Seduta del 17-12-2010 ore 14:30
Consiglieri componenti la Commissione: Maurizio Baratello, Gabriele Bazzaro, Sebastiano Bonzio, Claudio Borghello, Cesare Campa, Antonio Cavaliere, Saverio Centenaro, Sebastiano Costalonga, Ennio Fortuna, Marco Gavagnin, Luigi Giordani, Giacomo Guzzo, Valerio Lastrucci, Lorenza Lavini, Alberto Mazzonetto, Michele Mognato, Jacopo Molina, Giorgio Reato, Luca Rizzi, Gabriele Scaramuzza, Renzo Scarpa, Camilla Seibezzi, Christian Sottana, Domenico Ticozzi, Giuseppe Toso, Gianluca Trabucco, Stefano Zecchi
Consiglieri presenti: Maurizio Baratello, Gabriele Bazzaro, Sebastiano Bonzio, Ennio Fortuna, Marco Gavagnin, Luigi Giordani, Giacomo Guzzo, Valerio Lastrucci, Michele Mognato, Jacopo Molina, Giorgio Reato, Gabriele Scaramuzza, Camilla Seibezzi, Giuseppe Toso, Gianluca Trabucco
Altri presenti: Per SAVE Alessandro Nencha e Andrea Radic, per ANCE-Venezia Antonio Vespignani, per l'Autorità Portuale di Venezia Esposito Jacopo, per il CERV - Consorzio Cooperative Edilizia Daniele Raffaelli, per Confedilizia Venezia Giacomo Gianetti ,per l'Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti, Giovanna Palandri.
Ordine del giorno della seduta
Alle ore 14.50 il presidente Baratello, constata la presenza del numero legale dichiara aperta la seduta e riepiloga le audizioni tenute dalla commissione nelle precedenti riunioni, ricorda che tutti i commissari hanno la documentazione sulla bozza di legge che rappresenta la base di discussione e valutazione dei suggerimenti da proporre al ministro Brunetta, estensore della proposta. Afferma che la legge speciale per Venezia è un argomento che ha rilevanza europea per la specificità della città ed a tal proposito cita l’obbligo espresso dalla Comunità europea di vietare i contributi erogati dal governo italiano per sostenere l’economia veneziana; per questo motivo è necessaria la condivisione della legge con gli organismi comunitari. Afferma che nella proposta ministeriale si cita come affrontare le necessarie bonifiche al territorio e le opere di difesa a mare ma non si considera l’insieme della salvaguardia della città;un obbiettivo deve essere quello di creare delle sinergie tra tutti i soggetti interessati agli aspetti demaniali, fiscali e socio economici; il primo argomento è l’individuazione delle risorse da mettere a disposizione anche delle piccole imprese, la valutazione dell’impiego delle entrate dall’attività portuale, le accise ed altro ancora; nella bozza il ministro cita il nuovo porto d’altura, le bonifiche, la realizzazione della sub lagunare e lo snellimento delle procedure burocratiche. Sottolinea come risulti importante la valorizzazione del patrimonio immobiliare, la realizzazione della cittadella dell’università per gli studenti e l’uso dell’Arsenale come contenitore di attività culturali, sempre con la collaborazione dei privati. Compito principale quindi è concentrare e coordinare le varie idee.
Alle ore 15.05 entra il consigliere Lastrucci.
RAFFAELLI ritiene che la soluzione dell’emergenza abitativa debba essere il primo obbiettivo e passa quindi a leggere l’intervento a nome del CERV che è allegato al presente verbale.
Alle ore 15.11 entra la consigliera Seibezzi.
GIANETTI concorda con quanto dichiarato dal rappresentante del CERV e propone la previsione di rifinanziare i contributi alle bonifiche e per il restauro della prima casa di abitazione; dichiara che queste proposte l’associazione che rappresenta le invierà al ministro Brunetta proponendo le modalità che sono adottate per la valorizzazione e salvaguardia delle ville venete. Evidenzia inoltre la necessità di svincolare dai pareri della Commissione di salvaguardia, i piccoli interventi edilizi per sburocratizzare e rivitalizzare questo aspetto economico vitale per il mantenimento della città.
VESPIGNANI afferma l’opportunità di ripensare al sistema della mobilità della città, alle opere di salvaguardia fisica della laguna ed alla manutenzione del patrimonio edilizio visto il degrado rapido che subisce quello di Venezia. E’ necessario permettere l’accesso, alle piccole imprese, agli appalti più grandi e a tal fine si dovrebbero rivedere le procedure e le competenze. Grazie alla nuova legge speciale si dovrebbe ottenere una razionalizzazione burocratica e ritornare all’impostazione originaria dell’approccio in Venezia così da conseguire maggiore velocità nella realizzazione delle opere in generale.
RADIC apprezza il coinvolgimento dei soggetti che operano in Venezia da parte della commissione. Evidenzia due fattori importanti: la considerazione, ormai datata, della funzione dell’aeroporto come parte della sola mobilità mentre rappresenta un valido polmone turistico che non può essere trascurato, l’altro è quello dell’aumento delle tasse sui biglietti aerei. Da tener conto anche il riconoscimento dell’Unione europea dell’importanza del nodo intermodale.
