Seduta del 03-03-2011 ore 14:30
Consiglieri componenti la Commissione: Sebastiano Bonzio, Renato Boraso, Giuseppe Caccia, Giampietro Capogrosso, Antonio Cavaliere, Saverio Centenaro, Nicola Funari, Marco Gavagnin, Luigi Giordani, Valerio Lastrucci, Lorenza Lavini, Bruno Lazzaro, Marta Locatelli, Alberto Mazzonetto, Michele Mognato, Jacopo Molina, Carlo Pagan, Giorgio Reato, Gabriele Scaramuzza, Renzo Scarpa, Christian Sottana, Giuseppe Toso, Gianluca Trabucco, Simone Venturini, Alessandro Vianello, Stefano Zecchi, Michele Zuin
Consiglieri presenti: Sebastiano Bonzio, Renato Boraso, Giuseppe Caccia, Giampietro Capogrosso, Saverio Centenaro, Nicola Funari, Marco Gavagnin, Luigi Giordani, Valerio Lastrucci, Lorenza Lavini, Bruno Lazzaro, Jacopo Molina, Carlo Pagan, Gabriele Scaramuzza, Renzo Scarpa, Giuseppe Toso, Gianluca Trabucco, Simone Venturini, Alessandro Vianello, Gabriele Bazzaro (sostituisce Christian Sottana), Claudio Borghello (sostituisce Giorgio Reato), Cesare Campa (sostituisce Antonio Cavaliere), Giovanni Giusto (sostituisce Alberto Mazzonetto), Luca Rizzi (sostituisce Michele Zuin), Emanuele Rosteghin (sostituisce Michele Mognato), Alessandro Scarpa (sostituisce Stefano Zecchi)
Altri presenti: Assessore Urbanistica Ezio Micelli, Dirigente Urbanistica Luca Barison, Avvocatura Civica Nicoletta Ongaro e Marzia Masetto, Segretario Generale Rita Carco'
Ordine del giorno della seduta
Alle ore 14.50, il Presidente della V Commissione Consiliare, Giampietro Capogrosso, constatata la presenza del numero legale, dichiara aperta la seduta.
CAPOGROSSO ricorda che la proposta di deliberazione è stata illustrata, con la presenza dei progettisti, nella riunione del 8 Febbraio u.s., e si era rimasti in attesa delle controdeduzioni al parere della Commissione per la Salvaguardia di Venezia e della Municipalità di Mestre Centro.
BARISON illustra il parere della Commissione per la Salvaguardia e la relativa controdeduzioni formulata dagli uffici dove si precisa che il P.d.R. sottoutilizza di circa 311 metri cubi la capacità volumetrica prevista per l’intervento. Illustra il parere della Municipalità di Mestre Centro espresso con deliberazione nr. 40 del 15 Settembre 2010 e la relativa controdeduzione in accoglimento delle osservazioni relative alla copertura degli stalli per la sosta delle biciclette e all’utilizzo dell’illuminazione a led nella Piazza; precisa che in conseguenza all’accoglimento delle osservazioni viene predisposto uno specifico emendamento che va ad integrare le Norme Tecniche di Attuazione del P.d.R.
BORASO interviene in merito al P.d.R. e al verde pubblico, supponendo che sia rappresentato dalla presenza di due pali ad utilizzo del TRAM davanti all’edificio di Palazzo Bragadin. Domanda se la Soprintendenza ha valutato tale inserimento e perché la pratica iniziata nel 2007 arriva all’approvazione del Consiglio Comunale solo nel 2011.
Alle ore 15.00 entra il consigliere Nicola Funari.
BARISON in merito ai tempi della pratica precisa che i relativi step sono stati concertati con la ditta proponente e i pali citati dal consigliere Boraso hanno una fondazione di 2 x 2 metri, in considerazione dell’impossibilità di posizionare i ganci per l’alimentazione del TRAM sulla facciata della Villa. Tale scelta è stata concertata con tutti gli enti preposti anche in considerazione della particolare posizione dell’incrocio tra Via Cà Rossa e Viale San Donà.
