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VI Commissione - Verbale

Seduta del 01-03-2012 ore 11:00

 

Consiglieri componenti la Commissione: Maurizio Baratello, Pierantonio Belcaro, Sebastiano Bonzio, Renato Boraso, Giampietro Capogrosso, Saverio Centenaro, Sebastiano Costalonga, Nicola Funari, Marco Gavagnin, Luigi Giordani, Giovanni Giusto, Giacomo Guzzo, Lorenza Lavini, Bruno Lazzaro, Marta Locatelli, Carlo Pagan, Andrea Renesto, Luca Rizzi, Gabriele Scaramuzza, Camilla Seibezzi, Christian Sottana, Davide Tagliapietra, Domenico Ticozzi, Gianluca Trabucco, Simone Venturini, Stefano Zecchi, Marco Zuanich, Michele Zuin

 

Consiglieri presenti: Pierantonio Belcaro, Sebastiano Bonzio, Giampietro Capogrosso, Saverio Centenaro, Sebastiano Costalonga, Marco Gavagnin, Giovanni Giusto, Giacomo Guzzo, Lorenza Lavini, Bruno Lazzaro, Carlo Pagan, Andrea Renesto, Luca Rizzi, Gabriele Scaramuzza, Camilla Seibezzi, Christian Sottana, Davide Tagliapietra, Domenico Ticozzi, Simone Venturini, Marco Zuanich, Claudio Borghello (sostituisce Maurizio Baratello), Ennio Fortuna (sostituisce Renato Boraso), Emanuele Rosteghin (sostituisce Gianluca Trabucco), Alessandro Scarpa (sostituisce Stefano Zecchi)

 

Altri presenti: prof. Giuliano Segre Presidente della Fondazione di Venezia , prof. Marino Folin Presidente Venezia 2000, prof. Guido Guerzoni A.D. Polymnia Venezia, Fabio Achilli Direttore Fondazione di Venezia.

 

Ordine del giorno della seduta

  1. Illustrazione del progetto M9 da parte della Fondazione di Venezia: presupposti, sviluppo e obbiettivi del progetto culturale in relazione al territorio.

Verbale

Alle e ore 11.20, il presidente della VI Commissione Camilla Seibezzi, constatata la presenza del numero legale, dichiara aperta la seduta e introduce la riunione leggendo l’oggetto della convocazione. Pone una riflessione sull’importanza di questo progetto sia dal punto di vista dello sviluppo culturale e edilizio

ACHILLI ringrazia tutti i presenti ed evidenzia come questo progetto potrà essere l’inizio di un cambiamento per Mestre. Ricorda che oggi in commissione sono presenti i rappresentanti della Fondazione di Venezia e di Polymnia e la presentazione proseguirà con gli interventi di Segre, Folin e Guerzoni.

SEGRE inizia il proprio intervento con la breve cronistoria della Fondazione di Venezia. Ricorda che grazie alla legge Amato (1992-94) con la privatizzazione delle banche pubbliche, la Cassa di Risparmio di Venezia si trasforma in Cassa di Risparmio di Venezia s.p.a. e Fondazione di Venezia (soggetto privato). Evidenzia che in quel periodo nascono 88 fondazioni simili alla Fondazione di Venezia con un’operazione che vale 50,2 miliardi di euro suddivisi in 21 settori ammessi dalla legge e comunque avente come scopo l’utilità sociale e la promozione dello sviluppo economico. Informa che la Fondazione di Venezia tra le 88 fondazione è di media grandezza, con 424 milioni di euro la prima è la F.ne C.R. Provincie Lombarde con 6.455 milioni di euro. Precisa che la media grandezza della Fondazione di Venezia non ci permette di avere risorse enormi e nemmeno la semplicità d’azione delle piccole fondazioni. Fa sapere che oggi la Fondazione di Venezia ha lo 0.46% dell’ Intesa San Paolo in pratica non apparteniamo più al mondo bancario; la Fondazione di Venezia opera nei settori così come da statuto: educazione, istruzione e formazione - ricerca scientifica e tecnologica – arte, attività e beni culturali. Informa che il patrimonio della Fondazione di Venezia oggi a valore di mercato 13 febbraio 2012 è pari a 315,2 milioni di euro. di cui Polymnia 39,4 milioni di euro. Spiega che la Fondazione di Venezia si è impegnata all’acquisto di azioni di SAVE e Marsilio, società del territorio veneziano, oltre che quote della Cassa Deposito e Prestiti.

