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IX Commissione - Verbale

Seduta del 31-10-2012 ore 09:30
congiunta alla X Commissione

 

Consiglieri componenti le Commissioni: Maurizio Baratello, Gabriele Bazzaro, Pierantonio Belcaro, Sebastiano Bonzio, Renato Boraso, Claudio Borghello, Giuseppe Caccia, Cesare Campa, Giampietro Capogrosso, Antonio Cavaliere, Bruno Centanini, Saverio Centenaro, Pasquale Ignazio ''Franco'' Conte, Sebastiano Costalonga, Ennio Fortuna, Marco Gavagnin, Luigi Giordani, Giovanni Giusto, Giacomo Guzzo, Valerio Lastrucci, Lorenza Lavini, Bruno Lazzaro, Marta Locatelli, Michele Mognato, Jacopo Molina, Carlo Pagan, Andrea Renesto, Luca Rizzi, Emanuele Rosteghin, Gabriele Scaramuzza, Alessandro Scarpa, Renzo Scarpa, Camilla Seibezzi, Davide Tagliapietra, Domenico Ticozzi, Giuseppe Toso, Gianluca Trabucco, Simone Venturini, Stefano Zecchi, Marco Zuanich, Michele Zuin

 

Consiglieri presenti: Gabriele Bazzaro, Sebastiano Bonzio, Claudio Borghello, Giuseppe Caccia, Giampietro Capogrosso, Antonio Cavaliere, Pasquale Ignazio ''Franco'' Conte, Sebastiano Costalonga, Ennio Fortuna, Luigi Giordani, Giovanni Giusto, Giacomo Guzzo, Bruno Lazzaro, Marta Locatelli, Jacopo Molina, Luca Rizzi, Emanuele Rosteghin, Gabriele Scaramuzza, Alessandro Scarpa, Renzo Scarpa, Camilla Seibezzi, Davide Tagliapietra, Domenico Ticozzi, Giuseppe Toso, Gianluca Trabucco, Marco Zuanich

 

Altri presenti: Assessore Antonio Paruzzolo, Assessore Gianfranco Bettin, Direttore Andrea Costantini, Coadiutore alle Politiche del Lavoro Sebastiano Bonzio, Coop Lavoratori Piccola Pesca - Pellestrina, Coop S.Marco - Burano, Coop Pescatori S.Pietro in Volta, Codiretti Veneto, Federcoopesca, Legacoop Veneto-Settore Pesca, UGL Provinciale

 

Ordine del giorno della seduta

  1. AGGIORNAMENTO SU "APPROFONDIMENTO SITUAZIONE DI DIFFICOLTA' DELLA PESCA IN LAGUNA"

Verbale

Alle ore 9.51, il Presidente della IX Commissione consiliare, Ennio Fortuna, assunta la presidenza delle Commissioni congiunte e constatata la presenza del numero legale, dichiara aperta la seduta, introduce l’argomento iscritto all’ordine del giorno ricordando la precedente trattazione in Commissione. Ricorda le problematiche legate alle maglie delle reti da pesca e dei conseguenti divieti. Ricorda pure le problematiche legate all’inquinamento e l’indagine/perizia condotta dall’Istituto Superiore di Sanità, nel 1995. A quell’epoca Cacciari fece un’ordinanza, tutt’ora vigente, che vietava la pesca in quelle aree. Chiede al rappresentante del Magistrato alle Acque se si possa far qualcosa per venire incontro ai problemi dei pescatori precisando, però, che se sussistono i problemi di inquinamento non si può far niente.

ING. CAIELLI (Magistrato alle Acque) spiega che la pesca in Laguna è condizionata dall’inquinamento e da un aspetto di tutela ambientale. Per la pesca delle vongole, anche in zone inquinate rimane qualche margine vista la possibilità di stabulazione. Ciò che è di loro diretta competenza sono le conseguenze morfologiche della Laguna legate alla pesca delle vongole. L’azione continua di aratura, setacciatura e vagliatura dei primi 20 cm del fondale elimina tutta la componente biologica di questo strato e lo rende attaccabile da altri fenomeni meteorologici. Porta l’esempio delle fanerogame marine che con le loro radici stabilizzano il fondale. Considera che c’è anche la salvaguardia dei posti di lavoro oltreché dell’ambiente. Hanno fatto la scelta di individuare delle aree accettando l’idea del “danno” e facendo degli interventi di mitigazione. La “pesca” tenderebbe a volere la completa disponibilità dl bacino lagunare ma si deve trovare un compromesso. Ricorda l concessione di 3000 ettari, a fronte di 1200 lavoratori, suddivisi in zone e destinati alla semina, sviluppo e mercato. Nel tempo, le aree non più produttive sono state restituite e, ad oggi, la superficie concessa è di 1800 ettari.

