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VIII Commissione - Verbale

Seduta del 18-11-2011 ore 14:30
congiunta alla V Commissione e alla VII Commissione

 

Consiglieri componenti le Commissioni: Maurizio Baratello, Gabriele Bazzaro, Sebastiano Bonzio, Renato Boraso, Claudio Borghello, Giuseppe Caccia, Cesare Campa, Giampietro Capogrosso, Antonio Cavaliere, Saverio Centenaro, Sebastiano Costalonga, Nicola Funari, Marco Gavagnin, Luigi Giordani, Giovanni Giusto, Giacomo Guzzo, Valerio Lastrucci, Lorenza Lavini, Bruno Lazzaro, Marta Locatelli, Michele Mognato, Jacopo Molina, Carlo Pagan, Andrea Renesto, Luca Rizzi, Emanuele Rosteghin, Gabriele Scaramuzza, Alessandro Scarpa, Renzo Scarpa, Camilla Seibezzi, Christian Sottana, Davide Tagliapietra, Domenico Ticozzi, Giuseppe Toso, Gianluca Trabucco, Simone Venturini, Alessandro Vianello, Stefano Zecchi, Marco Zuanich, Michele Zuin

 

Consiglieri presenti: Maurizio Baratello, Gabriele Bazzaro, Claudio Borghello, Giuseppe Caccia, Cesare Campa, Giampietro Capogrosso, Antonio Cavaliere, Saverio Centenaro, Sebastiano Costalonga, Luigi Giordani, Giacomo Guzzo, Bruno Lazzaro, Marta Locatelli, Jacopo Molina, Carlo Pagan, Emanuele Rosteghin, Gabriele Scaramuzza, Alessandro Scarpa, Renzo Scarpa, Camilla Seibezzi, Christian Sottana, Davide Tagliapietra, Domenico Ticozzi, Giuseppe Toso, Gianluca Trabucco, Simone Venturini, Alessandro Vianello, Marco Zuanich, Pasquale Ignazio ''Franco'' Conte (assiste)

 

Altri presenti: Vicesindaco Sandro Simionato, Assessore Ezio Micelli, Assessore Bruno Filippini, Direttore Piero Dei Rossi, Direttrice Alessandra Vettori, Dirigente Vincenzo de Nitto

 

Ordine del giorno della seduta

  1. Esame della proposta di deliberazione PD 764 del 14/11/2011 "Cà Corner della Regina. Variazione al Piano delle alienazioni 2011 quale allegato al bilancio di previsione 2011-2013. Variante urbanistica ai sensi dell'art. 50 commi da 4 a 8 della L.R. n. 61/85";
  2. Esame dei pareri deliberati dalle Municipalità.

Verbale

Alle ore 14:53 il vicepresidente Caccia, constatata la presenza del numero legale e salutati tutti i presenti, dichiara aperta la seduta.

SIMIONATO afferma che la delibera in esame oggi è conseguente alla variazione di bilancio di settembre che aveva deciso la non alienazione di SAVE e di conseguenza l’alienazione di Cà Corner: si stanno quindi rendendo coerenti gli atti già predisposti a settembre. Per portare a termine l’operazione è necessario però modificare la destinazione d’uso urbanistica ora vincolata alla destinazione a uso pubblico. Sarebbe quindi necessario eliminare lo standard urbanistico ad attrezzature collettive per potervi insediare anche il commercio al minuto su tutti i piani del palazzo. Allo stesso tempo inizierebbero anche le procedure per il bando di gara da concludere entro l’anno.

CACCIA chiede chiarimenti su quali saranno gli atti successivi all’esame di oggi in rispetto della tempistica utile alla firma del rogito entro l’anno.

SIMIONATO il primo passaggio sarà l’approvazione in Consiglio comunale martedì 22/11/2011, poi si inizierà il percorso delle osservazioni e delle controdeduzioni per arrivare a un altro Consiglio comunale e infine il rogito finale.

