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III Commissione - Verbale

Seduta del 21-09-2011 ore 09:30

 

Consiglieri componenti la Commissione: Pierantonio Belcaro, Sebastiano Bonzio, Renato Boraso, Claudio Borghello, Giuseppe Caccia, Giampietro Capogrosso, Antonio Cavaliere, Bruno Centanini, Sebastiano Costalonga, Ennio Fortuna, Marco Gavagnin, Giovanni Giusto, Giacomo Guzzo, Lorenza Lavini, Bruno Lazzaro, Marta Locatelli, Jacopo Molina, Andrea Renesto, Luca Rizzi, Emanuele Rosteghin, Gabriele Scaramuzza, Alessandro Scarpa, Domenico Ticozzi, Giuseppe Toso, Gianluca Trabucco, Alessandro Vianello, Marco Zuanich

 

Consiglieri presenti: Pierantonio Belcaro, Renato Boraso, Giampietro Capogrosso, Antonio Cavaliere, Sebastiano Costalonga, Ennio Fortuna, Marco Gavagnin, Giovanni Giusto, Giacomo Guzzo, Lorenza Lavini, Bruno Lazzaro, Marta Locatelli, Jacopo Molina, Luca Rizzi, Emanuele Rosteghin, Gabriele Scaramuzza, Alessandro Scarpa, Giuseppe Toso, Gianluca Trabucco, Alessandro Vianello, Nicola Funari (assiste), Luigi Giordani (sostituisce Bruno Centanini), Camilla Seibezzi (sostituisce Giuseppe Caccia), Davide Tagliapietra (sostituisce Claudio Borghello)

 

Altri presenti: Vicesindaco Sandro Simionato, Direttore Luigi Gislon, Funzionario Francesca Corsi, per l’USB Gianpietro Antonini.

 

Ordine del giorno della seduta

  1. Sostituzione del consigliere Nicola Funari con il consigliere Giacomo Guzzo.
  2. Esame della proposta di deliberazione pd n.593 del 15/09/2011 con oggetto "Sospensione dell'efficacia del Regolamento di cui alla Delibera Comunale n. 65 approvato nella seduta del 9/10 maggio 2011 avente per oggetto: "Approvazione Regolamento di compartecipazione alla spesa del servizio di assistenza tutelare".
  3. Esame della proposta di deliberazione pd n.570 del 05/09/2011 con oggetto: "In esecuzione della sentenza della Quinta Sezione del Consiglio di Stato, n.1607 del 16 marzo 2011 modifica ed integrazione dei seguenti Regolamenti: - n. 36 approvato dal Consiglio Comunale nella seduta del 6 aprile 2009 avente per oggetto: "Approvazione Regolamento per l'accesso alle prestazioni economiche erogate dal Comune di Venezia per il pagamento alle persone non autosufficienti della retta alberghiera in strutture residenziali e Regolamento per l'accesso alle prestazioni economiche erogate dal Comune di Venezia per il pagamento alle persone anziane non autosufficienti della retta alberghiera in strutture semiresidenziali". - n. 65 approvato dal Consiglio Comunale nella seduta del 9/10 maggio 2011 avente per oggetto: "Approvazione Regolamento di compartecipazione alla spesa del servizio di assistenza tutelare. - n. 66 approvato dal Consiglio Comunale nella seduta del 9/10 maggio 2011 avente per oggetto: "Regolamento del Servizio di assistenza tutelare e cure familiari".

Verbale

Il Vice Presidente Ennio Fortuna alle ore 9.40 constata la presenza del numero legale e condividendo con i presenti l’opportunità di trattare in primis il secondo punto dell’o.d.g., dichiara aperta la Commissione dando la parola all’Assessore S. Simonato.

SIMIONATO, richiamato quanto affrontato nella commissione precedente del 7 corrente mese per quanto concerne la necessità di ricostruire il sistema delle fasce contributive, pone all’attenzione della commissione lo status delle risposte dell’utenza al servizio raccolte fino ad oggi.


Alle ore 9.45 entrano i consiglieri Belcaro, Gavagni e A. Vianello.

