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V Commissione - Verbale

Seduta del 16-07-2012 ore 14:30
congiunta alla IX Commissione

 

Consiglieri componenti le Commissioni: Gabriele Bazzaro, Pierantonio Belcaro, Sebastiano Bonzio, Renato Boraso, Claudio Borghello, Giuseppe Caccia, Cesare Campa, Giampietro Capogrosso, Antonio Cavaliere, Saverio Centenaro, Pasquale Ignazio ''Franco'' Conte, Sebastiano Costalonga, Ennio Fortuna, Nicola Funari, Marco Gavagnin, Luigi Giordani, Giovanni Giusto, Giacomo Guzzo, Valerio Lastrucci, Lorenza Lavini, Bruno Lazzaro, Marta Locatelli, Michele Mognato, Jacopo Molina, Carlo Pagan, Luca Rizzi, Emanuele Rosteghin, Gabriele Scaramuzza, Alessandro Scarpa, Renzo Scarpa, Davide Tagliapietra, Domenico Ticozzi, Giuseppe Toso, Gianluca Trabucco, Simone Venturini, Alessandro Vianello, Stefano Zecchi, Marco Zuanich, Michele Zuin

 

Consiglieri presenti: Gabriele Bazzaro, Pierantonio Belcaro, Sebastiano Bonzio, Renato Boraso, Claudio Borghello, Cesare Campa, Giampietro Capogrosso, Antonio Cavaliere, Saverio Centenaro, Ennio Fortuna, Marco Gavagnin, Luigi Giordani, Giovanni Giusto, Giacomo Guzzo, Valerio Lastrucci, Bruno Lazzaro, Jacopo Molina, Carlo Pagan, Luca Rizzi, Emanuele Rosteghin, Gabriele Scaramuzza, Alessandro Scarpa, Davide Tagliapietra, Giuseppe Toso, Alessandro Vianello, Marco Zuanich

 

Altri presenti: Assessore Urbanistica Ezio Micelli, Assessore Attività Produttive Antonio Paruzzolo, Direttore Attività Produttive Alessandro Martinini, Dirigente Urbanistica Luca Barison, Organizzazioni sindacali, Associazioni rappresentative delle categorie produttive

 

Ordine del giorno della seduta

  1. Informativa sull'esito della Conferenza di Servizi convocata per il 16 Luglio 2012 sul Palais Lumiere - Pierre Cardin a Porto Marghera
  2. Audizione delle Organizzazioni Sindacali e delle Associazioni rappresentative delle categorie produttive in merito al progetto "Palais Lumiere - Pierre Cardin" a Porto Marghera

Verbale

Alle ore 14.40, il Presidente della V Commissione Consiliare, Giampietro Capogrosso, constatata la presenza del numero legale, dichiara aperta la seduta.

CAPOGROSSO comunica che il punto nr. 1 dell’O.d.G. non sarà trattato in quanto la prevista conferenza di servizi è stata rinviata come da notizie apparse sulla stampa locale. Nel merito del punto nr. 2 dell’O.d.G. ringrazia i partecipanti ed informa di aver ricevuto le comunicazioni dell’Associazione Veneziana Albergatori e della Confcommercio che erano impossibilitate a partecipare alla riunione. Ricorda che la riunione odierna è stata richiesta formalmente dal consigliere Bonzio per audire le Organizzazioni Sindacali e le associazioni portatrici d’interessi in merito all’intervento. Precisa che nel merito del progetto del Palais Lumiere - Pierre Cardin a Porto Marghera si sono svolte le seguenti commissioni consiliari congiunte:
• il 18 Giugno u.s. c’è stata l’illustrazione generale dell’intervento al Candiani;
• il 3 e il 10 Luglio u.s. si è esaminata la proposta di deliberazione che è già stata licenziata in discussione per il Consiglio Comunale che sarò convocato nei prossimi giorni.

Alle ore 14.45 entra il consigliere Davide Tagliapietra. Alle ore 14.50 entrano i consiglieri Gabriela Bazzaro e Alessandro Vianello.