CAMPA si dice preoccupato del rispetto delle scadenze previste e aggiunge che la fretta è spesso cattiva consigliera e che c’è un grosso rischio di dover svendere il patrimonio. Chiede di avere accesso alla stima fatta sull’immobile e evidenzia come l’immobile sia attualmente affittato dalla Fondazione Musei e come il vincolo sull’immobile sia molto ben definito.
Alle ore 15:00 entrano i consiglieri Venturini, Zuanich e R. Scarpa ed esce Campa.

CENTENARO chiede che sia spiegata meglio in che cosa consiste la variante urbanistica, da standard a commerciale o altro. Invita a spiegare meglio quale sia la posizione della Salvaguardia sul merito della delibera.
Alle ore 15:03 entrano i consiglieri Vianello e Lazzaro.
Rileva che esiste una nuda proprietà in carico al Comune e un usufrutto detenuto dalla Fondazione Musei e si chiede in che modo si stia procedendo al suo riscatto per ottenere il nulla osta alla vendita della piena proprietà. Auspica che siano riferite tutte le notizie necessarie all’esame.
Alle ore 15:05 escono i consiglieri Vianello e Zuanich.

PAGAN propone di avviare un confronto politico con la Municipalità. Rileva che la concessione di inserire un’attività commerciale su tutti i piani potrebbe in futuro fare scavalcare la soglia dei 1000 m e si chiede come evitare questa possibilità almeno in fase di bando.

LOCATELLI rileva che si stia approvando l’alienazione di un immobile ma ancora non si conosce il valore dello stesso che sarà iscritto sul bando a evidenza pubblica: sembrano essere 20 i milioni in ballo ma solo per la nuda proprietà o per la piena proprietà. Constata che è stata scelta una destinazione d’uso ben precisa ma secondo quale piano? Invita a tenere bene in mente il caso Ex-Pilsen e a non svendere il bene.
Alle ore 15:10 entrano i consiglieri Campa e Guzzo.

MOLINA ribadisce che il Consiglio comunale ha deciso di non vendere SAVE ma ritiene che sia necessario acquisire la stima precisa del bene da alienare. Rende noto che allo stesso tempo dalla stampa si apprende che è in corso la trattativa per variare anche la destinazione del Fontego dei Tedeschi. Ritiene che la stima vada fatta sia con il valore attuale del bene sia con quello che conseguirà dopo la rimozione dello standard. Fa presente che la data del 31/12 è molto vicina e si dice scettico della possibilità di concludere l’iter in tempo utile. Per quanto riguarda il rapporto tra Comune di Venezia e Fondazione Musei chiede che sia sottoposto all’attenzione dei consiglieri l’atto di usufrutto del bene e l’iter che ne permetterà l’annullamento e il contratto di affitto dello stesso alla Fondazione Prada. Si domanda come procederanno i rapporti tra Fondazione Musei e Comune dopo che il contratto d’affitto sarà disdetto e la Fondazione non potrà più fare conto di quell’entrata. Per ultimo ricorda che il bene è soggetto alla prelazione da parte dello Stato e si chiede come si comporterà la Sovrintendenza nei confronti dello stesso.
Alle ore 15:15 escono i consiglieri Pagan e Trabucco.

CAPOGROSSO riconosce che la delibera in esame è sicuramente “corposa” e quindi servirebbe il dovuto tempo per esaminarla con l’attenzione che merita. Purtroppo non essendoci queste prerogative l’unica valutazione che è possibile esprimere è quella politica. Ricorda che è stato deciso di anticipare la vendita al 2011 e di conseguenza non è possibile chiedere tutto e il contrario di tutto. Concorda che in linea generale sarebbe sempre meglio acquistare che vendere ma è assolutamente necessario provare a percorrere la strada della vendita a prescindere dal parere di tutti gli attori, Sovrintendenza in primis. Auspica che comunque vada la vendita non si trasformi in una svendita e che sia al più presto quantificato il maggior valore dopo la rimozione dello standard.
Alle ore 15:20 entrano i consiglieri Scaramuzza e Pagan.

CACCIA chiede agli uffici di consegnare la documentazione richiesta prima della fine dei lavori della commissione.

DE NITTO propone di introdurre una discussione più puntuale sull’applicazione degli standard. Spiega che è stato richiesto di rimuovere gli elementi che ne facevano ridurre il valore, quindi via lo standard e poi ampliamento su tutti i piani del commercio al minuto pur rispettando il vincolo dei 1000 m.

