Seduta del 19-09-2012 ore 10:00
Consiglieri componenti la Commissione: Maurizio Baratello, Gabriele Bazzaro, Sebastiano Bonzio, Renato Boraso, Claudio Borghello, Cesare Campa, Giampietro Capogrosso, Antonio Cavaliere, Saverio Centenaro, Nicola Funari, Marco Gavagnin, Luigi Giordani, Giacomo Guzzo, Valerio Lastrucci, Lorenza Lavini, Bruno Lazzaro, Marta Locatelli, Jacopo Molina, Emanuele Rosteghin, Alessandro Scarpa, Camilla Seibezzi, Davide Tagliapietra, Domenico Ticozzi, Giuseppe Toso, Simone Venturini, Alessandro Vianello, Marco Zuanich, Michele Zuin
Consiglieri presenti: Maurizio Baratello, Gabriele Bazzaro, Sebastiano Bonzio, Renato Boraso, Claudio Borghello, Cesare Campa, Giampietro Capogrosso, Antonio Cavaliere, Saverio Centenaro, Nicola Funari, Marco Gavagnin, Luigi Giordani, Giacomo Guzzo, Lorenza Lavini, Bruno Lazzaro, Jacopo Molina, Emanuele Rosteghin, Alessandro Scarpa, Davide Tagliapietra, Domenico Ticozzi, Giuseppe Toso, Alessandro Vianello, Marco Zuanich, Giuseppe Caccia (sostituisce Camilla Seibezzi), Sebastiano Costalonga (sostituisce Marta Locatelli), Luca Rizzi (sostituisce Michele Zuin)
Altri presenti: Assessore Bruno Filippini, Direttore Luigi Bassetto, Direttrice Alessandra Vettori, Dirigente Maria Borin.
Ordine del giorno della seduta
Alle ore 10.10 il presidente Cavaliere, constatata la presenza del numero legale, dichiara aperta la seduta e dà la parola all’assessore Filippini per l’illustrazione del primo punto all’ordine del giorno.
FILIPPINI rende noto che si tratta di donare una piccola area di 270 metri quadri a completamento di una più grande già donata anni fa ed in uso all’università ed al Cusi, non ci sono problemi di coabitazione con le realtà vicine.
LAVINI chiede se nel frattempo in quell’area è stato realizzata qualche opera
FILIPPINI risponde che sono stati realizzati degli spogliatoi e la centrale termica.
CENTENARO domanda se la palestra presente nel compendio potrà essere utilizzata dai cittadini oppure se è già previsto l’utilizzo in una vecchia convenzione, se l’utilizzo di terzi avviene a titolo oneroso oppure no.
VETTORI spiega che il Cusi ospita generalmente tutti quelli che ne chiedono l’uso.
FUNARI ritiene che sia opportuno specificare il possibile rapporto tra la municipalità e il Cusi in modo da rendere omogeneo l’uso dell’impianto a quelli simili.
FILIPPINI ripete che la questione è dovuta da un errore fatto sin dal 1969.
TAGLIAPIETRA afferma che nulla vieta che l’assessore predisponga un emendamento per riportare l’intera struttura nella disponibilità del Comune.
VETTORI rispiega che si tratta esclusivamente di ricomporre la proprietà che già quando è stata fatta la donazione doveva essere stata trasferita.
CAPOGROSSO considera che i consiglieri devono prestare molta attenzione a quanto decidono. Prende atto delle difficoltà che si creerebbero se quella piccola area fosse inglobata nella pertinenza della scuola Zambelli dato che esiste un muro che delimita i confini attuali.
CACCIA afferma che le preoccupazioni emerse e che riguardano l’eventuale apertura della struttura alla municipalità ed alla città, devono essere rappresentate in altre sedi competenti dato che la commissione è chiamata ad esaminare solo la questione patrimoniale.