GOTTARDELLO (CISL) ringrazia per la convocazione e afferma che come organizzazione sindacale è sempre utile ascoltare le parti sociali che purtroppo su questo progetto hanno appreso le notizie e le informazioni dalla stampa poiché non hanno mai visto il progetto all’esame degli enti locali. Afferma l’importanza e l’interesse per il progetto che potrebbe contribuire al rilancio del settore manifatturiero dopo l’ultimo decennio di chiusure di attività produttive a Marghera. Ricorda che tutti i progetti che possono generare nuovi posti di lavoro sono seguiti con interesse dalle organizzazioni sindacali e che bisogna sfatare il tabù che Venezia è restia alle innovazioni e agli investitori esteri. Ricorda che in passato gli investitori erano dubitanti perché sembra impossibile investire a Venezia mentre ora con il PAT che ha fatto chiarezza sulle destinazioni d’uso ribadendo la vocazione industriale, e con il nuovo accordo su Porto Marghera con le aree disponibili, sembra che si stia innescando un nuovo sistema al fine di attrarre anche altri ed ulteriori investitori. Dichiara la disponibilità a un confronto aperto sul progetto con l’Amministrazione Comunale e auspica di conoscere le ricadute oggettive del progetto sul tema occupazionale e delle attività produttive, anche in riferimento alla nuova mobilità cittadina che si realizzerà. Sottolinea che una questione da prestare particolare attenzione è quella relativa ai tempi di realizzazione, al fine di evitare che un’eventuale dilazione dei tempi programmati possa diventare un pretesto per “vincolare” altre progettualità.

Alle ore 14.55 esce il consigliere Davide Tagliapietra ed entrano i consiglieri Luca Rizzi e Valerio Lastrucci. Alle ore 15.00 entra il consigliere Jacopo Molina. Alle ore 15.05 entrano i consiglieri Antonio Cavaliere e Davide Tagliapietra.

MONTAGNER (CGIL) ringrazia per l’invito alla Commissione e comunica che sarà depositata agli atti delle Commissioni una valutazione da parte dell’organizzazione sindacale. Afferma che come OO.SS. non danno un parere negativo al progetto, ritenendolo meritevole di verifica ed attenzione per la proposta formulata, ma fornisce alcune questioni di riflessione:
• il progetto si sviluppa su un area di 160 ettari in prima zona industriale e si interroga se è compatibile con le destinazioni d’uso dell’area, del PAT recentemente approvato e da quanto fatto in questi anni in termini di allineamento istituzionale citando a titolo di esempio l’accordo per le bonifiche di Porto Marghera e il riconoscimento di Porto Marghera come area di crisi complessa;
• nell’area oggetto di intervento esistono importanti aziende e si domanda che fine faranno queste attività anche in considerazione di eventuali progetti di riqualificazione ed ampliamento;
• la Giunta e il Sindaco devono farsi garanti che non può esistere la “politica dei due tempi” con prima le chiusure delle attività e successivamente la valutazione di cosa fare, dato che l’area occupa ancora circa 5000 addetti e si potrebbero verificare problemi occupazionali.
Termina concludendo che la Conferenza di Servizi dovrà essere il luogo delle decisioni e del bilanciamento dei diversi interessi in campo, ma avendo ben presente il fatto che non si possa mettere in discussione gli atti in itinere su Porto Marghera.

Alle ore 15.10 entra il consigliere Bruno Lazzaro.

DI MATTEO (UIL) ritiene che il progetto sia una questione fondamentale per lo sviluppo del territorio in considerazione della sua eventuale fattibilità, con riferimento all’altezza delle torri, e compatibilità recentemente ribadita dal PAT del Comune di Venezia. Ritiene che nel futuro prossimo bisognerà riprendere in discussione l’intero ambito di Porto Marghera perché il tempo della crisi non è ancora passato ed esiste il rischio di prospettive ancora peggiori. Sul progetto vero e proprio del Palazzo della Luce afferma che su argomenti del genere non bisogna perdere troppo tempo ne imporre particolari blindature per evitare, come già successo in passato, che gli investitori dirottino i loro soldi verso altri luoghi.

DAZZO (CONFCOMMERCIO Venezia) afferma il giudizio favorevole al progetto con alcuni dubbi / distingui, ovvero che il progetto non si trasformi soltanto nell’ennesimo centro commerciale ed albergo. Ricorda che la Provincia di Venezia ha la più alta concentrazione in Europa di centri commerciali e che gli albergatori locali stanno vivendo una particolare situazione legata alla congiuntura economica. Suggerisce a tal fine di valutare l’opportunità di procedere ad un eventuale rottamazione dei vecchi alberghi, incentivi per quelli dislocati nel centro storico e che l’intero progetto non attui un effetto boomerang per il piccolo commercio di Marghera.

