Seduta del 14-11-2012 ore 09:30
Consiglieri componenti la Commissione: Gabriele Bazzaro, Pierantonio Belcaro, Sebastiano Bonzio, Renato Boraso, Claudio Borghello, Giuseppe Caccia, Cesare Campa, Antonio Cavaliere, Pasquale Ignazio ''Franco'' Conte, Sebastiano Costalonga, Ennio Fortuna, Marco Gavagnin, Luigi Giordani, Giovanni Giusto, Giacomo Guzzo, Valerio Lastrucci, Lorenza Lavini, Michele Mognato, Jacopo Molina, Carlo Pagan, Luca Rizzi, Emanuele Rosteghin, Alessandro Scarpa, Renzo Scarpa, Davide Tagliapietra, Domenico Ticozzi, Marco Zuanich, Michele Zuin
Consiglieri presenti: Gabriele Bazzaro, Pierantonio Belcaro, Renato Boraso, Giuseppe Caccia, Antonio Cavaliere, Pasquale Ignazio ''Franco'' Conte, Sebastiano Costalonga, Ennio Fortuna, Luigi Giordani, Giovanni Giusto, Giacomo Guzzo, Lorenza Lavini, Jacopo Molina, Luca Rizzi, Emanuele Rosteghin, Alessandro Scarpa, Renzo Scarpa, Davide Tagliapietra, Domenico Ticozzi, Marco Zuanich, Giampietro Capogrosso (sostituisce Michele Mognato), Saverio Centenaro (sostituisce Cesare Campa), Marta Locatelli (sostituisce Michele Zuin), Alessandro Vianello (assiste)
Altri presenti: Assessore Carla Rey, Dirigente Stefania Battaggia, Associazioni dei Consumatori e degli Utenti, Rappresentanze Locali delle Organizzazioni del Commercio, Turismo e Servizi
Ordine del giorno della seduta
Alle ore 9.45, il Presidente della IX Commissione consiliare, Ennio Fortuna, constatata le presenza del numero legale dichiara aperta la seduta. Introduce la proposta di deliberazione iscritta all’ordine del giorno e dà la parola all’Assessore Rey per l’illustrazione.
ASS REY consegna ai Commissari la scheda normativa ed uno schema con le osservazioni pervenute dalle Municipalità e dalle Associazioni di categoria.
BELCARO chiede di intervenire sull’ordine dei lavori per far notare che le categorie sono state convocate ma nell’ordine del giorno non è prevista, esplicitamente, la loro audizione.
CAPOROSSO ritiene sia più utile visionare le osservazioni delle Municipalità quando ci saranno anche le relative controdeduzioni.
BELCARO afferma che ha da eccepire anche sul deliberato, oltreché su Regolamento.
ASS REY risponde che può controdedurre verbalmente le osservazioni delle Municipalità. La proposta di modifica del comma 2 dell’art. 1 è accoglibile. Procede con la lettura delle osservazioni successive.
CAPOGROSSO rileva una differenza fra chi appare ristoratore e chi no. Chiede se chi ha un’attività di “pizza al taglio” sia da considerarsi ristoratore.
ROSTEGHIN chiede di valutare la modifica assieme al comma 4 dell’art. 2 (specifico sulla definizione di ristorante).
ASS REY al comma 4 dell’art. 1 c’è una richiesta di inserimento ma , pur conoscendo la tematica europea, se ciò non viene legato ad un criterio di punteggio non saprebbe come poterlo concretizzare. Propone di non inserirlo.
Alle ore 10.05 escono i Consiglieri A. Scarpa e Molina ed entrano i Consiglieri Giusto e Caccia.
PRES. FORTUNA se c’è una normativa europea, anche se non lo si inserisce nel Regolamento, bisogna tenerne conto.
COSTALONGA ritiene vada inserito questo specifico richiamo per far capire che chi opera in Città è sensibile a questo tipo di problematiche.
R. SCARPA non ritiene di togliere un riferimento ad un impegno evidenziato per legge.
ASS REY prosegue con il comma 4 dell’art. 2.
DIR. BATTAGGIA rileva che prima c’era una distinzione nelle schede A e B, fra ristorante e bar. Dopo questa distinzione non c’è più stata e loro avevano meno possibilità di controllo.
