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III Commissione - Verbale

Seduta del 07-07-2011 ore 09:00

 

Consiglieri componenti la Commissione: Pierantonio Belcaro, Sebastiano Bonzio, Renato Boraso, Claudio Borghello, Giuseppe Caccia, Giampietro Capogrosso, Antonio Cavaliere, Bruno Centanini, Sebastiano Costalonga, Ennio Fortuna, Nicola Funari, Marco Gavagnin, Giovanni Giusto, Lorenza Lavini, Bruno Lazzaro, Marta Locatelli, Jacopo Molina, Andrea Renesto, Luca Rizzi, Emanuele Rosteghin, Gabriele Scaramuzza, Alessandro Scarpa, Domenico Ticozzi, Giuseppe Toso, Gianluca Trabucco, Alessandro Vianello, Marco Zuanich

 

Consiglieri presenti: Pierantonio Belcaro, Claudio Borghello, Giampietro Capogrosso, Antonio Cavaliere, Sebastiano Costalonga, Marco Gavagnin, Giovanni Giusto, Bruno Lazzaro, Jacopo Molina, Andrea Renesto, Luca Rizzi, Emanuele Rosteghin, Gabriele Scaramuzza, Alessandro Scarpa, Giuseppe Toso, Gianluca Trabucco, Alessandro Vianello, Luigi Giordani (sostituisce Bruno Centanini), Davide Tagliapietra (sostituisce Domenico Ticozzi), Simone Venturini (sostituisce Ennio Fortuna)

 

Altri presenti: Sindaco Giorgio Orsoni, Vicesindaco Sandro Simionato, Direttore Luigi Gislon, Presidenti delle Municipalità , Direttore Servizi Sociali ULSS 12 Massimo Fusello

 

Ordine del giorno della seduta

  1. Prosecuzione esame della proposta di deliberazione PD n.416 del 22/06/2011 con oggetto:"APPROVAZIONE PIANO DI ZONA DEI SERVIZI SOCIO SANITARI2011-2015".

Verbale

Alle ore 9.25, il Presidente in qualità di Consigliere Anziano G. Scaramuzza, constatata la presenza del numero legale, dichiara aperta la seduta e da la parola al Direttore della Direzione Politiche Sociali L. GISLON il quale illustra quanto trattato ad oggi sulla materia.
Cinque minuti dopo entra il vice Presidente della Commissione, Luca Rizzi, che assume la presidenza dando la parola al Responsabile dell’Ufficio Immigrazione Bonesso Gianfranco.

BONESSO dopo aver sottolineato l’utilità dell’azione del Servizio di Pronto Soccorso in qualità di interlocutore, evidenzia anche gli incontri fatti con le Associazioni in difesa degli immigrati ed altri enti attuatori, indirizzati al tema dei “bisogni degli immigrati”. Inoltre si registra pertanto un significativo 11% di nascite nel territorio del nostro Comune con un simile trend percentuale per le zone di Marcon e di Cavallino.
Negli ultimi 10 anni c’è stata una crescita dal 2% all’11% di incidenza delle nascite che sottolinea una evidente velocità ed un altrettanto evidente impatto sulla popolazione locale in termini sociali.
Nel dettaglio, continua Bonesso, la percentuale di nascite tra la popolazione di immigrati si attesta a più del 10% per la soglia dei nati di età inferiore ai 18 anni, e addirittura al 90% per quelli sotto gli otto anni.
Si registrano tra l’altro sovraffollamenti ai pronto soccorsi che necessitano pertanto un lavoro a monte sull’informazione. Inoltre su 3 immigrati uno non possiede la tessera sanitaria. Tale mancanza è giustificata spesso per la brevità della validità della licenza di soggiorno che preclude a priori la convenienza alla richiesta della tessera sanitaria stessa.
Forte rimane il problema della lingua, sottolineato nella difficoltà dai test che registrano una media del 30 – 40% di bocciature.
Evidente inoltre resta la fragilità sociale negli aspetti che riguardano il rimpatrio, le donne in gravidanza, i soggetti che fanno uso di alcool, etc… tutte condizioni che richiedono un certo grado di assistenza.
Nel documento allegato alla deliberazione di Consiglio si evidenzia, rispetto al passato, una novità per quanto riguarda il tema dei conflitti. In questo frangente la qualità della convivenza si consuma spesso nei problemi tra inquilini. Inoltre nel documento ci sono le priorità e precisamente sono 11 a tra cui quella sull’informazione per l’accesso ai servizi offerti alla popolazione di emigrati ed il loro conseguente corretto utilizzo.
Obiettivo cardine, sottolinea Bonesso, è curare l’informazione creando un team finalizzato a portare pacchetti innovativi su pochi temi divulgati tra gli emigrati inserendo informazioni utili sui servizi disponibili.

