Seduta del 09-11-2010 ore 14:30
Consiglieri componenti la Commissione: Sebastiano Bonzio, Renato Boraso, Claudio Borghello, Giuseppe Caccia, Giampietro Capogrosso, Antonio Cavaliere, Saverio Centenaro, Nicola Funari, Marco Gavagnin, Luigi Giordani, Valerio Lastrucci, Lorenza Lavini, Marta Locatelli, Alberto Mazzonetto, Michele Mognato, Jacopo Molina, Carlo Pagan, Giorgio Reato, Gabriele Scaramuzza, Renzo Scarpa, Christian Sottana, Giuseppe Toso, Gianluca Trabucco, Simone Venturini, Alessandro Vianello, Stefano Zecchi, Michele Zuin
Consiglieri presenti: Renato Boraso, Giampietro Capogrosso, Antonio Cavaliere, Saverio Centenaro, Nicola Funari, Marco Gavagnin, Luigi Giordani, Valerio Lastrucci, Lorenza Lavini, Bruno Lazzaro, Alberto Mazzonetto, Jacopo Molina, Carlo Pagan, Giorgio Reato, Renzo Scarpa, Christian Sottana, Giuseppe Toso, Gianluca Trabucco, Simone Venturini, Alessandro Vianello, Cesare Campa (sostituisce Marta Locatelli), Luca Rizzi (sostituisce Michele Zuin), Emanuele Rosteghin (sostituisce Michele Mognato), Alessandro Scarpa (sostituisce Stefano Zecchi), Davide Tagliapietra (sostituisce Gabriele Scaramuzza)
Altri presenti: Funzionario Urbanistica Giorgio De Vettor, Presidente e Vice Presidente Esecutivo della Municipalità di Venezia,Murano, Burano Erminio Viero e Giorgio Tommasi
Ordine del giorno della seduta
Alle ore 14.50, il Presidente della V Commissione Consiliare, Giampietro Capogrosso, constatata la presenza del numero legale, dichiara aperta la seduta.
CAPOGROSSO comunica che l’Assessore Micelli non potrà essere presente poiché impegnato in una riunione con il Sindaco; ricorda per i consiglieri comunali che nella riunione precedente si erano esaminate le osservazioni fino all’art. 13.7, e auspica nella riunione odierna di esaminare tutti i restanti commi e le controdeduzioni al parere della Commissione per la Salvaguardia di Venezia e della Soprintendenza per i beni architettonici e paesaggistici di Venezia.
DE VETTOR illustra l’osservazione presentata e la relativa controdeduzione a proposito dell’art. 13.10 con la previsione di eliminare la dicitura “privilegiando sistemi di aerazione e di illuminazione artificiali”
Alle ore 14.55 escono i consiglieri Luca Rizzi, Antonio Cavaliere, Renato Boraso e Cesare Campa.
CAPOGROSSO precisa che l’osservazione nr. 9 che incide sul comma 10 è stata formulata direttamente dagli uffici dell’Amministrazione Comunale.
LASTRUCCI interviene in merito al comma 10 sul termine “prescritta la demolizione” e “limitata al minimo indispensabile”, argomentando sui possibili fraintendimento che la norma potrebbe generare.
CAPOGROSSO risponde che il termine si riferisce al valore minimo di superficie indispensabile da utilizzare per realizzare più aperture.
Alle ore 15.00 entrano i consiglieri Alberto Mazzonetto e Giorgio Reato.
DE VETTOR risponde in merito al termine “prescritta la demolizione” che fa riferimento alle classificazioni tipologiche delle singole unità abitative della città antica. Illustra il comma 13 dell’art. 13 relativamente ai sottotetti, specificando che le richieste presentate chiedevano di eliminare la data di riferimento del “31/12/2008” che non è altro che la data di riferimento del Delibera di Giunta Regionale in materia; comunica che gli uffici hanno valutato di eliminare la data in quanto il riferimento normativo è sempre e comunque la Delibera Regionale.
CAPOGROSSO ritiene che togliere la data non preclude la norma, giacché la data di riferimento è sempre la Delibera di Giunta Regionale, ma mantenendola assicura certezza per gli operatori che devono utilizzare materialmente la norma per le pratiche da presentare all’Amministrazione Comunale.