VETTORI conferma che il bene è d’interesse culturale e quindi soggetto alla prelazione dello Stato. Spiega che la destinazione attuale è a uso espositivo e culturale e quindi, necessariamente, anche il futuro bando dovrà prevederlo.
Alle ore 15:35 escono i consiglieri A. Scarpa e Venturini.
Conferma che esiste un usufrutto alla Fondazione Musei ma l’intenzione è di riunire la proprietà prima della vendita e in questo senso è in corso una riunione con i vertici della Fondazione. Spiega che la procedura di alienazione è pubblica ma è noto l’interessamento di Prada e quindi si cercherà di tenere conto dei desiderata della Fondazione. Informa che sarà salvaguardata la funzione pubblica del bene e che la Sovrintendenza sarà coinvolta contestualmente all’avvio della gara. Assicura che il relativo parere arriverà entro l’anno.
Alle ore 15:40 entrano i consiglieri Pagan e Venturini.

CENTENARO giudica tragica la situazione e sostiene che non è possibile procedere senza l’accordo con la Fondazione Musei e il parere della Sovrintendenza. Si chiede come cercare di valorizzare veramente l’immobile e si dice non stupito della ristrettezza sui tempi che si deve fronteggiare. Afferma che è necessario valutare la stima corretta del bene altrimenti il gruppo non è disposto ad approvare la delibera.
Alle ore 15:43 escono i consiglieri Tagliapietra e Venturini ed entrano Trabucco e A. Scarpa.

COSTALONGA afferma che un conto è garantire l’accessibilità pubblica e un conto è invece garantire i pubblici servizi. Si dichiara in completo disaccordo sul modo di procedere scelto.

CAMPA ribadisce che la delibera deve essere accompagnata da tutte le informazioni richieste per poter procedere nel suo iter. Constata come la città si stia lentamente depauperando. Propone di ragionare come se fossimo una vera agenzia immobiliare e quindi è necessario possedere una stima la più possibile precisa.
Alle ore 15:47 esce il consigliere Costalonga.
Sostiene che sia utile dividere in due l’operazione e quindi oggi esaminare la sola variante urbanistica. Chiede come stia procedendo il fondo immobiliare e se l’ospedale è stato alla fine venduto e siano stati incassati i relativi quattrini. Trova indispensabile prima della vendita degli immobili una loro valorizzazione.
Alle ore 15:50 entra il consigliere Toso.
Afferma che è necessario, nell’interesse della città, poter esaminare le perizie richieste.

CONTE chiede come sia articolato il contratto di usufrutto esistente.

BORGHELLO si dichiara stupito delle prese di posizione dei consiglieri che l’hanno preceduto negli interventi. Ricorda che per evitare l’uscita dal patto di stabilità si sono fatte delle scelte politiche ben precise: non vendere SAVE e anticipare l’alienazione di Cà Corner.
Alle ore 15:55 escono i consiglieri A. Scarpa, Giordani e Toso.
Conviene che, se la vendita non andrà in porto entro il 31/12 ci sarà l’automatica uscita da un patto profondamente iniquo nei confronti dei Comuni.
Invita a non dipingere con tinte fosche un provvedimento che comunque garantisce lo spirito culturale dell’immobile e ricorda che la Giunta sta lavorando secondo le indicazioni del Consiglio comunale. Afferma che altra strada non era percorribile.
Alle ore 16:00 esce il consigliere Rosteghin.

SOTTANA si chiede come mai non si sia fatto tesoro delle passate operazioni immobiliari. Constata che i documenti sono arrivati, come al solito, in ritardo e perciò la vendita si trasformerà purtroppo in svendita.
Alle ore 16:05 esce il consigliere Costalonga.
Afferma che è necessario esaminare non una ma almeno tre perizie e che a Bilancio s’iscrive l’importo della vendita solo dopo il rogito. Chiede una precisa scaletta dell’iter cui si andrà incontro e propone di sospendere la riunione sino alla consegna della documentazione richiesta.
Alle ore 16:08 esce il consigliere Conte.