Ore 9.45 entra il consigliere C. Borghello.

Conclude Bonesso sottolineando la necessità di un coordinamento tra tutti i soggetti che offrono il servizio di accoglienza agli emigrati. Curare il rapporto con le Associazioni naturalmente è un’altra delle priorità.

Ore 9.50 escono i consiglieri J. Molina e C. Borghello ed entra P. Belcaro.

ADRIANA ZAGO, Presidente delle Politiche sociali della Municipalità di Chirignago e Zelarino chiede come si sviluppa l’attività dello sportello di mediazione.

BONESSO illustra l’operato di intervento d’inforamazione su quanto fatto sulla zona “cita” che ha portato a risultati come la maggiore partecipazione alle assemblee di condominio.

VIANELLO chiede se sia possibile avere copia della relazione.

BONESSO risponde evidenziando che comunque c’è tutto nel documento allegato alla deliberazione oggetto della presente commissione.

Il PRESIDENTE della commissione prende la parola ponendo la questione del sovraffollamento delle abitazioni sottolineandone il conseguente rischio igienico sanitario e chiedendo se si è pensato di intervenire con controlli.

Ore 9.55 entra il consigliere G. Giusto.

BONESSO risponde alla domanda del Presidente della commissione facendo osservare che l’inidoneità dell’alloggio al numero dei componenti, implica un sopralluogo al momento del congiungimento ed arrivo dei familiari. Inoltre un sovraffollamento necessita una segnalazione scritta o denuncia. Si ricorda pertanto che questo è ovviamente molto difficile in termini di fattibilità e che spesso i residenti in questi alloggi sono numerosi anche per la necessità ed il bisogno di abbattere i costi condominiali; altra alternativa restano i subaffitti.

ROSTEGHIN dopo aver fatto plauso all’attività fatta fino ad oggi chiede se sia possibile un allargamento dell’esperienza “Cita” ad altri alloggi del ns comune. Inoltre chiede se sia possibile fare una sorta di sportello per gli amministratori di condominio.

BONESSO risponde che c’è già uno sportello per i conflitti abitativi. Sulla specificità relativa ai condomini invece, è stato fatto un tavolo di concentrazione coinvolgendo anche gli agenti immobiliari i quali hanno dato ampia partecipazione assieme anche ad altre associazioni e categorie sindacali.

Ore 10.00 rientra il consigliere C. Borghello ed esce P. Belcaro.

GISLON sottolinea come il 90% della attività illustrata sia autofinanziata con entrate proprie e non trovi aggravio alcuno sul bilancio comunale. Quelli invece evidenziati a bilancio sono costi che hanno già una loro specifica copertura finanziaria.

GIORDANI chiede informazione circa il numero dell’organico interessato da questa attività.

MASSIMO FUSELLO, direttore dei Servizi Sociali ULSS n.12, risponde al consigliere spiegando che in organico il personale conta su 20 dipendenti circa, oltre ad altro con contratto di collaborazione occasionale per il tramite di cooperative ed associazioni.
SCARAMUZZA plaude all’attività svolta fino ad oggi e chiede un’integrazione informativa stante la necessità relativa all’inserimento scolastico, in particolare sulla scuola primaria.