DE VETTOR illustra l’osservazione presentata e la relativa controdeduzione favorevole relativamente all’art. 13.13 lettera A) con la previsione di aggiungere “e della struttura” nella norma relativa alla copertura; illustra le osservazioni e le controdeduzioni in riferimento all’art. 13.13 lettera A.1) con la proposta di eliminare dal testo adottato la dicitura “ove le condizioni non lo consentano”.
CAPOGROSSO domanda cosa comporta l’eliminazione della dicitura.
DE VETTOR risponde che il sottotetto sarebbe dichiarato non agibile.
Alle ore 15.15 escono i consiglieri Jacopo Molina, Alberto Mazzonetto e Christian Sottana.
LASTRUCCI interviene sull’art. 13.13 lettera A) suggerendo di togliere la congiunzione e di formulare la norma in “alterazioni dell’andamento delle strutture”
DE VETTOR condivide la proposta del consigliere Lastrucci per una maggiore armonizzazione del dispositivo della norma. Illustra le osservazioni presentate e la relativa controdeduzione negativa per l’art. 13.13 lettera A.2) e l’art. 13.14 lettera A).
CAPOGROSSO ritiene che per i due articoli esaminati l’aver mantenuto quanto deliberato in adozione dal Consiglio Comunale rappresenti una garanzia ulteriore.
DE VETTOR illustra le osservazioni presentate e la controdeduzione negativa per le proposte presentate sull’art. 13.14 lettera B).
LASTRUCCI interviene in merito al concetto di soppalco e sulle relative altezze per la sua realizzazione.
Alle ore 15.20 escono i consiglieri Giorgio Reato e Scarpa Alessandro.
PAGAN spiega il concetto di soppalco come struttura di arredo per ricavarne uno spazio abitativo.
DE VETTOR fornisce le spiegazioni tecniche sulla questione del soppalco, precisando che la successiva lettera H) dell’art. 13 comma 14 fornisce un chiarimento in merito al fatto che “per le unità immobiliari residenziali i soppalchi non concorrono al raggiungimento della superficie minima abitativa”.
PAGAN interviene spiegando il motivo dell’altezza minima di 4,50 metri al fine di poter realizzare un soppalco, creando così due spazi con un’altezza minima di 2,20 metri.
Alle ore 15.30 esce il consigliere Alessandro Vianello.
DE VETTOR illustra l’osservazione presentata e la controdeduzione negativa per la modifica dell’art. 13.14 lettera E), in quanto le lettere C) e D) non sono state oggetto di osservazione durante il periodo di pubblicazione; continua l’illustrazione delle lettere E) e F) dell’art. 13 comma 14, e la controdeduzione di non accoglimento delle osservazioni presentate.
CENTENARO ricorda che durante la discussione dell’adozione del provvedimento normativo, era stato respinto un emendamento in merito all’altezza del soppalco con sottostante il piano cottura.
DE VETTOR illustra la lettera H) dell’art. 13 comma 14 e la controdeduzione di accoglimento delle osservazioni presentate. Continua l’illustrazione con l’art. 13 comma 15 in merito ai permessi di costruire in deroga, e con il comma 16 in merito ai locali da adibire a servizi igienici.
Alle ore 15.50 entra il consigliere Alessandro Scarpa.
LASTRUCCI interviene in merito alla nuova formulazione del comma 16, ricordando che in precedenza la norma prevede la possibilità di realizzare i servizi igienici in ogni piano quando l’immobile si sviluppava su più piani.
CENTENARO interviene sulla nuova formulazione del comma 16 nella parte che è stata tolta dopo l’adozione da parte del Consiglio Comunale.
CAPOGROSSO ritiene che i membri della Commissione interpretino, con i loro interventi, la necessità di mantenere il capoverso così come inizialmente proposto con l’adozione da parte del Consiglio Comunale, rigettando l’accoglimento della osservazione.
DE VETTOR continua l’illustrazione del comma 16 dell’art. 13 nella parte relativa alle unità immobiliari con utilizzazione in atto a strutture ricettive alberghiere.
CAPOGROSSO domanda se la norma potrebbe essere discriminante tra le unità immobiliari che hanno in atto, e quelle che ancora non ce l’hanno, l’utilizzazione a strutture ricettive alberghiera.
Alle ore 16.05 escono i consiglieri Marco Gavagnin e Alessandro Scarpa.