MOLINA dichiara di non avere individuato il passaggio in delibera dove si garantisce la destinazione culturale dell’immobile. Auspica che sia esplicitato in delibera ma ammonisce che il valore dell’immobile potrebbe cambiare per questo motivo.
Secondo la sua lettura chi acquista sarà in grado di fare ciò che vuole della proprietà. Si chiede quanto costerà il riscatto della piena proprietà dalla Fondazione Musei e quanto incideranno i mancati introiti sui suoi bilanci. Evidenzia che devono essere acquisiti la stima attuale, quella futura, l’atto di usufrutto e il contratto di locazione con Prada.

SCARPA R. ricapitola i passaggi che l’amministrazione ha di fronte per portare a casa la vendita.
Alle ore 16:15 esce il consigliere Molina ed entra Toso.
Afferma di non essere d’accordo alla vendita del patrimonio per coprire le spese correnti perché in questo modo si continueranno ad accumulare debiti che ricadranno sui nostri figli. Pretende coerenza e quindi si dichiara non disponibile a procedere senza un piano di rientro che metta in equilibrio le spese. Pensa che si stia dilapidando il patrimonio che i cittadini ci hanno affidato e invita la Giunta a presentare un piano di rientro che arrivi sino alla fine della legislatura.

LOCATELLI si associa alla richiesta di documentazione già esplicitata dai colleghi e rende noto che in caso contrario non appoggerà la delibera.

CACCIA ricorda che la decisione di alienare è stata presa già in variazione di bilancio e non ha bisogno di alcuna perizia in quanto si aspetta dalla vendita non meno di quaranta milioni di euro.
Alle ore 16:25 esce la consigliera Seibezzi.
Afferma che l’operazione in corso non è una semplice alienazione bensì un’operazione culturale poiché finalmente l’immobile sarà fruibile al pubblico. Ricorda che la Fondazione Musei non è ente terzo ma fa parte dell’amministrazione comunale: insieme si deve far partire il cambio di destinazione d’uso, avviare la procedura di alienazione e rendere noti i criteri con i quali sarà redatto il bando salvaguardando il carattere culturale dell’immobile. Propone di inviare il provvedimento in Consiglio dove sarà consegnata tutta la documentazione richiesta. Chiede alla Giunta di impegnarsi a che il bando sia discusso in Commissione prima della sua pubblicazione in modo da esaudire tutte le richieste dei consiglieri.
Alle ore 16:30 esce il consigliere Borghello.

SOTTANA ritiene che l’immobile valga molto di più dei quaranta milioni prospettati e chiede una perizia sulla quale costruire il bando. Auspica che esista un “piano B” nel caso non vada in porto la vendita.

R. SCARPA constata che sono emersi nuovi elementi: l’operazione in corso è di straordinario carattere culturale e nelle casse comunali arriveranno almeno quaranta milioni di euro. Osserva però che se il valore aspettato è di quaranta probabilmente i compratori offriranno di meno; inoltre se l’utilizzo sarà culturale perché mai fare una variante.
Alle ore 16:40 esce il consigliere Toso.

CACCIA ribadisce che il Consiglio comunale ha deciso che la vendita non dovrà rendere meno di quaranta milioni di euro e che il Direttore Vettori ha precisato che sarà salvaguardata la destinazione culturale.

CAMPA sostiene che non si può disgiungere la variazione d’uso dal resto, inoltre afferma che non si può dare libertà agli acquirenti con la variante e poi con la convenzione limitarne l’utilizzo: ne risulterebbe una contraddizione.

MICELLI spiega che la valorizzazione del bene è legata alla rimozione dello standard e all’ampliamento della destinazione d’uso. Afferma che il Comune ritiene di essere ottemperante ai disposti di legge e che i dirigenti operano in tale senso. Dichiara che l’atto d’indirizzo ha tutta la validità necessaria e quindi non serve il passaggio in salvaguardia.