Alle ore 15.15 entra il consigliere Alessandro Scarpa.

CAPOGROSSO precisa le destinazioni d’uso delle tre torri al fine di evitare fraintendimenti.

DAZZO ritiene che dovrebbe essere compito dell’Amministrazione Comunale mediare tra le richieste del privato e gli interessi della collettività al fine di trovare un equilibrio che bilanci i vari interessi in campo.

MIGGIANI (CONFINDUSTRIA) esprime il parere favorevole all’intervento sia in termini di ricadute a breve termine, con la riattivazione di forza lavoro e le commesse ai fornitori, sia nel medio / lungo termine come volano per altri investimenti nella zona di Venezia. Ritiene che l’intervento possa fungere da attrattore di investimenti futuri ma sempre nel rispetto delle normative vigenti e dei vincoli esistenti.

PALASCO (INDUSTRIALI VENEZIA) dichiara il parere favorevole al progetto ribadendo il concetto che se l’investimento è una opportunità per il territorio le ricadute straordinarie devono restare in ambito locale magari facendo lavorare le imprese locali per la sua realizzazione al fine di creare un volano per l’economia Veneziana. Continua affermando che se un soggetto investe, lo stesso prevede un ritorno economico ma ciò non deve essere da alibi per l’eventuale chiusura di attività produttive nei centri storici per non creare ulteriori disagi. Nel merito afferma che il progetto ha una significativa altezza e auspica che ciò non sia il pretesto perché dalla vista delle torri, constatando la bruttezza del paesaggio sottostante, si assuma la scusa per togliere le attività produttive sottostanti e limitrofe.

Alle ore 15.25 esce il consigliere Jacopo Molina.

BORASO ringrazia i partecipanti per i diversi interventi ma ritiene che la chiarezza delle informazioni sia fondamentale al fine di evitare confusione, nel senso che:
• l’intervento non si attua su 160 ettari ma solo su 19 ettari e non coinvolge gli ambiti della Fincantieri e/o di altre attività;
• anche da altri “punti di osservazione” si vedono le brutture della città ma non si sono chiuse le attività per questo motivo;
• non c’è nessun legame tra la realizzazione del Progetto e il rischio occupazionale di 5000 posti di lavoro in quanto sono realtà completamente distinte;
• non esiste un progetto di “centro commerciale” in quanto i contingentamenti sono dettati dalla Regione Veneto e delucida le destinazioni d’uso delle tre Torri.

GAVAGNIN si preoccupa dell’effetto visivo della Torre nello sky-line della città in considerazione di alcuni rendering mostrati durante le illustrazioni e chiede di avere altre visuali della torre da altri punti della città per meglio capirne l’effetto visivo. Ricorda che qualche anno fa a Bologna sono state bloccate le realizzazioni di alcune villette perché non esistevano su un quadro antico. Chiede perché i progettisti non intendono realizzare l’intervento con un’altezza massima di soli 80 metri invece dei 250 previsti.

Alle ore 15.35 esce il consigliere Gabriele Bazzaro.

BONZIO ritiene che sia necessario effettuare ulteriori approfondimenti sui temi paesaggistici, delle bonifiche e della futura Università della moda con gli Istituti presenti a Venezia, chiedendo di riportare la proposta di deliberazione all’esame delle commissioni per un suo esame approfondito. Ritiene proficuo l’incontro di oggi in quanto dalle stesse parti sociali si ricevono le informazioni attinenti al territorio e all’occupazione e ricorda a tal fine, leggendolo, l’ordine del giorno nr. 168 del 21 Maggio u.s. dall’oggetto “Palais Lumière: la vera luce è il mantenimento dei livelli occupazionali sul nostro territorio”.

Alle ore 15.40 esce il consigliere Giuseppe Toso.

CAPOGROSSO precisa che nonostante il licenziamento della proposta di deliberazione nella riunione del 10 Luglio u.s., la riunione odierna precede la votazione del Consiglio Comunale al fine di fornire ulteriori elementi di valutazione per i consiglieri comunali.

Alle ore 15.45 escono i consiglieri Pierantonio Belcaro e Alessandro Scarpa.

