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III Commissione - Verbale

Seduta del 18-01-2012 ore 15:30

 

Consiglieri componenti la Commissione: Pierantonio Belcaro, Sebastiano Bonzio, Renato Boraso, Claudio Borghello, Giuseppe Caccia, Cesare Campa, Giampietro Capogrosso, Antonio Cavaliere, Bruno Centanini, Pasquale Ignazio ''Franco'' Conte, Sebastiano Costalonga, Ennio Fortuna, Nicola Funari, Marco Gavagnin, Giacomo Guzzo, Lorenza Lavini, Bruno Lazzaro, Marta Locatelli, Jacopo Molina, Andrea Renesto, Luca Rizzi, Emanuele Rosteghin, Gabriele Scaramuzza, Alessandro Scarpa, Christian Sottana, Giuseppe Toso, Simone Venturini, Alessandro Vianello

 

Consiglieri presenti: Pierantonio Belcaro, Sebastiano Bonzio, Claudio Borghello, Cesare Campa, Giampietro Capogrosso, Antonio Cavaliere, Bruno Centanini, Pasquale Ignazio ''Franco'' Conte, Sebastiano Costalonga, Ennio Fortuna, Nicola Funari, Marco Gavagnin, Giacomo Guzzo, Bruno Lazzaro, Jacopo Molina, Andrea Renesto, Emanuele Rosteghin, Gabriele Scaramuzza, Alessandro Scarpa, Simone Venturini, Alessandro Vianello, Giovanni Giusto (sostituisce Christian Sottana), Davide Tagliapietra (sostituisce Giuseppe Toso)

 

Altri presenti: Assessore Gianfranco Bettin, Direttore Andrea Costantini, Coadiutore del Sindaco per la Sanità Bruno Centanini, Resp. Serv. del Settore Bonifiche Enrico De Polignol.

 

Ordine del giorno della seduta

  1. Analisi e presa visione del documento: "Sentieri - Studio epidemiologico nazionale dei territori e degli insediamenti esposti a rischio da inquinamento: Risultati" .

Verbale

Alle ore 15.45 il Presidente G. Guzzo constata la presenza del numero legale dichiara aperta la seduta esponendo una breve premessa circa la natura del documento oggetto della riunione.

MOLINA chiede in merito la fattibilità di anticipare le future convocazioni della III Commissione alle ore 14.30 in luogo alle previste da calendario 16.30, qualora ovviamente non vi sia in programma alcuna attività da parte della XI Commissione consiliare.

IL PRESIDENTE richiama al fatto che già altre volte ha convocato prima delle consuete 16.30, ma la lettera del Presidente del Consiglio, su indicazione dei Capigruppo, aveva richiamato alla necessità per tutti i Presidenti di Commissione di attenersi agli orari calendarizzati.
Inoltre fa presente che già altre volte alcuni Consiglieri hanno espresso obiezioni alle modifiche di orario. Pertanto chiederà in futuro deroghe a tale vincolo.

BETTIN specifica di aver avuto notizie del documento dopo opportuna ricerca. Un capitolo significativo riguarda il Porto di Marghera che copre più di 3000 ettari. Inoltre contempla un “pezzo” di laguna e parte di Mestre/Marghera.
Siamo al cuore del problema ambientale che si trova in contesto complesso necessitante di essere conosciuto bene, anche perché c’è una mole molto elevata di dati.
Altro aspetto concerne gli elementi derivanti da patologie, per cui ci si occupa non solo di chi lavora nell’area ma anche di chi ci abita.
Sul tema dei fondi previsti dalla Legge Speciale per Venezia, non è secondario quello relativo alle bonifiche.

DE POLIGNOL, Responsabile di Servizio del Settore Bonifiche, riferisce essere un’analisi che rappresenta il primo studio a livello nazionale che mette a sistema i SIN (siti di interesse nazionale per le bonifiche) italiani. Da questo emergono effettive criticità di sicuro interesse.
Aspetto importante infatti è la correlazione con gli indici di mortalità concernente i residenti nel territorio (vedi la contaminazione delle matrici ambientali quali acque di falda, aria, etc…).
Non tutti gli aspetti emergono con grande evidenza (elenca alcune tipologie tumorali).
Si rileva la correlazione tra le attività lavorative, come ad esempio gli impianti, e le tipologie di tumore, per le quali emerge la necessità di un ulteriore approfondimento.
Quest’ultimo rappresenterebbe l’obiettivo ovvero il passo successivo su questo studio.

COSTANTINI specifica che lo studio offre anche spunti ed approfondimenti non solo per le possibili malattie, ma anche per i fenomeni indotti nelle aree industrializzate, oltre ad effetti sulle catene alimentari.
Nelle 63 cause di morte in taluni casi ci sono sospetti tra correlazioni fra SIN e ciò che “ruota” attorno. Non è un caso che si rilevino 44 studi su 57 in Italia, selezionati in una prima fase di screening, per i quali sono stati esclusi alcuni impatti minori.

CENTANINI evidenzia che quanto detto è certamente molto chiaro. Sostiene che la questione sulle bonifiche concerne anche le prospettive lavorative. Questo studio rileva come e perché gli indici siano sempre dovuti ad un complesso storico pregresso.

CAVALIERE rileva che ci sono cartelle cliniche relative ai lavoratori che andrebbero opportunamente verificate in merito alla attuale situazione degli stessi. Bisognerebbe pertanto verificare lo stato attuale dei lavoratori e si potrebbe chiedere a tal fine un incontro con le Aziende (il tutto ovviamente nel rispetto della normativa vigente sulla privacy).