ASS REY anche a seguito delle riunioni effettuate, con le Categorie e con le Municipalità, è emersa la necessità di differenziare le attività di ristorazione da chi fa il solo servizio di bar, ai fini del punteggio. Una delle sue proposte, da concretizzarsi con un emendamento, è di ritrovare una distinzione fra chi fa ristorazione rispetto ad altre attività. Quindi l’inserimento di questo comma sarà utile.
COSTALONGA propone di inserire “spazi destinati alla somministrazione” in luogo di “sale interne”.
Alle ore 10.20 escono i Consiglieri Zuanich, Giusto e Vianello.
ASS REY prosegue con la lettura del comma 3 e 4 dell’art. 3 e, in base alle osservazioni, spiega quali di queste siano accoglibili. Riguardo al comma 4, la proposta dell’Assessorato è quella di semplificare il più possibile, anche attraverso l’utilizzo della PEC e per questo sono contrari alla sua eliminazione. Tra l’altro, ciò è già obbligatorio per normativa nazionale. Spiega di aver inserito il paragrafo relativo all’insonorizzazione a tutela della Città e dei cittadini.
Alle ore 10.25 entrano i Consiglieri Ticozzi, Tagliapietra, Boraso e Cavaliere.
R. SCARPA ritiene fondamentale l’inserimento di questo comma anche se, ricorda, che le molestie ed il disturbo della quiete pubblica è già punibile per legge.
COSTALONGA a Venezia il rumore di sottofondo è già di per sé elevato.
LOCATELLI quando si legge l’articolo lo ci si concentra sul Centro Storico ma non si pensa a realtà, con esigenze diverse, come quella di Mestre.
Alle ore 10.33 escono i Consiglieri Bazzaro e Cavaliere.
ASS REY spiega che ci sono casistiche con richiesta di riduzione di orario anche a Mestre dove le problematiche stanno nascendo a causa della presenza di condomini. Lascerebbe la richiesta di Confcommercio che riguarda la “perizia fonometrica”.
CAPOGROSSO non si deve costringere qualcuno a far qualcosa a priori (insonorizzazione) fermo restando che si deve garantire la quiete pubblica.
Alle ore 10.38 esce il Consigliere Boraso.
COSTALONGA riferisce che una banca in Campo Santa Margherita è stata sanzionata per il disturbo che arrecava il suono prodotto dallo sportello bancomat.
ASS REY propone di accogliere le osservazioni affinandole nel corso delle Commissioni che seguiranno.
DIR. BATTAGGIA non essendoci osservazioni all’art. 4, procede col 5, dove al comma 1 Confcommercio spiega che la somministrazione non assistita è quell’attività, consentita per esempio ai panifici, senza l’ausilio di personale che però è consentita solo per i pubblici esercizi. Il comma 4 è una ripetizione di quanto detto prima e si può eliminare. Il comma 5 lo inserirebbe tra le disposizioni finali. Prosegue con l’art. 6, 7 e 8.
PRES. FORTUNA chiede di sostituire il “facilmente” con “chiaramente visibile”
ASS REY ritiene accoglibili le modifiche proposte al comma 5 dell’art.8.
PANCIN (AEPE) spiega il criterio del “secondo stagione” portando l’esempio dei funghi che, nella stagione di raccolta, non sono congelati (comma 5 dell’art. 8).
CAPOGROSSO chiede di valutare contestualmente anche le osservazioni delle Municipalità.
ASS REY accoglierebbe l’osservazione della Municipalità di Mestre-Carpenedo sull’indicazione dei prezzi.
DAZZO (AEPE) richiede che sia aggiunta la dicitura “sia visibile dall’esterno”. Ritiene che la tracciabilità non possa essere richiesta a chi fa la trasformazione delle materie.
Alle ore 11.00 esce la Consigliere Locatelli e rientra il Consigliere A. Scarpa.
COSTALONGA ritiene che alcune diciture, come per esempio “rigenerato” siano di difficile comprensione.
ASS. REY prosegue con la lettura delle osservazioni delle Municipalità ed in particolare, ritiene pleonastico il comma 2 dell’art. 9. ritiene che si obbligherebbero anche le sale da the all’insonorozzazione e ricorda che inserire questo come requisito strutturale le pareva eccessivo. Procede con la lettura dell’art. 9, comma 2, con i requisiti proposti da Confcommercio. Spiega di aver inteso il nuovo Regolamento come migliorativo ma ciò non deve tradursi in un blocco per le nuove attività ed ha inserito tre nuovi ambiti che di solito vengono derogati e che però fanno la differenza. Non ne aggiungerebbe altri, come per esempio l’adeguamento fognario o l’insonorizzazione.