Alle ore 11.45 entrano i consiglieri Rizzi, Guzzo escono i consiglieri Zuanich, Venturini

SEGRE prosegue con l ‘illustrazione della storia del patrimonio e dell’esercizio della Fondazione di Venezia. Continua con la spiegazione dell’organigramma della Fondazione di Venezia sottolineando che nel 2001 la Fondazione di Venezia ha riacquistato dalla CARIVE alcune collezioni per 15 miliardi di lire dell’epoca 381 stoffe antiche denominate “ex- mariano Fortuny”, 246 dipinti del ventesimo secolo, variamente collegati alla biennale, 127 vetri d’arte storici, ad oggi la Fondazione di Venezia possiede beni mobili d’arte per oltre 10 milioni di euro. Spiega la ripartizione territoriale per area di influenza delle fondazioni comunitarie. Introduce lo studio OCSE – rapporto su Venezia Metropoli promosso dalla Fondazione di Venezia. Pone delle riflessioni sul progetto M9, ricordando che ora per proseguire con il progetto dovremmo ottenere il permesso di costruire. Sottolinea che il rischio che aleggia nei media evidenzia che la Fondazione di Venezia molli il progetto perché non ha i soldi. Afferma la propria convinzione nel proseguire alla realizzazione del progetto M9. Spera che il progetto M9 possa essere considerato come un fatto positivo per la città e non come un’aggressione. Ricorda che non tanto tempo fa vennero organizzati degli incontri su questo progetto presentandolo in diverse forme e modi. Capisce le preoccupazioni del Sindaco, evidenziando comunque che la Fondazione di Venezia ha avuto diversi gradi di collaborazione con il Comune di Venezia attraverso l’assessore Vecchiato e la possibilità del recupero della zona in cui sorgerà l’M9, la coproduzione della mostra Venezia-Islam, la mostra a Mestre su San Michele, a Shanghai, la Fenice e altre collaborazioni ancora. Esprime la volontà di continuare a collaborare con il Comune di Venezia, sottolineando che il progetto M9 continuerà come da programma già sottoscritto. Precisa che sui contenuti del progetto M9 le sensibilità verso il territorio non mancherà, il museo si occuperà di vari aspetti e la parte commerciale cercherà di occuparsi dei prodotti capaci di tenere il mercato.

 

Alle ore 12.10 esce il consigliere Davide Tagliapietra.


FOLIN inizia la presentazione evidenziando l’inserimento dell’M9 nel tessuto urbano del centro di Mestre. Precisa che l’M9 continuerà a qualificare il centro di Mestre aumentando di un altro tassello il futuro distretto della cultura della terraferma. Spiega che i tre lotti che compongono l’M9 sono stati acquistati da Polymnia Venezia s.r.l società strumentale della Fondazione di Venezia; lotto 1 – Poerio (ex Convento) acquisito dal Ministero della Difesa , lotto 2 - Pascoli (Museo) acquisito dalla Provincia di Venezia, lotto 3 – Brenta Vecchia acquisito da privati. Ricorda che l’Accordo di programma ai sensi della legge regionale 29711/2001 n. 35 è stato firmato il 15 dicembre 2009 da Regione del Veneto e Comune di Venezia prevedendo la riqualificazione, valorizzazione e riuso del patrimonio culturale, creazione di un contesto di turismo culturale innovativo e la rivitalizzazione del centro storico di Mestre. Prosegue descrivendo il concorso Internazionale d’Architettura , 15 febbraio 2010 – avviso del concorso, il 27 agosto 2010 proclamazione del vincitore (Studio Matthias Sauerbruch e Louisa Hutton) e inaugurazione della mostra. Fa sapere che alla conferenza dei servizi hanno partecipato, oltre a Polymnia e ai progettisti, altri 21 soggetti, con i quali nel 2011 si sono tenute 36 riunioni formali e oltre 50 incontri. Precisa che sul permesso di costruire e convenzione urbanistica, il 5 agosto 2011 è avvenuto il deposito della relativa domanda, unitamente al progetto definitivo, la conferenza dei servizi, che riunisce tutti gli enti e gli uffici pubblici chiamati ad esprimere un parere tecnico sul progetto, si è riunita la prima volta il 28 settembre e a concluso i propri lavori con parere favorevole il 14 dicembre 2011, il rilascio del permesso di costruire necessita della sottoscrizione della convenzione urbanistica, per disciplinare le modalità e i tempi di attuazione degli impegni assunti dalle parti con l’accordo di programma, ottenendo il permesso di costruire si potrà procedere alla gara europea per l’affidamento dei lavori. Informa che ottenuto il permesso di costruire, la Fondazione di Venezia potrà affidare l’incarico per la costruzione del nuovo edificio e il restauro dell’ex- convento, in un’unica gara d’appalto; l’orientamento della Fondazione è per l’indizione di una gara d’appalto europea la cui durata prevista è di 210 giorni, visti i connotati giuridici della Fondazione di Venezia, la decisione di optare per una gara europea è volontaria, inoltre se la convenzione urbanistica verrà firmata prima dell’inizio di maggio, sarà possibile aprire il cantiere nel gennaio del 2013 e inaugurare il Museo nel 2015. La presentazione prosegue descrivendo le funzioni dell’M9 e il city district con immagini del museo dell’ingresso principale, dell’auditorium, della piazzetta, della via Brenta Vecchia, il foyer, la scala monumentale, la sala polifunzionale e le destinazioni dei piani. Ricorda che il progetto prevede elementi di sostenibilità ambientale e l’M9 potrà essere il primo museo italiano ad ottenere la certificazione LEED gold. Continua la spiegazione con gli elementi che compongono il centro commerciale e il retail concept per quanto riguarda i dati economici e finanziari si evidenzia che l’investimento complessivo su M9 e di 97,4 milioni(90,6+6,8 iva) di euro suddivisi in 23 milioni per il centro commerciale 44 milioni di euro per il Museo e 23,6 per unità commerciali e direzionali. Sottolinea che l’appalto e unico non c’è diversificazione tra centro commerciale e museo.