SCARAMUZZA ringrazia i partecipanti alla riunione per il modo corretto di affrontare il tema con valutazioni di merito sul progetto. Nel merito del progetto ritiene che l’Amministrazione Comunale dovrà tentare, in sede di conferenza di Servizi, a vincolare i maggiori benefici per la città ribadendo che:
• il tema occupazionale dia un saldo positivo;
• le scelte approvate nel PAT siano riconfermate e non variate;
• le funzioni che si insedieranno non siano in conflitto con altre funzioni già presenti in città.

GIORDANI ritiene che dall’Expo del 1990 ci sia stato un freno agli investimenti sulla città di Venezia e il progetto Palais Lumiere - Pierre Cardin possa rappresentare un nuovo stimolo. Afferma come sia le Organizzazioni Sindacali che i portatori di interesse abbiano espresso un parere positivo sull’ipotesi di sviluppo di Porto Marghera, come hanno fatto le Municipalità di Marghera e Mestre con il loro parere di competenza. Afferma che, come gruppo consiliare PSI, sono favorevoli al progetto.

LASTRUCCI ricorda a titolo di esempio che anche durante l’Expo Francese per l’anniversario della rivoluzione fu realizzata una costruzione osteggiata da tutti all’inizio che ora è tra i luoghi più visitati al mondo, la Torre Eiffel. Ricorda che al contrario di investimenti con soldi pubblici, in questo caso tutto l’onere finanziario è in capo a Pierre Cardin, e ritiene che bisogna avere fiducia e credere nelle sue intenzioni. Ritiene che si debba andare avanti velocemente ed evitare che passi il messaggio che a Venezia sono messi freni inibitori per gli investitori ricordando a titolo di esempio la candidatura di Venezia a capitale della cultura.

FORTUNA ritiene che la commissione odierna sia stata inutile giacché nessun soggetto può dire di no ad un progetto che porta investimenti e benefici per il territorio. Ritiene che anche il parere contrario di ENAC sarà destinato a rientrare in quanto l’ambito di intervento è a circa 8 km dall’aeroporto e l’unica voce critica espressa in materia è quella dell’ex portavoce di Galan, Franco Miracco che ha ritenuto l’intervento non compatibile con la città di Venezia.

CAPOGROSSO al fine di rendere chiari i dati concernenti il progetto del Palais Lumiere - Pierre Cardin, dettaglia le altezze degli edifici, le destinazioni d’uso e le superfici lorde di pavimento.

ROSTEGHIN ritenendo utile ascoltare chi è tutti i giorni vicino ai lavoratori, afferma che sono emersi due chiari messaggi dalla riunione odierna, ovvero:
• che bisogna considerare Venezia accessibile per gli investitori e l’Amministrazione Comunale sta dimostrando questo dato;
• che è necessario verificare / studiare le ricadute occupazionali con l’intervento in considerazione del fatto che i progettisti hanno affermato che l’intervento porterà circa 7500 posti di lavoro, ma attualmente non si conoscono i numeri di posti di lavoro che saranno persi;
• che l’Amministrazione Comunale preveda delle chiare garanzie al fine della realizzazione dell’opera, specie per quelle complementari, al fine di evitare un opera incompiuta.

Alle ore 16.10 escono i consiglieri Davide Tagliapietra, Bruno Lazzaro e Marco Gavagnin.

GUZZO ricorda che l’Amministrazione Comunale normalmente ha poca voce in capitolo negli interventi dei privati una volta che hanno ottenuto il via libera per la loro realizzazione e pertanto è fondamentale che si doti di garanzie certe per le opere pubbliche che saranno successivamente cedute al Comune. Ritiene che siano troppe le opere che non si sono realizzate e che hanno “sfregiato” la città e per il progetto del Palais Lumiere - Pierre Cardin bisogna avere le dovute garanzie reali.

Alle ore 15.15 entra il consigliere Alessandro Scarpa.

