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III Commissione - Verbale

Seduta del 02-03-2011 ore 18:00

 

Consiglieri componenti la Commissione: Pierantonio Belcaro, Sebastiano Bonzio, Renato Boraso, Claudio Borghello, Giuseppe Caccia, Giampietro Capogrosso, Antonio Cavaliere, Bruno Centanini, Sebastiano Costalonga, Ennio Fortuna, Nicola Funari, Marco Gavagnin, Giovanni Giusto, Lorenza Lavini, Bruno Lazzaro, Marta Locatelli, Alberto Mazzonetto, Jacopo Molina, Andrea Renesto, Luca Rizzi, Emanuele Rosteghin, Gabriele Scaramuzza, Alessandro Scarpa, Domenico Ticozzi, Giuseppe Toso, Gianluca Trabucco, Alessandro Vianello

 

Consiglieri presenti: Pierantonio Belcaro, Claudio Borghello, Giampietro Capogrosso, Bruno Centanini, Sebastiano Costalonga, Ennio Fortuna, Nicola Funari, Marco Gavagnin, Lorenza Lavini, Bruno Lazzaro, Jacopo Molina, Andrea Renesto, Luca Rizzi, Emanuele Rosteghin, Gabriele Scaramuzza, Domenico Ticozzi, Gianluca Trabucco, Alessandro Vianello, Gabriele Bazzaro (sostituisce Giovanni Giusto), Cesare Campa (sostituisce Antonio Cavaliere), Carlo Pagan (sostituisce Giuseppe Toso)

 

Altri presenti: Vicesindaco Sandro Simionato, Direttore Luigi Gislon, Coadiutore del Sindaco per la Sanità Bruno Centanini, Responsabile di Servizio Michele Testolina, Delegata alle Politiche Sociali della Municipalità di Mestre Puppini Chiara, Delegata alle Politiche Sociali della Municipalità di Venezia Marri Chiara, Presidente della Commissione Politiche sociali della Municipalità di Mestre Lapomarda Davide, Signora Leda Cossu

 

Ordine del giorno della seduta

  1. Piani di zona - Informazioni sullo stato dei lavori

Verbale

Alle ore 18.13 il Presidente della III Commissione Consiliare Nicola Funari constatata la presenza del numero legale dichiara aperta la seduta, illustrando la sua relazione. La deliberazione della Giunta Regionale n.157 del 26.01.2010 ha approvato le linee guida regionali sui Piani di Zona previsti dalla legge quadro n. 328 del 2000 per la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali e dalle leggi regionali 56/ 94, 5/96 e 11/2001. La legge regionale n.56 del 14 settembre 1994: “ Norme e principi per il riordino del Servizio sanitario regionale in attuazione del D.Lgs. n. 502/92” ha individuato, quale principale strumento di integrazione, il Piano di zona dei servizi sociali che viene elaborato ed approvato dal Sindaco, qualora l’ambito territoriale dell’Unità locale socio sanitaria coincida con quello del Comune o dalla Conferenza dei sindaci, con le modalità previste dal piano socio sanitario regionale. Con provvedimento n.2865 del 5 agosto 1997, recante: “PSSR96/98. LR n.5/1996, artt. 4 e 5. Approvazione schema tipo di piano di zona”, la Giunta Regionale ha definito quest’ultimo quale strumento per l’analisi dell’evoluzione qualitativa e quantitativa dei bisogni; lo sviluppo di forme di gestione dei servizi adeguate, flessibili e creative; l’integrazione delle risorse pubbliche e private; la creazione di nuove opportunità e la produzione di risorse aggiuntive; la definizione delle prestazioni da erogare, rapportate alle responsabilità dei diversi soggetti e al quadro delle risorse rilevate. Con legge n.328 dell’8 novembre 2000, i piani di zona sono diventati il principale strumento della programmazione sociale e sono stati chiamati a perseguire due obiettivi: facilitare il governo della integrazione sociosanitaria e promuovere una nuova programmazione sociale, in grado di coniugare le strategie di protezione con quelle di promozione, con riferimento alle aree di bisogno indicate dalla legge suddetta e dalle altre norme che hanno definito in modo più ampio e organico le materie proprie degli interventi sociali. I Piani di zona 2007/2009 sono stati prorogati al 31.12.2010 con provvedimento di Giunta Regionale n.1809 del 16.06.2009. Nello specifico, le nuove linee guida, frutto del confronto attivato tra la Direzione Regionale ai Servizi Sociali, alcuni Direttori dei Servizi Sociali delle Aziende ULSS ed i Dirigenti dei Servizi Sociali dei Comuni Capoluogo della Regione Veneto, mirano a rendere il piano di zona uno strumento ancor più centrale per programmare a livello territoriale le risposte ai problemi di salute delle persone e delle comunità locali. Ricorda che la Delibera G.R. 3702/2006 configura il piano di zona come uno specifico strumento di programmazione delle politiche sociali e socio sanitarie definite a livello locale in coerenza con le linee di indirizzo regionali e pertanto sono inclusi nel piano di zona tutti gli interventi sociali e socio sanitari pubblici e privati riferiti al territorio comunale, sovracomunale, distrettuale o all’intero ambito territoriale di riferimento dell’Azienda ULSS. Per quanto riguarda i processi partecipativi, si è distinta la partecipazione degli attori locali alla costruzione del piano di zona, tra consultazione e concertazione. Per quanto riguarda la procedura di costruzione e gestione del piano di zona la struttura organizzativa prevede: un organo di governo politico, costituito dall’Esecutivo della Conferenza dei Sindaci del territorio e dalla Direzione Generale dell’Azienda ULSS che si avvale a questo fine del Direttore dei Servizi Sociali; un gruppo di coordinamento tecnico, nominato in ciascun territorio dall’organo di governo politico, presieduto dal Direttore dei Servizi Sociali e costituito dai referenti dei tavoli tematici e dai componenti dell’Ufficio di Piano, con la funzione di seguire dal punto di vista tecnico e metodologico le attività necessarie alla costruzione e gestione del piano di zona; i tavoli tematici, definiti a livello territoriale, che rappresentano l’articolazione organizzativa attraverso la quale si realizza il coinvolgimento degli attori del territorio e si concretizza il processo di confronto territoriale; l’istituzione dell’Ufficio di Piano quale organismo tecnico di staff che facilita e supporta operativamente il processo di programmazione, con riferimento alle attività di costruzione, monitoraggio e valutazione del piano di zona. La Conferenza dei Sindaci dell’ULSS 12 (Comune di Cavallino Treporti,Comune di Quarto D’Altino, Comune di Marcon,Comune di Venezia) con delibera n.3 del 24 marzo 2010 ha recepito la delibera di Giunta Regionale n.157 del 26/01/2011 per il Piano di Zona 2011-2015, dando alcuni orientamenti strategici. I tavoli tematici riguardano le seguenti sette aree: Anziani, Disabili, Famiglie ed età evolutiva, Dipendenze, Salute Mentale. La costruzione del piano di zona comporta varie fasi di lavoro tra cui l’assunzione formale del Piano da parte dei singoli Consigli Comunali con delibera di consiglio (il Comune di Venezia prevede anche un passaggio in commissione consiliare allargata a Presidenti, delegati e presidenti delle commissioni consiliari delle Municipalità)