Alle ore 10.10 esce il Consigliere Cavaliere ed entra il Consigliere Giusto.

PRES. FORTUNA chiede se a fronte della dismissione di alcune aree del petrolchimico l’inquinamento sia diminuito.

ING. CAIELLI (Magistrato alle Acque) la zona industriale è sotto osservazione e, per quanto riguarda la Città di Venezia, hanno fatto una massiccia operazione di monitoraggio degli scarichi ed hanno appurato che attorno alla Città, c’è una fascia di inquinamento di 500 metri. Hanno quindi imposto gli impianti di depurazione agli alberghi. Per quanto riguarda la morfologia sono in continua operazione di recupero delle barene e delle velve, in modo da garantire la vita della Laguna. I canali si interrano anche a causa del materiale in sospensione portato dal fondale arato.

ING. VOLPE questo è il momento giusto per riapprofondire la caratterizzazione in Laguna. È un progetto costoso che va condiviso ma il Magistrato alle Acque è disponibile. Oggi ci sono le condizioni per restringere la zona interclusa, visto il miglioramento della condizione legata all’inquinamento. La caratterizzazione compete alla Regione ma loro parteciperanno al tavolo.

Alle ore 10.18 entrano i Consiglieri A. Scarpa e Seibezzi.

RICHIELI (Settore Pesca della Regione Veneto) anche se oggi non è presente il Direttore del Settore Sanitario, dichiara la disponibilità della regione a dare il proprio contributo. Preannuncia che il prossimo 6 novembre ci sarà un incontro con l’Assessore alla Sanità, Coletto e l’Assessore Manzato per affrontare il problema della declassificazione ei 1200 ettari restituiti. Chiede se esista un report che faccia capire se in questi anni le risorse si siano ripristinate o meno.

Alle ore 10.20 esce il Consigliere Zuanich ed entrano i Consiglieri Toso, Costalonga e Locatelli.

PRES. FORTUNA chiede se ci sia solo l’esigenza di riclassificare le aree o anche l’esigenza di una nuova perizia sull’inquinamento. Se necessarie, chiede perché non si facciano entrambe.

RICHIELI (Settore Pesca della Regione Veneto) si riserva di produrre un report tecnico/politico sulla questione. Si tratta di un momento difficile ma ciò che dice l’Ing. Volpe è importante e va in un senso possibilista. La stessa classificazione necessita di tempi lunghi.

Alle ore 10.29 esce il Consigliere Bazzaro.

ASS. CANALI ci sono vari aspetti e molti soggetti con competenze specifiche in quell’ambito. È stato sottoscritto un protocollo d’intesa, escludendo i 500 metri dal centro abitato o canali navigabili nei quali non è possibile la classificazione. Hanno recepito la richiesta puntuale di classificazione, da parte dei pescatori e l’hanno trasmessa anche a costo di enormi sacrifici economici. Rimane una zona vicina al petrolchimico per motivi sanitari, anche se i valori di diossina sono inferiori a quelli stabiliti dalla Comunità Europea. Non va nascosto che ci sono attività predatorie notturne che vanificano la semina. Una delle zone destinate alla semina è stata bloccata dal Ministero all’ambiente dopo 24 ore. Spiega che la classificazione viene proposta dalla provincia e deve essere recepita dalla regione.

PRES. FORTUNA registra la massima disponibilità di tutti gli Enti intervenuti.

Alle ore 10.39 entra il Consigliere Caccia.