R. SCARPA ritiene che l’insonorizzazione debba essere adeguata al tipo di attività. Se è per un locale che nasce per quel tipo di attività deve essere inserita fra i requisiti strutturali.
ASS. REY se lo si inserisce fra i requisiti strutturali, si obbligano anche le sale da thè, che diffondono musica, all’insonorizzazione.
CAPOGROSSO l’insonorizzazione non può essere prevista aprioristicamente
Alle ore 11.15 esce il Consigliere A. Scarpa.
DAZZO (AEPE) ritiene che se il gestore di un locale fa degli adeguamenti a spese proprie, questo gli debba essere riconosciuto. Invece succede che, una volta adeguati i locali, alla scadenza del contratto i proprietari non gli rinnovano più il contratto. Per questo motivo, tali adeguamenti, vanno inseriti tra i requisiti strutturali.
ASS. REY alcuni requisiti strutturali, relativi per esempio ai servizi igienici ed alla raccolta differenziata, sono già stati inseriti senza la possibilità di deroga. Si deve fare un provvedimento (il nuovo Regolamento) che tenga conto delle liberalizzazioni.
R. SCARPA ritiene che il criterio della separazione suggerito da AEPE dovrebbe essere inserito tra i requisiti strutturali.
ASS. REY ci sono requisiti strutturali che sono inderogabili. Vi sono, poi, dei criteri qualitativi riferiti ai locali o alla gestione. Per l’apertura di nuovi locali ci deve essere un punteggio basato sui criteri qualitativi. Così facendo, mettendo un punteggio tale da farli diventare più importanti e determinanti, diventeranno, di fatto, obbligatori in quella fase. Lavorerebbe su questi criteri così come ha appena illustrato.
Alle ore 11.25 rientra il Consigliere Cavaliere ed esce il Consigliere Caccia.
ROSTEGHIN chiede di sospendere la seduta o saltare, per trattare compiutamente in altra seduta, gli articoli 9 e 10.
COSTALONGA chiede di non rimandare la questione dei requisiti strutturali. Ritiene ci debba essere il coinvolgimento degli Uffici dell’Edilizia comunale e della Soprintendenza.
ASS. REY spiega che i loro tre requisiti sono stati vagliati assieme all’Ambiente, all’Edilizia, alla Soprintendenza, all’ALS ed altri e sono tutti realizzabili. La differenza fra i requisiti strutturali e quelli qualitativi è che i qualitativi non pongono barriere ma danno delle possibilità in più a chi dimostra di averli. Hanno comunque deciso di mettere dei requisiti strutturali che fossero facilmente realizzabili.
Alle ore 11.30 esce il Consigliere Cavaliere.
PANCIN (AEPE) si deve fare una distinzione fra l’esistente, che è in regola perchè usufruisce di deroga, ed il nuovo. Non si devono però discriminare le aziende già esistenti da quelle nuove che devono essere aperte secondo le nuove normative ed i nuovi requisiti.
Alle ore 11.35 esce il Consigliere Tagliapietra e rientra il Consigliere Boraso.
ASS. REY se si sceglie la strada dei requisiti strutturali si apre, di fatto, la strada alla grande ristorazione ed alle grandi catene a discapito delle piccole realtà. Chiede ai Consiglieri di poter inserire il criterio:”Il locale dell’attività comprende al suo interno... ecc” fra i requisiti qualitativi.
Il fatto che non ci sia commistione fra alimenti e detersivi già previsto dal regolamento di igiene.
Alle ore 11.40 escono i Consiglieri Boraso e Ticozzi e rientra il Consigliere Tagliapietra.
R. SCARPA se si dice che i punti previsti per la qualità si ottengono senza entrare nel merito della qualità della somministrazione lui perplesso.
DIR. BATTAGGIA aggiunge che questo regolamento non deroga al regolamento in materia igienico sanitaria.
PRES. FORTUNA propone di proseguire con l’esame del provvedimento in una prossima seduta. La Commissione acconsente e, alle ore 11.50, esaurito l’ordine del giorno, dichiara chiusa la seduta.
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