BONESSO chiarisce che l’attività di inserimento si svolge su un bacino di 600/800 bambini e molta parte dell’assistenza è riservata all’impatto iniziale che non concerne la didattica scolastica. Alcune novità sono rappresentate dal colloquio scuola/famiglia oltre all’attivazione di un modulo da compilare per l’iscrizione scolastica, automaticamente consegnato dalla Prefettura in occasione dell’arrivo per il ricongiungimento dei familiari. Ovviamente anche questa procedura è utile ad un monitoraggio e ad un miglioramento dell’efficienza del servizio. Questa innovazione rappresenta la seconda realtà in tutto il nostro territorio italiano.

CAPOGROSSO chiede al dott. Fusello di dare una lettura, vista da un Responsabile dell’ULSS, sui piani da approvare. Ne chiede pertanto approfondimento su due aspetti ovvero il primo concernente l’attività che si dovrebbe svolgere per l’integrazione al mondo del lavoro per tutti i soggetti gravati dalla svariate situazioni di difficoltà, ed il secondo aspetto di cui chiede delucidazioni riguarda l’attuazione della procedura di riconoscimento della disabilità con lo strumento della certificazione, in particolare con un focus sui soggetti dislessici.

FUSELLO per quanto richiesto premette che la crescita dell’attività normativa relativa al settore socio sanitario ha avuto una spinta disordinata. Questo perché le regole normative non erano poi sempre puntualmente trasposte in iscritto dalla Regione Veneto. Si è cercato pertanto di porre rimedio a questo deficit normativo attuando delle regole di comportamento interno grazie soprattutto al lavoro delle varie associazioni operanti sul territorio, comprese quelle di volontariato. L’obiettivo è dare regole che mirino all’equità nel trattamento delle assegnazioni delle strutture sia per i servizi ai disabili sia agli anziani, il tutto grazie all’introduzione di punteggi che costituiranno la giusta graduatoria di accesso.
Fusello prosegue evidenziando come la disabilità a differenza dello status di anziano, rappresenta un’area di tipo incrementale. Questo fa si che anche le risorse siano contestualmente incrementate man mano che il problema assume dimensioni maggiori. Infatti il ricambio che avviene nelle case di riposo non avviene in quelle per disabili. Con questo meccanismo c’è una sofferenza finanziaria che porta con sé conseguenze quali continue dilazioni sui pagamenti.
Resta aperto tra l’altro, ancora il problema di deleghe che non sono state trasferite all’Azienda ULSS da parte del Comune. Ciò porta all’instaurarsi di doppi apparati ovvero doppioni con duplicazione delle procedure di assegnazione alle strutture d’assistenza, oltre a conseguente creazione di diseconomie e disservizi. Insomma chi sta lavorando alla fine dà risposte che il confronto politico fa fatica a dare.

CAPOGROSSO chiede informazioni circa il funzionamento della scheda Svambi. Nello specifico vorrebbe che fosse spiegata quale sia la motivazione per cui una metodologia non viene attuata una volta fatta. Inoltre chiede informazioni a riguardo del distretto sanitario di Favero per malati terminali, il Rodari.

FUSELLO chiarisce che la scheda serve per identificare il soggetto. L’attività di sperimentazione della scheda è già stata consegnata in Regione ma da allora la stessa non ha spiegato i criteri di utilizzazione. La Regione si è limitata a dire di farla con risultato che ad oggi c’è un vuoto di regolamentazione tale da determinare ampia discrezionalità fra gli operatori stante la metodologia di compilazione.

Ore 10.35 rientra il consigliere P. Belcaro ed entra il consigliere A. Cavaliere.

Fusello prosegue spiegando che la Rodari non è un centro di eccellenza riconosciuto dalla Regione. Trattasi di un centro diurno per riabilitazione pazienti psichiatrici. L’idea sarebbe quella di creare anche un centro di salute mentale nelle due sedi attuali in modo che accanto alla cura di tipo psichiatrico vi sia anche quella dello psicologo. Va chiarito però dove trovare l’eccedenza fiananziaria.
Per quanto concerne l’integrazione lavorativa, continua Fusello, in risposta al primo intervento del consigliere Capogrosso, specifica che si sta lavorando con i Comuni perché è un aspetto sanitario più che socio-sanitario. Il servizio socio sanitario è un servizio essenziale e finanziato dal Comune. Sull’aspetto dislessici c’è la certificazione apposita di riconoscimento ma non di disabilità.