Il presidente Cavaliere, preso atto di quanto emerso dal dibattito, propone di licenziare il provvedimento per l’illustrazione in Consiglio comunale.
La commissione approva.
Il presidente Cavaliere dà quindi la parola al direttore Vettori per l’illustrazione del secondo provvedimento all’esame.
VETTORI premette che la superficie interessata era stata concessa all’università di Ca’ Foscari e IUAV per l’insediamento di strutture didattiche; a questo doveva seguire un formale accordo tra le università per la divisione degli spazi. L’impegno con il ministero dell’università era di realizzare tutto il complesso con 7 edifici ma stante le difficoltà finanziarie si è addivenuti alla ripartizione della costruzione degli edifici che ospiteranno anche la CCIAA con due immobili e permetterà a Ca’ Foscari di completare il suo programma anche se ridotto. Con questa proposta si autorizza l’insediamento con sub concessione alla CCIAA e l’obbligo comunque di realizzare i due edifici.
BASSETTO dichiara che la questione si interseca con la attuazione del federalismo demaniale perché il sindaco ha concordato con Ca’ Foscari il decadere della richiesta di uso governativo di una parte dell’Arsenale di Venezia già presentata dall’università; oggi l’Arsenale diventa proprietà del Comune mentre l’area interessata di via Torino, per il diritto di superficie, non è nella disponibilità dell’Amministrazione.
CAPOGROSSO afferma che l’integrazione della rappresentazione del problema fatta dal direttore Bassetto è importante perché così si sgombra il sospetto di un possibile scambio di interessi. Domanda se oggi la CCIAA chiedesse al Comune un’area per realizzare un intervento la avrebbe a titolo gratuito oppure sarebbe un concessione onerosa. Se si accogliesse questo accordo tra i tre enti come proposto si avrebbe il risultato che il Comune finanzierebbe l’università in modo occulto e questo rappresenta un motivo di perplessità.
FUNARI domanda quanti soldi la CCIAA paga all’università per realizzare i due edifici in programma, chiede anche chi gestisce il diritto di superficie dell’area.
BASSETTO spiega che una volta ceduto il diritto di superficie all’università, questo diritto rimane in capo a questa istituzione che nel tempo avrà modo di realizzare sia l’ultimo edificio e la CCIAA di realizzare i due che ha in progetto.
CACCIA pone la questione se l’idea di bene pubblico è solo quella in favore del Comune o quello più ampiodell’intervento pubblico; è importante sviluppare il polo universitario a Mestre sia negli anni ’90 che oggi. La realizzazione di questi interventi creerà sinergie tra mondo degli studi e mondo delle imprese.
ROSTEGHIN concorda nel perseguire l’obbiettivo del polo universitario, se mancano risorse per la sua realizzazione è da capire dall’università cosa succede e cosa viene tolto dal progetto universitario.
CENTENARO ritiene che le preoccupazioni esplicitate dal consigliere Rosteghin sono quelle che percorrono la città ma anche di parte della popolazione universitaria. Chiede che vengo promosso un incontro con il rettore di Ca’ Foscari.
CAMPA si associa alla richiesta del consigliere Centenaro.
CAVALIERE propone che prima del licenziamento del provvedimento la commissione incontri il rettore di Ca’ Foscari.
CAPOGROSSO esplicita il suo pensiero chiedendo se il Comune ha informazioni sull’accordo tra Ca’ Foscari e CCIAA perché se l’università non cedesse una parte del diritto di superficie e la ritornasse al Comune che a sua volta, direttamente, la concedesse alla Camera di Commercio, chiede cosa succederebbe.
FILIPPINI afferma che è interesse del Comune mantenere buoni rapporti tra gli enti che operano nel territorio tanto più che Ca’ Foscari ha spiegato la ristrutturazione della localizzazione delle sue strutture specialistiche e del suo piano di offerta formativa.
Alle ore 11.00 il presidente cavaliere dichiara chiusa la seduta.
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