Alle ore 15.27 entra il consigliere Bonzio.
NENCHA illustra il progetto del nodo intermodale che si sviluppa sulle aree dell’Aeroporto area di interesse comunitario. Fa sapere che SAVE segue con interesse l’avvio dei lavori dell’alta velocità, della nuova rete ferroviaria regionale e la ristrutturazione degli accessi per i trasporti su gomma; sarà attivato anche un terminal acqueo con il progetto di noto architetto F.O.Gehry. L’aeroporto internazionale ha previsto per il 2030, 20 milioni di passaggi e gli investimenti conseguenti saranno circa di 550 milioni con inizio dei lavori previsto per il 2015; il progetto è inserito nel PTRC e intercetterà il corridoio 5 transeuropeo.
Alle ore 15.35 esce oil consigliere Trabucco.
ESPOSITO prende atto che nella proposta di legge viene considerata anche la funzione portuale; servirebbe una maggiore intesa tra l’Autorità ed il Magistrato alle acque e con il probabile trasferimento delle competenze demaniali al Comune anche con questo ente. Annuncia che presto l’Autorità portuale formulerà delle indicazioni più precise su questo aspetto.
BARATELLO dichiara che il progetto di legge è eccessivamente centralista, la nuova legge deve invece considerare quasi esclusivamente l’aspetto federalista e conseguentemente porre al centro delle decisioni e delle competenze la città di Venezia.
MOLINA prende atto di quanto affermato dal rappresentante dell’ANCE ma ricorda che la Commissione di salvaguardia esprime pareri non vincolanti; nel settore turistico invece ricorda che già il Codice dei Beni culturali prevede l’avvalersi delle sponsorizzazioni per il recupero dei monumenti e delle attività culturali, per quanto riguarda invece uno degli aspetti economici da sviluppare, ritiene che già da sempre dovrebbe esserci un maggior raccordo tra le competenze dell’Autorità portuale ed il Comune di Venezia.
LASTRUCCI riscontra che c’è sempre più la richiesta di semplificare la “governance” del territorio veneziano e auspica la necessaria chiarezza che deve esserci tra le competenze di tutti gli enti che operano con il Comune perché gli aspetti più preoccupanti son rappresentati dalle salvaguardia idraulica, la realizzazione delle bonifiche ed il sostegno agli aspetti socio-economici. Precisa che per le bonifiche si interviene già con procedure codificate ma per gli aspetti economici, il Comune deve diventarne il coordinatore. Condivide l’opinione che la nuova legge deve essere scritta considerando il federalismo prossimamente in discussione al Parlamento. Propone un maggior coinvolgimento di SAVE nel probabile piano industriale che interesserà il territorio comunale e non comprende la necessità del ventilato porto d’altura.
Alle ore 16.00 esce il consigliere Mognato.
SCARAMUZZA considera che la nuova legge speciale dovrà rappresentare il nuovo sistema di delegificazione adottando il buon senso e la ragione, a prescindere dalla legge sul federalismo.
Il progetto di SAVE è interessante e su questo anche il Comune dovrebbe intervenire per la concertazione dei programmi di realizzazione; pure da considerare con attenzione è la politica di integrazione tra i porti dell’Alto Adriatico.
FORTUNA pone la domanda di come l’attività della commissione inciderà sulla formulazione del nuovo testo di legge che comunque continuerà il suo iter parlamentare; il progetto di federalismo tanto citato non sembra essere la soluzione dei problemi; una legge emanata dallo Stato sarà sempre una legge centralista, bisogna considerare questa condizione, è necessario invece procedere da subito alla concertazione con il Parlamento per incidere sulla stesura del testo. Invita il presidente a convocare una riunione solo con i commissari consiglieri per svolgere un confronto sulla questione.
LASTRUCCI ritorna sull’argomento aiuti di stato sanzionati dalla Comunità europea e chiede venga affrontata la questione con una proposta risolutiva.
SEIBEZZI non condivide l’intervento del consigliere Fortuna perché le audizioni effettuate e programmate rappresentano un punto di partenza per la stesura di proposte condivise; non ritiene positivo che la discussione avvenga su singole proposte dei commissari.
REATO prende atto che ascoltare tutti i soggetti che operano sul territorio è importante e condivide poi la proposta di confronto sulla bozza di legge aggiornata dalle considerazioni che emergono da questi incontri.
BONZIO afferma che la bozza della legge parte dalle audizioni che si stanno svolgendo nei territori. Sostiene che il continuo riferirsi alla bozza presentata dal ministro Brunetta non porterà ai risultati sperati, tanto più che i partiti del centro destra stanno disertando i lavori della commissione e questo indebolisce nettamente le posizioni che il Comune di Venezia rappresenterà al ministro.
Alle ore 16.25 il presidente Baratello dichiara chiusa la seduta.
Allegati
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