BORGHELLO intende precisare che l’Amministrazione Comunale non ha avuto “fretta” nell’esaminare il progetto del Palais Lumiere per un qualche interesse esclusivo sull’opera in quanto avrebbe preferito che imprenditori investissero in nuove attività produttive a Porto Marghera. Ritiene che Marghera sarà un luogo di rilancio per l’occupazione e l’industria e pertanto l’Amministrazione Comunale si batterà sempre contro ulteriori ipotesi di chiusura di attività. Nel merito del progetto ritiene che il problema non sia l’altezza o le dimensioni del progetto, ricordando che difficilmente si può essere esteti con i soldi degli altri, ma il suo collocamento in un contesto di sviluppo cittadino in un periodo di crisi economica ma nel rispetto della città e della sua programmazione urbanistica. Ricorda che il Comune di Venezia con il PAT ha individuato un modello di sviluppo e magari se l’ipotesi di Pierre Cardin fosse pervenuta prima si avrebbe potuto adeguare di conseguenza lo strumento urbanistico. Afferma che dall’esito delle Conferenze di Servizi qualora non si riscontrino le garanzie di fattibilità richieste anche dal Consiglio Comunale bisogna avere il coraggio di dire di no alla proposta realizzativa.

Alle ore 16.20 entra il consigliere Marco Gavagnin.

CENTENARO ritiene che le Commissioni non stiano facendo ciò che è previsto dall’O.d.G. in quanto invece di effettuare l’audizione e basta dei soggetti invitati per capire le diverse problematiche, si sta assistendo alle dichiarazioni ed opinioni di ogni singolo consigliere comunale, che invece dovrebbe farle in sede di Consiglio Comunale. Ricorda che in merito al progetto l’Amministrazione Comunale ne sta discutendo da circa 2 anni, dopo le diverse localizzazioni individuate per la sua realizzazione; precisa che a Settembre 2011 il Sindaco aveva formalizzato il nulla osta alla Regione Veneto e che solo a Gennaio 2012 il Consiglio Comunale aveva approvato il PAT quando invece il Sindaco aveva già deciso tutto.

CAVALIERE ringraziando per i vari interventi per le delucidazioni della loro posizione sul progetto ricorda che la vocazione industriale di Porto Marghera resta immutata, come confermato dal PAT, ma che è il mercato a modificare le richieste e pertanto è compito delle Istituzioni adeguarsi di conseguenza. Afferma che la crisi industriale, che sta coinvolgendo anche Porto Marghera, è un problema generale e non colpa della realizzazione del Palais Lumiere - Pierre Cardin.

BARISON dettaglia, al fine di una maggiore comprensione e chiarezza, i valori riguardanti le destinazioni d’uso del progetto.

Alle ore 16.30 esce il consigliere Antonio Cavaliere ed entra il consigliere Bruno Lazzaro.

PARUZZOLO ritiene che la commissione odierna sia stata molto proficua poiché i diversi interventi sono stati utili per focalizzare i diversi aspetti e ripercussioni del progetto. Precisa che il Comune di Venezia non esprime un parere in merito al Palais Lumiere, ma la deliberazione concerne il mandato al Sindaco per partecipare alle Conferenze di servizio per valutare la congruità dell’opera con il territorio. Ricorda che quando sarà predisposta la Valutazione di Impatto Ambientale si esamineranno i diversi aspetti numeri dell’intervento e non il fattore estetico realizzativo. Afferma che il vero tema sarà se l’opera ha un impatto positivo sul territorio con la richiesta di uno studio socio economico al fine di dimostrare che:
• si creeranno più occupati rispetto a prima;
• ci saranno più occupati con la realizzazione del Palais Lumiere rispetto alla sua non realizzazione;
• le attività economiche sul territorio aumenteranno, con un balzo positivo delle diverse attività rispetto a quelle eventualmente che chiuderanno.
Ricorda che attualmente non esistono in Veneto strutture del genere come il Palazzo e che oltre alla questione dell’ENAC bisognerà esaminare anche la compatibilità con la Legge Seveso in merito ai vincoli per il rischio industriale. Ritiene che un pre-requisito per la realizzazione del progetto sia che il piano economico finanziario sia corretto e coerente, proponendo a tal fine di costituire un fondo immobiliare chiuso per la tutela della realizzazione di tutte le opere. Conclude ribadendo che l’opera deve si essere realizzata, ma deve essere gestita in funzione del territorio Veneziano.

Alle ore 16.45, il Presidente della V Commissione Consiliare, Giampietro Capogrosso, in assenza di altre richieste d’intervento ed esaurito l’ordine del giorno, dichiara chiusa la seduta.

 

 

 

 

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A cura della segreteria della Commissione
Pubblicato il 05-09-2012 ore 15:24
Ultima modifica 05-09-2012 ore 15:24
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