Per quanto detto emerge come nel complesso la diversificata realtà, vedi l’utilizzo diffuso anche di soggetti esterni quali ad esempio badanti, renda necessario rivedere e riflettere sul senso del servizio offerto.
Fra gli altri elementi che emergono occorre valutare l’aspetto del mondo del lavoro per il quale c’è il rischio, quanto meno prospettabile, che il monteore possa non essere garantito ai lavoratori.
In attesa quindi di valutare l’opportunità del servizio stante all’istituto della compartecipazione, si ritiene di momentaneamente sospendere l’efficacia del Regolamento fino al 31/12/2011.
Ne consegue quindi che il costo del servizio sarà coperto nella sua interezza, per il solo periodo di sospensione, dal Comune.
Per quanto concerne la procedura d’appalto, specifica l’Assessore, che ne verrà consentito l’avvio dello stesso con un sistema equilibrato tenendo in evidente considerazione che i lavoratori sono preoccupati per il quantum del loro salario ed altresì per il raggiungimento del monteore.
Simonato pertanto chiarisce che l’Amministrazione è propensa a garantire a pieno il monteore e dal 1^ di Gennaio se ne valuterà l’aumento dello stesso.

Alle ore 9.55 entrano i consiglieri Trabucco, Giusto e Molina

LAVINI in merito ai dati che emergono dalla compartecipazione osserva, come gli stessi non erano stati valutati ai fini della quadratura del bilancio.
Per quanto concerne la tabella riportante il monitoraggio del servizio, vuole avere i risultati e sapere se coinvolgeranno il cento per cento del sistema.
Chiede se i relativi pagamenti siano stati effettuati e, a fronte della compartecipazione, quale sia il termometro della soddisfazione degli assistiti.

GILSON risponde precisando che questo è un percorso di 12 mesi e che il regolamento prevedeva il recupero di informazioni utili al monitoraggio dai cittadini ad opera dei nostri uffici competenti.
In questi mesi chiarisce pertanto che sono stati raccolti dati concernenti gli ISEE, i redditi, etc… sui quali ci si riserva ancora qualche settimana prima di produrne i primi dati.
Specifica inoltre che l’appalto ad oggi non è ancora avviato e che siamo pertanto in un periodo di proroga la cui scadenza è al 30 settembre con conseguente inizio al 1 ottobre 2011.

Alle ore 10.00 entra il consigliere Scaramuzza.

Per quanto riguarda il gettito alla compartecipazione il previsionale era di 1.900.000 di euro annuo; oggi però se ne ipotizzano a consuntivo 500.000 euro annui. La presente sterilizzazione degli effetti al gettito presunto, non produce però grosse conseguenze sul bilancio, prova ne sia che il Direttore della Direzione Finanza e Bilancio ne ha allegato il parere di regolarità.
Nello specificarne l’adesione del 90% degli utenti, si rileva ovviamente che i cittadini non saranno stati contenti per l’onere contributivo ma comunque è da rilevare che le segnalazioni di lamentela ad oggi sono state molto ridotte e poco allarmanti.

Alle ore 10.05 entra il consigliere Cavaliere.

CORSI affronta la questione proponendo il quadro di una situazione in mutazione ma non necessariamente condizionata solo dall’introduzione della compartecipazione.
Pertanto suggerisce di valutare se questi sono veramente i servizi che le famiglie vogliono. Dall’altro non sono evidentemente appropriati i servizi dove ci sono quindi dei profili in un contesto di vita che suggeriscono altre tipologie di intervento. L’assegno di cura da questo punto di vista può essere più utile dell’assistenza sociale offerta in quanto ci potrebbe già essere presente una figura di assistenza familiare.
Pertanto non è da imputare l’effetto rinuncia alla sola compartecipazione.

Alle ore 10.10 entrano i consiglieri Tagliapietra e Locatelli.

Essendo inoltre il nostro, il primo comune che utilizza questo istituto, è logico comprenderne le eventuali esigenze di modifica in itinere.

LAVINI ricalcando i dati che rilevano l’introito di 500.000 euro a fronte dei 1.900.000 previsti, rileva che la politica è stata sbagliata essendo stata gratuita nel tempo ed è la fonte della situazione attuale del Comune.

Alle ore 10.15 entrano i consiglieri Lazzaro e Boraso.

