonio Cavaliere, Pasquale Ignazio ''Franco'' Conte, Sebastiano Costalonga, Ennio Fortuna, Marco Gavagnin, Luigi Giordani, Giovanni Giusto, Giacomo Guzzo, Valerio Lastrucci, Lorenza Lavini, Michele Mognato, Jacopo Molina, Carlo Pagan, Luca Rizzi, Emanuele Rosteghin, Alessandro Scarpa, Renzo Scarpa, Davide Tagliapietra, Domenico Ticozzi, Marco Zuanich, Michele Zuin
Consiglieri presenti: Pierantonio Belcaro, Sebastiano Bonzio, Claudio Borghello, Cesare Campa, Antonio Cavaliere, Pasquale Ignazio ''Franco'' Conte, Sebastiano Costalonga, Ennio Fortuna, Luigi Giordani, Giovanni Giusto, Giacomo Guzzo, Valerio Lastrucci, Michele Mognato, Jacopo Molina, Luca Rizzi, Emanuele Rosteghin, Alessandro Scarpa, Renzo Scarpa, Davide Tagliapietra, Marco Zuanich, Giampietro Capogrosso (sostituisce Domenico Ticozzi), Saverio Centenaro (sostituisce Michele Zuin), Marta Locatelli (sostituisce Renato Boraso), Camilla Seibezzi (sostituisce Giuseppe Caccia), Alessandro Vianello (sostituisce Gabriele Bazzaro)
Altri presenti: Assessore Carla Rey, Direttore Alessandro Martinini, Dirigente Stefania Battaggia, Associazioni dei Consumatori e degli Utenti, Rappresentanze Locali delle Organizzazioni del Commercio, Turismo e Servizi
Ordine del giorno della seduta
Alle ore 9.52, il Presidente della IX Commissione consiliare, Ennio Fortuna, constatata la presenza del numero legale, dichiara aperta la seduta, introduce l’argomento iscritto all’ordine del giorno e dà la parola al Consigliere Rosteghin che chiede di intervenire sull’ordine dei lavori.
ROSTEGHIN ritiene utile da parte dell’Assessore una spiegazione su come si delineerà l’emendamento, in modo che i Consiglieri possano dare il loro parere.
ASS. REY spiega che l’emendamento di giunta non recepisce solo le direttive dei Decreti Monti ma anche le leggi quadro in materia di alcolici. La Città ha bisogno di una tutela particolare. L’impianto di questo provvedimento prevede che non vengano più concesse deroghe. Suggeriscono dei criteri che garantiscano un’offerta migliorativa e che possano essere individuati da chi vuole intraprendere l’attività. La zonizzazione definisce caratteristiche territoriali per ciascuna delle quali c’è un punteggio diverso per area, zona e microzona della Città. La Città di Venezia, per l’apertura di nuove attività, richiede un punteggio qualitativo che varia a seconda di queste zone. Gli ambiti di tutela per i quali è prevista una maggior attenzione, come previsto anche dalla Soprintendenza, rimangono l’area Realtina, quella Marciana e Mestre Centro, che viene chiamata Vecchia Mestre. Per ciò che concerne l’area di Santa Margherita, è da intendersi solo l’area che insiste sul Campo S. Margherita. Spiega che c’è la proposta di inserire la somministrazione di bevande, esclusi gli alcolici, all’interno delle librerie. Sottolinea quali sono i refusi affermando che verranno sistemati prima che il provvedimento approdi in Consiglio. Ritiene che manchi un riferimento alle intolleranze alimentari ed ai prodotti biologici, nella tabella B dei criteri.
ROSTEGHIN precisa che rimangono alcuni aspetti che potranno essere oggetto di emendamento. Per quanto riguarda gli orari di apertura degli esercizi, anche se di competenza del Sindaco, si devono sentire le Municipalità. Sui requisiti strutturali si doveva richiamare quanto previsto dal regolamento dell’ASL. Si deve approfondire il tema dei punteggi in relazione alle zonizzazioni.
COSTALONGA ritiene che le osservazioni delle Categorie siano state recepite poco e anche il punto che faceva riferimento alla tutela delle acque non è stato recepito. Spera che alcune osservazioni sui requisiti strutturali possano essere accolte in Consiglio. La superficie (20%) dedicata alla somministrazione all’interno delle librerie la reputa troppo alta.
BONZIO ritiene che le buone prassi stanno anche nel rispetto degli orari di lavoro dei lavoratori.
BELCARO ricorda di essere ancora in attesa del parere dell’Avvocatura Civica e della Segreteria Generale.
MOLINA riguardo all’art. 32, deve essere espunto il riferimento al sequestro amministrativo, o quantomeno specificato meglio.