FORTUNA nota che qui si da’ per scontato che l’aumento della mortalità sia dovuto necessariamente al CVM. In realtà la sentenza ha smentito il nesso causa effetto tra CVM e mortalità, ma personalmente ritiene più affidabile quanto emerso dallo studio.
Resta convinto pertanto che molti operai siano morti a causa del CVM anche se la sentenza afferma non esserci prova.

FUNARI considera importante avere questo materiale.

Alle ore 16.10 esce il Consigliere Fortuna

Chiede se sia possibile prevedere quali sostanze non si debbano usare, oppure quali attività di prevenzione si debbano realizzare per il futuro.

ROSTEGNIN chiede quali siano le strade che si possono percorrere, parlando di Porto Marghera, per cercare di invertirne la rotta.

SCARAMUZZA evidenzia come anche questo dato sia utile per costruire assieme la specificità veneziana.

Alle ore 16.15 esce il Consigliere Alessandro Scarpa

Se questo aspetto vale per l’area veneziana può essere un ulteriore punto su cui riconoscere la specificità. Necessita ovviamente di capire come le matrici di inquinamento vadano interpretate con l’esistente.
Riferisce sul quartiere lagunare, villaggio laguna, adiacente, per la presenza di ripetitori potenzialmente causanti onde nocive alla salute, su cui bisognerebbe indagare per capirne cause e risposte.
In passato è stata fatta un’indagine epidemiologica che registrava un tasso di neoplasie superiori alla media. Bisognerebbe quindi capire se fossimo nelle condizioni di approfondire queste tematiche.

CONTE riporta circa come negli anni 2005-2010 venne deliberata una somma di quasi 200.000 euro per un’indagine epidemiologica che andrebbe oggi adeguatamente ripresa in considerazione.
Questo perché rappresenterebbe un profilo interessante di analisi. Nella stessa, dei venticinque posti del policlinico S. Marco, vedono Venezia al primo posto rispetto a Marghera.
Rileva il desiderio infine di verificare ed eventualmente confermarne il dato statistico a cui si aggiungerebbe l’ulteriore primato negativo sul numero di tumori.

IL PRESIDENTE rileva che nel nostro territorio si devono ricomprendere altre fonti di inquinamento che questo studio non evidenzia (traffico, tralicci, stazioni radio). Sarebbe pertanto opportuno conoscere i livelli di questi agenti.

BETTIN chiarisce che tutti gli anni evidenziamo con un rapporto, lo stato dei campi magnetici e la qualità dell’area (vedi quanto pubblicato sul sito istituzionale del Comune di Venezia in collaborazione con ARPAV).
Tiene a precisare come Venezia era già nel medioevo una città industriale e lo si rileva dalle attività che allora interessavano l’area della cantieristiche dell’Arsenale.
Nel 900’ poi, ci si sposta progressivamente interessando industrialmente la zona della terraferma anche in virtù di quello che rappresentava il rischio incendi nella realtà veneziana. E’ in questo periodo che si sono sviluppati maggiormente gli usi di barche a motore (vedi inquinamento dell’aria).
Porto Marghera per dimensioni incide ovviamente per il lascito di inquinanti nel territorio. Ma bisogna evidenziare come nella realtà in proporzione molto più incisivo è lo strascico lasciato dalle navi in termini di inquinamento atmosferico e dei fondali.
Di sicuro rilievo è lo smaltimento fatto con il progetto del Vallone Moranzani.
Si rileva però esserci “pezzi” di città costruiti su zone inquinate per le quali la mole di risorse necessarie sarebbero troppo imponenti (necessiterebbero risorse nuove).
Solo una parte del territorio è stata pertanto bonificata (6%), per la quale è stato rilevata un intervento della “mano pubblica”.

COSTANTINI rileva come di qualche strumento il Comune si sia già dotato, vedi la normativa su inserimento di Aziende inquinanti.

DE POLIGNOL evidenzia come sui terreni contaminati restano 1400 ettari esterni alla zona industriale considerate urbane, dove 9 su 10 ci sono abitazioni di contaminazione. Il tema che sarebbe stato interessante valutare, era le priorità degli interventi da realizzare.

BETTIN afferma che si dovrebbe privilegiare dove sussistono abitazioni.

CAPOGROSSO chiede se vi sia correlazione con la durata della vita.

CENTANINI circa l’aumento dell’incidenza dei tumori, rileva come vi siano studi che evidenziano l’innalzamento di questo indice nel tempo. Inoltre ne evidenzia l’applicabilità delle rilevazioni su un campione rappresentato in coorti.

LAZZARO riporta all’attenzione alcuni terreni, estratti nella zona di Chirignago, per i quali non è comprensibile come siano inquinati visto che non sussistono fabbriche né oggi né in passato. Chiede pertanto se sia possibile fare qualche indagine a tal fine.

IL PRESIDENTE alle ore 16.55 dichiara conclusa la seduta proponendo e trovando consenso tra i presenti, di convocare un’ulteriore Commissione nella quale invitare anche un collaboratore allo studio.

 

 

 

 

Atti collegati
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A cura della segreteria della Commissione
Pubblicato il 24-01-2012 ore 08:49
Ultima modifica 24-01-2012 ore 08:49
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