ROSTEGHIN interviene sostenendo la necessità di un intervento di miglioramento del servizio nel tessuto abitativo del Sert di Chirignago. Aggiunge come relativamente al progetto bambini autistici si richieda da parte delle associazioni dei familiari l’avvio di una sperimentazione.

FUSELLO in risposta chiarisce come il servizio ad oggi è diviso fra la prevenzione ed il recupero.

Ore 10.45 entra il consigliere A. Scarpa.

Fusello prosegue spiegando come per quanto concerne autismo, è meglio non attivare una sperimentazione ma una attività regolamentata. Aggiunge che si arriverà ad una retta predefinita con i servizi offerti e ben identificati.

SCARAMUZZA auspica che la questione deleghe mancanti non comporti necessariamente disapplicazione dell’attività assistenziale. Alcuni comparti socio sanitaria hanno bisogno certamente di maggiore integrazione. Secondo questione è sulla salute mentale, per il distretto di Mestre/Favaro bisogna dare un’allocazione alla struttura.

ADRIANA ZAGO fà presente come sul Sert si era già fatta richiesta di trasferimento della struttura nell’area vicina all’Ospedale all’Angelo per incidere meno sul disagio causato agli abitanti. Inoltre sottolinea come si era anche già chiesto a suo tempo la presenza di un centro prelievi.

FUSELLO chiarisce che sulla questione centro prelievi c’è una possibile idea di ridistribuzione su tutto il territorio, dove è stato già previsto un centro a Zelarino.
Sul Sert, continua Fusello, il ghettizzare il socio sanitario sul sanitario afferma la sua assoluta contrarietà all’inziativa. Alternativa risolutiva al problema potrebbe essere quindi trovare altra allocazione. Per quanto riguarda infine la Rodari, c’era la disponibilità per la ristrutturazione da parte del Comune di Venezia e quindi si potrebbe fare in congiuntamente all’Ulss un intervento risolutivo edilizio comune, ovviamente con la definizione della proprietà al Comune sull’immobile. Certo è che bisogna definirne i costi dell’intervento e l’impatto, con la conseguenza di determinare a priori un progetto di massima, per il quale tra l’altro è in itinere l’incontro per la definizione delle soluzioni.

Ore 11.00 esce il consigliere P. Belcaro.

CAPOGROSSO sostiene come sia singolare ad oggi che ci siano molteplici coesioni fisiche rappresentanti un problema di spazi. Inoltre il consigliere esprime dubbi sull’opportunità nell’utilizzo di spazi esterni alla struttura sportiva.

TESTOLINA evidenzia come tutti quelli che erano “sfuggiti” in qualità di stakeholder siano stati nel frattempo coinvolti. Precisa quindi come era stata coinvolta una associazione, il Civico Culturale Pro Campalto, su lamentela dell’assicurazione stessa per l’iniziale mancato coinvolgimento.

VIANELLO interviene sostenendo che non c’è stato il tempo per valutare la questione affrontata dalla presente commissione e richiede un ulteriore incontro entro luglio, magari coinvolgendo anche i Presidenti delle Municipalità.

GISLON risponde a seguire precisando che il provvedimento è già stato visto dalla Segreteria Generale ravvisando la non necessità di chiedere il parere obbligatorio alle municipalità.

Ore 11.15 entra il consigliere A. Renesto.

Il Presidente esaurito l’ordine del giorno ed esprimendo nulla in contrario ad una nuova convocazione coinvolgendo ed ottenendo preventivamente gli opportuni pareri da parte dei Presidenti delle Municipalità, alle ore 11.20 dichiara conclusa la seduta.

 

 

 

 

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A cura della segreteria della Commissione
Pubblicato il 29-07-2011 ore 12:55
Ultima modifica 29-07-2011 ore 12:55
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