FILIPPINI ricorda che purtroppo la storia non è nuova poiché già l’anno scorso ci si è ritrovati nella stessa situazione. Fa sapere che la preoccupazione per il buon esito dell’operazione è condivisa ma chiede di dare fiducia agli uffici competenti. Spiega che non è opportuno mettere a disposizione le perizie durante la fase di elaborazione del bando di vendita. Conviene che non è pensabile continuare ad alienare senza porsi il problema delle uscite al quale la Giunta sta tentando di mettere mano riducendo i costi del personale, accorpando le aziende partecipate e altro. Invita la Giunta a “pensare” a un atto d’indirizzo per mantenere il vincolo culturale poiché corrisponde alla volontà della stessa.

SIMIONATO condivide la criticità dei passaggi prospettati ma pone l’accento sull’indispensabilità del provvedimento che serve a coprire la spesa ordinaria ai fini della copertura del bilancio 2011. Difende l’operato degli uffici dichiarando che tutti possono “mancare” ma nessuno con la volontà di farlo. Conferma che la Giunta sta tentando di riportare sotto controllo la spesa. Spiega che inizialmente nel bilancio erano iscritti solo cinque milioni di alienazioni ma poi sono intervenute le mancate entrate della casa da gioco e l’impostazione originale è stata stravolta. Restano quindi solo due soluzioni o portiamo a zero la spesa al titolo II per tutti gli anni a venire o si deve procedere alle alienazioni. Auspica che il patto di stabilità sia modificato dal nuovo Governo. Riferisce che Cà Corner è entrata in gioco solo alla fine di settembre e la stima fatta della nuda proprietà si aggirava intorno ai venti milioni di euro. Conferma il confronto in corso con la Fondazione Musei per poter vendere la piena proprietà e la variante urbanistica consente una maggiore appetibilità del bene. Ribadisce la funzione culturale del bene che peraltro è ben specificata anche in delibera e sottolinea la consequenzialità inesorabile degli appuntamenti che abbiamo davanti a noi.
Alle ore 17:10 esce il consigliere R. Scarpa.

CAMPA propone di specificare meglio in delibera il vincolo culturale e poi ritrovarsi prima del prossimo Consiglio.

CACCIA ripropone di inviare in Consiglio il provvedimento auspicando che prima della prossima seduta dello stesso sia consegnato tutto il materiale richiesto e invita a specificare i vincoli in fase di pubblicazione del bando.

SOTTANA ribadisce la necessità di poter consultare la documentazione prima dell’invio in Consiglio.

LOCATELLI ricorda che le commissioni servono proprio all’istruttoria della delibera e quindi non ha senso rimandare il lavoro in Consiglio.

CACCIA spiega che la stima dell’immobile non sarà consegnata in anticipo ma solo alla pubblicazione del bando.

LOCATELLI chiede quali siano i tempi per la pubblicazione del bando ad evidenza pubblica.

VETTORI risponde che il periodo per la pubblicazione del bando è di quindici giorni, quindi delinea il programma: il 22/11 Consiglio comunale, poi quindici giorni di pubblicazione del bando, il 12/12 la gara e poi dopo altri quindici giorni l’ultimo passaggio in Consiglio.

CACCIA dà lettura dei pareri espressi dalle Municipalità evidenziando il parere negativo espresso da quella di Venezia.

VETTORI dà lettura delle controdeduzioni al parere negativo di Venezia.

CACCIA propone di inviare la proposta di deliberazione per la discussione in Consiglio comunale con l’impegno preso dall’Assessore di consegnare tutta la documentazione richiesta prima del Consiglio previsto per il 22/11.

CAMPA si dichiara in disaccordo con la proposta chiedendo che la delibera resti in commissione per un ulteriore passaggio e che si programmi la sua discussione in Consiglio per il 25/11.

SOTTANA si associa alla richiesta.

CACCIA replica che votare la delibera in Consiglio il 25/11 ci esporrebbe al rischio di una sua non concludere tempestivamente l’iter di approvazione della variante, e quindi con il parere negativo dell’opposizione (contrari Locatelli, Centenaro, Campa, Sottana e Vianello) invia la deliberazione in Consiglio comunale per la discussione.
Alle ore 17:35 ringraziati tutti i presenti chiude la seduta.

 

 

 

 

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A cura della segreteria della Commissione
Pubblicato il 24-02-2012 ore 12:43
Ultima modifica 24-02-2012 ore 12:43
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