PAGAN in riferimento al sottoutilizzo di circa 311 metricubi, domande se questa volumetria potrà essere chiesta dai proponenti per utilizzarla nel fabbricato non vincolato. Interviene in merito alla possibilità che utilizzando la normativa del Piano Casa sia possibile prevedere un altro piano dell’edificio per la copertura degli impianti tecnologici e sull’opportunità che prima siano realizzate le opere di urbanizzazione e solo in seguito si proceda con la realizzazione del fabbricato.
LASTRUCCI non condivide la richiesta di realizzare prima le opere di urbanizzazione e successivamente l’intervento edilizio; domanda se esistono nuove indicazioni dell’Amministrazione Comunale in merito alla realizzazione di “plateatici” in lastricato in riferimento al naturale ciclo delle acque piovane di scarico, chiedendo che ne venga discussa la questione in sede di commissione.
Alle ore 15.05 esce il consigliere Gabriele Bazzaro.
CAPOGROSSO precisa che non esistono note dell’Amministrazione Comunale in tal senso.
BARISON risponde al consigliere Lastrucci che l’intervento ha una specificità collegata alla tipologia di operazione edilizia, e nel caso concreto le opere di urbanizzazione consistono nel rifacimento della pavimentazione poiché i sottoservizi sono stati realizzati durante i lavori del TRAM. Sulla richiesta del consigliere Pagan in merito al Piano Casa precisa che l’intervento è in un centro storico e pertanto precluso dalle possibilità legislative e che l’eventuale utilizzo della volumetria potrà attuarsi solo a seguito di una variante al Piano di Recupero, anche se non è intenzione dei proponenti utilizzare tale facoltà.
MICELLI aggiunge che la data d’inizio della pratica del 2007 può far indurre in fraintendimenti, ma i ritardi giustificati sono stati contemplati con la controparte ed è un obiettivo dell’Amministrazione Comunale procedere nell’ottica dell’accelerazione per i progetti urbanistici di riqualificazione urbana.
BARISON specifica che la delibera di adozione da parte della Giunta Comunale è del 19 Marzo 2010.
CAPOGROSSO ricorda ai consiglieri comunali che già dalla precedente Amministrazione Comunale, all’interno della relazione illustrativa, sono riportati tutti i diversi passaggi temporali relativi alle specifiche pratiche. In considerazione della presenza di emendamenti in accoglimento delle osservazioni della Municipalità, licenzia la proposta di deliberazione in discussione per il Consiglio Comunale.
Ore 15.10 – Punto 2 dell’O.d.G.
Escono i consiglieri Giuseppe Caccia, Sebastiano Bonzio e Giovanni Giusto.
BARISON illustra il Piano di Coordinamento Preventivo relativo all’ambito del centro storico di Chirignago che prevederà la predisposizione di 3 specifici piani di recupero per l’intera area. Dettaglia tramite la videoproiezione di alcune tavole significative, lo stato attuale dell’area e il relativo inquadramento urbanistico / normativo. Aggiunge che quando saranno approvati i P.d.R. si potrà ampliare l’attuale parco pubblico Rodari in Via Miranese e dar corso ad interventi di riqualificazione urbana. Illustra il parere della Municipalità di Chirignago Zelarino nr. 9 del 15 Febbraio u.s. e la relativa controdeduzione in parziale accoglimento delle osservazioni, che verranno recepite attraverso l’emendamento proposto dall’Assessore.
Alle ore 15.20 entrano i consiglieri Sebastiano Bonzio e Giuseppe Caccia, ed esce il consigliere Cesare Campa.
PAGAN condivide l’impostazione di massima del Piano di Coordinamento Preventivo, che forse riuscirà a risolvere una parte dei problemi della zona, ma esprime le sue perplessità in merito alla viabilità. Ritiene che già in sede di approvazione del P.C.P. ci debba essere un parere della Mobilità al fine di avere le idee chiare sulla viabilità di collegamento ed inserimento nei diversi piani. Domanda se la viabilità prevista all’interno del P.d.R. nr. 3 sarà pubblica.
Alle ore 15.30 entrano i consiglieri Emanuele Rosteghin e Giovanni Giusto, esce il consigliere Simone Venturini.
LASTRUCCI condivide la richiesta del consigliere Pagan sulla necessità che la viabilità prevista come tracciato all’interno del P.C.P. sia già determinata in sede di approvazione del piano. Interviene in merito all’opportunità del recupero della “casa – rudere“ fronte Via Miranese in prossimità di Parco Rodari al fine di un recupero del suo volume.