Alle ore 18.21 entra il Consigliere Belcaro

Alle ore 18.25 entra il Consigliere Costalonga

SIMIONATO spiega che i Piani di zona sono uno strumento di programmazione importante. Sono il momento in cui si prova a fare l’integrazione socio- sanitaria che spesso è faticosa specialmente con la Direzione ULSS 12. La normativa regionale prevede di co-condurre insieme con l’azienda sanitaria la stesura dei piani ma questa ha avuto una posizione di chiusura. Comunque in termini operativi ciò non ha impedito di avviare i lavori che alla fine porteranno alla costruzione dei Piani. Si parte dall’analisi della situazione attuale prestando attenzione ai bisogni territoriali. Alcune tipologie di servizi devono essere ridimensionate altri invece magari incrementate. Bisogna pensare opportunità nuove tenendo conto del contesto economico e sociale del territorio. Non è possibile fare il libro dei sogni ma si può dare corpo a nuove idee. E’ necessario tenere conto anche delle sinergie e integrazioni con il territorio (ULSS, Enti locali). I contenuti prioritari sono la centralità della famiglia, l’inclusione sociale e l’integrazione inter - strutturale. Per quanto riguarda i lavori di programmazione l’obiettivo è di dare la massima omogeneità di offerta all’interno del territorio e territorio Ulss. Alcuni distretti poi sono a scavalco quindi c’è necessità di collaborazione

Alle ore 18.30 entrano i Consiglieri Trabucco, Rosteghin, Scaramuzza, Capogrosso e Molina

Alle ore 18.36 entra il Consigliere Campa

CENTANINI sottolinea l’importanza dell’argomento in discussione. Quindi ricorda di essere stato partecipe alla predisposizione dei piani di zona del triennio 2000-2003 e di avere vissuto un’esperienza molto buona. Auspica che si ottengano gli stessi risultati di allora