GUERZONI fa saper che oggi i documento diventa pubblico con l’analisi di mercato e delle tendenze emergenti. Evidenzia che sono state fatte analisi del mercato museale, delle opportunità di sviluppo, analizzando le lacune del sistema museale italiano, evidenziando mancanze di spazi museali, oltre che sul 900. Indica il posizionamento strategico fondato su quattro assi: integrazione, innovazione, leadership, sostenibilità. Sull’integrazione precisa che l’M9 va ad arricchire l’offerta culturale del Comune di Venezia e dell’area metropolitana realizzando il primo museo a Mestre; rigenerando l’area urbana di Mestre e della terraferma restituendo alla pubblica fruizione un’area da secoli inaccessibili, al centro del “km della cultura” e del nuovo distretto della conoscenza., integrazione non solo di turisti ma di tanti giovani e nuovi italiani, favorendo l’integrazione etnica e generazionale, prestando attenzione al multilinguismo e multiculturalità. Sull’innovazione fa sapere che l’M9 sarà un museo che non darà giudizi ma porrà domande occupandosi per primi della storia del XX secolo dedicandosi con continuità ai grandi temi del XXi secolo, un museo con tanti contenuti e pochi oggetti. Sulla leadership sottolinea che l’M9 tenterà di costruire una collezione digitale di livello internazionale capace di recuperare e promuovere il patrimonio culturale del 900, il più trascurato d’Italia, oltre che dimostrare che anche in Italia è possibile realizzare un’istituzione culturale di nuova generazione. Sulla sostenibilità evidenzia che il progetto dell’M9 perseguirà il raggiungimento di primo smart museum italiano, low cost, di alta qualità, che radica le eccellenze del territorio coinvolgendole.

SEIBEZZI ringrazia tutti relatori evidenziando che le presentazioni fatte oggi in commissione ci hanno fatto fare un passo verso il futuro.

CENTENARO ringrazia tutta la Fondazione di Venezia, esprimendo la propria preoccupazione per l’assenza dei rappresentanti di Giunta. Evidenzia che dalla presentazione odierna emergeva una certa preoccupazione nei confronti della sottoscrizione della convenzione urbanistica. Ritiene che la questione della convenzione urbanistica vada al più presto risolta. Chiede le tempistiche di attuazione del progetto.

ROSTEGHIN ringrazia tutti i presenti e sottolinea l’assenza dei componenti di Giunta oggi in commissione. Ritiene molto importante che il progetto M9 abbia come cardine l’innovazione, cosi come descritta dal prof. Guido Guerzoni A.D. Polymnia Venezia.

SEIBEZZI ricorda che alcuni membri di giunta, erano stati avvisati.

Alle ore 13.15 entra il consigliere Pagan.

SCARAMUZZA ringrazia la presidente Seibezzi per la discussione su questi temi. Sottolinea l’assenza oggi in commissione dei rappresentanti di Giunta.
Ritiene che il progetto dell’M9 assieme al centro commerciale sia sostenibile e positivo per la città di Mestre. Invita i consiglieri comunali a sostenere fortemente questo progetto. Auspica che questo nuovo museo possa interagire positivamente con la realtà museale di Venezia.

FORTUNA fa sapere che dopo 50 anni di residenza, si considera un mestrino doc. Ricorda la condivisione con Monsignor Vecchi e il sogno di una Mestre da costruire. Ritiene che Mestre ancora oggi non esista come entità culturale, mentre la realizzazione del museo M9 potrà colmare questa lacuna. Afferma di comprendere l’atteggiamento del Sindaco e della Giunta in merito al museo M9. Auspica affinché non ci sia contrapposizione tra la Fondazione di Venezia e il Comune. Sottolinea che oggi in commissione i dubbi della Giunta sul museo e sul Centro Commerciale sono stati smentiti. Pone una riflessione considerando il progetto M9 a servizio di tutta l’area della cosi detta PATREVE.