SIMIONATO risponde evidenziando che il tema dei numeri sulle entrate vanno inseriti in un duplice contesto: 1 - le cose sono in itinere e caratterizzate da un continuo cambiamento nel quale va inquadrata anche la questione del mondo del lavoro; 2 - oltre alla sperimentabilità abbiamo iniziato anche in assenza di precedenti. Su cui vanno considerate le modifiche introdotte dal Consiglio di Stato che hanno una ripercussione notevole sui bilanci dei comuni italiani ma che nel nostro caso non danno luogo ad una conseguente “uccisione” dell’utenza.
Questa Amministrazione nel tempo non ha sbagliato se non quando non abbiamo tenuto in aggiornamento la situazione ma perché la percezione dei soggetti coinvolti non è stata colta nella sua interezza.

Alle ore 10.20 esce il consigliere Belcaro.

Oggi, ribadisce l’Assessore, non abbiamo la soluzione definitiva ma sappiamo che dobbiamo esercitarci in un confronto tra tutti per studiare soluzioni diverse.
Si consideri poi che resta sempre da garantire l’esigenza lavorativa che non si limita nel solo appalto ma di tutto il mondo del lavoro coinvolto.

ROSTEGHIN rispetto al rilevato 90%, il consigliere ne evidenzia la lettura del dato come un servizio da considerarsi come un fiore all’occhiello di questa Amministrazione. Soprattutto si deve considerare che il Comune non ha lo scopo di far cassa con gli introiti derivanti dal servizio.
E’ giusto in senso etico che chi ha reddito adeguatamente contribuisca alla contribuzione della compartecipazione.
Aggiunge inoltre che questa Amministrazione ha dimostrato di tenere in considerazione la situazione dei lavoratori garantendogli il posto.

TOSO evidenzia la necessità di integrazione dei dati. Vanno integrati alcuni sistemi misti come il caso in cui vi siano due assistenti che, comprendo 24 ore su 24 l’esigenza dell’assistito, escludono automaticamente la necessità dell’assistenza domiciliare.
Il vero compito importante è quello quindi di valutare necessità per necessità al fine di dare una risposta corrispondente all’esigenza del cittadino.

RIZZI sostiene che se il novanta per cento ha ribadito l’impegno non ne esiste quindi il caso di estrema necessità. Il rammarico pertanto è che non si sia fatto prima.

GAVAGNIN invece ritiene che il dato non sia positivo perché l’utenza è costretta a pagare di più nella paura di perdere il servizio.

SIMIONATO ribadisce però che l’Amministrazione ha tutti i dati, ovvero la quantità reddituale, stante la quale si è in grado di capire quanto pesa sul soggetto il contributo pagato.
Si ricorda che questa è un’opportunità per un servizio al quale alternativa corrisponderebbe la scelta di una destinazione in casa di riposo.
La domanda che dovremmo farci semmai è quale sia la cosa migliore che possiamo fare.
Quel che è certo è che non stiamo facendo cassa.
Inoltre l’Assessore sottolineare che la Regione non ci ha ancora comunicato quanto ci darà per quest’anno.
Non manca di evidenziare nuovamente che un altro problema è e resta quello del mondo del lavoro.

SEIBEZZI fa presente che il dato non va letto come soggetti privilegiati e nemmeno come un far cassa da parte del Comune. Significa semmai che il soggetto coinvolto dovrà affrontare maggiori sacrifici.
Conclude affermando che non si può eccepire all’essenzialità di questo servizio che ha un costatante, tra l’altro, monitoraggio.

GISLON riallinea la questione facendo presente che anche il 10% rimanente aderisce alla fine lo stesso. Infatti il 40% non paga perché è esentato, il 20% paga da zero a cinque euro alla settimana e quindi ne consegue che le modifiche hanno introdotto un sistema che non va ad incidere pesantemente sul sistema.
BORASO chiede come copriamo il gap economico previsto rispetto all’effettivo.

SIMIONATO la cifra è contenuta essendo a tre mesi fino ad un anno più il ribasso d’asta che incide come risorsa così recuperata. Il problema sarà il prossimo e verrà calcolato facendo scelte di priorità di bilancio, pur sapendo che l’Amministrazione, sulla base della notevole sensibilità dimostrato fino ad oggi, riserverà il possibile a questo essenziale servizio.