CAPOGROSSO ritiene che il rilievo sulla viabilità sia corretto poiché il comparto fa riferimento ad uno specifico centro storico consolidato nel corso degli anni, qual è quello di Chirignago, al fine di una sua considerazione reale come centro urbano e non come spazio di passaggio. Afferma che l’Amministrazione Comunale deve identificare l’ambito di sedime al fine di agevolare successivamente la progettualità dei successivi P.d.R.; sulla questione del recupero / abbattimento della struttura, ritiene che tale ipotesi possa essere ipotizzato in quanto l’immobile non ha vincoli di pregio e/o sottoposto a tutela, anche se ritiene più percorribile la strada dell’abbattimento della struttura.
BARISON precisa che nel caso di ipotesi di abbattimento sarà necessario un passaggio con la Soprintendenza; argomenta in merito alla questione della viabilità affermando che l’oggetto della proposta di deliberazione è la divisione del P.C.P. in 3 distinti P.d.R. che andranno all’attenzione dell’Amministrazione Comunale con l’eventuale decisione, concordata con i vari proponenti, per la realizzazione dell’infrastruttura che seguirà l’iter normativo relativo alle realizzazioni di Progetti di Opere Pubbliche da parte del Comune di Venezia.
CAPOGROSSO in considerazione della presentazione dell’emendamento in accoglimento delle osservazioni della Municipalità, licenzia la proposta di deliberazione in discussione per il Consiglio Comunale.
Ore 15.50 – Punto 3 dell’O.d.G.
CAPOGROSSO ricorda ai consiglieri comunali che in data 1 Marzo 2011 era stata inviata una comunicazione affinché i consiglieri che volessero presentare emendamenti e sottoporli all’attenzione della Commissione, li inviassero alla segreteria della V Commissione Consiliare. Comunica che sono pervenuti gli emendamenti da parte dei consiglieri Marco Gavagnin e Giuseppe Caccia.
BORASO argomenta in merito alla necessità/obbligo che la proposta di deliberazione ritorni all’esame del Consiglio Comunale per la sua approvazione dopo l’annullamento da parte del Consiglio di Stato; si domanda cosa potrà succedere qualora il Consiglio Comunale non deliberi favorevolmente entro la scadenza del 3 Aprile 2011.
CAPOGROSSO ricorda ai consiglieri comunali che nella precedente riunione, grazie al supporto della Direzione Avvocatura Civica, si sono delucidati i vari passaggi dei ricorsi alla giustizia amministrativa del TAR e del Consiglio di Stato.
ONGARO aggiunge che rispetto alla precedenti informazioni fornite sui diversi ricorsi amministrativi che hanno riguardato la lottizzazione, in data 28 Febbraio u.s. è stata formalizzata la richiesta di risarcimento danni per un importo di 9 milioni di Euro per il ritardo nell’approvazione della delibera. Alla richiesta del consigliere Boraso precisa che qualora il Consiglio Comunale non si esprima entro i termini, la conseguenza potrebbe essere la nomina di un commissario ad acta per l’approvazione della deliberazione relativa al Piano di Lottizzazione.
CAPOGROSSO aggiunge che rispetto alla precedente spiegazione è stato notificato in data 28 Febbraio u.s. la richiesta di risarcimento danni per un importo di 9 milioni di Euro. Alla richiesta del consigliere Boraso, spiega che dopo la richiesta di ricorso in ottemperanza della sentenza del Consiglio di Stato, il Consiglio Comunale ha tempo 60 giorni dalla notifica del 3 Febbraio u.s. per l’approvazione della deliberazione, altrimenti verrà nominato un commissario ad acta per l’approvazione del provvedimento.
TRABUCCO ritiene che la proposta di deliberazione debba essere inviata in Consiglio Comunale per la sua discussione. Domanda se con la sentenza del Consiglio di Stato che annulla la deliberazione del Consiglio Comunale per “scarsità di motivazione”, la potestà decisoria del consiglio resta immutata nell’approvazione del provvedimento urbanistico.