Alle ore 13.25 escono i consiglieri Capogrosso e Ticozzi.

BELCARO ringrazia tutti i presenti e i relatori. Sottolinea positivamente il lavoro fatto dalla presidente Seibezzi nell’organizzare queste riunioni su questioni così importanti per la città. Ricorda che nel libro distribuito oggi in commissione a tutti i commissari, la prefazione è firmata da Orsoni.
Esprime il proprio accordo sull’intervento del prof. Guerzoni rispetto all’unicità del Museo M9.

BONZIO ringrazia il prof. Segre per la presentazione fatta oggi in commissione ed in modo particolare l’illustrazione sulla nascita delle fondazioni è stata chiarificatrice di molti aspetti. Considera positivamente il progetto M9 nella sua completezza. Ricorda che questa commissione fino ad oggi ha esaminato solo una delibera. Evidenzia il proprio rammarico per l’assenza dei rappresentanti Giunta, auspicando su queste tematiche maggiore produttività. Ritiene che prima del black-out tra Fondazione e Comune esista un black-out tra Giunta e Consiglio.

SEIBEZZI considera le Politiche Culturali strategiche per una città come Venezia – Mestre. Ribadisce che l’assessore Miceli e l’assessora Agostini erano stati avvisati via e-mail mentre il Sindaco direttamente invitato.

GUZZO sottolinea questo progetto dell’M9 un’ impegno enorme ed innovativo. Pone l’attenzione ai flussi turistici che questo progetto potrebbe movimentare. Sottolinea la mancanza dei rappresentanti di Giunta in commissione. Ritiene questo progetto fondamentale per la città di Mestre. Auspica che possano nascere diverse collaborazioni tra l’M9, le municipalità, i privati e il territorio veneto.

BORGHELLO ringrazia per l’esposizione e la condivisione fatta oggi in commissione, auspicando che possa divenire il punto di partenza per un proficuo dialogo. Ritiene fondamentale per la città di Mestre il progetto M9, ricordando che Mestre non è un dormitorio, anzi in questo territorio si potrà far partire un percorso culturale importante e innovativo. Ricorda che sulla banchina molini in Porto Marghera alcuni artisti si ritrovano per porre lì i loro atelier. Propone su Forte Marghera di modificare la destinazione di Di Mambro. Auspica che il consiglio comunale possa sostenere questo progetto.

Alle ore 13.50 escono i consiglieri Fortuna e Pagan.

GAVAGNIN ringrazia i relatori per le illustrazioni fatte oggi in commissione. Evidenzia anch’egli la mancanza di rappresentanti di Giunta. Sottolinea la positività del progetto M9 anche dal punto di vista della tecnologia applicata.

LAVINI ringrazia tutti i presenti ed evidenzia come questo progetto potrà essere la svolta culturale per Mestre. Dichiara il proprio impegno affinchè si possano rispettare i tempi del cronoprogramma. Ricorda che la scorsa settimana il Sindaco ci ha parlato di tanti contenitori culturali ma di pochi contenuti. Sottolineando l’assenza del Sindaco rimarca la qualità del contenitore M9 e anche dei contenuti che andrà a sviluppare. Auspica che si arrivi al più presto alla stipula della convenzione urbanistica.

SEIBEZZI sottolinea che questa riunione di commissione nasce dall’esigenza dei consiglieri comunali per l’acquisizione di maggiori informazioni rispetto al progetto M9. Pone una riflessione tra il progetto M9 e il futuro progetto su Forte Marghera.

SEGRE ringrazia tutti i presenti per l’attenzione profusa oggi in questa riunione. Sottolinea che l’M9 è un museo pubblico. Ricorda che la Fondazione non gestisce il territorio ma solamente apporta qualcosa in più rispetto a quello che già si sta facendo. Afferma che con questo progetto facciamo anche politica nei limiti che la legge ci indica. Considera il progetto M9 capace di fare cultura in equilibrio economico. Ricorda che la Giunta Cacciari voleva questo progetto. Ricorda che questo territorio fu uno dei luoghi della classe operaia e l’M9 sarà la loro memoria. Sottolinea la volontà da parte della Fondazione di proseguire con questo progetto così da riuscire a consegnare alla città di Mestre il suo museo. Evidenzia che la tempistica nell’ottenimento di tutti gli incartamenti si è allungata per i passaggi amministrativi ora la firma della convenzione risulta fondamentale. Ricorda che il compito della Fondazione è fare cultura e verrà fatta assieme anche alle Università. Conclude affermando la propria disponibilità.

Alle ore 14.20, il presidente Camilla Seibezzi, in assenza di altre richieste d’intervento, dichiara chiusa la seduta.

 

 

 

 

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A cura della segreteria della Commissione
Pubblicato il 02-05-2012 ore 11:46
Ultima modifica 02-05-2012 ore 11:46
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