TESTOLINA spiega che il documento presenta numerosi aspetti innovativi tra cui l’allungamento a 5 anni della durata del piano di zona e la previsione di una maggiore dinamicità del piano su base annuale, attraverso successivi momenti di monitoraggio e ri-pianificazione degli interventi previsti. Ci sarà così di anno in anno un incremento di dati sulle azioni e sulle risorse economico- finanziarie. Durante la fase di costruzione della prima bozza del documento ci sono stati anche degli incontri con i soggetti gestori. Le aree tematiche sono state ampliate e ciò ha comportato la collaborazione di altre direzioni nella stesura del documento( Decentramento, politiche educative e giovanili, Centro Donna). Tutti i piani delle Regioni sono allineati con la stessa scadenza temporale. La Regione ha prodotto solo delle linee guida molto generali ma ha articolato la struttura organizzativa del piano che deve articolarsi nelle seguenti aree di intervento:
 Famiglia, infanzia, adolescenza, minori in condizioni di disagio, giovani;
 Persone anziane;
 Disabilità;
 Dipendenze;
 Salute mentale;
 Marginalità sociale;
 Immigrazione
Altra particolarità è la costituzione di un Ufficio di Piano misto(ULLS e Comune). Ormai si è arrivati alla fine dei tavoli di lavoro e fra poco i Piani di zona saranno sottoposti all’esame dei Consigli Comunali. Bisogna fare attenzione alle risorse. I costi devono essere controllati e sostenibili, sperimentando nuove modalità di spesa

Alle ore 18.40 escono i Consiglieri Belcaro e Trabucco ed entra il Consigliere Borghello


PUPPINI Chiara crede sia compito della Municipalità, in quanto a diretto contatto con il territorio, raccogliere i bisogni dei cittadini. Dichiara di essersi impegnata a produrre un documento socio - sanitario evidenziando alcune criticità tra cui:
 ospedalizzazione e ritorno in famiglia del malato,
 soppressione dei consultori;
 disagio giovanile in merito alla disoccupazione
Sottolinea la necessità di un monitoraggio continuo delle azioni intraprese

COSTALONGA trova difficile la discussione sui Piani di zona senza essere in possesso della relativa documentazione

FUNARI informa che il materiale verrà distribuito entro breve termine

Alle ore 19.05 esce il Consigliere Bonzio

TICOZZI evidenzia l’importanza del periodo scolastico come preparazione ad una scelta di vita

MARRI Chiara (Delegata alle Politiche sociali della Municipalità di Venezia) rileva che a Murano manca il servizio di pediatria

SIMIONATO precisa che i documenti verranno inviati ai Consiglieri dopo essere stati convalidati dall’Ufficio di Piano. Anche la Consulta per la Tutela della salute nel momento in cui sarà costituita esaminerà la documentazione. Le operazioni di monitoraggio poi sono obbligatorie per poter verificare costantemente ciò che è stato fatto. Il servizio di pediatria a Murano non è attinente con il piani di zona

Alle ore 19.13 esce il Consigliere Alessandro Vianello

FUNARI informa che verrà rifatto il bando per la costituzione della Consulta per la tutela della salute

LAPOMARDA dichiara di avere già evidenziato all’Amministrazione comunale l’importanza di coinvolgere le Municipalità nella stesura dei Piani di zona. Le Municipalità infatti devono avere la possibilità di intervenire con proposte ed osservazioni. Sottolinea la mancanza di collaborazione dell’ULSS 12

Alle ore 19.22 entra il Consigliere Pagan

FUNARI elenca le competenze regionali in merito all’art.2 del Decreto Legislativo 502/92

SIMIONATO fa presente che la stesura del piano, su cui la Conferenza dei Sindaci esprime parere, è all’interno di un Regolamento tra ULSS e Comune, ma spesso, in effetti, c’è poca collaborazione da parte dell’azienda sanitaria. E’ importante che i Presidenti delle Municipalità intraprendano un’azione forte per far sentire le loro ragioni

COSSU chiede un maggior coinvolgimento della Consulta per la tutela della salute nella stesura dei Piani di zona e propone la costituzione di un gruppo di lavoro ad hoc. Chiede inoltre se c’è lavoro per le persone con disabilità e quanti soldi verranno destinati al servizio territoriale per la salute mentale. Lamenta la mancanza di dati economici

COSTALONGA ricorda che in Consiglio comunale è stata approvata una mozione sulla continuità pediatrica

GISLON risponde che i dati economici sono sempre stati a disposizione di chiunque. In fase di bilancio di previsione poi viene illustrato dettagliatamente ogni centro di costo. Per quanto riguarda i monitoraggi vengono eseguiti annualmente

CENTANINI ritiene opportuno affrontare le tematiche dei Piani di zona partendo dai dati dell’esistente e se i tempi dovessero migliorare è sempre possibili fare dei cambiamenti . E’ utile inoltre iniziare il lavoro partendo dagli indicatori regionali

Alle ore 19.46 il Presidente dichiara sciolta la seduta

 

 

 

 

Atti collegati
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A cura della segreteria della Commissione
Pubblicato il 07-03-2012 ore 13:02
Ultima modifica 07-03-2012 ore 13:02
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