ASS. BETTIN dal punto di vista ambientale le questioni sono maggiori di quelle evocate, oltre all’inquinamento, storico, a Marghera. La laguna è in continua evoluzione e, per esempio, il giro dell’acqua ha fatto sì che qualità media sia migliorata. Andrà verificato ma l’indicazione è questa. Per contro, l’aumento di correnti all’interno della Laguna crea effetti dannosi per la pesca. L’aumento delle correnti è derivato anche dalle nuove infrastrutture in corso d’opera. La Laguna di Venezia, oggi, non sconta solo l’eredità storica ma anche l’evoluzione odierna. A tutto ciò si aggiungano i mutamenti climatici. In questo settore conta molto il sapere umano dei pescatori e, in relazione all’utilizzo di mezzi tecnologicamente avanzati, si deve mettere assieme la sapienza antica di chi in acqua ci lavora e le più moderne tecnologie. Se si fa ciò si rivitalizza l’ecosistema ed il sistema socioeconomico e culturale. Si deve fare uno sforzo per restituire la Laguna ai pescatori. Tutti assieme, si deve porre la questione a livello ministeriale, anche per aver un maggior peso in Europa.

Alle ore 10.47 entrano i Consiglieri Molina, Rizzi, e Conte.

ASS. PARUZZOLO il problema è stato focalizzato nell’intervento dell’Assessore Bettin. Si è di fronte ad un problema di sistema che in questo momento vede un evento straordinario. Non solo la morìa di vongole, ma l’impoverimento generale provoca la crisi del settore. Probabilmente, ciò che si sta facendo non è sufficiente. Vanno fatte le stesse cose che si stanno facendo ma in una logica di sistema e in modo straordinario. Propone di superare la suddivisione delle competenze per non dare soluzioni parziali ad un problema così complesso.

Alle ore 10.50 escono i Consiglieri Tagliapietra, Scaramuzza, Locatelli, e Bazzaro.

ING. CAIELLI (Magistrato alle Acque) spiega che il Magistrato alle Acque è da più di vent’anni che studi ala Laguna e il prodotto di questi studi è a disposizione di chiunque. Non vi è alcuna connessione fra i lavori alle bocche di porto ed i problemi della Laguna. Hanno fatto in proposito degli studi approfonditi per dare una risposta concreta, ed un documento rispetto alle recenti morie. Rileva che anche i mezzi utilizzati per la pesca sono cambiati, in peggio.

ASS. BETTIN spiega che il suo non era un ragionamento pro o contro le opere ma verso gli effetti che producono e che vanno compresi.

Alle ore 10.57 esce il Consigliere Lazzaro.

VIDAL (Presidente Cooperativa S. Marco-Burano) gli interventi odierni hanno fatto capire la complessità dell’argomento affrontato. Mostra ai Commissari una planimetria con la classificazione della Laguna di Venezia. Ripercorre la storia della trasformazione da pesca ad allevamento delle vongole. La trasformazione è stata fallimentare, i pescatori si sono ridotti da 1200 e 600 e le vongole non ci sono quasi più. Il Piano Pesca della Provincia di Venezia non ha e non sta funzionando. I quantitativi di prodotto richiesto al GRAL per la semina non sono mai stati concessi. La Laguna è stata al centro di numerosi campionamenti, anche grazie alla collaborazione dei pescatori che hanno messo a disposizione le loro imbarcazioni. Il limite di diossina, a Venezia, è stato fissato a0,4 mentre nel resto d’Italia è a 4. ritiene che dove non si possa pescare con mezzi meccanici si possa consentire la pesca manuale. Si trovano in grosse difficoltà e a causa della moria hanno chiesto al GRAL la riduzione del canone concessorio, attualmente di 380 euro. Negli ultimi due anni non sono state fatte campagne di semina. Quest’anno la campagna di semina è rimasta aperta per due soli giorni.

Alle ore11.10 rientra il Consigliere Cavaliere ed escono i Consiglieri Rosteghin, Bonzio, Guzzo, Seibezzi e Conte.

GORIN 3000 ettari in concessione corrispondono a 1,2 milioni di euro che il GRAL incamera. Si deve far classificare l’intera Laguna per evitare il rischio di incappare nelle sanzioni.

Alle ore 11.15 rientra il Consigliere Conte.

A. SCARPA è evidente che qualcosa non funziona, visto che il GRAL continua a chiedere i soldi delle concessioni ai pescatori che non lavorano. Si devono classificare le aree consentendo la pesca, magari anche solo con mezzi manuali. Rammenta i lavori “mostruosi” fatti nella Laguna di Venezia e afferma che l’inquinamento non può essere causato soltanto dai 15-20 cm. di fondale che vengono vagliati. Si deve partire da subito dialogando fra Provincia e Regione perché non è ammissibile che un pescatore paghi il mutuo per la barca e contestualmente la demolisca. Chiede a tutti gli intervenuti di farsi portavoce presso gli Assessori competenti.