Il VICE PRESIDENTE constatato che l’ordine del giorno è stato trattato propone e concorda con i presenti l’invio della proposta di deliberazione in discussione in Consiglio Comunale.
Successivamente espone brevemente il titolo del terzo ordine del giorno concernente le vicende che la sentenza del Consiglio di Stato ha portato oggi nell’analisi in commissione della proposta di deliberazione.

Alle ore 10.45 entra il consigliere Belcaro.

GISLON spiega che questa sentenza pone non solo l’Amministrazione del Comune di Venezia ma anche le altre del nostro Paese in una concreta situazione di difficoltà.
Le ricadute sui bilanci delle amministrazioni locali scaturirà dal calcolo differente state il reddito del singolo individuo, determinando una conseguente contribuzione minore rispetto a prima.
Per il nostro Comune però la ricaduta non sarà evidente perché abbiamo sempre usato l’ISEE per il solo accesso al servizio e non per il calcolo della compartecipazione che viene eseguito solitamente solo sui singoli redditi netti.

ROSTEGHIN chiede se questa delibera modifichi tre regolamenti.

CAPOGROSSO specifica che non si era forse compreso, nel momento in cui si era votato in consiglio, non considerando che l’ISEE veniva considerato se non solamente come soglia di accesso al servizio.

Il VICE PRESIDENTE costata l’unanimità della commissione licenzia la proposta di deliberazione per l’invio in Consiglio Comunale in allegato A.
Esauriti gli ultimi due punti dell’o.d.g. tratta il primo punto leggendone in sintesi il trascorso procedimentale che ha portato ad oggi all’esclusione del Consigliere Nicola Funari dalla presidenza della presente Commissione.

Alle ore 10.55 escono i consiglieri Belcaro e Toso.

GUZZO dichiara che non ha senso esprimere un pensiero su questa questione ed è una cosa semmai che verrà chiusa con le considerazioni della Segreteria Generale per quanto di competenza.


Il VICE PRESIDENTE constata e si dispiace per l’esclusione alla presidenza della commissione del consigliere e ritiene che dal punto di vista del diritto ci sia un necessario vincolo al provvedimento del Presidente del Consiglio. In virtù di quanto comunque possa essere limitato l’ambito di intervento della commissione nella vicenda da la parola al consigliere Nicola Funari.

FUNARI afferma: premetto che con correttezza ho sempre rispettato e sempre rispetterò le altrui idee perché spero che rispettano le mie, la lettera di Guzzo Giacomo datata 16.09.2011 presentata tre giorni prima del mio passaggio al Gruppo Misto a mio parere, pur essendo legale secondo il Presidente del Consiglio Turetta è stata scorretta e ingiusta verso la mia persona che ha anche accettato il Capogruppo IDV pur non essendo stato votato democraticamente; io personalmente questo atto di Guzzo non lo avrei mai fatto.
Prendo atto del provvedimento con serenità perché mi pongo al servizio del cittadino e non delle “careghe” e aspetto le decisioni in materia del Segretario Generale, al quale ho richiesto il parere.

BORASO concorda che essendoci la conferenza dei capigruppo e non essendoci altre strade percorribili non si potrà che attendere che la stessa decida.

LOCATELLI al di là dei tecnicismi ritiene che ci sia un principio di correttezza politica e che vi debbano essere altresì le motivazioni espresse a tale sostituzione.

Alle ore 11.05 escono i consiglieri Boraso e Giusto.

GUZZO ribadisce che c’è un regolamento comunale e che la giustificazione non necessita di comunicazione essendo una decisione espressa in seno al gruppo consiliare.

LAVINI condivide quanto detto da Locatelli e ne rafforza l’opinione che a suo avviso, a prescindere da chi sarà il nuovo Presidente, resta nell’impegno che ha messo per preparazione ed innegabile professionalità.

Il VICE PRESIDENTE esaurita la trattazione sull’ultimo punto rimanente dell’o.d.g., alle ore 11.10, dichiara chiusa la seduta.

 

 

 

 

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A cura della segreteria della Commissione
Pubblicato il 14-10-2011 ore 12:32
Ultima modifica 14-10-2011 ore 12:32
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