PANCIN (AEPE) ritiene che il Regolamento, così come emendato, riporti alla versione originale. Riproporranno le loro osservazioni e le faranno avere ai Consiglieri per la seduta del Consiglio. Si dovrebbe estendere l’ambito di tutela a tutto il Centro Storico, altrimenti si rischiano i ricorsi, difficilmente sostenibili in sede di giudizio in quanto c’è disparità di trattamento fra le diverse zone della Città.
PRES. FORTUNA propone di inviare il provvedimento in Consiglio comunale per la discussione. La Commissione acconsente e, esaurito il precedente punto, introduce la proposta di deliberazione PD n. 634, con oggetto:"Adempimenti in tema di liberalizzazione delle attività economiche, semplificazione amministrativa e adeguamenti procedurali: -Nuovo regolamento del Commercio su Aree Pubbliche." Dà la parola all’Assessore Rey per l’illustrazione.
Alle ore 10.20 entrano i Consiglieri Borghello e Guzzo ed esce il Consigliere Vianello.
ASS. REY procede con l’illustrazione del provvedimento. Spiega che la differenza fra i due Regolamenti è sostanziale. Mentre per il Regolamento sui pubblici esercizi hanno dovuto costruire un nuovo Regolamento in quanto la delibera precedente, sulla quale si basavano i vecchi Regolamenti, alla luce delle intervenute liberalizzazioni, non aveva più motivo di esistere. Col secondo Regolamento la questione è nettamente diversa perché non ci si doveva inventare nessun Regolamento in quanto i Regolamenti sono esistenti ma andavano adeguati alla norma intervenuta. C’erano delle modifiche da apportare, alla luce della semplificazione procedurale che la norma richiede. Hanno introdotto dei titoli che non c’erano nel presente Regolamento. I mercati agricoli di vendita diretta, fino ad ora sperimentali ma non normati, sono stati inseriti al Capo V. è stato anche inserito l’ambito dei mercatini dell’antiquariato e del collezionismo. Hanno anche introdotto il Capo VII che riguarda la tutela dei consumatori. Le norme dei produttori agricoli sono frutto delle norme che dal 2008 sono presenti ma non ancora vigenti sul territorio veneziano. La materia verrà trattata a livello regionale ma, ad oggi, non ci sono ancora i criteri per le assegnazioni delle concessioni. Con questo Regolamento il Comune di Venezia potrà dire la propria se interverranno nuove disposizioni regionali. L’Amministrazione comunale non ha alcuna intenzione di non tutelare le attività esistenti e di revocare le autorizzazioni. Naturalmente, dovranno rispondere ai criteri che la Regione dovrà definire ma, per legge, dovranno sentire i rappresentanti delle Categorie.
Alle ore 10.30 escono i Consiglieri Lastrucci, Belcaro e Cavaliere e rientra il Consigliere Vianello.
CAMPA ritiene non sia un atto dovuto con scadenza perentoria al 31 dicembre. Pensa, piuttosto, sia un termine ordinatorio. Ritiene inutile deliberare prima che la Regione (Ente sovraordianato) si sia espressa. Ritiene. Infine, che i mercatini dell’antiquariato e del collezionismo, di fatto, siano già normati.
SCANDAGLIATO (Confesercenti) spiega che Confesercenti, volutamente, non ha presentato osservazioni perché ritiene inutile presentarle ora, prima che la Regione abbia varato il Piano del Commercio.
Alle ore 10.35 rientra e riesce il Consigliere Lastrucci, entra il Consigliere Giusto ed esce la Consigliera Locatelli.
BONZIO c’è la necessità di tenere la posizione con questo Piano. La Direttiva Bolkestein è una direttiva che, come Rifondazione, hanno sempre contrastato in quanto avrebbe aperto ad una liberalizzazione selvaggia. Pensa si possa andare a discutere in maniera più forte se il regolamento non si approva, sentendo anche il parere delle attività.
MOLINA se è vero che la Corte Costituzionale non si è ancora espressa sul decreto di recepimento della Direttiva Bolkestein e se è vero che i Comuni, le Città Metropolitane, ecc non si devono adeguare entro il 2012 e se la Regione si deve esprimere per prima, lui è dell’idea di aspettare. Altrimenti si rischierebbe di approvare un regolamento che dopo breve tempo andrebbe modificato.
Alle ore 10.45 rientra il Consigliere Lastrucci, entra il Consigliere Rizzi ed esce il Consigliere Centenaro.
MAGLIOCCO (Confcommercio ASCOM) ricorda che vi è già un regolamento vigente ma non intervenire lascerebbe carta bianca alla Soprintendenza. Ritiene che le sanzioni debbano essere rimodulate per non mettere in ginocchio le attività. È grave che dopo la terza sanzione ci sia la decadenza dell’autorizzazione, anche perché potrebbe farla decadere un affittuario che sia in contrasto col titolare dell’autorizzazione stessa.