CACCIA ritiene che l’Amministrazione Comunale debba discutere dal punto di vista politico della particolare situazione e poi grazie all’ausilio dei tecnici del Comune avere le adeguate indicazioni al fine della formulazione della motivazione per la deliberazione. Afferma che la richiesta di risarcimento danni presentata dai proponenti fa scaturire ulteriore rabbia verso lo specifico provvedimento e auspica che si possa trovare una buona e solida motivazione per bocciare la proposta di deliberazione.
BORASO ritiene che le questioni di carattere politico richieste da un consigliere di maggioranza esulino dal compito della Commissione Consiliare. Argomenta in merito alle recenti problematiche giudiziarie che hanno investito l’Amministrazione Comunale con richieste di risarcimento danni come ad esempio per il Ponte di Calatrava e i terreni di proprietà dell’IVE, con la conseguenza delle ripercussioni economiche sulle tasche dei cittadini del Comune di Venezia. Auspica che l’Amministrazione Comunale possa trovare la soluzione ottimale al fine di evitare possibili ripercussioni sulla cittadinanza, con la speranza che qualsiasi emendamento che sarà proposto alla deliberazione non comporti ulteriori cause giudiziarie per il Comune di Venezia.
GAVAGNIN ricorda che la sentenza del Consiglio di Stato ha annullato la deliberazione del Consiglio Comunale per la mancanza di motivazioni, ed illustra la proposta di emendamento presentata con le motivazioni a supporto del diniego all’approvazione del P.d.L.
BONZIO in riferimento all’intervento del consigliere Boraso, ritiene che come Consiglieri Comunali oltre al danno economico nelle casse comunali bisogna tenere in considerazione anche la perdita di autonomia decisionale del Consiglio e la scomparsa di una particolare e delicata area verde del territorio, dove gli stessi cittadini hanno manifestato la loro contrarietà all’intervento. In considerazione che il P.d.L. va contro le opinioni della collettività e non rispetta la normativa vigente in merito all’art. 21 del PALAV, ritiene che il Consiglio Comunale debba rafforzare le motivazioni a supporto del diniego al Piano.
SCARPA R. ritiene che qualora il Consiglio Comunale volesse bocciare nuovamente la deliberazione, debba adeguatamente motivarla nei contenuti tecnici del progetto. In riferimento alle osservazioni dell’Osservatorio della Laguna del Comune di Venezia, ribadite nell’emendamento proposto dal consigliere Gavagnin, ricorda che allegati alla proposta di deliberazione ci sono uno studio VINCA ed un progetto di invarianza idraulica per un ambito più esteso rispetto alla mera lottizzazione. Ritiene che attualmente non ci siano elementi giuridici a supporto di un’eventuale valutazione negativa da parte del Consiglio Comunale.
CENTENARO ricorda che tutti i consiglieri comunali sono eruditi rispetto al particolare iter giudiziario del P.d.L., che ha ricevuto da tutti gli organi preposti pareri favorevoli ed è stata prodotta una VINCA presentata al pubblico cittadino e discussa per le eventuali osservazioni da presentare. Precisa che alla proposta di deliberazione durante la fase di pubblicazione e di presentazione di osservazioni, è pervenuta una sola osservazione da parte di un cittadino in merito alla non conformità all’art. 21 del PALAV che è stata valutata
Alle ore 16.30 esce il consigliere Renato Boraso ed entra il consigliere Alessandro Scarpa.
LASTRUCCI afferma che dal punto di vista dell’intervento ambientale non ci sono problemi per l’approvazione della delibera da parte del Consiglio Comunale, che risente, più dal punto di vista politico, delle diverse vicissitudini dei ricorsi amministrativi.
BORGHELLO ricorda l’iter particolare della proposta di deliberazione e il fatto che il gruppo consiliare Partito Democratico nella precedente votazione non aveva partecipato per dare un segnale al fatto che la Regione Veneto aveva prevaricato le scelte dell’Amministrazione Comunale nell’accoglimento delle osservazioni dei privati. Argomenta in merito al particolare iter che ha avuto il provvedimento e al fatto che la Commissione di Salvaguardia di Venezia non abbia segnalato nulla in merito all’art. 21 del PALAV. Afferma che il gruppo consiliare è disponibile all’invio in Consiglio Comunale per la votazione della deliberazione.