DE VETTOR risponde che parecchie strutture alberghiere non hanno le condizioni di ammissibilità e che la norma riguarda solo le strutture ricettive alberghiere che hanno l’utilizzazione in atto di cui all’art. 22 comma 1 punto 9.1; precisa che tale norma è propedeutica per la messa a norma delle strutture alberghiere. Continua l’illustrazione della lettera E) del comma 16 dell’art 13 e la controdeduzione di accoglimento dell’osservazione che prevede l’eliminazione “fino a 600 mq”
Alle ore 16.10 escono i consiglieri Giuseppe Toso e Emanuele Rosteghin.
CAPOGROSSO ricorda che l’osservazione che propone la modifica eliminativa è la numero 9 che è stata presentata dalla Direzione Ambiente e Sicurezza del Territorio del Comune di Venezia. Afferma che la Commissione ritiene di non accogliere la proposta di modifica della lettera E).
DE VETTOR illustra il comma 17 dell’art. 17 con le 3 osservazioni presentate e la relativa controdeduzione formulata, sull’argomento della realizzazione dei locali interrati. Precisa che l’osservante proponeva che il Piano Particolareggiato definisse la fattibilità dei piani interrati e che quindi escludesse la possibilità di interventi diretti.
CENTENARO interviene in merito al fatto che il consiglio Comunale durante la fase di adozione del provvedimento si era espresso chiaramente in merito alla questione dei locali interrati, e domanda chi ha presentato l’osservazione e quale metodo è stato seguito dagli uffici Comunali nel predisporre le relative controdeduzioni. Afferma che per alcuni interventi è stato rilasciato il permesso a costruire locali interrati.
CAPOGROSSO risponde che le osservazioni che hanno coinvolto la proposta di modifica del comma 17 dell’art. 17 sono la numero 2 (Arch. Paveggio), la nr. 5 (sig.ra Dragotto) e la nr. 7 (ANCE – Associazione Costruttori Edili di Venezia e Provincia)
DE VETTOR risponde in merito alle modifiche apportate tra la fase di adozione e di approvazione definitiva a seguito delle osservazioni presentate durante la fase di pubblicazione. Aggiunge che l’autorizzazione data per il permesso di costruire di locali interrati è stata concessa perché riguardava un’opera pubblica in deroga.
PAGAN condividendo il recepimento delll’osservazione nr. 5, ritiene che sia fondamentale fare chiarezza dando attuazione ai Piani Particolareggiati nr. 1 (isola Nuova del Tronchetto), 2 (Marittima),3 (Stazione FS Santa Lucia) e 4 (Piazzale Roma), al fine di una corretta pianificazione urbanistica della zona.
Alle ore 16.30 entra il consigliere Giorgio Reato.
SCARPA R. interviene in merito alla precedente deliberazione del Consiglio Comunale e al fatto che un’osservazione modifica quanto deliberato in precedenza.
CAPOGROSSO ricorda l’iter delle proposte di deliberazione e cioè che, dopo la fase di adozione, lo strumento urbanistico è pubblicato e reso disponibile alla cittadinanza per presentare eventuali osservazioni in merito. Aggiunge che successivamente gli uffici valutano le osservazioni presentate e predispongono una proposta di deliberazione di approvazione definitiva della variante normativa, dove vengono recepite oppure no, le osservazioni dei cittadini e di conseguenza a volte viene modificato il testo adottato. Aggiunge che tale procedura è quella prevista dall’art. 50 comma 4 dalla Legge Regionale nr. 61/85.
CENTENARO ritiene che, considerata la chiara espressione del Consiglio Comunale durante la discussione del provvedimento di adozione, gli uffici nel formulare le controdeduzioni non dovevano accogliere le osservazioni presentate in materia.
SCARPA R. argomenta in merito all’espressione del Consiglio Comunale nell’adottare le norme tecniche e alla proposta di deliberazione formulata dagli uffici comunali di approvazione definitiva della variante; ritiene che sia da verificare il fatto che, se il Consiglio Comunale ha dato chiare indicazioni in materia, gli uffici dovevano tenerne conto nella fase successiva di controdeduzione.
Alle ore 16.40, il Presidente della V commissione Consiliare, Giampietro Capogrosso, in assenza di altre richiesta d’intervento ed esaurito l’ordine del giorno, dichiara chiusa la seduta.
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