Alle ore 10.50 rientra il Consigliere Centenaro, entra il Consigliere R. Scarpa ed escono i Consiglieri Bonzio e Molina.
COSTALONGA le persone presenti oggi sono preoccupate e non si può dar loro la sensazione che il Comune di Venezia possa fare poco. Legge il comma 5 dell’art. 3 dicendo che già prevede la possibilità di tipologie merceologiche diverse da quelle già esistenti. Cita la Direttiva Ornaghi affermando che il Comune deve intervenire perché è un suo diritto poter lavorare sul suolo pubblico. Chiede alle associazioni di categoria di portare le proprie osservazioni, anche in vista della prossima seduta di Commissione.
ROSTEGHIN serve una riflessione complessiva, propedeutica a quella che si farà per l’esame dei singoli articoli. Si deve poter capire a cosa si va incontro se il Comune non approva entro il 31 dicembre prossimo. È un tema da portare avanti capendo però in quale ambito ci si muove. Serve fare anche un ragionamento puntuale sui plateatici.
TAGLAIPETRA ricorda che già si era cercato di normare il commercio su suolo pubblico, cercando di curare anche l’aspetto estetico delle attività. Quando fu chiesto alla Soprintendenza la possibilità di una riqualificazione di quelle aree non fu ottenuta alcuna risposta. Oggi c’è il Decreto “Ornaghi” che, per la Soprintendenza, equivale ad un “calcio di rigore senza il portiere”. Prima di cominciare qualsiasi discussione serve conoscere le direttive della Regione. Se queste non salvaguarderanno i lavoratori servirà un’azione collettiva da parte del Comune.
PANCIN (AEPE) servono maggiori ragguagli, dal punto di vista legislativo, da parte della Regione e dello Stato. Aziende e lavoratori devono essere tutelati nel loro lavoro e nella loro professionalità.
SEIBEZZI i venditori ambulanti fanno parte del tessuto cittadino e della storia di tutti. Forse, regolamentare oggi, è un tentativo di salvaguardare questi lavoratori, altrimenti sarebbe privo di senso approvarlo 10 giorni prima per poi doverlo modificare. Serve capire quali risposte si possono dare oggi con questo Regolamento.
RIZZI oggi è fondamentale essere estremamente chiari, Assessore, maggioranza ed opposizione, sulla posizione futura del posto di lavoro di questi lavoratori. Si deve capire se si è disposti a combattere fino in fondo per salvaguardare i posti di lavoro di questi concittadini.
R. SCARPA tutti sono coscienti della necessità delle famiglie che stanno dietro alle attività. Si chiede se la Regione sarà più vicina del Comune alle esigenze dei lavoratori, ma lui nutre qualche dubbio. È allibito dalle affermazioni di chi non vuol discutere di questo Regolamento perché le conseguenze sono chiaramente riportate nel deliberato: In assenza di un Regolamento che contemperi le necessità locali e le leggi dello Stato, passa il livello più alto e cioè quella liberalizzazione che in molti hanno detto di temere. È dell’opinione di doversi misurare con l’applicazione di queste leggi. Il non fare lascerebbe tutte le facoltà alla Regione.
Alle ore 11.15 esce il Consigliere Tagliapietra.
PRES. FORTUNA osserva che c’è una proposta di deliberazione da licenziare per il Consiglio comunale. La Commissione può solo prendere atto che l’Assessore ritiri il provvedimento o altrimenti si deve andare avanti con la discussione degli articoli. Chiede all’Assessore cosa voglia fare, vista la posizione maggioritaria della Commissione.
GIUSTO ritiene si debba aspettare l’espressione della Regione nel merito. Nel frattempo il Consiglio, in rappresentanza della cittadinanza, deve difendere i posti di lavoro. Quando ci saranno le indicazioni della Regione, per la politica trasversale della Città, i Consiglieri dovranno garantire oggi che si faranno difensori della sicurezza dei cittadini.
GUZZO ritiene che il non decider significhi lasciare ad altri la possibilità di decidere, anche per il Comune. La Regione dovrà prendere in considerazione ciò che dirà il Comune di Venezia.
Alle ore 11.25 rientrano i Consiglieri Tagliapietra e Molina.
SEIBEZZI, ricorda che in altre circostanze (cita la pediatria) il Comune ha potuto dire la propria. Anche in questo caso, con il Regolamento, si possono affermare le posizioni del Comune.
CONTE aspettare significa sottrarsi al compito di amministratori, che devono far sintesi delle esigenze dei cittadini.