Alle ore 16.40 escono i consiglieri Lorenza Lavini, Saverio Centenaro, Alessandro Scarpa, Nicola Funari e Valerio Lastrucci.
CACCIA illustra la sua proposta di emendamento, che in riferimento ai vincoli imposti dall’art. 21 / A del Palav per parte dell’area di lottizzazione, tende a ridurre la relativa capacità edificatoria ad un valore massimo di 2500 mq. Argomenta in merito alla difesa della prerogativa del Consiglio Comunale di approvare o meno gli atti di propria competenza e alle segnalazioni ricevute da parte dei cittadini e di associazioni per salvaguardare la particolare area di Via del Tinto.
CAPOGROSSO ricorda a titolo di esempio che la passata Amministrazione Comunale, rispondendo alle proposte di modifica della Regione Veneto in base all’art. 46 della L.R. 61/85, aveva deliberato una C2RS con una ridotta capacità edificatoria che successivamente è stata modificata dalle sentenze del TAR sulla base del ricorso presentato dai proprietari / proponenti.
Alle ore 16.50 escono i consiglieri Claudio Borghello e Luigi Giordani.
BARISON ricorda brevemente l’iter istruttorio della proposta di deliberazione e precisa che la sua approvazione avviene nel 2011 in quanto si era sciolta la consiliatura precedente con nuove elezioni amministrative. Argomenta in merito alla VINCA per il P.d.L., che è stata successivamente riconosciuta dalla Direzione Ambiente ed apprezzata per la notevole analisi dei suoli effettuata. Precisa che sotto il profilo idraulico esiste il parere favorevole del Consorzio di bonifica e che la lottizzazione permetterà di portare un beneficio al boschetto facendogli arrivare l’acqua. Sulla questione del verde e del rispetto dell’art. 21 A del PALAV, ricorda che è già stato dimostrato in base alla specifica scheda norma introdotta, il distaccamento dell’intervento edilizio dall’area del boschetto, con l’introduzione di opere compensative per la mitigazione ambientale come richiesto dalla Direzione Ambiente.
ONGARO aggiunge che gli eventuali emendamenti che saranno presentati dovranno avere un’adeguata motivazione rafforzata, proprio perché tutto l’iter istruttorio è favorevole all’approvazione del Piano di Lottizzazione.
Alle ore 17.10 esce il consigliere Giovanni Giusto.
MICELLI ritiene che si sia affrontata una seria discussione su un tema così importante e sentito anche dalla cittadinanza. Argomenta in merito all’iter amministrativo e giudiziario della proposta di deliberazione ed in riferimento all’art. 21 A del PALAV, cita a titolo di esempio, che anche il recente Piano Integrato di Campalto aveva delle aree che erano ricomprese all’interno del perimetro di attenzione del PALAV. Ricorda che pochissime C2RS hanno avuto un’attenzione ed un suo esame così approfondito, e ritiene che difficilmente si possano addurre delle motivazioni valide al fine di una bocciatura del P.d.L.; sulla possibilità della nomina di un commissario ad acta, ritiene che tale eventualità rappresenterebbe una perdita di potere decisionale del Consiglio Comunale nelle materie di propria competenza.
CAPOGROSSO interviene in merito alla necessità che la V Commissione consiliare licenzi formalmente la proposta di deliberazione per il Consiglio Comunale.
CARCO’ precisa che la sentenza del Consiglio di Stato stabilisce che il Consiglio Comunale debba deliberare nuovamente sull’atto che è stato dichiarato nullo. Aggiunge che lo stesso Regolamento del Consiglio stabilisce che tutti gli argomenti di competenza del consiglio siano esaminati e licenziati dalla relativa commissione, al fine di permettere la massima partecipazione a tutti i consiglieri comunali e per una loro congrua informazione sugli atti che saranno approvati.
CAPOGROSSO sulla base della discussione avvenuta nella riunione, licenzia la proposta di deliberazione in discussione per il Consiglio Comunale.
Alle ore 17.15, il Presidente della V Commissione Consiliare, Giampietro Capogrosso, in assenza di altre richieste d’intervento ed esaurito l’ordine del giorno, dichiara chiusa la seduta.
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