Alle ore 11.20 esce il Consigliere Capogrosso.

R. SCARPA. Ringrazia il Presidente Fortuna per aver messo assieme, in breve tempo, tutti i principali attori di questa vicenda. L’allevamento delle vongole è un aspetto complementare della Pesca. Le fanerogame rappresentano la condizione indispensabile per la vita della Laguna ma sono da ostacolo alla pesca delle vongole. Auspica che dal confronto fra tutti gli Enti scaturisca una proficua collaborazione. L’obiettivo principale è la salvaguardia e la tutela della Pesca. Si deve modificare l’impostazione del Piano provinciale della Pesca e risolvere il “peso” del GRAL. Le risorse vanno trovate fra Comune, Provincia e Regione.
RICHIELI (Settore Pesca della Regione Veneto) la classificazione è fondamentale ma rimane perplesso su chi debba ricadere il costo di ciò. Concorda sul fatto che le Amministrazioni, a tutti i livelli, debbano contribuire. È a conoscenza del fatto che l’Assessore regionale intende avviare un confronto costruttivo col Magistrato alle Acque.

Alle ore 11.35 escono i Consiglieri Giusto, Toso e Cavaliere e rientrano i Consiglieri Guzzo e Capogrosso.

BALLARIN (Cooperativa Laguna Viva) ricorda la storia della propria cooperativa. Riferisce di aver investito nella semina senza alcun ricavo. Si rischia la perdita di questa generazione di pescatori. Spiega che le seppie non entrano più dalle “bocche di porto” a causa delle dighe, opere complementari al MOSE.

GUZZO ritiene doveroso, da parte di chi ha competenza, chiudere la partita. Tutti gli interessati devono fare uno sforzo comune per scongiurare la morte della Pesca.

Alle ore 11.50 esce il Consigliere Molina e rientra il Consigliere Trabucco.

ASS. CANALI spiega che il paradosso è che i nitrati ed i fosfati che alimentano le vongole non sono più presenti perché producono detersivi sempre meno inquinanti.

GOTTARDO (Resp. Regionale Lega Coop e Lega Pesca) valuta positivamente l’avere a cuore della Pesca da parte di tutti gli intervenuti. Apprezza, in modo particolare, la proposta di ricaratterizzazione e la proposta di una risposta straordinaria e sistemica. Ricorda, però, che il tentativo fatto dal Prefetto per la riduzione dei canoni, la ricaratterizzazione ecc sono falliti a causa di una evidente inerzia ed incapacità di una società pubblica creata ad hoc. Ricorda che a fronte di 380 euro introitati dal GRAL al Magistrato alle Acque ne spettano 38. E’ anomalo che all’interno del GRAL non vi siano i rappresentanti dei Comuni di gronda.

Alle ore 12.00 esce il Consigliere Borghello.

FACCIOLI (Coldiretti Impresa Pesca) ricorda che il canone concessorio in Polesine è di 20 euro. Propone una sorta di patto di consultazione coi pescatori, vista la loro conoscenza della Laguna.

ASS. BETTIN si deve promuovere una seduta straordinaria del Consiglio comunale e stabilire un testo condiviso che parta dai quattro punti stabiliti in Prefettura (Riclassificazione delle aree, diminuzione dei canoni concessori, re immissione del prodotto e concessione pesca provvisoria per un reddito immediato)

ING. CAIELLI (Magistrato alle Acque) afferma che il Mag. Alle Acque ha fatto tutto ciò che gli è stato chiesto di fare per la salvaguardia della vita della Laguna. Il problema GRAL non lo può risolvere con le proprie competenze. Propone un incontro con gli operatori per capire quali sono le condizioni che il Magistrato, in relazione alle proprie competenze, può modificare, in modo da individuare altre aree e capire perché la semina non va.

PRES. FORTUNA alle ore 12.15, esaurito l’ordine del giorno, dichiara chiusa la seduta.

 

 

 

 

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A cura della segreteria della Commissione
Pubblicato il 05-03-2013 ore 11:29
Ultima modifica 05-03-2013 ore 11:29
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