GOIA (Gruppo Organizzato Indipendente Ambulanti) spiega che è un sindacato nato per difendere i commercianti ambulanti ed i commercianti con posteggio fisso su area pubblica. Desiderano collaborare con la Regione al fine di verificare che si stia facendo tutto il possibile per difendere gli ambulanti dal più pesante attacco che abbiano mai ricevuto. (Decreto “Bolkestein”). Il nuovo attacco al quale sono sottoposti ora riguarda il nuovo Regolamento ispirato dalla Direttiva “Ornaghi”. Sono stufi di sentire affermazioni non veritiere del tipo: il nuovo Regolamento è stato scritto per tutelare gli ambulanti ed è una semplificazione del primo. La realtà è che il nuovo Regolamento è concepito solo per far sparire la Categoria. Fanno notare che le parole diniego e revoca della concessione appaiono ben 12 volte e non ci si può ovviare tramite sanzione oblativa. La loro proposta è di mantenere l’attuale Regolamento, almeno fino a quando la Regione non dichiarerà le proprie intenzioni.
Alle ore 11.30 entra il Consigliere A. Scarpa.
ASS. REY c’è l’obbligo di adeguare i regolamenti ed in qualità di amministratore ritiene doveroso dotarsi di un regolamento che tuteli i lavoratori. Aver tentato di dare delle risposte concrete è stato un atto di rispetto verso i lavoratori. La Regione non è pronta a dare delle risposte entro la scadenza del 31 dicembre. Spetta allora al Comune tutelarsi. Si deve dare il segnale che a Venezia alcune cose sono già state fatte e l’essere silenti potrebbe portare la Regione a pensare che Venezia sia uguale ad altre Città del Veneto. Il fatto di regolamentare in gran fretta è un segnale che non si può non notare. Anche la sola semplificazione è un dovere degli amministratori. Se il Consiglio comunale riterrà non opportuno dare delle certezze ai lavoratori si assumerà le proprie responsabilità.
CAMPA chiede se, in base al proprio intervento precedente, sia obbligatorio approvare il Regolamento entro il 31 dicembre.
ASS. REY c’è una norma di legge che impone degli adeguamenti e delle semplificazioni.
CAMPA il regolamento non può essere approvato se prima non si esprimono gli Enti sovraordinati. Chiede nuovamente se sono obbligati ad approvare questo regolamento entro la scadenza del 31 dicembre.
SCANDAGLIATO (Confesercenti) ritiene che il Regolamento dia una risposta agli esercenti su cosa succederà loro dopo la scadenza del 2017, perché la Regione deve ancora recepire le norme che lo Stato ha recepito dalla Comunità Europea. La loro associazione è contraria a questa approvazione, prima che la Regione si esprima.
MOGNATO spiega che non è che il Consiglio comunale non vuole esprimersi su questioni che riguardano la Città. Gli pare, però, giusto porsi il quesito se sia opportuno approvarlo oggi. Corregge l’Assessore quando dice che la Giunta fa ed il Consiglio no. Casomai il Consiglio si riserva su come decidere.
BONZIO intende disobbedire la filosofia secondo la quale il Comune ha la possibilità di normare secondo quanto impone il Governo centrale, come se i Comuni fossero gli esecutori per conto terzi. Vuol capire se il Comune, in questa vicenda, può essere soggetto protagonista. Le organizzazioni di categoria devono rivendicare il fatto di rappresentare la Città stessa. La Commissione si deve poter rapportare con chicchessia al fine di salvaguardare la crescita economica della Città. Piuttosto, bisogna stare attenti a non proporre cose che si rivelano controproducenti.
MOLINA legge alla pag. 2 il Verificato che, e afferma che se lo scopo è quello di semplificare e lo stesso Governo non ha ancora deliberato in tal senso, è inopportuno che le Pubbliche Amministrazioni si esprimano prima. Ferma restando l’opportunità di prepararsi per tempo, raccordandosi anche con altri Enti.
R. SCARPA chiede perché sia necessario mettere nero su bianco, visto che tutti si sono espressi a favore delle attività. Piuttosto si deve sintetizzare l’opinione di questa Commissione che va verso la tutela delle attività.
Alle ore 11.55 escono i Consiglieri Mognato e Borghello.
PRES. FORTUNA legge il passo della proposta di deliberazione che dice che Comuni, Regioni e Città Metropolitane devono adeguarsi entro il 31 dicembre 2012.
ASS. REY afferma che se il Comune non approva i Regolamenti è inadempiente.
PRES. FORTUNA propone di riaggiornare la discussione alla prossima seduta di Commissione. La Commissione acconsente e, alle ore 11.20, esaurito l’ordine del giorno, dichiara chiusa la seduta.
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